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Ho rotto il ghiaccio


di koi82
17.09.2018    |    13.777    |    17 9.5
"…immagino quali sono le sue mire, ma cerco di ignorare i miei pensieri… Preso coraggio decido di lasciar cadere l’ultimo indumento che ho addosso, tolgo..."
Quel martedì pomeriggio decido che ho voglia di un po di relax.
Lungo un fiume poco distante da casa mia, immerso in un paesaggio montano fantastico, i naturisti sono soliti disporsi lungo delle roccette assolate denudando i loro corpi abbronzati per farsi baciare dal sole.
Non ci sono mai andato, pudico e intimorito dal denudarmi davanti ad altre persone, ho sempre preferito non addentrarmi nei territori da loro occupati. Nella mia testa però l’idea di liberare il mio corpo dagli indumenti e rilassarmi al tepore dei raggi solari si faceva sempre più insistente e così ho deciso andare diritto verso l’ignoto.
Durante il percorso ho pensato mille volte a quali scuse inventare nel caso avessi incontrato qualcuno ed ho cercato invano di controllare il mio respiro, la mia agitazione nel trovarmi in un posto nel quale tutto ciò che si è viene denudato, rimosso assieme ai vestiti. Il corpo nudo, senza la protezione degli indumenti, è vulnerabile agli occhi altrui.
Mentre scendo il ripido sentiero che scende al fiume, in mezzo al bosco, il mio respiro si fa più veloce, la bocca inizia a seccarsi, cero di deglutire per dare sollievo alla mia gola arsa.
Tutto invano.
Nonostante ciò proseguo deciso.
Arrivato al letto del fiume, saltello tra le rocce per cercare di trovare un posto tranquillo, in parte riparato agli occhi altrui.
… per fortuna fino ad ora non ho incontrato nessuno…
Mi siedo sotto un albero le cui fronde toccano il corso d’acqua ed inizio a spogliarmi.
…tengo il costume…
Mi guardo attorno e punteggiati qua e la vedo molti uomini che sono intenti a prendere il sole in tenuta adamitica. Che spettacolo. Adoro la nudità maschile, mi piace il profilo dei muscoli che adornano il corpo, mi eccita la peluria bagnata che scintilla ai raggi solari, il ventre piatto, le gambe tornite ed i genitali rilassati tra esse. I miei pensieri vagano ed inizio ad eccitarmi proprio nel momento in cui si avvicina a me Claudio che con fare molto tranquillo, in tutta la sua nudità inizia a chiacchierare facendomi le solite domande di rito quando inizi a conoscere qualcuno.
Gentilmente mi invita a seguirlo tra i sassi dove si è sistemato dicendo che c’è un ampio spazio nel quale si riesce a stare comodamente sdraiati. Lo seguo. …cazzo che sto facendo…
Claudio mi squadra dalla testa ai piedi, dopo avergli detto che per me era la prima volta in un luogo per nudisti, mi invita a spogliarmi cercando di mettermi più a mio agio possibile.
…immagino quali sono le sue mire, ma cerco di ignorare i miei pensieri…
Preso coraggio decido di lasciar cadere l’ultimo indumento che ho addosso, tolgo rapidamente il costume in modo tale da non avere ripensamenti.
Sdraiati l’uno a fianco a l’altro sento il suo corpo che mi sfiora, i suoi piedi toccano i miei, allunga il braccio e mi accarezza il petto. Il mio respiro si fa nuovamente rapido. Le possenti mani calde, provate dal lavoro in campagna sfiorano il mio corpo, ogni centimetro di me è all’erta, ad ogni tocco un brivido mi percorre la schiena e la mia eccitazione non tarda a tradirmi.
Il corpo nudo non può mascherare la verità. Tutto si palesa, cerco di coprirmi.
Sorridendo mi dice “non coprirti il cazzo, fammelo vedere, hai un così bel corpo” e con fare incerto tolgo le mani ed il mio cazzo svetta in tutta la sua virilità.
Attorno a noi alcuni uomini sono intenti a guardarci, glielo faccio notare e sempre in modo molto rilassato e diretto mi fa capire le persone guardano ciò che gli piace vedere.
Ben presto le sue mani sul mio corpo vengono sostituite dalla lingua. Mentre lecca accarezzo l’ampia e calda schiena, scendo ad accarezzare il suo cazzo, morbido, venoso, e decisamente più grande del mio. Fremo dalla voglia, le mie mani iniziano un lento movimento masturbatorio e sento il suo uccello crescere ed indurirsi.
Si libera dalla mia presa e scende, la sua bocca avvolge tutto il mio cazzo e lo ingoia tutto. L’asta scompare nella sua gola e con movimenti ritmici apre le danze ad un pompino estremamente eccitante.
…oh cazzo, non mi hanno mai succhiato il cazzo così bene…
La sua bocca è talmente allenata ed esperta che in breve tempo la mia sborra la innonda soddisfando la sua sete.
…Tremo…
Scosso dal piacere mi trovo stretto tra le sue braccia, tremante, appagato e incredulo dell’accaduto.
Vedendomi cosi, sorridendo mi dice “oggi hai rotto il ghiaccio, la prossima volta sarà indimenticabile”.
Si è fatto tardi, devo andare. Ci lasciamo dopo un breve bagno nel freddo torrente nella speranza di un secondo incontro tra quelle rocce riscaldate dal sole.
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