Gay & Bisex
In coda all'ufficio postale 1


30.07.2019 |
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"Mentre uscivano, mi squadro lui, un adone, ben palestrato, ma non di palestra, saprò dopo che ha 23 anni, e lavora nei campi di famiglia, e abitano a san..."
Ciao a tutti,eccomi qui' a raccontare un bell'episodio accaduto venerdì 26/07 nel pomeriggio.Caldo intenso pomeridiano,decido di recarmi all'ufficio postale per pagare alcune bollette,,arrivo,prendo il mio numerino,per chi va alle poste sa che ci sono vari simboli (€_1_)e via dicendo,io avevo il simbolo 1,avevo 32 persone prima di me,in attesa,arriva una coppietta di ragazzi,avranno avuto si e no 25 anni,prendono il numero 1,e nel frattempo loro ne avevano 40 da aspettare,li sento parlottare,lei: no non ce a faremo mai,tra venti minuti ho l'appuntamento, lui:e che dobbiamo fare,andiamo via e amen,allora mi avvicino e chiedo: volete lasciarle a me? Tanto io devo aspettare,lui: grazie,lo farebbe davvero? Certo,gli rispondo,e lui: no sa,abbiamo appuntamento dal ginecologo,e pensiamo di non farcela,mi lasciano soldi e bollettini,ringraziandomi ancora,io rispondo di non preoccuparsi.
Mentre uscivano,mi squadro lui,un adone,ben palestrato,ma non di palestra,saprò dopo che ha 23 anni,e lavora nei campi di famiglia,e abitano a san Maurizio canavese,e si sono sposati da quattro mesi,dicevo,un adone,alto 1,80 circa,tutto al posto giusto,e con un bel pacco davanti.
Ero in attesa della chiamata,dopo un 20 minuti,me lo vedo arrivare da solo,facciamo le dovute presentazioni,lo chiamerò Matteo,e mi dice che ha lasciato la moglie dal medico. Arriva il mio turno,non senza fatica,nel mio cervello era entrato lui prepotentemente, e mi facevo tutti i miei castelli in aria.Pago tutti i bollettini, usciamo,gli consegno le sue ricevute e il resto,e lui mi dice,senti,ci diamo del tu? Certo,ribatto io,lui: cosa ne dici se prendiamo un caffè? È il minimo che posso fare,gli rispondovdi si,e ci vediamo ad un tavolino al bar,tra il più e il meno,mi racconta che si sono sposati da quattro mesi,lui viveva a Torino,e lei a san Maurizio,e lei avendo una casa di proprietà, mi sono trasferito io,che lavorava nei campi di famiglia da quando aveva 16 anni,allora io non sapendo come venirne fuori,visto che in testa avevo solo il suo corpo nudo,gli dico che a me è sempre piaciuta la campagna,e lui mi risponde: adesso devo andare a prendere la moglie,ma se tu vuoi,visto che ti piace,lunedì prossimo devo andare alla cascina da mia zia,a portarle la spesa,se vuoi ci andiamo insieme,io dico:viene anche tua moglie? No,risponde lui,tra di me dico: meno male. OK,gli rispondo,ci diamo appuntamento per lunedì pomeriggio,ci salutiamo,ma il sguardo era sul suo pacco,che da moscio,dava il suo bel vedere, figuriamoci in tutta la sua erezione.Aveva un bel paio di pantaloncini,che facevano trasparire tutto il suo splendore,si allontana con un fuoristrada,e io con la testa piena di voglie,torno a casa.Il lunedì mattina mi sento con un amico quivsu ann69,gli racconto,e gli dico che non so come approcci armi,e lui mi dice: mentre siete in macchina,mettigli la mano sull'uccello,non so,gli dico,vediamo come si evolve la cosa,intanto è arrivato il momento dell'incontro, arriva con il fuoristrada,.i fa segno di salire,Wow,dorso nudo,pantaloncini cortissimi,una meraviglia per la mia vista,ma......se vi va il seguito domani mattina,seguitemi e fatemi sapere se devi continuare. Ciao
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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