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Alex, il secondo incontro


di gayms79
03.04.2012    |    6.470    |    3 9.3
"E per non parlare di quella bocca, di quelle labbra, di quella lingua che mi aveva fatto impazzire..."
Alex – il secondo incontro

Era un pomeriggio qualunque, ma piovoso, e non avevo voglia di uscire. Avevo avuto il turno di mattina a lavoro, e dopo essermi riposato un po mi ero collegato come sempre alla chat, per passare del tempo, per cercare un incontro, dato che era qualche giorno che non battevo chiodo.
Erano passati diversi giorni dal mio primo appuntamento con Alex. E appena si aprì la chat nel mio pensiero risuonarono le sue ultime parole, quel “Si ma la prossima volta voglio qualcosa di diverso”. Cercai tra i nick name ma non non trovai il suo. Avvilimento, ecco l'emozione che provai. Ma non mi abbetei, e mi buttai nel mare del virtuale per trovare un pesce che abboccasse al mio amo. Trovai un certo Sposato40, che si spacciava per un amante perfetto, ma una volta scambiateci le foto, non faceva per me, non era il mio tipo. C'era anche un tal Ragazzino, ma dopo un po di scambi di idee si sbugiardò, invece di avere 22 anni come aveva detto, dichiarò di lavorare da diversi anni in una agenzia, e di riflesso gli dissi subito che io non ero un che si faceva prendere in giro e chiusi la conversazione. E così chattai con tante altre persone, non tutte mentivano, alcune erano anche interessanti, ma forse quel che cercavo era solo Alex. Il resto non mi andava, nessuno era come lui, con quei pettorali e quegli addominali definiti al punto giusto, quei capelli dorati, con quel culo sodo e quell'orifizio che da solo faceva faville. E per non parlare di quella bocca, di quelle labbra, di quella lingua che mi aveva fatto impazzire. Tutti questi pensieri mi fecero drizzare l'uccello. E iniziai a segarmi, lentamente, in modo molto passionale! Avevo una buona quantità di presperma, sulla cappella e quindi me la portai alla bocca e avidamente leccai tutto!
Ad un certo punto mi arrivò un messaggio e così interruppi la mia appassionante masturbazione. Lessi l'sms, era Alex, il mio cuore impazzi, avrò avuto 5000 battiti il minuto, mi sentivo il cuore in gola. Nonostante la vista annebbiata riuscii a leggere che l'altra volta si era divertito molto e che gli sarebbe piaciuto incontrarmi di nuovo. Oddio... era quello che cercavo. Il mio desiderio si stava realizzando. Il messaggio continuava che, quella sera stessa non sarebbe stato stato libero, ma quella successiva avrebbe avuto tutto il tempo disponibile per “occuparsi” di me del mio “dolce banano”. Accidenti come era aggressivo, quasi mi metteva a disagio, ma allo stesso tempo mi intrigava molto.
Finii quel che avevo iniziato, e dato che mi ero eccitato notevolmente, non ci volle molto a finire quella sega che terminò con una abbondante produzione di sperma che si depositò tutta sul mio torace. Dopo essermi docciato mi venne in mente che ancora non avevo risposto al mio amante segreto... accidenti! Speriamo che non abbia preso altri impegni!
Allora mi precipitai prontamente a rispondere scrivendogli che per me andava bene per l'indomani, che mi facesse sapere l'ora che sarei arrivato bello, fresco e profumato. Nessuna risposta, nulla per tutto il pomeriggio. E neanche la sera. “minchia” pensai, “ ho perso l'occasione, sono proprio un coglione!”. Così triste e sconsolato, arrivata una certa ora, me ne andai amareggiato a letto.
Ero a lavoro, una mattinata infernale, non c'era un momento di respiro. Quindi non ebbi tempo per pensare neanche un secondo a ciò che avevo fatto il giorno prima. Arrivò finalmente la fine del turno. Scesi negli spogliatoi, laddove i cellulari sapevo non avevano campo. Una volta finito il cambio mi avviai alla macchina e mentre ero sulle scalette mi vibrò il cellulare. Vidi che era un messaggio di Alex, finalmente mi aveva risposto. Lo lessi con la bramosia di sapere cosa mia aveva scritto. “Scusa se non ti ho risposto subito, ma non avevo più credito. Ho ricaricato solo adesso. Cmq va bene, stasera da me verso le 22.30. ps la doccia non la fare ;)” “che intenzioni avrà” pensai “ok asseconderò la sua richiesta”.
Tornai a casa pranzai e uscii un po per distrarmi. Non volevo eccitarmi con qualcuno di scarso interesse per poi non essere prestante la sera con Alex, che arrivò velocemente. Come da accordi presi non mi feci la doccia. Così giunta l'ora montai in auto, e puntuale, arrivato sotto casa sua suonai il campanello. Nessuna risposta. Risuonai il campanello. Ancora niente. Allora provai a chiamarlo sul cellulare. “Arrivo subito, ti apro!”. “Maledetto, vuoi farmi soffrire un po' ancora!” pensai.
Come la volta precedente mi fece accomodare sul divano, un nuovo eccitante film porno gay scorreva sulla televisione. Mi passò una birra “che così ti stimola”. Io non capii li per li cosa volessero dire le sue parole. Mi passò una sigaretta, e una se l'accese per se. Mi offrì anche un caffè, che accettai volentieri. Finimmo la sigaretta, la mia eccitazione si faceva spazio nei pantaloni, e a giudicare dal rigonfiamento che presentava all'altezza del pube, anche la sua. Iniziai ad avere voglia di urinare. Gli dissi che avevo questa necessità. Con un bacio avvincente e inebriante mi fece alzare mi portò in bagno. Sapevo già dove fosse il bagno.
Ecco che stavo per scoprire il suo piano. “Cosa mi vorrà fare adesso?” Giunti in bagno mi disse di spogliarmi e così feci, nel contempo lui fece lo stesso. “Ma cosa vuoi fare, Alex?” “Voglio che mi pisci nel culo, addosso, mi eccita da morire sentire il calore e l'odore del piscio che mi avvolge”. Non fu quello che disse, ma come lo disse che mi fece drizzare all'impossibile il biscio. Non era una novità per me, altre vole lo avevo fatto, e mi era piaciuto. In più con lui, con il mio Alex, la cosa era come più allettante ancora. E così ci infilammo in doccia e mi disse di pisciagli addosso. La cosa mi eccitava assai. Si voltò con la faccia e la bocca aperta verso il mio cazzo. La mia voglia di pisciare era molta superata solo dal desiderio. Ebbi un po di difficoltà con il partire ma una volta partito non ebbi freno alcuno. Riversai tutto il contenuto della mia vescica in quella bocca vogliosa. Mi disse di fermarmi, che voleva fare un'altra cosa. Si voltò velocemente e si piegò esponendo quell'orifizio caldo e voglioso, quelle chiappe sode alle quali non seppi resistere molto. Quindi mi precipitai anche perchè non resistevo oltre a trattenermi dal pisciare. Con una spinta unica arrivai a perforare il buchetto e scaricai tutto ciò che rimaneva dell'orina nell'intestini caldi di Alex. Una volta finito, iniziai a scoparlo con abbondanza di sentimento. Qualche rivolo del liquido caldo uscì e la cosa fu ancora più eccitante. Alex godeva, sembrava che non avesse mai avuto niente di meglio, che non avesse mai provato qualcosa di così forte. Quando ebbe scaricato tutta l'urina dal suo culo si girò e mi baciò. La sua bocca sapeva del mio succo giallo. Non credevo, ma il sapore di quello che aveva in bocca non mi dispiacque per niente. Si accascio sul piatto doccia che era ricoperto del liquido giallo. E così lo scopai li, facendoci un bagno nella mia urina. La scopata non fu lunghissima. L'eccitazione era troppa e dopo pochi minuti venimmo. La mia sborra prese posto dell'orina nel suo retto, e la sua si spalmò su suo addome. Restando ancora dentro di lui lo bacia, con passione, per ringraziarlo di questa esperienza fin troppo desiderata!

Dopo una doccia, questa volta con acqua e sapone, che lui mi impose di volermi farmi. Mi piacque così tanto il fatto che lui si prendeva cura di me, che quando arrivò a passarmi le dita tra le mie chiappe, strofinando lo sfintere la mia eccitazione si risvegliò. Lui non fece discorsi si abbassò e iniziò a farmi una bella pompa. Ci volle un po' perchè il suo servizio avesse effetto dato che ero appena venuto, ma non delusi quel rapporto orale che mi offriva. La quantità non fu abbondante ma, a dire di Alex aveva un buon sapore.
Finimmo la doccia, velocemente, tornammo sul divano a fumarci una sigaretta ristoratrice prima che con un bacio ci si salutò.
Arrivato a casa, davanti al portone mi arrivò un messaggio di Alex “Grazie di tutto, e alla prossima volta”.

“bene” pensai “la storia contina”...



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