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Gay & Bisex

Il bagno pubblico


di culetto25
23.06.2019    |    20.764    |    20 9.0
"Non so quanto tempo passai sdraiata sul pavimento per riprendermi da quell’orgasmo e risentire il mio buchetto riprendere un po’ di normalità..."
E fu con grande meraviglia che mi chiamò di nuovo anche se era passato più di un mese ma io non ci speravo più dopo tanto tempo e invece...
- ciao sono Carlo, già quello era il suo nome, come stai?
- bene grazie e adesso che ti sento anche meglio.
- allora usciresti domani sera se passo a prenderti?
- con molto piacere...
- ok vestiti di tutto punto che passo per le 20 a prenderti...
- ti aspetto..
Sapevo cosa intendeva di vestirmi di tutto punto, ero emozionantissima è quella sera dormii pochissimo, la mattina cominciai già a prepararmi, una bella doccia, una depilazione accurata specie nelle parti intime...passai molto tempo a scegliere sia l’intimo che investito da mettermi...
Mangiai poco a pranzo e poi cominciai con cura a scegliere le cose più carine mettendole tutte sul letto, il tempo passava e alla fine decisi per delle calze nere velatissime un piccolo reggicalze sempre nero e un ancor più piccolo perizoma che comunque nascondesse il mio uccellino e le palline...
Poi scelsi il vestito molto attillato e corto e rosso del colore delle scarpette con un tacco molto alto e per ultimo dopo essermi truccata e messa il rossetto una bella parrucca bionda platino bella di capelli veri lisci fino alle spalle.
Alle 19 ero già pronta e fremevo dall’impazienza...puntuale come al solito alle 8 in punto mi suona, risposi al citofono dicendo che sarei scesa subito, mi preoccupai che nessuno dei vicini mi vedesse infilai in ascensore ed andai ad infilarmi nella sua macchina.
Mi accolse con un bacio caldissimo...
- sei favolosa stasera farai invidia a tutti...e chissà dove mi voleva portare
Non capii cosa voleva dire ma dopo pochi chilometri ci fermammo davanti ad un locale, entrammo era molto illuminato ma mi colpì che ci fossero molti uomini e forse un paio di signore...
Mi cinse per i fianchi e mi condusse lungo un corridoio, mi toccava il culo e mi alzava il vestito...
- dai che fai? Cercavo di darmi un contegno
- dove mi porti?
- tranquilla ti piacerà...
Scendemmo delle scale ed entrammo in un bagno molto elegante dove alcuni uomini erano in piedi e facevano i loro bisogni...
- inginocchiati e tiramelo fuori mi disse...
Io ero basito, lì in un bagno pubblico e davanti a delle persone..
- ma...io, biascicai alcune parole, ci vedono...
mi prese per le spalle e mi fece inginocchiare davanti a lui..
- fai come ti ho detto!!
Ero sbalordita ma ubbidii, gli slacciai la cintura lo sbottonai e gli abbassai i pantaloni, sapevo benissimo cosa fare ma anche se mi vergognavo da morire mi stavo eccitando tutta...
Gli abbassai le mutande glielo presi in mano poi lo leccai..il cazzo, quel grossissimo cazzo si stava già indurendo e ingrossando fra la meraviglia dei presenti che nel frattempo erano diventati una decina...
Cominciai a succhiarlo con passione e la mia eccitazione cresceva sempre di più...
Quando dopo una buona mezz’ora di pompe mi fece alzare notai che il bagno era pieno di gente e qualcuno si stava menando il cazzo, ad occhio c’erano 50 e più persone ma ormai non mi importava e la vergogna era scomparsa dal piacere che provavo...
Mi tolse il vestito, mi abbassò le mutandine mi fece piegare in avanti su un lavabo mi allargo le cosce e appoggio’ quell’enorme cazzo tra le mie chiappe...
Cominciò a spingere piano piano, usciva e rientrava finché il buchetto non fu abbastanza aperto, a quel punto iniziò a spingere e non si fermò finché era completamente dentro nel culo...un ultimo colpo mi fece sobbalzare ed emettere un gemito che gli spettatori accolsero con un applauso...
Un lieve rossore colorò le mie guance ma gradivo molto quella situazione.
Carlo percepì subito il mio piacere e cominciò a pompare col suo cazzo grossissimo su e giù nel mio culo tutto aperto...
Alternava movimenti molto lenti e lunghissimi a colpi veloci e forti, spesso si sentiva il risucchio del mio buco ed io che mugolavo di piacere...
- sei la mia troia, mi gridava..
- si siiii sono tua, sfondami tutta riempimi il culo!!!
Sentivo la sua eccitazione dai movimenti del cazzo...era davvero enorme e nonostante un po’ di dolore godevo come una maiala ed il mio pisellino gocciolava sperma in continuazione...
Anche qualche presente si stava segando eccitato dalla nostra scopata e c’era nel bagno un odore di sperma crescente...
Sentivo che rallentava per non venire subito e pompava pompava ed io cercavo di stare più attaccato possibile per sentirlo tutto dentro, quei 24 cm di cazzo me li volevo gustare tutti...
Poi aumento’ il ritmo sentivo era vicino all’orgasmo...
- più forte,più forte gridavo..riempimi il culo di sborra ..dai dai
Sentii le contrazioni del cazzo l’ultimo affondo ed una valanga di sperma inondarmi lo sfibtere ormai oscenamente aperto...
- siiii gridavo, tutta, tuttaaaa miaaaa...godooo
Uscì con un risucchio pauroso e tanta sborra comincio ad uscire dal buco e colarmi lungo le cosce e bagnare le calze, il buco rimase per parecchio tempo aperto e qualche persona si avvicinò per vedere da vicino quanto largo e aperto fosse il mio buchetto e per strusciare a loro volta il loro cazzi e schizzarmi un po’ i sborra addosso...
Non so quanto tempo passai sdraiata sul pavimento per riprendermi da quell’orgasmo e risentire il mio buchetto riprendere un po’ di normalità... poi mi ripulii bene, Carlo mi prese per mano mi riaccompagno’ con la macchina mi chiese quanto mi era piaciuto e naturalmente sapeva che avevo molto apprezzato quella situazione e che avevo perfettamente capito che aveva tutto organizzato lui infatti mi disse se un’altra volta magari mi sarebbe piaciuto far intervenire anche qualche persona del pubblico anche soltanto per toccarmi o fare qualche pompino e da prendere un po’di belle sborrate in faccia e sul culo...mi conosceva bene ero proprio una bella maialina e col suo cazzo poteva farmi fare di tutto...
Sapeva bene qual’era la mia risposta.... gli ho dato un bacio sono sceso dalla macchina e mi sono avviato a casa ormai era molto tardi e non c’era nessuno in giro...
Non vedevo già l’ora che mi richiamasse...e il pensiero mi fece venire nelle mutandine...
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