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Flavia ed Andrea


di renatino18
06.07.2009    |    19.347    |    0 5.4
"Appena entrati in casa, una modesta camera con bagno e cucinotto, Avril presentò il ragazzino ai due amici, due maschi delle sue stesse dimensioni e gli..."
Flavia e Andrea- . Ritorno in città. ( continuazione da : stupro..evitato)

Le crociere purtroppo finiscono e dopo un’ultima notte in cui madre e figlio spararono tutte le loro ultime cartucce, si ritrovarono in aereo, seduti uno a fianco dell’altro, Flavia al finestrino, Andrea ed un signore, sicuramente di origine araba, alto robusto, bello e che emanava quasi una enpatia istantanea…i tre presero a chiacchierare e ben presto, senza confessaselo sia Flavia che Andrea presero ad avvertire prepotentemente il desiderio sessuale..era bastato un estraneo , che il passato che non volevano neanche ricordare, riesplodeva spietato..si erano concessi al piacere ed ora il piacere era diventata la loro droga …alla domanda di dove abitassero. loro mentirono dicendo di abitare a milano, il signore Youssef, disse loro che dopo una breve parentesi a Francoforte sarebbe tornato al consolato del suo paese a Milano, e che sarebbe stato lieto di invitarli alla loro festa…si scambiarono il biglietto da visita contro i numeri dei loro cellulari…in treno verso casa madre e figlio si parlarono e si confessarono reciprocamente che la loro vita precedente, casa e chiesa non poteva più accontentarli…i loro corpi volevano sesso.. Flavia non poteva certo dimenticare le lingue e i cazzi che la avevano penetrata e Andrea ,senza confessarlo, ricordava con immenso piacere la gioia e la soddisfazione sessuale che provava nel succhiare ed ingoiare un cazzo duro e prepotente, ..nè dimenticava il piacere che provava nel destare con il suo efebico corpicino, a metà femmina, a metà maschio la sfrenata concupiscenza di tutti i maschi che avvicinava e i loro violenti desideri di possederlo..…Andrea era certo, certissimo che Youssef avesse invitato anche la madre per cortesia, ma che in effetti desiderasse lui, la sua bocca da troia da casino, le sue micro tettine e il suo fantastico culetto…se no perché per tutto il viaggio lo aveva nascostamente palpeggiato e strusciato la sua gamba contro la sua? Andrea si era sentito sciogliere, la sua bocca aveva inghiottito saliva, il suo culetto aveva palpitato di desiderio, avrebbe dato un anno di vita per concedere il suo corpo e la sua anima da autentica troietta a quell’uomo tanto virile…Arrivati si sentirono come prigionieri nella loro vecchia casa, adesso bisognava decidere…e Flavia sfruttò una idea dei nonni a loro vantaggio….perchè non si trasferivano a Milano nel loro vecchio appartamento in modo che Andrea potesse frequentare l’università a fianco della madre e lontano da tentazioni e pericoli?accettarono fingendo preoccupazione e paura della vita della grande città, si accordarono che ognuno avrebbe goduto della massima libertà, ma mai nella casa e si prepararono a trasferirsi… verso mezzanotte la madre partì con la macchina piena, stracarica, della loro roba di maggior valore, e andò avanti per far trovare la casa aperta all’arrivo del camion del trasloco, Andrea viaggiò col camion per guidarli e controllare il carico…..la cabina era una cabina allungata con due posti convenzionali e tre posti dietro per il personale, per quel trasporto la ditta aveva inviato 4 uomini, Marco l’autista e facchino, responsabile della squadra, Roberto, un anziano capace di smontare qualunque cosa, Avril, un negro possente che spostava il quintale con grande facilità e Luigina, un giovane molto più gentile e meno tarchiato, da qui il nome, che sapeva imballare al meglio il cristallo, le suppellettili, etc etc..quando partirono Marco si mise al volante, Luigina a fianco a lui , Avril e Roberto dietro con Andrea in mezzo, stretto e schiacciato col suo delicato efebico corpo fra due giganteschi colossi che coglievano ogni occasione, ogni scossa del veicolo, ogni frenata, per stringerlo e palpeggiarlo…scatenando in Andrea una autentica tempesta ormonica…che forse non sarebbe giunta soddisfazione se la Luigina non avesse cominciato a cercare di tirar fuori il cazzo a Marco..lui indugiava facendogli capire che a bordo c’era un ragazzino, ma la Luigina non sentì ragioni, estrasse il cazzo all’autista che intanto posteggiava in una area semideserta…e subito iniziò un pompino da manuale….Roberto ed Avril decisero di vedere se fosse possibile farsi il bel ragazzino senza ricorrere al solito culo e alla solita bocca di tutti viaggi…e misero di colpo le loro mani sul ragazzino…Andrea desiderava concedersi tutto, lo desiderava da morire, ma riteneva necessario almeno fingere una certa resistenza..le mani lo palpeggiavano, le lingue lo leccavano, i cazzi enormi dei due uomini cercavano il corpo del ragazzino…provò ad urlare..ed un gigantesco cazzo nero gli entrò in bocca fino alle tonsille…un altro prese a spingere sullo sfintere del suo culetto che era stato velocemente lubrificato con saliva…ma il culetto non aspettava altro, si aprì docile e tutto il cazzo entro di colpo fino alle palle che resero ritmicamente ad sbattere contro le morbide chiappette, nel convulso ritmo di una inculata tanto violenta, quanto breve…Roberto infatti, forse sorpreso dallo stretto culetto che aderiva come un guanto al suo cazzo, di solito abituato a giostrare nella caverna di Luigina, esplose in un orgasmo violentissimo che scaricò fiotti di sborra nel pancino di Andrea …per poi ritirarsi ed uscire insieme ad un rivolo di sperma..il buon Andrea si sentiva come defraudato, aveva infatti appena cominciato a godere, quando il grosso Avril decise che il ragazzino sarebbe stato tutto suo..lo girò, gli riempì il culetto con il suo enorme cazzo nero, e buon per Andrea che la precedente inculata lo aveva lasciato aperto e lubrificato, se no avrebbe potuto riceverne danni, gli mise in bocca tutta la sua lingua e prese a sconquassarlo come un grosso stallone fa ad una giovane puledrina….non ci fu tempo per provare gli altri maschi , dovevano infatti arrivare presto a Milano per aver il tempo di scaricare e dovettero ripartire, inoltre Avril aveva una resistenza incredibile ed arrivarono all’orgasmo insieme dopo oltre mezz’ora dalla ripartenza…. comunque prima di lasciarlo volle il numero di cell, si riprometteva di tornare a trovarlo spesso…..terminato lo scarico madre e figlio si sistemarono, Flavia felice civettava con tutti..e riceveva spesso omaggi ed inviti, palpate al culo ed alle tette, per ora non si concedeva, ma ormai era pronta per provare a rivivere le notti orgiastiche della crociera…Andrea prese ad andare in università usando un autobus che passava sotto casa , che era sempre pieno da scoppiare nelle ore di punta, commesse , impiegati, casalinghe studenti e studentesse..e lo trovava molto divertente, infatti aveva presto apprezzato i vari giochi sessuali da occhiate, mani morte, aperti palpeggiamenti e finti coiti che avvenivano fra maschi e femmine, ed il suo culetto non era certo l’ultimo nelle preferenze degli altri maschi……intanto nella loro palazzina fecero conoscenza con una famiglia che abitava sul loro stesso pianerottolo, Laura una madre, bella, bellissima, anche se molto androgina ed il figlio Roberto, 19enne alto , palestrato, con una faccia da schiaffi da far impazzire, fu soprattutto laura a far amicizia con Flavia, la frequentava spesso, presero ad uscire insieme, Laura convinse Flavia a modificare il suo modo di vestire, che era ancora un po’ da bigotta paesana e con la scusa di aiutarla prese confidenza con lei e soprattutto con il suo morbido e disponibilissimo corpo…in 15 giorni la conquistò , divennero inseparabili, passarono da casti baci alle guance a rapporti più coinvolgenti fino che un pomeriggio Flavia ricevette una vera e propria dichiarazione d’amore, non accettò subito, fece obiezioni, tentò di difendersi…ma in meno di un’ora era la letto nuda che si faceva scopare con un doppio dildo dalla terribile Laura ..divennero amanti, Laura era gelosa, Flavia lo accettava, ma dentro di sè era alla ricerca di un buon cazzo caldo e di carne, almeno per variare ogni tanto menù!!! Andrea intanto studiava con grande profitto, bravo come sempre, unica distrazione che si concedeva erano i viaggi nel pulman affollato in cui il suo divino culetto aveva ormai i suoi estimatori fissi, ed un pomeriggio di fuoco con Avril che era di passaggio a Milano e che lo aveva cercato subito…. per incontrarlo aveva rinunciato ad un paio di lezione, si era recato all’appuntamento in periferia con la metropolitana..aveva incontrato Avril che gli propose di seguirlo a casa di due suoi amici, che gli mettevano a disposizione la camera…in strada si erano un po’ contenuti, ma appena entrati nel vano scale aveva concesso la sua boccuccia alla invadente lingua dell’amico, mentre le sue manine accarezzavano il grosso pacco in attesa di aprirlo e farne uscire il tanto desiderato scettro…..appena entrati in casa, una modesta camera con bagno e cucinotto, Avril presentò il ragazzino ai due amici, due maschi delle sue stesse dimensioni e gli chiarì che, dato che non aveva soldi per pagare la camera, avrebbe dovuto pagare lui in natura, ovviamente…Andrea avrebbe voluto rifiutare, si sentiva tradito, ma i tre erano veri e propri armadi e in un secondo, girandolo e rigirandolo come un bambolotto di pezza, lo misero nudo sul grande materasso a due piazze che costituiva quasi tutto l’arredo…intanto anche loro si erano liberati dai vestiti e tre gigantesche minchie gli si strusciarono addosso. Andrea realizzò che se avesse fatto opposizione sarebbe stato sbattuto comunque e con violenza; meglio accettare e prendere tutto il piacere possibile. Avril pensò subito al culetto, Andrea previdente lo aveva già trattato con pomata lubrificante e dilatante..il buon Avril lo sfondò subito e prese a cavalcarlo con la solita furia..uno dei padroni di casa gli dette subito il cazzo da ciucciare..il terzo dopo esserselo menato un po’ da solo , si portò alle spalle del suo inculatore e senza por tempo lo penetrò a fondo..Avril ebbe come uno scatto, il suo cazzo divenne ancora più grosso e duro e frenetico, poi il ritmo si stabilizzò…nella camera quattro maschi prendevano piacere fra loro, ma il bianco era la vittima sacrificale…quando dopo tre ore Andrea risalì in metro, aveva bevuto litri di sborra ed altre tante gli avevano riempito il pancino, il culetto gli doleva e nonostante il tampone che si era messo sentiva scolare liquidi attaccaticci lungo le gambe..le mascelle sembravano quasi slogate…non vedeva l’ora di liberarsi e farsi una doccia..però una cosa aveva capito, mai fidarsi degli sconosciuti…però quanto aveva goduto!!!! Intanto, sull’onda dell’amicizia fra le due madri, anche Roberto ed Andrea presero a diventare amici e a frequentarsi, approfittando delle frequenti uscite serali delle due madri….a dispetto dell’età Roberto era un maschio aggressivo e sessualmente molto dotato, forte fisicamente e sempre eccitato..lui non lo avrebbe mai confessato , ma un anziano signore lo pagava pur di giocare con il suo grosso giocattolo…aveva però sempre rifiutato di cambiare ruolo, era maschio e maschio attivo..la vicinanza di Andrea, buono, studioso, lo aiutava in tutti gli impegni scolastici , sempre disponibile, morbido, quasi femminile, stava facendo effetto su Roberto che cominciava a sentire prepotente il desiderio di sbattersi il nuovo dolcissimo amichetto, anche se per inesperienza era incerto sulle mosse da fare per non provocare reazioni a catena negative..con l’amico, con le madri, …intanto però il vecchio amante lo incitava a prendere una iniziativa, a farselo questo gioiello d’amico, a non farselo portar via…e mentre lo incitava, pagava perché gli sfondasse il culo, e poiché la voglia di rifare la parte di maschio tornava ad agitarlo e con Roberto non c’era proprio nulla da fare, gli propose di pagargli un regalo importante, la moto forse? Se una volta sottomesso l’amico Andrea avesse accettato di incontrasi a tre... Roberto si gonfiava di autosoddisfazione , poi non riusciva a decidersi, era incerto se usare una dolce seduzione..o la violenza..dio, doveva decidere, ne aveva troppo voglia…una sera, erano gli ultimi caldi di un ottobre che finiva, i due ragazzi erano intenti a guardare un film alla tv ..e tutti e due erano dominati dallo stesso pensiero…come fare a sedurre l’amico? Nel film i due attori lottavano, lottavano per la vita..di colpo Roberto lo abbrancò e lo invitò a lottare con lui; gli piaceva e lo aveva tanto sognato, si lasciò afferrare, agitare capovolgere,fino a quando non si ritrovò con le braccia girate dietro la schiena e tenute ferme da una stretta ferrea mentre in ginocchio sopra il corpo faceva premere il suo bacino ed il suo cazzo duro e grosso contro il culetto dell’amico che fingendo di agitarsi gli praticava un massaggio che lui sperava molto arrapante..in effetti lo era..e Roberto si lasciò andare, prese a simulare i movimenti del coito sempre più chiaramente…Andrea cercava di andargli incontro…lui di colpo gli sussurrò con voce roca che se fosse stato una femmina lo avrebbe posseduta..Andrea lo sfidò a trattarlo da femmina..era troppo, con la sua forza incredibile si svestì senza che Andrea potesse opporsi, ed Andrea poi lo aiutò anche senza dare troppo nell’occhio, si trovò a culo nudo contro il grande cazzo eccitato..il culo gli andò incontro..lui si puntò..lo penetrò con una certa facilità…lo stava inculando…..e fu la più fantastica inculata dall’inizio delle sue esperienze, perché fatta con amore e per amore.. da quel momento sarebbe stata la sua fedele amica…Intanto, a complicare un po’ le cose ,era arrivata una telefonata di Youssef, preceduta da vari sms preparatori, con la quale il funzionario invitava alla festa del consolato andrea ed eventualmente i suoi amici, la festa era sopratutto per lui ed Youssef non si era limitato ad alludere…gli aveva detto apertamente che voleva portarlo a far parte del suo harem, purtroppo Roberto lesse i messaggini sul cell, e chiese spiegazioni, Andrea si accorse che era geloso…cercò di tranquillizzarlo e lui sembrò accettare le spiegazioni…ma mentivano ambedue spudoratamente, Andrea era ben deciso a farsi Youssef e lui aveva deciso di vendicarsi…lo avrebbe portato dal vecchio porco………nella palazzina intanto Flavia stringeva nuove amicizie, Laura era un po’ troppo esclusiva in queste cose, e rapidamente riuscì ad entrare in confidenza con la terza famiglia dello stabile, il padre, distinto e serioso professore, cinquantenne, aitante, interessante, anche se molto distaccato da tutto e tutti, , la madre Maria, quarantenne, alta, bella, abbondante di tette e culo, che cercava di nascondere, timida e riservata, anche se sotto la cenere degli anni passati con quel marito, ancora un po’ di brace rimaneva…a Flavia sembrò di rivedere se stessa di solo pochi mesi prima..ed il figlio Enrico, 12, forse13 anni, un efebo, bello come il sole, alto magro, delicato, dolcissimo, solo genitori come i suoi potevano non vedere che era il classico agnello sacrificale…ed intorno a lui si muovevano già i primi rapaci……Flavia non perse tempo, seppe conquistarsi l’amicizia e la fiducia .di Maria, la portò a confessare che il marito non aveva più rapporti sessuali con lei da molto tempo, perché ormai si sentiva irresistibilmente attratto dai bei giovani…ed in effetti tutta preoccupata confessò che a suo avviso il marito cercava e nominava un po’ troppo spesso il buon Andrea. Flavia dentro di se, conoscendo ormai il figlio, si rese conto che sarebbe stato facile liberarsi di lui…le era nata una terribile voglia di farsi Maria e di far sbranare l’imberbe ragazzino dal buon Roberto, così, tanto per vedere come avrebbe reagito…cominciò pertanto a raccontare a Maria la sua storia, il suo cambiamento di vitae come si rese conto che la nuova amica era come affascinata dal racconto cominciò a d incitarla , a palpeggiarla, a dirle quanto sia eccitante godere…in tre giorni se la portò a letto, al quarto giorno la condivideva già con Laura e con il suo cazzo artificiale….ma il suo obiettivo era diventato Roberto, approfittando della amicizia che si era instaurata fra loro lo circuì e lo sedusse se lo godette tutto e in tutti modi possibili, ed in Roberto nacque il terribile dubbio su chi fosse meglio, fra la madre ed il figlio…poi sfidò il ragazzo a fargli vedere come avrebbe circuito e posseduto il piccolo Enrico, che lei stessa gli avrebbe portato come vittima sacrificale. Roberto accettò, anche perché era infuriato con Andrea…gli aveva mentito, lo aveva tradito..era veramente una puttana..infatti Andrea non aveva perso tempo,ed aveva comunicato ad Youssef che sarebbe stato lieto di andarlo a trovare, quando avesse voluto…per la grande curiosità che lo spingeva verso il mondo medio-orientale…ed il giorno arrivò..una macchina dai vetri oscurati lo passò a prendere in università…dentro, oltre all’autista separato da loro da un vetro vi era una signora, vestita a metà fra araba e occidentale, che si presentò come la segretaria particolare di Youssef dicendo che aveva il compito di prepararlo per l’incontro con il suo capo….e arrivati a destinazione Andrea rivisse un altro momento della sua vita…fu denudato, lavato, profumato, truccato in viso avendo cura di enfatizzare la bellezza dei suoi occhi e la grandezza delle sue tumide labbra che rendevano la sua bocca un incitazione aperta al sesso, poi fu vestito come una danzatrice del ventre e , avendo avuto cura di rialzare i piccoli seni con un apposito reggipetto, il culo non aveva bisogno di nulla, fioriva già di suo tondo , alto, sostenuto con un fantastico solco, sotto la vita sottile, il tutto valorizzato dalle lunghe gambe…Andrea si compiacque di sè,..era veramente una bellissima ragazza…ballò e danzò per Youssef, lo irretì con il suo fascino, tre volte lo portò all’eiaculazione, una volta con la bocca e due volte con il suo fantastico culetto che ormai sapeva autonomamente massaggiare il cazzo dell’uomo che avvolgeva come un meraviglioso guanto vivo e caldo..lo fece impazzire, fino a portarlo a dichiarargli eterno amore,a confessargli di volerlo sposare e portare con sé al suo paese, come prima concubina…solo avrebbe dovuto accettare di essere evirato per enfatizzare al massimo i suoi caratteri femminili…lo salutò promettendogli una risposta..non lo vide più e cambiò subito la scheda al cell…..Riuscì a far confessare a Roberto il suo dispiacere per le sue infedeltà, gli disse che la visita al vecchio porco la avrebbe accettata, anche se per una sola volta, non voleva assolutamente diventare una troia a pagamento, gli disse che mamma glii aveva raccontato tutto, gli disse che sarei stato lieto di eliminargli l’ostacolo del professore, visto che gli piaceva molto e che anche lui cominciava a cercare un rapporto più consolidato….restò basito..poi da buon amici decisero di organizzare tutto per il meglio…Andarono a casa del distinto professionista e mentre il buon uomo poteva finalmente inculare un maschietto, Roberto ebbe cura di sfondarlo con calma, giungendo in pratica ad inculare il buon Andrea tramite il vecchio porco…ed al temine di una seduta di fuoco ottenne il regalo tanto sognato, la moto…ed il vecchio fece di più, promise lo stesso regalo anche ad Andrea se fosse andato a trovarlo con Roberto qualche altra volta…..ma ora c’era una altra cosa da fare…Andrea doveva conquistare e sedurre il professore facendolo diventare il suo amante fisso e Roberto doveva, in coppia con Flavia, sottomettere il buon Enrico…per poi goderselo in un fantastico rapporto a tre…..il professore, noto maestro e luminare nella materia in cui si laureava il buon Andrea,, titolare della cattedra presso una delle altre università di Milano, incontrò , come per caso, il ragazzo in compagnia della madre in visita a casa sua…ovviamente trovarono subito l’argomento su cui parlare, Andrea apprezzo la sapienza e la dottrina dell’uomo…e il suo fisico reso estremamente interessante per il grosso pacco fra le gambe..il Professore ammirò la intelligenza ed il grande studio del ragazzo…e da impazzire la sua bellezza femminea che gli aveva provocato immediatamente un promettente risveglio dei sensi….per liberarsi delle donne, divenute ingombranti, il grande Professore dette un appuntamento per le 4 dello stesso giorno al ragazzo presso il suo studio privato, e, raccomandandogli la massima puntualità, uscì di casa….Andrea lo seguì per andare a …prepararsi….eccitatissimo…le due donne felici si accoppiarono in un rovente incontro lesbico…..avevano capito che il Professore non sarebbe più stato un ostacolo ai loro rapporti….L’incontro fra Andrea ed il Professore seguì un andamento strano..prima i due parlarono della materia di studio e l’intelligenza di andrea sedusse il Professore, così la calma, la preparazione l’assoluto controllo di tutte le emozioni fece sembrare l’uomo il punto di arrivo per Andrea……dal punto di vista puramente fisico e sessuale erano fatti per comprendersi…dopo un pomeriggio di sesso sfrenato decisero che la loro vita era decisa; avrebbero costituito coppia fissa, nella vita e nello studio e se il buon Professore divenne il fedele pigmalione per Andrea, questi non riusciva a resistere alle tentazioni della carne…ed anche il Professore ebbe il suo palco di corna, ampie e ben sviluppate, anche se non lo seppe mai..o preferì ignorarle ? Per Roberto e Flavia fu un giuoco facile sedurre il piccolo Enrico e farlo diventare il più divertente passatempo sessuale mai provato, con piena e totale soddisfazione per tutti e tre…….….

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