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Compagni di calcio, Michele [solo Mattia] (7)


di SimonPlease2
13.08.2017    |    15.573    |    6 9.5
"Mi lanciai sul suo corpo rifacendo il percorso di prima, ma questa volta appena arrivato al pube non c'erano ostacoli..."
Eravamo rimasti a quando Michele lasciò casa. Ovviamente io non me ne sarei stato con le mani in mano ad aspettare il suo ritorno, al contrario volevo sfruttare quell'occasione.
Mattia si era rivestito e non sembrava voler fare nulla. Così mentre era sul divano mi misi sopra di lui strisciandogli il culo sul cazzo che era purtroppo sotto i pantaloni e le mutande.

"Cosa fai?Non possiamo fare nulla non hai capito!?" mi disse, ma io fingendo di non sentire andai avanti e iniziai a baciargli il collo... "No basta!" e mi spostò da sopra di lui. Io non volevo arrendermi e gli risposi "Eh dai Tia, i patti erano che non mi dovevi toccare il culo, quindi tutto il resto è valido"..."Beh, su questo hai ragione, quindi che vuoi fare?"..."Baciami!"

Lui rimase bloccato a questa mia richiesta, ma poi quando avvicinai il mio viso, mi prese la testa e iniziammo a limonare. Che sensazione fantastica, senza aver mai avuto una ragazza era molto meglio di Michele a baciare. Gli tolsi la maglietta e ammirai lo spettacolo del suo corpo mozzafiato...iniziai a leccargli quei fantastici bicipiti e passai poi alle sue ascelle pelose...gli feci un succhiotto sul collo e tornai alla sua lingua per limonare ancora e ancora. Scesi ancora dopo a leccare e baciare i suoi capezzoli, il suo petto, la sua pancia, il suo ombelico ed arrivai a leccare la striscia di peli dall'ombelico al pube. Infilai la lingua dentro le mutande leccando tutto il pube, ma lui mi fermò..."Dai Tia, almeno leva i pantaloncini, io sono nudo"..."No mi spiace"..."Daiiii in più stai anche più comodo in mutande!" ribattei io..."E va bene!" mi disse e gli sfilai i pantaloncini. Iniziai a palpargli il cazzo e per non farmi fare nulla, mi tirò su e mi baciò di nuovo, ma stavolta aveva il cazzo duro e aveva solo le mutande quindi provai di nuovo a strisciarmi sul suo cazzone con il culo e aggiunsi: "Voglio che mi sfondi Tia, me ne frego di quello che dice Michele, non comanda lui, io voglio te"..."Mi spiace ma finché rimane il tuo ragazzo non posso farlo!"..."Non è il mio ragazzo, chi te lo ha detto?..."Nessuno, ma avevo intuito di si visto il vostro rapporto"..."Nono non ho un ragazzo, sono liberissimo quindi puoi fare di me quello che vuoi!". Lo baciai sbattendo il culo sempre di più sul suo cazzo. "E va bene troietta, allora ti sfascio quel culo adesso".

Ero al settimo cielo, ma spaventato anche dalla grandezza del suo cazzo. "Togliti le mutande ora che ti faccio sentire il culo pelle su pelle" gli ordinai e lui ubbidí.
Gli leccai la barbetta e ricominciai il limone, stavolta sentivo la potenza del suo cazzo che desiderava solamente penetrarmi, ma anche lui si eccitava al contatto con il mio culetto, modestamente, da favola. "Voglio leccarti le famose palle, tempo fa le avevo toccate ma ancora erano in sviluppo così come il cazzo"..."Assaggiale pure". Mi lanciai sul suo corpo rifacendo il percorso di prima, ma questa volta appena arrivato al pube non c'erano ostacoli. Data una leccata alla magnifica asta, iniziai a prendere in bocca le sue palle enormi. Emanavano un odore e un sapore di cazzo e di sborra incredibile. Le leccai per una decina di minuti, poi lui mi tirò su, mi baciò e mi spostó la testa sul suo cazzo. Iniziai a succhiare come non avevo mai fatto e come non potevo fare in presenza di Michele. "Cazzo! Prima non eri così bravo! Ti sei riservato per questo momento?"..."Si solo per te, ti voglio far eccitare al massimo!".
Lo feci spostare in modo che la mia testa e la mia schiena fossero appoggiate al muro mentre lui mi sfondava la bocca.

"Ora ti sfondo il culo!" mi disse mentre mi metteva a pecorina...iniziò a leccarmi il buchetto e mi disse "Mi spiace ma già lo hai bello largo, con le mani è difficile aprirti, probabilmente l'unico modo per allargartelo ancora di più perché ho visto che quello di Michele è una formica in confronto al mio. Farà male ma ne varrà la pena!"... "Certo che ne varrà la pena, per te tutto vale la pena"...

Lasciandomi a pecorina mi appoggiò il cazzo al buco e mi iniziò a leccare l'orecchio dicendomi cose porche alle quali aggiunse "Ora ti scopo senza preservativo"..."No Tia, perfavore no"..."Tranquillo sono sano come un pesce non c'è il rischio di attacarti malattie e in più è più bello sentire la carne scorrerti dentro questo buco!"..."Va bene, sfondami!".

Senza farselo ripetere due volte, mi penetró in un unico colpo facendomi quasi svenire per il dolore...per un minuto rimasi piegato come se fossi senza energie, ma poi il piacere prese il posto del dolore e iniziò a cavalcarmi. Venni dopo poco perché ero troppo eccitato e pure lui era al limite perché era già passata un'ora. Tolse il cazzo dal mio buco e me lo piazzó davanti alla faccia. "SUCCHIA TROIA!".
Non me lo feci ripetere due volte e iniziai ad alternare pompe alle seghe..."Ci sono quasi!" mi disse...così iniziai a fare solo pompe velocissime.

"Cazzo, meglio di qualsiasi persona sulla faccia della Terra! Lo succhi troppo bene te lo giuro! TI AMO DA SEMPRE MA NON HO MAI AVUTO IL CORAGGIO DI DIRTELO....Vengo, vengo!!!". Mi infilai il cazzo in gola per ingoiare tutta la sua sborra..."Si! Ingoiala tutta!".

Dopo aver ingoiato tutto ciò che potevo, la sborra che sembrava non finire più coló sul suo stomaco. "Lecca anche questa che è rimasta e senti i miei muscoli belli sudati!" Ovviamente lo feci e leccare quella tartaruga sudata e scolpita mi eccitó moltissimo.
Salii sopra il suo cazzo di nuovo e limonammo per cinque minuti. "Andiamo a lavarci!" gli dissi e lui mi seguí. Accesi la doccia e scesi a leccargli quelle super palle e quel fisico bestiale. Ricominciò a sudare come un cane per l'eccitazione e io continuavo a passare dai bicipiti ai quadricipiti, al petto e agli addominali. "Fatti leccare il culo e non controbattere come Michele" gli dissi.
Lui accettò e quindi mi fiondai a leccare tutta la peluria nera che aveva e mi concentrai a peccare quel culetto. Dopo qualche minuto passai alle pompe con l'intenzione di farlo venire, ma lui aveva ben altre intenzioni. Mi stese a pancia in su, mi mise le gambe sulle sue spalle e mi penetró. Questa volta ero ancora più eccitato perché lo vedevo mentre mi penetrava e si vedevano benissimo i quadricipiti che utilizzava per dare il colpo uniti agli addominali e i bicipiti con i quali si teneva su. Quando si tolse ricomiciai a leccare tutti i muscoli di nuovo, quando mi disse che era al culmine, passai alla zona inguinale e leccai tutta per bene. Poi lo presi in bocca e quando mi disse che stava per venire iniziai a segarlo facendolo sborrare sul suo stomaco. Leccai via tutta la sborra e lo baciai.
"Ora andiamo a farci la doccia seriamente!"..."Ok!"



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