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Gay & Bisex

Sesso a pagamento - cap 3


di gayms79
20.01.2021    |    5.755    |    5 8.3
"La sua tariffa non era un problema per me..."
Sesso a pagamento - capitolo 3
Qualcosa è di fantasia ma c'è molta realtà in questo racconto

Come ho scritto nel primo capitolo, mi ero trasferito di città per lavoro in una località marittima molto importante.
Il mio stipendio mi faceva fare una vita agiata e mi potevo permettere qualche extra rispetto alla quotidianità. Di tanto in tanto cercavo un "massaggio professionale" in cambio di qualche rosa.
Quella sera, in chat, trovai un giovane e appetibile ragazzo. Claudio. Ben curato, bel fisico, peli rasati ovunque, moro, barba disegnata e un bel cazzone, ovviamente. I miei soldi li volevo spendere bene!
Scambiate poche parole, andai dritto al cuore della questione, lui era lì per quello e anche io. Fissammo l'appuntamento per la sera stessa. La sua tariffa non era un problema per me. Intorno alle 22.00 partii di casa per essere puntuale. Mezz'ora di strada mi separava dalla mia destinazione.
Parcheggiai e trovai il civico. Suonai il citofono, mi aprì e mi fece accomodare in camera. Passai dalla sala dove, inaspettato c'era un altro bellissimo ragazzo che in costume, era estate dopotutto, guardava la televisione. Non ci degnò di interesse. Sembrava completamente assorto nei suoi affari.
La camera, come del resto tutta la casa, profumava di incenso, candele profumate che illuminavano soffusamente la stanza.
L'olio per il massaggio era già a scaldare nel bracerino apposito.
"Mettiti pure comodo sul lettino. Spogliati completamente e indossa questo" e mi passò un asciugamano da avvolgermi in vita "poi sdraiati a pancia sotto sul lettino, che io arrivo subito".
Così feci. Mi spogliati e mi adagiai sul lettino. Era molto comodo e quasi mi assopii. Un minuto dopo arrivò Claudio, anche lui era vestito solo da un asciugamano stretto in vita. Immergendo le mani nell'olio caldo mi disse "rilassati che comincia il massaggio" e sapienti mani calde e oliate mi toccarono dolcemente. Fu un vero massaggio rilassante. Ma sentivo il ragazzo strusciare il suo membro turgido su di me, ogni volta che affondava le mani massaggiandomi. Il trattamento andava avanti, e anche il mio cazzo si indurì quando mi accorsi che il suo asciugamano si era allentato ed era caduto a terra e il suo grosso arnese strusciava liberamente sulla mia pelle.
Era partito dai piedi a massaggiare, risalendo per le gambe, i glutei, la schiena e la spalle. Mi stava massaggiando la testa e il suo cazzo era posizionato proprio davanti alla mia faccia, e me lo strusciava abilmente sul volto. "Arriverà il momento, aspetta. Se vuoi per un piccolo extra puoi avere un massaggio a quattro mani".
La mia testa, ormai era andata, non ragionava più. Pensavo solo con il culo, e senza pensarci troppo e senza sapere quanto di extra, accettai. Oramai ero nelle sue mani. Anzi nelle loro. Il ragazzo che era alla TV stava già in camera con noi, pronto per unirsi. Claudio disse "anche lui ha le mani d'oro, non ti pentirai, proverai sensazioni indimenticabili"
Daniel, così si chiamava il ragazzo, prese l'asciugamano che copriva le mie natiche e lo tolse e iniziò a massaggiarmi sapientemente il buchetto che era già pronto per essere violato.
Venivo massaggiato ovunque, sulla testa, sul culo, nel buchetto, alla schiena. Il cazzo mi scoppiava, nonostante ancora nessuno lo avesse toccato. Non resistetti oltre "non resisto più, SBORRO!" Gridai. Il massaggio non smise. E dopo circa 25 minuti di trattamento fiottò il primo carico di sborra. Intenso. Infinito. Imponente.
Claudio mi disse " a destra c'è il bagno, se vuoi darti una lavata. C'è ancora mezz'ora di trattamento. Mica vorrai perdere questa opportunità?" ghignò.
Così velocemente andai a lavarmi.
Quando tornai trovai il lettino da massaggio con il telo pulito e i miei due massaggiatori che mi dicevano di accomodarmi, ma stavolta a pancia sopra.
Nuovamente l'olio caldo venne versato sul mio corpo e il massaggio riprese.
Il mio cazzo riprese vigore in pochi istanti. I loro non lo avevano mai perso. Claudio era di nuovo alla mia testa e sta volta il suo bastone era appoggiato sulla mia bocca. Le sue mani erano sul mio petto e mi stuzzicavano i capezzoli turgidi
Daniel invece era ai miei piedi e mi massaggiava le gambe divaricate per permettere di arrivare all'inguine, alle palle, al cazzo e lasciare via libera al buchetto. Con una mano massaggiava le palle, con l'altra mano si insinuava nel buco. Ero pervaso da sensazioni indescrivibili quando Daniel si staccò per un attimo. "ora ti scopo troietta!" e indossato il preservativo mi penetrò con decisione lasciandomi per un attimo senza fiato. Il suo cazzo era veramente molto grosso. Nonostante la preparazione che mi aveva riservato con le dita e l'abitudine a prendere cazzi, mi sentii aprire. Bene, era quello che volevo. Godere come una puttana. Il mio grido fu soffocato dall'altro cazzo che Claudio spingeva sempre più a fondo e che non trovò ostacoli grazie alla combo con Daniel. Ero in estasi, in una trance dalla quale non mi sarei voluto più destare. Godevo veramente come un riccio. Il mio cazzo era sempre più duro e quando Claudio si chinò su di me per prenderlo in bocca non feci quasi in tempo a avvisarlo che stavo esplodendo nuovi fiotti caldi, che per poco non lembiromo la sua bocca. Il mio sfintere si stringeva forte sul cazzo di Daniel e che era in dirittura d'arrivo "io ci sono" "anche io" rispose l'altro "dove la vuoi?" mi chiesero quasi in coro "ovviamente voglio essere dissetato, ho una gran sete!" risposi io
"perfetto inginocchiati e apri bene quella fogna che quello che esce fuori devi comunque leccarlo"
Presi posizione con le mani dietro la testa e la bocca più aperta che potevo aspettando quei due fiumi di sborra che prontamente arrivarono quasi in contemporanea. Ovviamente non tutta la sborra fece centro. Schizzi colpirono la faccia, qualcosa negli occhi qualcosa addosso e altri finirono in terra. Prontamente, come promesso, procedette da vera cagna a raccogliere tutto quel ben di dio con la lingua e con le dita lasciando il pavimento ben pulito. Solo io ero un lurida quale mi sentivo e sono tutt'ora.
Mi ripulii sotto la doccia, i miei massaggiatori erano molto gentili nel prendersi cura di me, onorai il compenso pattuito e ringraziai per l'esperienza mistica.
"Allora alla prossima volta" salutai soddisfatto.
"Quando vuoi, hai il numero di telefono. Scrivimi pure che ci accordiamo"
E dopo aver baciato entrambe di nuovo, me ne andai soddisfatto, con il cazzo di nuovo in tiro, aspettando una nuova esperienza.




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