Vacanza nel villaggio parte 3

Il mattino seguente mi sveglio tardi e appena pronto busso alla porta di Alfonso e Mattia. Dopo poco, ancora mezzo addormentato, viene ad aprirmi Mattia. Mi dice che ora si è svegliato e Alfonso dorme ancora. Gli chiedo se vuole restare al bungalow a dormire o venire al mare con me, mi risponde che vuole andare al mare, quindi entra in bagno e si prepara. Io mi avvicino ad Alfonso e lo scopro un po. Noto con piacere un erezione mattutina messa in evidenza dal pigiama. Sorrido e lo ricopro per nascondere la protuberanza, anche se è difficile non notare quell' erezione.
Mattia esce dal bagno ed io ci entro. Con la scusa di lavarmi le mani mi sistemo il cazzo barzotto, ed esco silenziosamente. Mattia nel frattempo ha notato l'erezione di Alfonso, gli ha abbassato gli slip e gli tocca l'uccellone: gli scopre la capella e la sfiora con tocchi leggeri. Guarda le grosse palle del padre e si tocca. Io guardo la scena per qualche secondo, ma si accorge però della mia presenza e imbarazzato si blocca. Mi supplica di non dire niente al padre. Glielo prometto. Ricopre poi delicatamente il padre per non destare sospetto.
Andiamo quindi al mare, e stavolta ci mettiamo più distanti dal gruppo. Facciamo il bagno e iniziamo a nuotare. Arriviamo fino alle boe e ci sediamo sul filo che le collega. Gli chiedo come avesse dormito la notte e mi confida, che durante la notte si è svegliato con un erezione e non riuscendo a dormire ha iniziato a segarsi, ma gli mancava uno stimolo. Perciò decide di avvicinarsi al padre e di scoprirlo. Alfonso non aveva un erezione, ma a Mattia il cazzo del padre lo eccita anche da moscio. Continuava a segarsi, ma dato che non era ancora soddisfatto abbassó piano piano gli slip del padre con molta attenzione. Riuscì a scoprirgli una parte del cazzo. Gli toccò la cappella umida e continuò la sega. Quando Mattia stava per venire Alfonso si mosse nel sonno e preso dall' ansia venne sul pavimento, sulle lenzuola e i piedi del padre. Impanicato si stese di nuovo sul letto e si rialzò solo quando è di nuovo sicuro che il padre dorma. Alfonso è ora lievemente girato di lato, ma Mattia riuscí comunque a sistemargli gli slip e cercò di pulire ciò che ha sporcato senza fare rumore.
Grazie al suo racconto sono davvero eccitato e a Mattia non passa inosservato: infatti si avvicina e mi accarezza il membro. Dato che siamo appartati mi abbasso il costume e Mattia fa lo stesso. Mattia è nel pieno dello sviluppo ormonale e ha un cazzo di modeste dimensioni per la sua età. Riusciamo a segarci a vicenda in acqua e nonostante l'attrito dell' acqua sborriamo entrambi.
Ritorniamo a riva e dato che ormai è l'una la maggior parte delle persone avevano lasciato la spiaggia. Ci asciughiamo e ci dirigiamo verso il ristorante e a metà strada incontriamo Alfonso che da poco si era svegliato e affamato vuole mangiare. Ci sediamo allo stesso tavolo e consumiamo il nostro pasto.
Ci dirigiamo verso i Bungalow. Appena arrivati, Mattia dice che è stanco quindi va a dormire, Alfonso fuma una sigaretta fuori casa e io entro in casa per prendere un libro e leggere un po', prima di andare al mare. Mi siedo quindi fuori al portico e poco dopo Alfonso mi fa un cenno e mi invita a sedermi vicino a lui. Poso il libro e lo raggiungo. Mi offre una sigaretta, ma la rifiuto. Mi ringrazia per averlo aiutato ieri e si scusa per l'accaduto. Lo tranquillizzo e scherzosamente gli dico che è stata un esperienza divertente ed eccitante. Lui sorride e si tocca il pacco. Mi racconta che ieri sera sentì, durante il tragitto verso il bungalow, che qualcuno gli toccava il cazzo e dato che io lo reggevo per le spalle, capì che era Mattia. Mi racconta anche che Mattia gli chiese, ciò che definí "le domande dei ragazzini", ovvero quelle domande che i ragazzi in piena pubertà si fanno sul proprio corpo e quello degli altri. Mi disse che Mattia era particolarmente interessato alle dimensioni del pene. Gli chiese se anche il suo cazzo sarebbe diventato grande quanto il suo. Inoltre Mattia gli confidò che quando gli vide il cazzo mentre giocavamo a carte ne rimase davvero affascinato. Gli faccio l'occhiolino e gli dico che Mattia non era l'unico. Mi racconta inoltre, che stamattina ha notato, che Mattia ieri si era masturbato nel letto, dato che aveva trovato delle macchie di sperma sul lenzuolo. Ragazzino eccitato, commenta, e si struscia con la mano il cazzo barzotto. Mi struscio il cazzo anch'io e Alfonso, divertito, mi invita ad entrare nel Bungalow.
Mattia è sul letto e sta dormendo, quindi andiamo in bagno. Iniziamo a baciarci e a stringerci. Sentiamo le nostre erezioni che crescono gradualmente. Lo spoglio e lui spoglia me, andiamo in doccia. Giochiamo ancora un po' con le nostre lingue e ci tocchiamo a vicenda i membri ormai completamente eretti. Accendo l'acqua per rinfrescarci e glielo inizio a succhiare. Gode come una troia e io adoro toccargli i testicoli mentre glielo lecco. Voglio di più. Mi alzo, lo faccio girare e inizio a penetrarlo. Entro lentamente e piano piano inizio a spingere. Alfonso gode di più ad ogni spinta e inizia a gemere. Sento il calore del suo corpo e noto che abbiamo appannato la doccia.
All'improvviso si apre la porta del bagno. È Mattia, si è svegliato perché ha sentito dei rumori. È ancora assonnato e deve andare in bagno. Si accorge che non è solo, perciò chiama il padre e gli chiede se è tutto okay. Alfonso, ancora col mio cazzo dentro, gli risponde che si sta facendo la doccia e che deve uscire appena possibile. Mattia piscia nel gabinetto, si lava il viso e chiede al padre se anche lui avesse sentito un rumore simile ad un lamento. Alfonso naturalmente nega e gli risponde che forse l'avrà sognato. Mattia non è convinto e nota che la doccia è appannata. Dubbioso si avvicina alla doccia per osservare meglio. Alfonso si accorge della presenza del figlio e gli chiede cosa vuole. Mattia rispose solo che gli sembrava strano che si facesse la doccia calda d'estate. Alfonso sta per inventarsi una scusa, ma Mattia ancora assonnato non gli dà peso ed esce dal bagno.
Appena Mattia è fuori dal bagno, tiriamo un respiro di sollievo. Estraggo il pene dal culo di Alfonso, ci sciacquiamo e cerchiamo ad una soluzione per il nostro problema: non essere scoperti da Mattia. Alfonso fortunatamente ha un idea. Esce dalla doccia, si mette un asciugamano e gli dice di iniziare ad andare al mare, di li a poco sarebbe arrivato anche lui. Mattia non voleva stare solo, ma Alfonso prontamente gli dice che prima mi aveva visto andare al mare e che sicuramente ero ancora lì. Mattia si convince, si toglie le mutande davanti al padre, indossa il costume ed esce di casa. Alfonso lo osserva e ritorna in bagno appena Mattia esce. Pericolo scampato, afferma, ma non a lungo. Conosce suo figlio e appena noterà che io non sono al mare ritornerà al bungalow. Aggiunge però, che ha visto il cazzo di Mattia e non è male per un ragazzino, gli ricorda il suo cazzo da adolescente. Allora avrà sicuramente un bel cazzo, gli rispondo. Ammico e mentre vado a casa gli dico: ci vediamo tra poco al mare!