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Lui & Lei

sequestro di persona


di renatino18
19.10.2008    |    32.273    |    0 6.9
"Non ci voleva poi troppo, la parte femminile aveva definitivamente preso il sopravento nella turbata psiche del ragazzo……..."
Un rapimento In una villa alle porte del grande ed importante centro balneare della Sardegna un affermato professionista milanese aveva fissato la sua dimora per i due mesi dell’estate: la giovane moglie ed il figlio appena 16enne, con due persone del posto al loro servizio sarebbero stati lì fissi mentre lui avrebbe fatto la spola in aereo con la città per assolute necessità di lavoro lui, Riccardo, era un affermato 50enne, solido, forte fisicamente, pieno di curiosità e di voglia a volte di qualche trasgressione, affermatissimo, sul lavoro dove con ben 18 fra collaboratori e segretarie mandava avanti uno studio di consulenza su import/export che lo rendeva, diciamo, molto benestante: si era sposato 16 anni orsono, perché il rapporto con la figlia dell’allora titolare dell’ufficio, in cui lui scalava una rapida carriera per effettive capacità, aveva portato ad una gravidanza non si sa se voluta o no…si era sposato ed era stato due volte fortunato, la moglie, maria, adesso 34enne, era bella di una bellezza calma e composta, non sfrontata, con tutte le curve a posto e anche abbondanti, anche se sempre mortificate da vestiti quasi monacali… che non colpiva a prima vista ma che riusciva ad imporsi nel tempo, era inoltre intelligente, onesta e fervida credente, tutta casa e chiesa, senza grilli per la testa, che si era dedicata anima e corpo ad allevare il figlio Eugenio…il nome era quello del nonno, nonno, che seconda fortuna per Riccardo, dopo solo due anni aveva dovuto completamente ritirarsi per un grave infarto….certo non tutto era oro in famiglia, Maria da fervida credente e da donna particolarmente morigerata e aliena da tutte le trasgressioni, non aveva saputo trattenere a sé l’esuberante Riccardo che aveva preso, anche per effettivi motivi di lavoro, ad allontanarsi da casa sempre più spesso e sempre più a lungo, con il duplice risultato, farsi delle amanti, adorava le giovanissime, che assumeva come traduttrici per i viaggi all’estero e trascurare l’educazione del figlio che cresceva sempre più all’ombra delle sottane, quelle dei preti e quelle della madre…il risultato fu che Eugenio a 16 anni era ancora vergine, non aveva amicizie pericolose, cresceva bello ma di una bellezza effeminata, timido, introverso, atterrito dal sesso a lui noto solo coma il peccato, psicologicamente influenzabile, sotto la ferrea guida della madre…l’immagine del padre addirittura lo atterriva e quando pretendeva di portarlo in palestra o ad uno stadio, di svegliarlo, di farlo irrobustire almeno fisicamente, il povero Eugenio arrivava, somatizzando l’ansia che lo aggrediva a sentirsi veramente male, non parliamo poi quando voleva presentargli una sua “segretaria”!!!!...Per questo il padre aveva rinunciato a seguirlo ed aveva lasciato alla moglie tutto il peso dell’educazione del castissimo fanciullo. La sua vita si svolgeva a scuola , privata e condotta da religiosi, accompagnato e ripreso dalla madre, che studiava con lui e che se lo portava sempre dietro, soprattutto in chiesa.. i suoi interessi spaziavano dall’arte alla musica classica e religiosa, snobbando tutte quelle attività violente ed affaticanti come sport, discoteche, palestre……eppure Eugenio era così bello, biondo, occhi azzurri, bocca morbida e grande alto, slanciato, due gambe così belle, lunghe e diritte, da essere invidiate anche dalle amiche di sua madre, inoltre il culetto, alto, tondo, sodo e contemporaneamente morbido risvegliava in chi lo guardava pensieri che la madre avrebbe bollato di assoluta immoralità ed indecenza………certo per due persone così andare al mare creava tanti problemi, non che non fossero belli da vedere, non che non sollevassero curiosità e retro pensieri, non che qualcuno non si organizzasse rapidamente per arrivare a sedurli e a goderseli,erano proprio loro che si vergognavano a mostrarsi e ciò nonostante che ambedue in costume da bagno risultassero veramente belli… e inconsciamente, capaci di attrarre l’attenzione degli altri…. quindi cercavano di non concedere appigli a nessuno, evitando di dare confidenza agli estranei, cercando di creare e mantenere un mondo solo loro….erano già da quasi un mese in villa e avevano visto solo una volta il capo-famiglia, di passaggio fra un volo e l’altro ma erano come al solito autosufficienti….un giovedì, rimasti soli, si recarono ad un santuario dell’interno dove, oltre alla doverosa visita di devozione, presero parte ai una corale nella quale Eugenio dimostrò tutta le sue abilità nel canto, anche se ancora come voce bianca…al ritorno, stretti nella loro piccola utilitaria a due posti, sembravano due fidanzatini, gli occhi persi negli occhi, le mani che appena potevano si cercavano, Eugenio era ancora disperatamente vergine , …Maria veniva ormai da un lungo periodo di castità assoluta e anche se neanche al suo fidato confessore lo avrebbe mai ammesso , avvertiva stani ed inquietanti fremiti..la sua castità sembrava lentamente sciogliersi al caldo sole, e senza rendersene conto scivolavano , innocenti, verso un rapporto, anche se solo psicologico, incestuoso….all’ingresso della villa erano felici, non vedevano l’ora di mettersi in libertà, coccolarsi l’un l’altra, approfittando di essere soli, loro due soli, come da anni…ma eugenio cresceva e lei era tanto inquieta….all’ingresso scoppiò fulminea la tragedia, un gruppetto di uomini mascherati , minacciandoli con le armi ,li presero , li separarono li minacciarono di cose terribili se avessero solo fiatato..prima che potesse abbozzare un qualsiasi mossa legarono e, imbavagliarono eugenio, intanto maria sia pure azzittita da un bavaglio che le avevano subito messo si contorceva cercando di sfuggire, così facendo permetteva ai due che la immobilizzavano di prendersi tutti i passaggi che volevano e ne approfittavano spudoratamente commentando le grazie della giovane donna,…poi due incappucciarono eugenio e lo portarono fuori in giardino dove frattanto era entrato un vecchio furgoncino scassato, il ragazzo fu caricato di peso e coperto con sacchi di granaglie e fieno, quindi se ne andarono tranquilli riaccostando il cancello, per l’arrivo del personale mancavano ancora tre ore e maria era in balia di due delinquenti…lei sembrava in preda ad una crisi isterica, loro la calmarono di botto dandogli due forti ceffoni, poi presero a spiegargli cosa volevano e cosa doveva fare..se fosse stata brava ed ubbidiente eugenio non avrebbe patito nulla di più che un po’ di paura, se avesse fatto resistenza, se avesse cercato di avvisare la polizia dopo la loro partenza, se non avessero rispettato fino in fondo le loro disposizioni, eugenio sarebbe stato ucciso fra atroci tormenti e sarebbe stato dato in pasto ai maiali…le tolsero il bavaglio e lei giurò davanti a dio che avrebbe fatto tutto per liberare il diletto figliuolo…allora le spiegarono che doveva avvisare il marito che volevano un riscatto di 1 milione di euro, che non dovevano assolutamente parlare con chichessia di tutto ciò che stava succedendo, che all’arrivo del marito con i soldi in banconote di piccolo taglio, dovevano appendere il bucato ad asciugare come segnale, poi solo lei, il marito avrebbe dovuto attendere in casa, sarebbe dovuta uscire in macchina con i soldi del riscatto andando verso il paese di ******sulla provinciale che passava fra i sughereti..se avessero parlato, se qualcosa fosse andato storto, eugenio sarebbe stato immediatamente sgozzato…poi doveva telefonare subito al personale di servizio di non rientrare perché lei avrebbe dovuto partire all’improvviso per spiegarle tutto ciò occorse più di un’ora, maria a volte non capiva, a volte dimenticava, continuava a chiedere rassicurazioni sulla vita del figlio..poverina, avrebbe commosso anche le pietre, ma non loro che cominciavano a spazientirsi…improvvisamente uno, il capo apparente le ordinò di mettersi nuda, lei provò a resistere ma la minaccia di dare l’ordine di uccidere il figlio con un semplice avviso al cell, la rese subito sottomessa..e si denudò, completamente, facendo apparire quelle sue stupende forme che i due porci dimostrarono subito di saper apprezzare, la fecero mettere a pecorina .appoggiata alla scrivania e le misero il telefono in mano, ordinandole di chiamare il marito..intano tutti e due si trastullavano e trastullavano le loro mostruose nerchie con il corpo caldo e quasi virginale della povera maria.... che tutto accettava passivamente con la scusa della necessità di salvare la vita al suo dolcissimo eugenio, anche se dentro di sé i turbamenti che da un po’ la torturavano stavano sempre più travolgendola… poi la possibilità di utilizzare una scusa valida le tolse la forza di reagire, e quando la grossa nerchia del rapitore le aprì la figa e si sprofondò dentro, lei era già fradicia e prese a spingersi contro lo stupratore alla disperata ricerca del piacere che da troppo tempo le mancava.. letteralmente travolta dalla paura e dal piacere, ormai incapace a controllarsi mollò il telefoni, senza che per altro i due protestassero, abbrancò il cazzo del secondo e se lo ficcò in bocca, cominciando a spompinarlo da scatenata pazza.. dopo un po’ il primo si sdraiò a terra trascinandosela dietro sempre stantuffandola a tutta forza, il secondo sfilò il cazzo dalla vorace bocca di maria e , giratole dietro, prese ad incularla..i due cazzi entravano ed uscivano, i grossi coglioni pelosi sbattevano contro il corpo burroso della donna che ormai rantolava incitando i due uomini a sfondarla sempre di più.. a lungo durò il ” supplizio” con un piacere sfrenato per tutti e tre, poi il capo glielo tolse dalla figa, il secondo le aveva già sborrato in culo, e prese ad incularla nuovamente dandole la cornetta in mano ed invitandola a telefonare al marito..cosa che lo donna ormai trasformata in una scatenata ninfomane fece invitando il marito a raggiungerla con i soldi per salvare la vita di eugenio…chiuse appena in tempo per poter urlare tutto il suo ennesimo sconvolgente orgasmo…i due uomini la lasciarono dopo averle nuovamente ben illustrato le modalità per il pagamento e promettendonle se nessuno avesse parlato non solo salva la vita di eugenio, ma anche come premio un altro incontro con tutti due i fratelli rapitori per farla nuovamente ululare di piacere…e si dileguarono…..intanto il furgoncino che trasportava eugenio raggiunse uno stazzo in piena sugheraia, dove venivano allevati i porci, il ragazzo fu fatto scendere e accompagnato dentro una delle case che una precedente riforma agraria aveva costruito e che orma da anni erano dismesse, eugenio bendato ed imbavagliato, impastoiato come un cavallo perchè comunque non potesse correre..i due che lo portavano di peso non poterono non notare le forme gentili e morbide del ragazzino, la perfezione e la rotondità del culetto ancora fasciato dai bermuda bianchi che indossava nel pomeriggio che ne esaltavano la procacità, ovviamente scatenando il desiderio dei due pastori usi a rapporti sodomitici..…appena al chiuso eugenio fu rapidamente spogliato, nonostante i suoi disperati tentativi di non farsi denudare palpeggiato con cura al fine di apprezzarne le morbide curve poi gli fu tolto il bavaglio visto che la bocca interessava moltissimo dal punto di vista sessuale ad ambedue..eugenio prese ad urlare ma i soliti due potenti ceffoni lo zittirono poi gli spiegarono bruscamente che se non voleva morire e sparire mangiato dai maiali doveva prestarsi ad essere la loro femmina , impegnandosi a fondo per farli godere,, fino a quando, pagato , il riscatto, non avrebbe potuto tornare dalla mamma, salvo ma non certo sano,… sempre continuando a palpeggiarlo e a lavorargli il buchetto con strutto di maiale alfine di ammorbidirlo e renderne più agevole lo stupro gli spiegarono che volevano incularselo e volevano essere spompi nati e sempre per non correre rischi, lo avrebbero lavorato sempre tutti e due assieme ed avendo obiettato il poverino di non sapere assolutamente niente di sesso e di sapere quindi neanche cosa gli chiedessero, e che comunque le cose che gli chiedevano e ciò che gli stavano facendo approfittando della sua forzata impotenza gli sembravano veramente riprovevoli, i due prima lo terrorizzarono estrando i coltelli e minacciandolo di sgozzarlo seduta stante se non si fosse immediatamente e volenterosamente prestato a accontentare tutte le loro voglie e ridendo contenti gli garantirono che fin dopo la prima notte sarebbe stato più esperto di una puttana del porto. E che ne avrebbe tratto anche lui tanto piacere da non voler mai più per il futuro fare la verginella…lo costrinsero a bere una tazza di latte appena munto in cui aveno aggiunto un po’ di sonnifero, tanto per ridurre ancora le sue possibilità di difesa già quasi annichilite dalla paura e minate dall’interno da un piacere che cresceva e montava senza che potesse più controllarlo, poi quattro mani, due bocche con due lingue e due eccitatissimi cazzi si scatenarono su quel giovane morbido bellissimo corpo….. tutte le sporgenze vennero leccate e succhiate la bocca ripetutamente violata sia dalle lingue che dalle nerchie, fino a quando il più anziano dopo avergli nuovamente allargato il buchetto con le dita, non gli puntò con decisione la cappellona rossa e spasmodicamente gonfia sullo, sullo sfintere , prese a spingere, invitandolo a cedere, ad allargare le natiche, ad aprire il culetto come se volesse fare i suoi bisogni eugenio non capiva più nulla, era debole, atterrito, eccitatissimo, non poteva parlare perché il secondo da qualche minuto lo stava scopando in bocca tenendolo ben fermo per i capelli…preferì rilassarsi e accondiscendere, non poteva, o non voleva, fare altro…la cappella entrava lentamente allargandolo oscenamente, scivolando dentro inesorabile fino a che non scomparve tutta , allora l’inculatore cambiò di colpo, con un muggito di soddisfazione animalesca , che si mischiò al rantolo del povero eugenio, sprofondò nel culo del ragazzino fino a schiacciare i suoi coglioni pelosi contro le fantastiche chiappette di burro, poi prese a pomparlo, con decisione ed evidente piacere e soddisfazione, che sembrava sempre più reciproca..intanto il primo aveva sborrato in bocca ad eugenio che aveva tutto ingoiato secondo gli ordini ricevuti, vincendo qualche iniziale conato , ed ora provvedeva a segare con mano esperta il fanciullino, che dimostrava di gradire molto, per lui tutto era totalmente nuovo…allora il capo cambiò impostazione, approfittando che eugenio aveva il corpo libero lo prese passandogli le braccia sotto le ascelle e congiungendo le mani dietro la nuca del ragazzo, poi lo alzò arcuandolo verso di sé in modo che il cazzone avesse la massima possibilità di penetrazione nel morbidissimo corpicino…e si scatenò in una furibonda cavalcata..eugenio per un po’ sembrò incerto poi si lasciò completamente andare, prese a ricambiare i colpi del suo inculatore partecipando al massimo alla cavalcata ..anzi ,di più, prese ad incoraggiare il suo dominatore ad andare sempre più a fondo e sempre più veloce……sborrarono insieme con urlo di soddisfazione immensa da parte di tutti due..lui ne approfittò ber baciare in bocca il ragazzino, tenendogli sempre duro il suo cazzo dentro il culo………e rendendolo così veramente suo succube.. non ci voleva poi troppo, la parte femminile aveva definitivamente preso il sopravento nella turbata psiche del ragazzo…….tutta la notte durò la loro sessione di sesso, tutti e tre godettero sfrenati..eugenio veramente in 8 ore era passato da vergine totale a puttana da casino…e di fronte a loro vi erano ancora interi giorni, fino al pagamento del riscatto…… ci vollero tre giorni per concludere e già al secondo giorno eugenio era la puttanella sempre disponibile del boss, anzi lo cercava in continuazione, mentre con il secondo rapitore il rapporto era più paritetico…si sfogavano infatti in interminabili 69 con il primo che partecipava inculandosi il ragazzino…..quando il segnale fu esposto e la vetturetta di Maria si avviò per la stradina, i due responsabili, controllato che non fosse seguita, che gli elicotteri non sorvolassero la zona, che la vetturetta non avesse un radiolocalizzatore, intervennero facendo entrare la macchina in uno stazzo, di fatto invisibile da fuori, e chiesero a maria se avesse portato il denaro, la povera donna piangendo e supplicandoli giurò che non avevano avvisato la polizia, né avevano intenzione di farlo….che chiedeva comprensione perché avevano recuperato solo 786 miila euro, giurò che avrebbero comunque pagato, ma che gli riconsegnassero eugenio….i due si guardarono, avevano già deciso di accettare 600/700 mila euro e quindi decisero di essere generosi, a due condizioni: che non partissero subito dalla Sardegna per non fare nascere sospetti, che tutto continuasse come se niente fosse accaduto, se accettava avrebbero fatto arrivare eugenio…maria sembrò impazzire di gioia e si sbilanciò ad abbracciare e baciare il boss promettendo di fare tutto come da loro richiesto…i due decisero di impiegare bene il tempo da attendere per l’arrivo del ragazzo, la invitarono a togliersi reggiseno e mutandine…. chè avevano deciso che aveva meritato il premio promesso se fosse stata brava…..…e lei accettò senza obiettare nulla, come se quasi quasi ci avesse sperato,la appoggiarono alla macchina e a turno la chiavarono e la incularono..maria si limitava a tacere, ma godeva come una cagna in calore, poco dopo l’ultimo orgasmo sentirono arrivare dall’interno un motore, eugenio, bello, radioso e felice si tuffò fra le braccia della madre non senza prima aver abbracciato il suo nuovo amico come per ringraziarlo di tutto, chissà se si sarebbero potuti mai rivedere? 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