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Gay & Bisex

Il Pancione


di Reartu75
12.10.2021    |    205    |    0 6.0
"Un pomeriggio di novembre intorno alle 15 mi recai nei grandi magazzini a cercare qualcosa da acquistare pantaloni camicie..."
Per la mia seconda avventura dovetti aspettare qualche mese, non era semplice trovare qualcuno con le mie stesse esigenze.
E non solo era anche difficile capire chi potesse starci.
Un pomeriggio di novembre intorno alle 15 mi recai nei grandi magazzini a cercare qualcosa da acquistare pantaloni camicie.
Presi diversi abiti e iniziai ad avviarmi verso i quattro camerini, c'era pochissima gente visto anche il tempo e clima.
Poco dietro me c'era un tizio con una serie di cose da provare, era calvo alto al massimo 170, con una pancia ampia, anzi un pancione.
Mi accorsi della sua presenza perché aveva un profumo forte, quando mi girai per vedere chi fosse, i suoi occhi marroni mi fissarono dall'alto fino a giù, e lo fecero in maniera spudorata.
Un fremito erotico,eccitante mi attraversò, il pancione entrò nel camerino difronte al mio, chiuse la tendina, io invece di proposito lasciai un po' di spazio, l'idea di essere spiato mi fece bagnare la cappella, e cosi mi spogliai dando le spalle all'uscita del camerino, ma fissando dallo specchio il camerino difronte, vidi la sua tendina spostarsi un po',in quel momento feci scivolare i pantaloni, e un po' gli slip,sculettando un tantino.
Con il rumore di alcuni passi ci chiudemmo.
Quando uscì dal camerino a terra c'era un biglietto con su scritto un indirizzo e un invito a bere qualcosa, mezz'ora ed ero al citofono una voce mi indicò il piano, entrai in questo appartamento altro non era che uno studio finestre abbassate e una lampada accesa che illuminava il divano dove ci sedemmo, era molto vicino il suo viso e mentre le mani mi toccavano le gambe,dal collo all'orecchio la sua lingua toccava ogni punto,io fermo lo lasciavo fare, non volevo che mi baciasse in bocca ma la puzza di alcol che usciva dalla sua di bocca fu una attrazione,le lingue si agganciarono,a chi andava più profondo,le sue mani mi accarezzavano i fianchi, i suoi gemiti mi eccitavano, aprii gli occhi guardai nel suo petto la camicia aperta si poteva intravedere una ciurma di peli unica al centro cn i capezzoli rossi,infilai la mano e mentro leccavo il suo collo palpeggiavo i suoi seni, strappai letteralmente la camicia, la sua pancia enorme era liscia, presi e iniziai a leccare il petto la sua umidità di sudore,scesi sulla pancia era dura.
Tolsi i suoi pantaloni, rimasi in ginocchio mentre lui era sul divano, dagli slip si intravrdevano le palle e un cazzo duro. Iniziavo ad accarezzare le palle poi a sliguettare ciò che si intravedeva,
con una forte spinta prese la mia testa e la schiacciò sul suo cazzo.
> imponedomi il suo cazzo tra le mutande, le mie mani tirarono giù i suoi slip, e sotto quella pancia c'era un cazzo doppio scappellato iniziai a ciucciare alternando lingua e gola gemendo >
Il pancione godeva>
Con la testa tra le sue cosce pompai ancora, poi finalmente si stese mi rialzai spogliandomi e assumendo una posizione di 69, con lui sotto, iniziai a leccare le palle, mentre con il dito navigavo in mezzo al suo culo, il mio cazzo era sulla sua pancia, ripresi a succhiare,con vemenza la cappella era rossa la guardavo e ingoiavo.Mentre mi dava della troia
leccava il buco, mi tolse dalla posizione del 69, lasciandomi a pancia sotto sul divano si concentrò sul mio culo> io perso a quel troietta annuivo, il suo indice cn il medio era entrato tutto, mi voltai a guardarlo era fuori di se sudato con gli occhi a palla da fuori, tirò un cassetto della scrivania prese un profilattico, si chinò con tutto il suo peso e leccandomi l'orecchio con il cazzo in pressione sulla schiena mi sussurro mentre la sua mano mi accarezzava chiappe e buco, la mi risposta fu quella di girarmi e con il suo viso vicino, leccargli la faccia. Poggio' la cappella sul buco lentamente appena dentro spinse forte fece un po' male, affondò il colpo ancora io urlai, il dolore iniziale fece spazio alla goduria, il pancione aveva un cazzo doppio, ed ogni colpo era fortissmo la sua pancia sbatteva sulla mia schiena, la sua voce mi accitava sentivo il suo affanno il suo ansimare,mise la sua mano dietro la mia nuca schiacciando la mia faccia sulla scrivania, aumentò la forza e la mia pancia si stava segando, il mio cazzo sborrava sotto i suoi colpi, cercai di guardarlo, la sua enorme pancia ballava ad ogno botta, la sua lingua bagnava labbro inferiore fino al mento gli occhi assatanati sudato sulla sua calvizia, io ero in una goduria totale,aumento la velocità stava per venire, urlo' , si tolse di colpo levandosi il profilattico mi volle giarare per venirimi in viso o bocca ma non fece in tempo, schizzandomi sulla schiena una marea di sperma,mi baciò il culo, il buoco era li aperto infuocato, la mia sborra a terra, mi voltai, aveva delle gocce di sperma su quella pancia, la pancia la causa di tutto, non potetti che leccarle,ingoiandole.
Dopo 10 minuti mi disse che potevo fare una doccia, cosi ci recammo in bagno.
Una volta sistemati, mi chiese se mi fosse piaciuto. Risposi di si.
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