Gay & Bisex
Il salto della cavallina

28.10.2018 |
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"Appoggio' le mani sulla schiena ed inizio il lento movimento di ogni scopata..."
Sono alcuni anni che io ed S facciamo sesso insieme... ci incontriamo più o meno spesso in base agli impegni di ognuno di noi, ma questi rapporti non sono mai caduti nella routine quotidiana. C'è sempre stato un qualcosa che li ha resi diversi una volta dall'altra...Siamo entrambi bisex, con una vita 'normale' (ognuno ha la propria famiglia), questo rende adrenalinico il rapporto giocoforza nascosto. Le fantasie sessuali che entrambi abbiamo e che spesso ci confidiamo, trovano sfogo in questi incontri.
Trovo simpatico in S la sua voglia di far sesso in posti diversi... è un tantino rischioso, ma sai il divertimento? Non esiste luogo della casa e delle sue svariate pertinenze in cui non si sia scopato o per lo meno ci si sia spompinati... dal bagno alla cucina, dalla soffitta alla cantina, dalla legnaia al garage.
Tanto per fare un breve esempio mi viene in mente la volta che arrivato a casa sua era intento ad imbottigliare in cantina del vino... aveva fatto tardi con il lavoro ed ora era ancora lì, dietro questo lavoro che non poteva lasciare a metà.
Gli diedi una mano, fu questione di poco, ma il tempo per far sesso stava diventando corto, se ancora avesse dovuto chiudere tutto, salire in casa, fare la doccia.... troppo tempo!
Al che S prese dei canovacci puliti dall'armadietto sotto il lavandino e li stese sopra una delle grosse botti che si trovavano in quella spettacolare cantina... volte a botte, archi che separavano i vari ambienti e poi tutto quello che serviva per fare il vino, dal tino al torchio, dalla botte piu' grande a quelle da invecchiamento per i vini 'speciali'.
-Spogliati e mettiti lì a cavalcioni di quella botte che ti insegno come si salta la cavallina!-.
Ridendo per la battuta mi spogliai in fretta usando il trespolo per fare scolare le bottiglie come servomuto.
Mi arrampicai sulla botte, abbracciandola... era un po' come se fossi in sella ad una motocicletta, solo che il sellino era molto più largo e mi costringeva a tenere le gambe larghe allo spasimo... in questa posizione avevo il mento appoggiato giusto sul grosso tappo in sughero che chiudeva in alto la botte ed il culo tutto proteso in fuori verso S che si trovava dietro.
Mi afferro' il cazzo che iniziava ad indurirsi e con forza me lo tiro' indietro:
-Fammi sentire il sapore del vino che esce da questa canna...-
se lo infilo' in bocca iniziando a succhiarlo come a voler tirare ancora il vino da imbottigliare. Con l'altra mano intanto alternava carezze sulle reni a sonore sculacciate sul culo che risuonavano forti nella cantina. Più succhiava e più mi veniva duro e più lui me lo tirava indietro, tanto che ad un certo punto mi venne paura che si rompesse....
-Zoccoletta, hai un culo che è uno spettacolo... poi così proteso, con tutti i muscoli che si tendono per la posizione, mi piace da matti... stai così ferma che ti voglio guardare mentre mi sego un pochino!-
Mai mi sarei sognato di muovermi, mi piace essere sculacciato, toccato, usato e guardato da S... ero lì a cavalcioni di questa grossa botte a bearmi di queste attenzioni quando sentii sulla chiappa destra come una leggera bruciatura, no... meglio dire come un forte calore che subito pero' passava... subito dopo un'altro e poi, in rapida successione, una serie di leggerissime bruciature mi percorrevano tutta la chiappa, insistevano sopra l'osso sacro e passavano a martoriarmi l'altra chiappa dandomi così come delle scosse, delle scariche elettriche di piacere.
Ogni cantina che si rispetti ha una candela per controllare il livello di ossigeno... nella cantina di S, così antica e bella non poteva mancare, solo che lui non la stava usando per sicurezza, ma per farmi cadere la cera calda sul culo e sul fondo schiena... si divertiva a 'torturarmi'... ma era, dopo la sorpresa iniziale, una cosa piacevole... che porcella che sono diventato! Mi stavo infoiando sempre più ed S si beava del potere che aveva su du me.
-Adesso vediamo di spegnere questo incendio... ma non di certo con l'acqua-
Prese a fianco a me l'ultima bottiglia che avevamo parzialmente riempito alla fine dell'imbottigliamento e quindi non tappato... mi venne dietro... sentii cadere proprio sopra l'osso sacro il vino... parte mi colava ai lati, sui fianchi, parte andava a raccogliersi nell'incavo che la mia schiena formava per la posizione e parte scorreva nel solco del culo a bagnarmi prima il buco del culo e poi, a scendere, le palle... poi gocciolava a terra seguendo tutta l'asta del mio cazzo puntato verso il basso...
S si chino'... con una lunga leccata che partiva dai miei coglioni salì a bere quel liquido scarlatto... passo' con la lingua sul mio ano... poi su ad arrivare alla schiena e bere dalla pozzetta formatasi... poi tornava indietro e si fermava a forzare con la punta della lingua il mio buco del culo... FANTASTICO... avrei avuto voglia di urlare il mio piacere... ma la paura che se fosse mai entrato qualcuno, richiamato dai lamenti, mi fece morsicare la lingua... mi leccava , mi violentava con la punta della lingua il buco che sentivo cedere sempre più alle sue spinte... nel frattempo mi insalivava fino al punto in cui mi pianto' due dita nel culo ad allargarlo.... inizio' a sditalinarmi girando e rigirando le dita dentro di me mentre era passato a succhiarmi il cazzo ancora gocciolante di vino.
Quando secondo lui il mio culo era bene aperto e pronto per accoglierlo si alzo'... apri' del tutto i pantaloni che ancora indossava... tiro' fuori il suo cazzo, a vista doveva essere più duro del legno della botte su cui ero abbracciato, si sputo sul palmo della mano... accarezzandosi l'uccello lo insalivo' tutto poi, venutomi dietro, appoggio' il suo glande sull'apertura del mio culo ormai desideroso di avere compagnia.
L'altezza era quella giusta, non doveva nè chinarsi nè mettersi in punta di piedi... poteva tranquillamente fottermi senza neppure preoccuparsi di tenermi i fianchi perchè, in quella posizione, ero perfettamente messo, senza possibilità di scivolare in avanti... e così fece... un passo avanti e mi entro' nel culo fino alle palle... appoggio' le mani sulla schiena ed inizio il lento movimento di ogni scopata... tranquillo, assaporando ogni piacere che il mio sfintere poteva dargli ogni volta che, cercando di assecondare il suo movimento, contraevo e rilasciavo i muscoli... ad un certo punto, data la lentezza del movimento, ho pensato che volesse anche accendersi una sigaretta e fumarsela... ogni tanto si fermava e lasciava cadere un po' di saliva subito al di sopra del mio ano in modo che il mio buco fosse sempre ben lubrificato.
Iniziai a stringere più forte che potevo il buco del culo ogni volta che usciva, poi spingevo quando sentivo che il cazzo si faceva strada fra le mie fasce muscolari... S inizio' ad ansimare... gli piaceva... i colpi diventarono più veloci e violenti... adesso si sentiva chiaramente il rumore che faceva ogni volta che il suo pube veniva a scontrarsi con il mio culo... sentivo anche le sue grosse palle che schiaffeggiavano le mie...
-Vengo! Vengo! Vengo!-
Sentivo le contrazioni del cazzo di S, mi pareva di sentire il suo piacere inondarmi le viscere mentre lui con un ultimo affondo mi entrava tutto dentro e si coricava sfinito sulla mia schiena... salto della cavallina? in quel momento avrei potuto nitrire il mio piacere mentre anche io venivo sborrando sulla botte sotto di me....
S si stacca da me...
-Noooo, sai quanto mi piace sentirlo venir mollo nel mio culo!-
-Zoccola che non sei altro, non ce la faccio più... prendi questa e stai zitto!-
E dicendo questo mi infila nel culo così aperto la candela che aveva usato per farmi cadere la cera... per fortuna spenta!
-Sai che vino frizzante uscirà da questa botte? Lo battezzeremo 'salto della cavalllina' che dà giusto l'idea!-
Con una sonora risata si chiuse così quel pomeriggio indimenticabile!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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