Estate con nostro padre III

La nostra prima giornata di vacanza stava finendo ed era ormai giunta l'ora della cena. Frank JR, Mario ed Eric ci spiegarono che per la cena era d'obbligo indossare il kimono bianco, lo stesso che loro padre usa per stare in casa quando non è nudo.
Il nostro di kimono lo avremmo trovato in camera.
Io e Patrizio salimmo in camera ci lavammo e indossammo il kimono ridendo a più non posso con quello strano abbigliamento. Scendemmo per la cena, nostro padre in compagnia di Frank ci accolse anche lui vestito come noi e ci invitò ad entrare nella sala da pranzo.
Capimmo che ci sarebbero stati ospiti per la cena oltre noi. Da li a poco suonò il campanello di ingresso e Jeff andò ad aprire. Sulla porta tre splendidi ragazzoni palestrati con i muscoli in bella vista. Dopo le presentazioni gli ospiti andarono a cambiarsi per la cena. Alcuni minuti dopo fummo tutti pronti, certo il nostro abbigliamento lasciava poco spazio all'immaginazione. Potevamo vedere benissimo i cazzi dei nuovi arrivati.
Iniziò il servizio della cena. Scoprimmo che Jeff non era l'unico personale di servizio ma oltre lui c'erano due camerieri. Jeff in realtà è il maggiordomo e lui si occupa di organizzare tutte le faccende in casa e coordinate il personale. Solo a loro durante i pasti e consentito stare nudi, un po' per comodità un po' per mantenere sempre viva l'eccitazione. Infatti i camerieri servivano le pietanze con i cazzi in bella vista, noi stando seduti potevamo vederli benissimo vicino al nostro viso, spesso Eric si divertiva a punzecchiare chi gli veniva a tiro, tanto che una volta ne prese uno in bocca per alcuni minuti. Il cameriere rimase in mobile e con fare molto professionale non ebbe nessuna reazione. L'unica reazione fu quella dei commensali che risero fragorosamente. Ad un certo punto della cena Frank si alzo e propose un brindisi in onore dei suoi ospiti ma in modo particolare per me e Patrizio e disse: "Finalmente le nostre famiglie sono riunite ed io e Marco possiamo stare con i nostri figli": Capimmo dalle sue parole e dal rossore in viso di nostro padre che la loro non era solo amicizia ma qualcosa di più profondo........
Finita la cena nostro padre si avvicinò e ci spiegò che la sua relazione con Frank durava d alcuni anni e che molto del loro tempo la passavano insieme. Papà frequentava Frank e la sua famiglia ed aveva un ottimo rapporto con i suoi figli.
Pensavamo ormai di aver scoperto tutto e saputo tutto su nostro padre ma ci sbagliavamo.
Frank ormai abbastanza sbronzo si alzò e disse: "Marco fai vedere ai tuoi figli come sei bravo". Nostro padre si fece nuovamente rosso in viso e disse: "Frank i ragazzi sono appena arrivati e hanno avuto già molti emozioni per oggi". Eric il figlio di Frank aggiunse: "Non fare il timido Marco i tuoi figli sono abbastanza grandi per vedere quello che sai fare". Nostro padre si allontanò dicendo: "Datemi alcuni minuti per preparami e raggiungetemi nel salone centrale".
Gli occhi degli ospiti si illuminarono. Noi continuavamo a non capire ma eravamo eccitati.
Andammo tutti nel salone centrale, al centro una grande pedata specchiata e tutto intorno cuscini di colori e forme diverse. Ci sedemmo e aspettammo.
Dopo alcuni minuti di attesa apparve nostro padre con uno strano abbigliamento di pelle una imbracatura nera a body. Naturalmente il cazzo ed il resto erano in bella vista. Io mi eccitai vistosamente e non potei fare a meno di vedere che gli altri spettatori erano già nudi con i cazzi in tiro.
Papà si posiziono al centro della pedana e con aria molto da macho fece avvicinare i tre ragazzoni arrivati per la cena. Loro erano completamene nudi e si avvicinarono eseguendo tutte le indicazioni di papà.
Iniziarono a prendersi cura del suo cazzo con la bocca e tutti e tre a turno lo mettevano dentro e lo leccavano con gran lentezza e gusto. Il gioco andò avanti alcuni minuti poi i ragazzi salirono sulla pedana, papà si sdraio e loro continuarono a leccare ogni parte del corpo facendolo ansimare di piacere. I tre ragazzoni con i cazzi ben duri presero a palpeggiarsi e sbocchianarsi a vicenda, ben presto i quattro corpi si fusero in uno unico. Stavamo per venire tutti dall'eccitazione, ma improvvisamente si alzo Frank che toltosi il kimono si avvicinò alla pedana per partecipare al gioco a quattro. Papà prese il suo cazzo in bocca e lo ingoio ripetutamente. Uno dei ragazzi si sdraio e fece cenno a papà di prendersi il suo cazzo bene eretto nel culo, da li in pochi secondi papà lo cavalcava con il cazzo di Frank in bocca e glia altri due in piedi che si facevano masturbare i cazzi. Non era tutto ad un certo punto uno dei ragazzi in piedi spinse leggermente papà in avanti e gli infilò un altro cazzo in culo.
Nostro padre ora era inculato da due cazzi contemporaneamente e due cazzi in bocca, si perché l'altro ragazzo in piedi rimasto solo si avvicinò a Frank e si sfece spompinare anche lui. Io e Patrizio ci guardavamo negli occhi e godevamo delle nostre mani su cazzi e della vista di nostro padre. Riccardo e Marzio si erano calati in un sessantanove fantastico per poter accogliere reciprocamente la sborra, i tre fratelli ormai erano avvinghiati l'un l'altro cercando di godere più possibile. La scena finale dello spettacolo centrale fu nostro padre inondato della sborra dei quattro compagni di gioco che usciti dal culo e dalla bocca si segarono fino a venire copiosamente su di lui sdraiato sulla pedana. Gli spettatori non da meno diedero sfogo ai propri cazzi in un fiume di sborra collettiva.