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Lui & Lei

safari in africa


di renatino18
09.06.2009    |    57.532    |    0 6.2
"Jolanda subì una perquisizione accuratissima da parte di due poliziotte lesbiche fatte che se la godettero in tutti i modi esplorando con le loro dita e le..."
Safari in Africa.

Si incontrarono all’aereoporto, in partenza per lo Zimbawe, dove avrebbero partecipato ad un safari di caccia e fotografico.
si presentarono, dato che avrebbero passato una settimana assieme; due coppie, una con figlia 16enne, l’altra di neosposini in viaggio di nozze. Aldo, Marta e Patrizia la prima famiglia, Ruggero e Jolanda la neo coppia… la prima coppia assolutamente normale, 42enne lei 50enne lui, lei pubblicitaria, lui grosso commerciante, fisicamente alti ambedue, decisamente belli, ragionevolmente fedeli, la figlia studentessa, alta come i genitori, molto appariscente, ma di carattere difficile e con un difficilissimo rapporto con il sesso, ma i genitori questo non lo sapevano, e molto indipendente, in viaggio di piacere…la neo coppia francamente non molto ben assortita, lei molto bella, ma di una bellezza androgina, alta, abituata a comandare, 38enne, funzionaria di una società di assicurazione, lui 36enne, alto, bello ,ma di una bellezza femminea, timido e sempre indeciso, molto sottomesso alla mogliettina….Le coppie cercarono un punto di incontro ma non raggiunsero certo un vero rapporto di amicizia per cui all’arrivo erano come alla partenza..estranei..Partirono su due LandRover affidati ad un cacciatore bianco ed a sei neri, tutti esemplari di maschi molto validi e capaci di sollecitare interessi ed appetiti sessuali in tutti. per i primi tre giorni la vita scorse abbastanza tranquilla, a parte le bizze della fanciulla che voleva fare tutto da sola , non importandole niente di mantenere le giuste distanze, ed incappando a volte in malintesi con portatori che apparivano tutti molto eccitati dal suo comportamento ma al quarto giorno il cacciatore bianco dovette rientrare per una improvvisa malattia e fu sostituito da un cacciatore nero, un uomo veramente fisicamente notevole. subito il clima cambiò, gli uomini presero a stare sempre più addosso alle donne facendo loro apertamente intendere che avrebbero gradito rapporti sessuali, inserendo fra le donne anche il giovane neo sposo…ma per poter tentare qualcosa si dovevano liberare di aldo e a ciò giunsero con facilità, dandogli da bere wisky con sonnifero. al momento della partenza per il tour del giorno Aldo si sentiva troppo stranito e preferì rimanere in branda, si offrì di assisterlo Ruggero, che non amava la vita del cacciatore, e con loro si fermo un nero mastodontico, che aveva sempre dimostrato disinteresse per le donne, ma che invece era sicuramente più attratto dai ragazzi…le due land rover partirono…ma poco dopo un altro incidente…...Patricià rifiutò testardamente di fare il giro previsto, la madre, preoccupata anche della situazione del padre ,non ebbe la forza per domarla e farla rimanere nei ranghi, così il gruppo si divise, una land con il capo caccia e un portatore con Patrizia, l’altra Land con i rimanenti quattro uomini con le due donne. presto si capì cosa voleva pat, divertirsi a provocare i due maschi per portarli all’esasperazione, negandosi poi come era abituata a fare normalmente in Italia. le due donne rimaste sole capirono che l’aumento della tensione e della eccitazione nei quattro portatori poteva sfociare in una violenza. reagirono diversamente Marta, cercando di passare inosservata e Jolanda, cercando di imporre la sua personalità, ma si resero rapidamente conto di essere in balia dei quattro che ormai assatanati avevano cominciato a mancar loro di rispetto e a palparle in ogni occasione…al campo mentre il buon Aldo dormiva, Ruggero si recò alla toilette e calatosi i pantaloncini, prese a defecare. aveva appena terminato quando la porta si spalancò di colpo e il maschione si presento con il cazzo duro ed in tiro. intanto patrizia scatenata coglieva ogni occasione per provocare i maschi, esibiva spudoratamente le lunghe gambe semi nude e le grosse tette , volutamente libere sotto la shaariana semi aperta. fingeva di inciampare strusciandosi addosso al capo caccia ed approfittando per tastargli un cazzo talmente infoiato da non voler più stare dentro la tuta, fino al momento in cui Pat, fingendo una storta, non pretese di essere presa in braccio dal capo caccia, il pover uomo perse il controllo e le ficcò le le grosse mani dentro al giacca impadronendosi delle sue voluminose ed arrapanti tette, cominciando a pastrugnarlele come impazzito.
il secondo intanto aveva estratto un lungo cazzo nero e si stava segando…Pat reagì come era di sua abitudine, si girò di scatto sparando uno schiaffone all’uomo ed intimandogli di lasciarla immediatamente…..ma aveva sbagliato situazione, il nero non era il solito compagno di scuola insicuro e in fondo atterrito che mollava tutto chiedendo scusa, ero un uomo vero..rispose con un altrettanto forte schiaffone facendole quasi perdere i sensi, poi aiutato dal portatore spogliarono nuda la ragazza e la immobilizzarono sui sedili della Land in posa opportuna e si lanciarono su quel meraviglioso corpo bianco, sodo ed arrapante disponibile tutto per loro….….nel frattempo le due donne , ormai stavano cedendo alle sempre più pressanti avances dei quattro portatori che ormai palpavano apertamente le loro grazie, ma mentre Marta sembrava quasi disponibile, incapace assolutamente di liberarsi di loro, Jolanda reagiva con ferocia cercando di riprendere il controllo della situazione e minacciando terribili rappresaglie se avessero insistito a volerla stuprare. all’accampamento intanto Ruggero era rimasto shoccato dal cazzo del negro e per timore di essere picchiato e violentato preferì di sua volontà imboccare il grosso arnese, tentando di cavarsela con un pompino, magari con l’ingoio. per Pat cominciò il giorno più lungo della sua vita, il capocaccia, evidentemente molto esperto delle voglie delle donne bianche, affascinato dalla bellezza e dalla gioventù di quel corpo morbido e disponibile al piacere, preferì aprire la gambe alla ragazza, mettergli la testa in mezzo e cominciare a leccare e succhiare la quasi intatta fighetta con una lingua grande, lunga, muscolosa e che si dimostrò anche abilissima…Patrizia pian piano smise di urlare, cominciò a calmarsi, il secondo negro che la teneva inchiodata alla macchina non dovette più trattenerla utilizzando la forza, e con il primo orgasmo sconvolgente insieme ai liquidi del piacere uscì anche il rifiuto inconscio del sesso e cominciò ad entrare una qual forma opposta di approccio al piacere..i due uomini se ne accorsero ed il capocaccia continuò nel suo travolgente cuunnilictus prendendo anche a pastrugnarle i grandi seni ed il tenero culetto, mentre il secondo cominciava ad arrischiare di offrire il suo cazzo alla bocca della ragazza invitandola a provare a succhiarlo, strusciandole la grossa cappella sulle labbra semiaperte, dopo un altro orgasmo in bocca all’uomo la ragazza era vinta, il capocaccia si staccò dalla figa calda bagnata e vogliosa e prese ad aprirla e ad eccitarla vieppiù usando il glande infuocato che poi cominciò a spingerlo dentro, Pat cacciò un ultimo gemito e aiutò l’uomo ad impalarla a fondo, mentre , aperta la bocca , prese a succhiare il cazzo del portatore…….poco più lontano di lì si avviava al compimento anche il dramma di Marta ed Jolanda…Marta cedette con una certa celerità trasformandosi presto in una menade lussuriosa , ebbra di sesso e di piacere, disposta tutto e mai soddisfatta, incapace anche a trattenersi sulla via di tutte le più perverse ricerche del piacere…Jolanda invece si difendeva con tutte le forze, lottava, minacciava, insultava…fino a che un violento pugno in faccia che le provocò oltre che dolore e stordimento anche copiosa perdita di sangue dal naso e dal labbro spaccato, non la mise ko…i due uomini particolarmente eccitati dalla violenza, furiosamente infoiati per la disperata resistenza della donna, la sfondarono contemporaneamente in figa ed in culo, risvegliandola dal torpore per il grande dolore e per la violenza erotica della doppia penetrazione.. per tutta la durata dello stupro, fino al grande orgasmo dei due maschi, il continuo urlo della povera donna fece da colonna sonora all’avvenimento, avvenimento che era riuscita solo a soffrire senza punto godere. al campo intanto il buon Ruggero cercò di soddisfare il loro carceriere con un bocchino, ma non fu sufficiente, il mastodonte lo sollevò da terra, lo girò come un fuscello, poi se lo calò di forza sul suo cazzo usato come un palo rompendogli il culo e cominciandolo a pompare con tanta furia da quasi far impazzire di dolore il povero ometto, fortuna per lui che le inevitabili lacerazioni provocarono fuoriuscita di sangue che servì da lubrificante naturale…l’urlo di di dolore del povero Ruggero si spense lentamente non perché fosse finita l’inculata , o subentrasse il piacere , ma semplicemente perché non aveva più voce…… intanto nella foresta si definivano i contorni della tragedia delle tre donne, Patrizia diventava sempre più una ninfomane e dopo aver concesso anche il culo all’uomo che la aveva violentata, si scatenò nella ricerca di un piacere che tardava a venire utilizzando con estrema decisione i due uomini, sfinendosi e sfinendoli…ormai era schiava del cazzo e del piacere. Marta aveva preso a sfruttare la situazione e cercava di trarne tutto il piacere possibile facendo più sesso in quelle poche ore di quanto non ne avesse fatto in tutta la sua vita, utilizzando non solo i “suoi” due portatori, ma anche i due che sui erano fatti Jolanda e che preferivano godere delle grazie facili di Marta. in tutto il giorno solo altre due volte si interessarono ad Jolanda che ogni volta cedette solo dopo che era stata domata a calci e botte, per due volte nuovamente sodomizzata e chiavata anche se evitò il disgusto di dover spompinarli in quanto quegli uomini pur rotti a tutte le esperienze, ebbero vera paura a mettere il loro cazzi fra i denti di quella furia. Alla sera, al ritorno, la loro ultima sera di un safari che aveva visto i turisti fare la parte delle bestie cacciate, le situazioni si chiarirono…Aldo fu messo a tacere con una buona dose di legnate che lo obbligò al silenzio, Jolanda si trascinò dietro come un cagnolino il povero Ruggero imponendogli di fare la guardia intanto che lei assisteva il buon Aldo ammaccato, pesto ed avvilito dato che sua moglie e sua figlia erano sparite subito dentro la grande tenda dei portatori con tutti gli uomini…Patrizia e Marta si concedettero un’ altra ulteriore notte di sesso e di piacere, essendo ormai convinte che al ritorno in Italia avrebbero vissuto libere e da sole. Jolanda fu così gentile ed affettuosa con il buon Aldo che al risveglio si trovarono a far sesso fra loro per vero amore; il buon Ruggero, ormai totalmente schiavizzato dovette stare a guardare…iniziò il viaggio di ritorno ma all’arrivo all’aereoporto il buon Aldo spalleggiato da Jolanda si presentò a sporgere denuncia al comando di polizia, ma tanto urlarono e strepitarono che vennero fermati e cacciati in guardina fino alla partenza del loro aereo…inoltre furono perquisiti per assicurarsi che non avessero droga….Jolanda subì una perquisizione accuratissima da parte di due poliziotte lesbiche fatte che se la godettero in tutti i modi esplorando con le loro dita e le loro lingue tutti fori della poveretta, che questa volta ammaestrata dalla precedente esperienza, preferì tacere e subire. Aldo rischiò di essere sodomizzato..se la cavò pagando. furono imbarcati, rientrarono in Italia. Aldo si separò da Marta e non volle più vedere la figlia, si mise a vivere con Jolanda, e fra i due fu vero amore; Ruggero rimase a vivere con loro trattato più o meno come un semplice cameriere; Patrizia e Marta vissero con i soldi degli assegni del padre e marito , dedicandosi solo alla ricerca del sesso e del piacere conducendo una vita da vere troie....

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