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La mia prima volta


di richpolv
18.07.2017    |    29.859    |    40 9.6
"Ride e mi fa "Dovresti vedere come sei carino..."
È da un po' che questa idea mi circola nella testa, ma per mille ragioni ho sempre desistito. Ma oggi, dopo che ho dato il mio ultimo esame della sessione estiva e aver portato a casa un bel 28, la mia mente è più libera e mi sento ottimista. Ormai è quasi un anno che ci penso. Di tutto ciò nessuno sa niente, nè i miei genitori nè i miei amici e nemmeno la mia ragazza. Ho paura di essere scoperto e non voglio lasciare traccia di questo desiderio. Ma ormai lo voglio mettere in pratica. Oggi è il giorno giusto e farò la mia prima esperienza. Oggi è il giorno giusto per soddisfare la mia voglia di cazzo.


Sono sul treno di ritorno dopo aver fatto firmare al professore il mio 28. Guardo fuori dal finestrino e comincio a pensare ai prossimi passi. Li ho già preparati da tempo, ma voglio essere sicuro. L'idea è di andare in uno di quei siti dove gli uomini mettono gli annunci, scegliere quello che mi piace di più e che soddisfa le mie idee, rispondergli con un nome falso e vedere se ci si può mettere d'accordo.
Prendo il telefono e inizio la mia ricerca. Annunci69 sesso Ancona. Inizio a scorrere tutti i risultati. Dopo 10 minuti ne trovo un paio carini. Tutti uomini maturi che cercano un giovane, massimo di 25 anni che voglia divertirsi con loro. Rispondo a entrambi scrivendo "Ciao! Io ragazzo 22enne, alto 1e72, magro, pelosetto. Prima esperienza. Ti allego una mia foto, così vedi se ti piaccio. Rispondimi!". La foto l'avevo preparata da giorni. Ero in bagno, piegato a 90 sulla lavatrice. Si vedeva il mio culo aperto e tutto il mio fisico, ma non il viso. Non volevo mostrarlo. Non mi rimaneva altro che attendere. Riguardo la foto e penso che tra poco dietro quel culo appoggiato sulla lavatrice ci sarebbe stato un altro uomo, un cazzo vero. Il mio, all'idea, si era fatto duro.


Mi risponde Carlo, un uomo di 52 anni. Mi allega un paio di sue foto, anche se a me non importa l'aspetto fisico. Io voglio solo il cazzo e nient'altro. Ci mettiamo d'accordo e mi chiede se sono libero alle 22 di questa sera e se posso venire a casa sua. Pochi giri di parole e subito al concreto. Eccitazione e paura si fanno sempre più grandi. Ho voglia, indubbiamente, ma sta accadendo tutto così in fretta e realmente. Rispondo di si, prima che la paura sovrasti l'eccitazione e non mi resta che aspettare e immaginare cosa mi attenderà questa notte.


Sono le 22 e 10 minuti. Ho fatto tardi perchè in questa strada fuori Ancona non ci sono mai stato. Il paesino l'ho sentito nominare ma è la prima volta che ci vengo con la macchina. L'indirizzo però è questo e scendo. Sono in aperta campagna, davanti a una piccola villetta. Suono il campanello e dopo pochi secondi mi si apre il cancello. Lo richiudo dietro di me e vado alla porta, dove mi sta attendendo Carlo, un uomo alto e abbastanza imponente. Mi sorride e mi dice
"Eccoti qui. Stavo pensando che non venissi più"
"Ciao, scusa per il ritardo. Piacere, Riccardo"
"Carlo. Prego per di qui"
Mi fa entrare in casa e chiude la porta.
"Hai detto che eri di poche parole e volevi passare subito ai fatti. Nemmeno una birra?"
"No grazie, veramente"
"Allora possiamo andare nella mia camera. Ho un bel letto"
Lo seguo e giungiamo nella sua stanza. Il letto è ricoperto da lenzuola bianche e si trova davanti a un enorme armadio/specchio. Sto ancora osservando quando sento chiudere la porta dietro di me; mi giro e c'è Carlo che mi guarda.
"Allora, mi hai detto che è la tua prima esperienza, vero?"
"Si. Sono vergine e non ho fatto mai niente con un uomo"
"Cazzo. Questo ben di Dio non è stato ancora usato da nessuno?"
Sorrido. "No, non ancora. Hai esperienza tu?"
"Oh si, molta. Ne ho sverginati parecchi. Avrò pazienza con te. Cominciamo? Spogliati dai. Ti voglio vedere nudo" e si siede sulla sedia della sua scrivania.
Io comincio a togliermi la maglietta, le scarpe, i pantaloni e i calzetti, fino a quando non resto in mutande, al chè Carlo, che fin lì era rimasto in silenzio, si alza e mi fa
"Queste le tolgo io".
Si avvicina e si mette dietro di me, si inginocchia, mi sfila le mutande e mi morde delicatamente la chiappa. Sorrido mentre lo fa. Poi si alza e mi preme la schiena in avanti, facendomi mettere a 90 con il viso poggiato sulla scrivania
"Proprio come in foto con la lavatrice. Si cazzo, sei proprio bello. Non vedo l'ora di scoparti"
"Ti piaccio veramente?"
"Oh si. Ho visto pochi corpi come il tuo. Molto bello" e mi da una sculacciata.
La prima di tante di quella sera.


"Ora che ne dici di metterti in ginocchio e succhiare il mio cazzo?"
"Va bene, però non aspettarti grandi cose. Non so nemmeno come si fa"
Mi inginocchio davanti a lui, prendo la cintura dei suoi pantaloni e la slaccio con un po' di difficoltà. Gli abbasso i pantaloni e sfioro il cazzo da sopra i boxer. Glieli tiro giù e mi trovo finalmente davanti al cazzo di un altro uomo. Lo prendo tra le mani e comincio a tirare giù la pelle. È ancora moscio ma già posso capire che è molto più grande del mio
"Quanti centimetri sono da duro?"
"17. Ti piace?"
"Non so se riuscirà a entrare. È lungo ma soprattutto lo vedo molto grosso"
"Non ti preoccupare, ho il gel che faciliterà le cose. Ora, fa silenzio e prendilo in bocca" Mi dice sorridendo.
Io gli sorrido a mia volta, apro la bocca e assaporo per la prima volta il cazzo di un altro. Do una prima succhiata e poi lo tiro fuori. Una seconda succhiata, stavolta più lunga e con più saliva. Le mie mani vanno su e giù sui suoi fianchi. Succhio ancora un po' e poi comincio a segarlo per farlo indurire. Alzo lo sguardo e vedo che Carlo mi sta osservando sorridendo. Io gli bacio la cappella e con la lingua gli lecco tutto il cazzo, che intanto si sta indurendo sotto i colpi della mia lingua e con l'aiuto della mia mano.
"Non sei proprio male dai. Te la cavi", mi dice mentre io ho la bocca piena del suo arnese.
Non arrivo molto in fondo, forse in bocca prendo 7 o 8 centimetri di cazzo al massimo. Di più non riesco, mi sento soffocare. Carlo mi accarezza la testa mentre io lo succhio, poi prende il cazzo, lo sfila dalla mia bocca e mi da qualche bottarella sulla guancia. Poi me lo infila di nuovo.
Io riprendo a leccarlo e a segarlo con la mano e nel mezzo, gioco anche un pochino con le sue palle abbastanza pelose. Lui intanto si spoglia e prende da sopra una mensola il gel.
"Ahh, bravo. La tua bocca è sverginata. Ora tocca al culo. Mettiti a pecora sul letto dai"
Mi alzo e mi sistemo sul letto.
Mi mette il gel e mi infila un dito dentro il il culo.Comincio a godere e il mio cazzo già gocciola. Ne mette due e sento che mi sta sditalinando veloce il mio sedere.
"Ti piace eh?"
"mmh" Non riesco a parlare. La mia mente è già alla mossa successiva.
Toglie le dita dal culo e mi da una bella pacca sul sedere. Si mette il preservativo. Ci siamo. Ho paura ma cerco di rilassare il culo. Avvicina la punta del cazzo al mio buco e lo appoggia
"Lo vuoi?"
"mmhh"
"No, mi devi rispondere. Lo vuoi?"
"Si"
"Si cosa?"
"Si, lo voglio"
"Vuoi il mio cazzo nel tuo culo?"
"Si, voglio il tuo cazzo nel mio culo"
Ride. "E brava la mia troia". Mi allarga il sedere con una mano e comincia a premere il cazzo contro il mio buco. Comincia a entrare e mi sento riempire. Lascio partire un urlo e allargo le chiappe con le mie mani per cercare di sentire meno dolore.
"Puoi urlare quanto vuoi che tanto qui non ci sente nessuno"
Ho la bocca aperta e gli occhi chiusi. Ogni mio senso è concentrato per sentire l'effetto di un cazzo nel culo.
Carlo comincia a premere fino in fondo, fino a quando sento la sua pancia sbattere contro il mio sedere. La mia mente realizza che ho quei 17 centimetri di cazzo tutti nel culo. Il mio pene è duro e gocciolante. Mi lascio cadere la testa di lato sul letto. Vedo il riflesso dello specchio: un uomo che tiene per i fianchi un ragazzo messo a 90, che a sua volta si tiene le chiappe belle larghe con entrambe le mani. Tiro su la testa e mi accorgo che un po' di bava ha macchiato le lenzuola.
"Come va?" mi chiede Carlo
"Bene bene" risponde veloce io respirando velocemente.
Allora Carlo mi prende entrambe le mani e le mette dietro la schiena, tenendomele insieme con la sua. E mentre una sua mano è impegnata in questo, l'altra è intenta a darmi delle sonore sculacciate mentre il suo bacino spinge avanti e indietro. Trattengo il respiro perchè il dolore è tanto e l'unico suono che si sente nella stanza sono le pacche sulle mie chiappe che da Carlo sia con la mano destra e sia con il suo bacino mentre mi scopa. Continua così per due minuti, che a me sembrano un'eternità. A un certo punto lo tira fuori e il mio buco comincia a stringersi e a allargarsi automaticamente. Carlo si sputa sulle dita e mi bagna ancora il buchetto. Poi preme la sua cappella sul buco, la fe entrare e la fa uscire. Sta giocando con il mio culo sfinito.
Sputa ancora una volta, stavolta direttamente sul mio ano, spande la saliva con il cazzo, fa entrare già la cappella e mi dice
"Allora cosa vogliamo fare? Ti basta così o vogliamo continuare? Eh?"
"Sono sfinito. Per me possiamo anche smettere. Anche perchè comincio a sent.."
Non faccio in tempo a finire la frase che mi ritrovo ancora il cazzo di Carlo tutto dentro il culo. Lui riprende a scoparmi mentre io giro il viso contro di lui, a bocca aperta come a chiedere spiegazioni
"Ahahahah Ti pareva veramente che smettevo a scoparti eh troietta?"
Ho le gambe che quasi non reggono più, ma Carlo continua più forte di prima a scoparmi il culo. Mi schiaffeggia ancora una volta la chiappa e vedo attraverso lo specchio che ho il culo tutto rosso a forza delle sue manate. Mi piace. Riprendo ad ansimare e sento che sto quasi per venire visto che il suo cazzone mi provoca i peggio piaceri. Sto per venire e non mi sto nemmeno toccando.
"Mmmh, sto per venire sto per venire"
Lo avverto così, lui forse nemmeno sente e continua a scoparmi come se niente fosse, anzi, con più forza. Uno schiaffo sulla chiappa, una botta bella decisa e il mio cazzo esplode per 6-7 volte con fiotti di sperma. Urlo dal piacere, alzo lo sguardo verso il cielo e lentamente il mio corpo si affloscia sul letto.
Carlo sfila il suo cazzo dal mio culo, fa il giro del letto e viene dalla mia parte.
"Finiamo con un pompino, che dici?"
Io faccio di si con la testa e ancora sdraiato con lui ai bordi del letto gli prendo il cazzo, gli tolgo il preservativo e comincio a succhiarlo. Non riesco a non pensare che quel cazzo ha appena trapanato il mio sedere e il solo pensiero mi provoca piacere. Comincio anche a segarlo mentre ce l'ho in bocca. Sento Carlo gemere di piacere
"Vuoi che ti vengo in bocca?"
Do una succhiata e poi alzo lo sguardo e mentre continuo a segarlo gli rispondo "No per piacere, non dentro la bocca", un' altra succhiata di cazzo e riprendo a dire "Se vuoi in faccia, ma non in bocca".Un minuto con la bocca piena del suo pene e poi lui me lo toglie, mi dice di scendere dal letto e di mettermi a in ginocchio sotto di lui. Mi tienela testa con una mano e comincia a segarsi da solo. Avvicina il suo arnese al mio viso, emette un grido di piacere e mi scarica sul viso tutto il suo sperma. Sento molti fiotti, ma me ne sto con gli occhi chiusi. Quando non sento più altro sperma arrivare sul viso, cerco di aprire gli occhi, ma posso aprire solamente il sinistro, visto che il destro è completamente pieno. Vedo lui che mi tocca il viso con il suo cazzo ancora duro per spandere la sborra sulla mia faccia.
Ride e mi fa "Dovresti vedere come sei carino. Apri la bocca un attimino".
Lo faccio, mi mette il cazzo in bocca e lo succhio, giusto per sapere com'è. Normale, non mi fa nè caldo nè freddo. Glielo dico e lui mi risponde " E allora prossima volta inghiotti tutto"
Prossima volta. Ma ci sarà una prossima volta?
Ero partito con l'idea di provare e poi di finirla subito, ma adesso che sto tornando a casa in macchina e ripenso alla scopata che ho appena fatto, le mie certezze crollano.
Voglio ancora un cazzo. Ne voglio ancora uno.
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È il mio primo racconto. Sono graditi commenti e anche consigli su come migliorarmi.
Ciao!

Riccardo :*


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