biografia 4° parte

La mia vita 4° parte.

Il rapporto fra me ed Amanda, come detto era inevitabilmente destinato ad entrare in crisi, oltre 20 anni ci dividevano, e se lei come donna poteva ancora soddisfare i miei desideri, molto mi mancava e mi sentivo sempre più insoddisfatto.
cercavo quindi di ritagliarmi spazi di libertà per vivere una mia vita. ero sempre più coinvolto in un modo di comportarmi da tipico bisex, mi piacevano le donne e i giovanetti, ma mi piaceva anche, a volte, farmi sottomettere da maschi veri, che esaltassero la mia componente femminile così forte in me. Dopo quasi due anni di un rapporto che strascinava sempre più stancamente anche lei si rassegnò e prese a cercare altri ragazzi, cercando di farmi ingelosire. in questi difficili momenti ci recammo in svizzera per festeggiare la mia laurea e per partecipare ad una festa in un locale privato gestito da amici suoi. Devo ammettere che Amanda era bellissima, veramente affascinante e di classe ma qualche ruga impietosa cominciava ad incrinare il suo charme..io invece in abito scuro apparivo bello e palestrato, scattante e molto in palla, solo il mio culetto sporgeva un po’ troppo, tondo, alto, da negretta. all’ingresso fummo accolti con applausi, in fondo era la mia festa, ed io ringraziai tutti portandomi appesa al braccio una radiosa Amanda fino a quando non raggiungemmo il tavolo d’onore..e li vidi un signore sui 60anni, molto interessante e bello, che dopo avermi stretto la mano ed essersi congratulato con me, si rivolse a “mia moglie” abbracciandola e baciandola …capii subito, era stato lui l’iniziatore di Amanda, lui l’uomo che ne aveva fatto una star, lui che era stato lasciato per me, lui che non ci voleva molto a capirlo la amava ancora ed io mi sentii quasi un intruso…al tavolo io ed Amanda eravamo vicini, ma a fianco di Amanda c’era lui, il padrone di casa; per fortuna al mio fianco c’era l’amica di lui, una stupenda brasiliana, Yoselita, alta come me, con delle curve da sballo,le due stupende e grosse tette esibite al limite massimo da una conturbante scollatura, due gambe che sembravano non finire mai sotto il tavolo. la sua bocca era una sinfonia all’amore, le sue mani mani di fata, i suoi occhi due laghetti verdi, tanto perfetta che con un brivido di piacere sperai che fosse un trans. Amanda, forse per ingelosirmi, prese a flirtare con la vecchia fiamma che sempre più bruciava per lei, io ed Yoselita cominciammo a fraternizzare e a trovarci simpatici, senza però sbilanciarci troppo. i nostri legittimi compagni erano lì, anche se sempre di più tendevano ad addentrarsi in un loro mondo esclusivo…quando si aprirono le danze il padrone di casa invitò a ballare la moglie dell’ospite ed io potei stringere fra le braccia Yoselita… stringere non rende bene l’idea, tentammo di compenetrarci. io le tenevo una mano sull’attaccatura del culetto, lei ricambiava, mentre le due mani libere si attiravano spingendo sulle rispettive nuche..cercammo un angolo buio, ci baciammo..due lingue impazzite presero a duellare fra loro..la mia erezione era al massimo e lei ne approfittava per strusciarcisi sopra con foga..di colpo ci eravamo resi conto che noi eravamo fatti una per l’altra, così come Amanda il padrone di casa, ballavano come rapiti, dimentichi del mondo. Yoselita, mi propose di lasciare la festa ed andare per conto nostro, di locale in locale per finire a casa di una sua amica ove mai nessuno ci avrebbe cercato. ambedue improvvisamente ci sentivamo avviliti dal fatto che per interesse convivevamo con due vecchi che ci succhiavano via la giovinezza…continuando a baciarci e ribaciarci e a palparci reciprocamente i nostri tondi culetti, lasciammo il palazzo, non senza prima aver lasciato un biglietto ai nostri ex grandi amori, in cui confessavamo loro che la giovinezza ci aveva travolto e li incitavamo a rimettersi assieme perché erano ancora una gran bella coppia…prendemmo un taxi e , non potendo più aspettare, ci fiondammo direttamente a casa dell’amica che ci accolse con grande simpatia. era una cara vecchietta, appena in camera ci spogliammo freneticamente e io potei constare quello che avevo sperato da subito, Yoselita era una stupenda traans, una femmina mozzafiato, con due grosse palle ed un cazzo forse ancora più imponente del mio, arrapato esattamente come il mio. dopo esserci baciati accarezzati leccati complimentati reciprocamente per i nostri corpi , cominciammo ad accoppiarci in un 69 spinto alla follia mentre dita birichine si esercitavano in un frenetico massaggio alle prostate poi lei prese il soppravento, io da troppo tempo avevo voglia di essere femmina, cagna , troia, mi rigirò e cominciò ad incularmi con una abilità e una resistenza da farmi urlare in continuazione di piacere, quando finalmente crollò facendomi un vero e proprio clistere di candida sborra, venne il mio turno, preferì mettersi sulla schiena e appoggiarmi le sue bellissime e lunghe gambe sulle mie spalle, io le piantai il mio cazzone nel culetto e toccò a me dare il meglio, volle che mi chinassi su di lei e che le strapazzassi le tette e i capezzoli. anche lei gemeva e godeva, con poco aiuto sborrò nuovamente sulla sua pancia, mii chinai e la leccai tutta, mentre lei mi incoraggiava ad essere sempre più porco. sentimmo un applauso, la vecchietta, un vecchio trans che pure riusciva ancora a segarsi, ci aveva ammirato e adesso ci applaudiva contenta. ne fummo felici per lei e un po’ solleticò anche il nostro bisogno di farci ammirare ma la notte era ancora lunga. ci addormentammo all’alba felici di essere stati reciprocamente marito e moglie, completandoci a vicenda e soddisfacendo tutte le nostr più intime pulsioni.
per ora siamo insieme, felici come bambini, riusciamo a barcamenarci, certo non avevamo più il benessere che ci avevano assicurato i vecchi, ma non ce ne importava, ci amavamo e avremmo fatto da soli… capite ora il mio preambolo…..

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