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Gay & Bisex

prendere il sole non solo


di ivrea69
28.02.2014    |    10.816    |    6 9.7
"Sento la sborra calda sotto la pancia e il mio culo che riprende vorticosamente a stringere quel cazzo che senza tanti movimenti mi ha provocato un orgasmo..."
La primavera e’ arrivata. Il sole inizia ad essere tiepido e anche se ci sono ancora delle nuvole che oscurano leggermente il sole, il venticello le sposta velocemente. Ho voglia di uscire di casa e stare all’aria aperta magari sdraiarmi sull’erba verde brillante, in riva ad un torrente con la dolce melodia del cinguettio degli uccellini. Ma si, dai. In fin dei conti e’ sabato e non ho nulla di urgente da fare. Prendo la stuoia di gomma, quella che si usa in palestra, così se il terreno e’ umido non prendo umidità, poi una bella bottiglia d’acqua e una manciata di carote da sgranocchiare. Metto tutto nello zaino e anche le cuffiette per ascoltare un po’ di musica. Bon, ci sono. Prendo la macchina e parto. Mi reco lungo un torrente che c’e’ dalle mie parti. E’ abbastanza fuori mano e facendo una passeggiata l’anno scorso avevo scoperto questo greto del torrente che crea uno spiazzo dove ci si può sistemare tranquillamente. A volte avevo trovato qualche pescatore e allora mi ero piazzato non proprio adiacente al fiume ma sulla sponda in mezzo al boschetto. Arrivo e il posto e’ perfetto come sempre. Non c’e’ anima viva, il fiume scorre tra le piccole rocce facendo cascatelle e creando un suono di tranquillità. Gli uccellini che volano e cinguettano. Peccato solo per ste nuvole che coprono un po il sole. Non mi metto proprio vicino al fiume ma sulla sponda dove c’e’ erba. Così se arriva qualcuno dal fiume lo vedo. Poso lo zaino, stendo il tappetino e mi siedo. Mi riguardo di nuovo in giro. Non c’e’ proprio anima viva. Mi spoglio e uso i jeans come cuscino. Sdraiato a terra il venticello non si sente ed il sole e’ bello tiepido. Che goduria. Ogni tanto alzo la testa per vedere se sono sempre solo. Si, sono il proprietario di questo paradiso! Decido allora di togliermi anche i boxer, non c’e’ nessuno ma decido di tenerli vicini nel caso senta arrivare qualcuno me li rinfilo. Disteso sulla schiena con l’orecchio teso a sentire se sento rumori… ma oltre il cinguettio degli uccelli e il rumore del fiume sul fondo sassoso non sento nulla. Sento freddo alle gambe. Apro subito gli occhi per controllare e vedo che e’ una piccola nuvola che vela una parte di sole. Pochi minuti passa e torna il caldo. Sento il profumo della pelle al sole, mi passo la lingua sulle labbra per inumidirle e sento il sole che le asciuga, il calore alle palle che per oltre 6 mesi sono rimasti chiusi tra slip e calzoni. Allargo le gambe, palle libere! Mi giro a pancia in giu. Il sole che scalda il culetto. Mi viene voglia di dormicchiare ma cerco di stare sempre attento che non arrivi nessuno. Sento di nuovo freddo e mi giro di scatto; e’ sempre il sole oscurato da una nuvola. Mi rimetto giù tranquillo. Il sole ritorna a scaldare come prima. Che bello. Mi rigiro a pancia in su’ con le gambe aperte. Voglio sentire il caldo e la liberta. Mani incrociati dietro la nuca. Uffa di nuovo freddo; apro un occhio ed e’ sempre la nuvola. Ritorno a stare tranquillo. Poi di nuovo la sensazione di freddo. Sarà la solita nuvola. Eh, ma quanto dura sta nuvola, starà mica diventando brutto? Apro gli occhi e davanti a me vedo che c’e’ una persona che oscura il sole. Cazzo che spavento! Mi tiro su di colpo e mi copro con le mani. Ho il cuore che batte a mille. Il tipo mi chiede scusa se mi ha spaventato ma era da un po’ che era li che mi guardava, o meglio, si corregge, che vedendomi li tranquillo voleva chiedermi se poteva mettersi anche lui a fianco a me e aveva provato a salutarmi ma ha detto che dormivo e allora si era avvicinato facedomi ombra. Miseria che paura. Gli dico che non mi da fastidio anzi se non gli do fastidio io ad essere nudo. Mi dice che anche lui quando puo’ si mette nudo a prendere il sole ma solitamente si mette piu’ vicino in giù ma avendo visto la macchina posteggiata sulla strada aveva pensato che ci fosse gia’ qualcuno e voleva controllare che non ci fosse qualche scocciatore. Stende un telo di plastica ed un asciugamano, inizia a spogliarsi. E’ un uomo che avra’ 60 anni ma con un bel fisico asciutto. cerco di non farmi vedere che lo osservo mentre si spoglia. Ha due belle spalle robuste e braccia muscolose. Sicuramente fa un lavoro di prestanza fisica. Si sfila gli slip. Ha un bel culo tondo e sodo. Spuntano le balle, pendenti e pelose.. chissa come ce l’ha? Detto, fatto. Si gira ed il battacchio e’ bello ciccioso. Si sdraia ed entrambi in silenzio prendiamo il sole. Poi sento che si muove e mi dice che non ci siamo neanche presentati. Apro gli occhi e lui e’ coricato sul fianco, mi allunga la mano e dice il suo nome. Faccio lo stesso e andando a stringere la mano vedo che il suo pisello tocca il terreno. Ciccioso e lungo. Wow! Iniziamo a parlare delle solite cose, di dove sei, non ti ho mai visto prima, cosa fai di bello. Lui e’ esperto del posto e mi dice che durante la settimana la zona e’ abbastanza frequentata sia da persone che vogliono prendere il sole nudi che da persone che vogliono prenderlo. Devo fingere di essere scandalizzato e fuori luogo? No! Mentre parliamo lui si tocca liberamente l’uccello, si gratta le balle e addirittura mentre sta parlando se lo guarda mentre se lo scappella. Cavolo! Io non ce la faccio a fare finta di niente. Mi viene da guardarlo proprio li; ed il mio non riesco a farlo stare buono; sono costretto a mettermi a pancia in giu’. Sento qualcosa che mi cammina sulla gamba, e’ una formica. Alzo la gamba per farla andare via. Questa mi cade sulla chiappa. Lui avvicina la mano al mio culo e me la toglie. Le sue dita mi hanno sfiorato e lui mi chiede scusa se mi ha toccato. Ma figurati! Qualche secondo di silenzio/imbarazzo e lui con un dito mi sfiora di nuovo il sedere. Mi chiede se mi da fastidio. Sorrido. Continua a sfiorarmi prima con un dito e poi appoggia la mano. Dice che e’ bellissimo sfiorarlo e ho il peletti sulle natiche belli morbidi. Poi si piega verso il sedere e soffia delicatamente. Prima solo sulla natiche e poi verso il buchetto. Allargo leggermente le gambe e lui si mette dietro di me e soffia proprio verso il buco. Poi mentre soffia con le dita accarezza le natiche. Ogni volta che smette di soffiare e poi riprende sento i peletti del culo che si rizzano. Le sue mani ora prendono in mano le chiappe, le massaggiano, le stringono e le allargano dolcemente. Il mio buco ora viene solleticato anche dalla sua lingua. Quanto resisterò ancora? Mi viene in mente un pennello prima con pennellate lunghe e lente, su e giu’, poi corte e sempre nello stesso verso. Poi piccole pennellate fatte solo con la punta. Mi chiede se puo’ appoggiarlo. Vai tranquillo. Sento qualcosa di caldo e umido. Deve aver sbavato sul mio buchetto. Appoggia il suo petto sulla mia schiena, poi sento una presenza tra le chiappe e poi i suoi fianchi su di me. E’ li che punta, che bussa alla mia porticina. Le sue mani afferrano le natiche e allargano dolcemente. Faccio un respiro profondo e rilasso il culo. Lo se ne accorge e piano pianissimo entra. Lo sento scivolare dolcemente dentro, piano. Non mi fa male e lo sento sempre di piu’ dentro di me. Poi mi sussurra all’orecchio che vorrebbe rimanere cosi dentro di me senza scoparmi, ma sentirlo avvolto ed io sentirmelo dentro. Senza nessun movimento ma solo con i respiri all’unisono sento il suo cazzo pulsare e il mio buco che risponde con piccole strette. Mi sento allargato e non capace a restringere il buco del culo. Lui ora inizia piano piano a sfilarsi, lentissimamente. Ma quando la sua cappella sta per uscire di colpo rientra fino in fondo. Zac! E io vengo. sento la sborra calda sotto la pancia e il mio culo che riprende vorticosamente a stringere quel cazzo che senza tanti movimenti mi ha provocato un orgasmo. Lui si solleva, mi chiede se sono venuto. Un timido si, vergognoso. Mi dice di girarmi e inizia a leccarmi prima lo sperma sulla pancia e poi il cazzo, delicatamente, a succhiarlo leggermente e a leccarlo per pulirlo bene. mi sollevo, apro lo zaino e bevo una sorsata d'acqua. lui vede il sacchetto trasparente con le carote e mi chiede ....
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