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Gay & Bisex

Compagni di calcio, Michele (3)


di SimonPlease2
20.05.2017    |    23.001    |    4 9.7
"Mi venne nel culo con molti fiotti di sborra che sentii uscire uno per uno e inondarmi all'interno..."
Mi svegliai dopo un'oretta ed erano le 6 del pomeriggio. Aveva ancora le braccia strette intorno a me e il cazzo appoggiato sul mio culo. Iniziai a spingere il mio culo sempre più indietro per farlo aderire al suo cazzo e ai suoi magnifici peli. Dopo qualche minuto si svegliò e iniziò a baciarmi il collo e la parte superiore della schiena, mise le mani sui miei fianchi e iniziò a fare sentire sempre di più la sua presenza al mio culo. "Ehi ti trovo bello voglioso" mi disse e io di tutta risposta "Beh anche tu non è che sia meno eccitato" e gli appoggiai la mano sul cazzo.
"Beh, il mio cazzo è già grosso di suo e inoltre tu mi fai eccitare con questo culetto da fotomodella", e io gli dissi "Beh i culetti da fotomodella devono essere mantenuti allenati, altrimenti poi diventano brutti e si rovinano, ci pensi tu ad allenarmelo per bene?". "Se è questo che desideri provvederó!" Si mise sdraiato a pancia in su e andai succhiargli il cazzo mentre lui inizió a leccarmi il buco del culo. In sole due volte ero diventato già bravissimo e mi lavoravo quel cazzo come fosse un cono gelato; finalmente riuscivo a prenderlo tutto in bocca! Iniziò ad infilarmi un dito nel buco, poi due, poi tre e pensavo potesse bastare e glielo dissi e lui controbattè "Amore fidati è per te, non voglio che ti sanguini il culetto, sai che ce l'ho bello grosso e non voglio ferirti."
"Ok Michi, mi fido di te perché ti amo" ; "Ti amo anch'io!".
Così infilò un quarto dito e altri 3 dell'altra mano, per un totale di sette dita. Iniziò a fare dentro e fuori e poi le tolse; mi sentivo come una porta di un aereo aperta appena le tolse.
"Pronto?" mi disse, "Prontissimo!" gli risposi.
Si sedette e prima di iniziare si fece succhiare ancora il cazzo per qualche minuto.
Sempre con le mani sulla testa, mi spinse verso il suo cazzo e, invece che farmi fare su e giù, questa volta mi tenne fermo con tutta la sua verga in bocca; solo quando iniziai a non respirare più lo tolse. Questa cosa mi eccitó molto e lui la fece varie volte, ingoiare letteralmente quel megacazzone era un'azione fantastica!
"Ok ora basta non resisto più" mi disse mettendomi a pecorina.

Iniziò ad infilare la cappella e metà del cazzo entrò come niente, ma l'altra metà fu dolorosissima. Stavo impazzendo dal dolore mentre lo infilava tutto e lo pregai più volte di smettere, lui cercava di tranquillizzarmi dicendo "Tranquillo,poi non farà più male,devi solo abituarti e vedrai che poi godrai", il tutto mentre mi dava dei baci molto dolci sul collo.
Dopo essere entrato completamente si fermò per farmi abituare a quel cazzone. In effetti stava funzionando e il dolore spariva. Mi tranquillizzai e lui mi disse "Visto? Te lo avevo detto che non ti avrebbe fatto più male, devi fidarti di me...Comunque, prima il dovere e poi il piacere, quindi questa è la parte in cui godi da matti!".
Iniziò con un ritmo abbastanza lento, ma subito nel giro di qualche minuto, il ritmo diventò molto sostenuto e iniziavo a sentire il cazzo in profondità nel mio culo.
Ogni tanto mi tirava qualche schiaffo sul culo seguito da parole come "Che buco! Che bel culetto! Me lo mangerei a colazione!".
Tolse il cazzo e mi girò a pancia in su con le gambe sopra le sue spalle e ricominció a scoparmi.
Mentre mi scopava mi baciava e nei momenti in cui aumentava il ritmo di molto, rimaneva con lo sguardo davanti al mio facendomi eccitare a più non posso.
Ora sentivo ancora di più il cazzo in profondità, ma lo sentii ancora più quando mentre mi scopava, mi mise le gambe intorno alla sua pancia e mi tirò su.
Era così forte che riusciva a scoparmi mentre era in piedi e ogni volta che scendevo sul suo cazzo, era come se una spada mi trafiggesse il culo.
Io venni sul suo stomaco dall'eccitazione; mi sentivo sciupato ormai ma stavo davvero bene.
Lui aveva sempre una resistenza incredibile, duró un'altra ora a scoparmi così in piedi non so con quale forze.
Mi venne nel culo con molti fiotti di sborra che sentii uscire uno per uno e inondarmi all'interno.
Con il cazzo ancora nel culo che stava tornando normale mi baciò per qualche minuto e ci addormentammo: io ero a gambe aperte a pancia in su e lui su di me con il pisellone ancora nel culo e la faccia di fianco alla mia.
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