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GIOVANI TRAVESTITI CRESCONO 2 cap


di oste
03.05.2013    |    9.375    |    2 9.5
"Più pompavo nel suo culetto più lui diceva cose senza senso..."
La sveltina



In Ospedale non ci fu seguito dato che il pomeriggio successivo venne dimesso.
Dopo una notte simile, averlo li vicino e non poter far nulla se non continuamente scambiarci sguardi e carezze rubate al volo, fu tremendo.
Solo in un occasione ci trovammo in bagno assieme ma non si andò oltre ad un vorace bacio che non fece che peggiorare la situazione.

Ci consolava il fatto che abitavamo a pochi chilometri uno dall’altro e ci eravamo scambiati il cell con la promessa che appena possibile ci saremmo rivisti.
E così fu.. dopo una decina di giorni, ripresomi dalla convalescenza, e dopo innumerevoli sms e telefonate, molte delle quali da contenuto hot, riuscì ad organizzare un incontro.

Eravamo oramai agli inizi di agosto; Come agente immobiliare sfruttai la situazione e gli diedi appuntamento in una casa della quale avevo copia delle chiavi – per eventuali visite con potenziali acquirenti- sapendo inoltre che i proprietari erano via in Ferie.
Appena arrivato davanti a casa e lo vidi ebbi un tuffo al cuore mi sembrava persino più bello di quanto ricordassi.
Trattenendomi all’inverosimile mi limitai a salutarlo con una stretta di mano per salvare le apparenze e feci strada verso l’appartamento.

Appena entrati non ebbi nemmeno tempo di proferire parola che mi saltò letteralmente in braccio, stringendo le sue gambe attorno alla mia vita, e infilandomi tutta la lingua in bocca in un bacio assassino che mi tolse il fiato.
Rimanemmo in quella posizione per parecchi minuti continuando a baciarci, succhiarci la lingua e leccarci il volto;
Alla fine si scostò e guardandomi mi disse “ Joe quanto mi sei mancato!”
“ anche tu piccola, non vedevo l’ora di rivederti” e così dicendo la portai in camera.. in pochi secondi fui nudo e poi iniziai dolcemente a denudarlo.

Ero dietro di lui, gli tolsi prima la maglietta poi mi inginocchiai e sempre da dietro gli sfilai pantaloni in cotone … e apparve una meravigliosa brasiliana in pizzo bianco subito seguite da splendide autoreggenti nello stesso colore e tessuto. “Ti piacciono? – mi chiese- sono di mamma ma ho pensato di farti una sorpresa” Rimasi fisso in estasi per alcuni secondi,prima di riprendermi e assaggiare quel suo bel culetto al quale diedi due belle slinguazzate facendolo rabbrividire.
“ Sei bellissima”

Rimettendomi in piedi gli appoggiai il cazzo duro contro la schiena e prendendogli entrambi i capezzoli tra le dita iniziai a baciarlo e leccargli le labbra continuando a stimolarglieli finche si indurirono e lui comincio a gemere.
Lentamente si lasciò scivolare sul letto mettendosi prono con quel culetto a mandolino in bella vista. Mi misi in ginocchio dietro di lui gli sfilai la brasiliana e gli allargai entrambe le natiche per portare alla luce la sua meravigliosa rosellina.
Appena le sentì aprire sollevo leggermente il bacino, quasi a venirmi incontro presagendo quanto sarebbe successo.
Era una visione pazzesca; quella sensualissima troietta era lì a culo alto, gambe divaricate in autoreggenti con la rosellina che palpitava e il suo cazzo che pulsava continuamente; Gli presi in mano il cazzo e partendo dalla punta risaliì con la lingua lungo il perineo e arrivaì velocemente dove volevo.

Come un invasato cominciai ad alternare leccate a tutta lingua con tentativi di forzare l’ano con la lingua, mentre con la mano gli segavo lentamente il cazzo.
Man mano che passava il tempo il suo culo e soprattutto il suo ano erano sempre più morbidi e arrendevoli. La lingua faceva sempre meno fatica a penetrarlo.

Di forza lo ribaltai sul letto, mi misi a 69 e ricominciai a succhiargli il suo morbido cazzo mentre lui faceva altrettanto col mio. Ricominciai a leccare e infilare la lingua nell’ano finché ritenni che era sufficientemente rilassato per allargarglielo con le dita. Continuando a succhiarlo cominciai a infilargli prima un dito, poi due infine tre. Lui non opponeva resistenza anzi, a parte i primi attimi di tensione, sembrava iniziasse ad apprezzare il trattamento al suo bellissimo ano. I mugoliì salivano di intensità man mano che aumentavano il numero delle dita che lo defloravano. Alternavo le dita a sontuose leccate alla rosellina che appariva sempre più dilatata. Alla fine, non resistendo più, mi girai e mi inginocchiai in mezzo alle sue cosce, misi un cuscino sotto il sedere gli allargai le cosce e spingendo le ginocchia al petto appuntai la mia cappella violacea e tesa alla rosellina completamente allo scoperto, indifesa, pronta ad essere forzata. Mi fermai in quella posizione e lo guardai negli occhi in silenzio.
Mi guardò e con un sorriso disse “per favore prendimi, non ce la faccio più. Inculami, Desidero sentire il tuo cazzo che mi apre fino in fondo!”
Non aspettavo che questo.- “spingi come dovessi andare in bagno amore mio, che sentirai meno dolore” e così dicendo cominciai lentamente ma inesorabilmente a spingere. Il suo viso era teso ma non smetteva di fissarmi negli occhi quasi ad incitarmi a continuare.
Sentivo lentamente l’ano cedere; una sensazione strana ma bellissima cogliere la verginità anale;
Non so descrivere quelle prime sensazioni. Man mano che cedeva sentivo sempre più caldo, la resistenza alla spinta c’era sempre ma sentivo fisicamente la dilatazione proseguire e avvolgermi sempre più la cappella.. finché passo tutta. Una lacrima scendeva dal suo viso e preoccupato gli chiesi se sentiva tanto male. “ Un po’ amore, rimani fermo così e lasciami il tempo” e così dicendo allungò le braccia verso di me. Mi chinai su di lui e leccandogli le calde lacrime cominciai a coprirgli il viso di baci fino a raggiungere la sua bocca e la sua lingua.
Fu un bacio dolce e tenero a compensare il dolore che gli avevo fatto provare, ma dopo alcuni minuti lo sentì muoversi sotto di me.
Cominciai ad andargli incontro e quando cominciò a gemere dal piacere mi sollevai e mettendo le sue caviglie sulle mie spalle cominciai a pompare dentro quel meraviglioso, bollente, umido culetto che tanto avevo sognato di sodomizzare nei giorni precedenti.
Era la nostra prima inculata e volevo vederlo, vedere il suo viso trasfigurato dal godimento.
Più pompavo nel suo culetto più lui diceva cose senza senso. Gemiti, sospiri, urletti si alternavano a frasi sconnesse, senza senso “ argh.. si che bell.. o che bel cazzo che hai,, oh si, oh che bel..mi stai aprend…tutta , non fermarti, spaccami il culo amore mio, sono la tua troia. Mi stai facendo impazzire”
Più la sentivo parlare più mi infoiavo. Oramai non c’era più delicatezza nel mio movimento, oramai il demone mi aveva preso e pompavo rudemente il suo povero culetto. Pompate veloci e continue, poi uscivo quasi completamente lasciando solo la cappella dentro. Mi fermavo così a godere le contrazioni del suo culo intanto che gli segavo il cazzo. Poi senza preavviso sprofondavo violentemente fino alla radice nel suo culo fino a sbattere le palle sulle sue chiappe, pesandomi completamente sulle sue ginocchia.
Era una penetrazione devastante quasi volessi entrare dentro con tutto me stesso. Era un gesto di possesso totale e lui lo sapeva “ Non pensavo sarebbe stato così, mi fai impazzire, sono tua, fai ciò che vuoi di me". Più spingevo e più diceva “ne voglio di più, fammi godere, voglio sentirmi riempita da te”.
Che meraviglia, era un inculata meravigliosa con una creatura altrettanto meravigliosa che mi ammaliava con le sue movenze. Mentre continuavo a incularla inesorabilmente, la guardavo e impazzivo di desiderio. Mi comportavo come un pazzo infoiato e innamorato. La inculavo, la guardavo godere sotto i miei colpi, le baciavo le gambe e i piedi mentre la guardavo segarsi il suo bel uccello e nella mente mi passavano immagini sempre più sconce di lei e di quello che le avrei fatto ma allo stesso tempo sentivo nascere nel mio cuore un calore per lei che andava oltre.
“Sto venendo piccola … arrivo a riempirti il culo col mio amore” e lei quasi singhiozzando e tendendomi le braccia “ anche io amore mio, vieni, fammi sentire tua, riempimi, spruzza tutta la tua sborra nel mio culetto” Mi chinai su di lei e mentre le infilavo in bocca tutta la lingua le diedi gli ultimi duri colpi e cominciai a sborrare dentro di lei caldissima sborra. “ amore mio … vengooooooo!”

Non disse niente, la sentiì tremare tutta da capo a piedi,inarcò la schiena e il volto all’indietro con la sua solita linguetta fuori mentre soffiava come una gatta in calore e la sentiì sborrare anche lei contro il mio ventre.
Rimase così immobile, braccia abbandonate larghe sul letto, occhi chiusi, il mio corpo a schiacciarla. Sentivo solo il suo cazzo e il suo culo, che ancora mi avvolgeva,continuare sempre più lentamente a contrarsi.

Alla fine ci riprendemmo entrambi, senza uscire da lei rotolai in modo da averla sopra di me; ci abbracciammo e facendoci mille coccole, continuando ad accarezzare quel corpo meraviglioso, ci guardammo negli occhi sorridendo in silenzio.
Dopo attimi che sembrarono ore si sollevò un po’, mi guardò sorridente; una luce particolare le illuminava gli occhi e mi disse. “ Grazie, è stato bellissimo amore mio”
Il mio cazzo oramai molle uscì con un debole flop e immediatamente sentì colare il mio sperma dal suo culo.
“ma quanta ne avevi amore,, non smette di scendere!!!” mi disse sfacciata e impertinente.

Ci guardammo negli occhi e con un finto broncio, mentre le davo dei piccoli baci sul volto, le dissi “ peccato che sia già ora di andare.. altrimenti avrei ricominciato, invece chissà quanto tempo dovrò aspettare per rifare l’amore con te!”
Lei mi guardò sorniona e disse: “ Guarda che se vuoi già dopodomani potremmo rivederci.. Mia madre e mia sorella vanno a trovare un amica di mamma . partono col treno delle 9.00 e tornano il giorno successivo …” .
La mia mente cominciò a viaggiare a 1000 all’ora, tante immagini si susseguivano una dopo l’altra come un caleidoscopio … e mi dicevo ”tanto tempo … tante cose da fare “. Fraintese il mio silenzio e sconsolata mi chiese se non mi andava … “e me lo chiedi piccola … certo che voglio.. ci rivediamo qui allora?”
Lei un po’ misteriosa mi disse: “ Perché non vieni a casa nostra.. saremo sicuramente più comodi che qua!

E così fu, ma questa è un’altra puntata

To be continued
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