sto per arrivare

Mando un messaggio: ‘’sto per arrivare’’. Posteggio la macchina e cammino lungo la strada sperando di non essere in ritardo ed averti fatto scendere troppo presto. Ci siamo dati appuntamento sotto il portone. E’ una magnifica serata, il cielo stellato ed il venticello fresco che ti accarezza. C’è quiete tutt’intorno. Una di quelle serate da film in cui i protagonisti sono sdraiati sul prato a guardare le stelle, mano nella mano. Arrivo nella strada e ti vedo e mi vieni incontro. La mia voglia sarebbe quella di abbracciarti e stamparti un lungo bacio mentre i nostri corpi sono aggrovigliati e la mia mano ti accarezza la nuca… ma siamo per strada ed il ‘ciao’ è quello che possiamo dirci ma racchiude tutta la passione che tra poco ci avvolgerà. In silenzio come due ladri percorriamo l’androne ed il corridoio che porta alla tua stanza. Ma appena chiusa la porta, neanche il tempo di toglierci la giacca che sorridiamo e le nostre bocche iniziano a sfiorarsi. Ti prendo il viso con le mani per guardarti bene. Sei bello, il tuo viso trasmette serenità, il tuo sguardo è disarmante, sei dolce e le tue labbra morbide… un ultimo bacio e poi ci stacchiamo. Ci togliamo le giacche e rimaniamo vestiti…. ma per poco perché’ basta uno sguardo per accendere ancora di più la passione. Siamo nudi uno di fronte all’altro, ci accarezziamo mentre ci guardiamo e le nostre labbra si avvicinano lentamente per poi avvinghiarsi con passione fino a toglierci il respiro. Ti accarezzo la schiena e le mie mani scorrono fino al tuo sedere e dolcemente lo afferro; la mia bocca si stacca dalla tua e ti bacio lungo il collo per poi scendere fino al tuo petto e con la lingua accarezzarti i capezzoli, per poi giocare con il tuo ombelico e darti piccoli morsiccotti sulla pancia morbida e liscia. Hai una pelle che ricorda una albicocca. Il tuo pene, sodo, mi punta sotto il mento e piano scendo verso di lui. Ce l’ho davanti e sfioro la punta con le labbra. Appoggio la bocca alla punta e la mia lingua tocca la cappella facendosi strada. Prendo un respiro profondo e serrando leggermente le labbra lo avvolgo faccendolo avanzare lentamente nella mia bocca verso il tuo ventre… e lo prendo in bocca fino in fondo. Rimango così fino a quanto mi è possibile perché’ il tuo cazzo fino in fondo alla gola non mi permette di respirare. Sento che la cosa ti piace, sento che vibra dentro la mia bocca. Lo sfilo leccandolo come si fa con un ghiacciolo che piano piano si scioglie, la mano lo afferra alla base e lo stringe facendolo diventare duro e lo sbatto sulla lingua facendo un rumore sordo. Mi rialzo e ci baciamo di nuovo appassionatamente, le lingue si intrecciano, si sfiorano, si cercano. Andiamo in bagno dove apri il getto della doccia e mentre il box si riempie di caldo vapore io ti abbraccio da dietro e con lo specchio di fronte ci guardiamo. Le mie braccia ti avvolgono e le mie mani ti stringono a me. Il tuo occhi semichiusi segno che ti stai godendo questo momento di relax totale, questo avvolgerti come una coperta calda che ti protegge in mezzo ad una tempesta. Entriamo nella doccia e ci baciamo mentre l’acqua scorre calda sui nostri corpi avvinghiati. Le mani scorrono lungo i corpi accarezzandoli e lungo il viso. Piccoli baci in modo da potersi vedere e poi di nuovo baci profondi. Sei sotto il getto della doccia e l’acqua ti cade dalla testa alle spalle e scorre lungo il torace. La mi bocca segue quel rivolo d’acqua lungo tutta la pancia e arriva al tuo cazzo che gocciola l’acqua che ti ha accarezzato e solleticato il corpo. Tiro fuori la lingua e la metto sotto quello zampillo d’acqua e appoggio la lingua al cazzo come per soppesarlo e piano piano faccio scorrere la lingua lungo tutta la sua lunghezza. Il tuo cazzo è voglioso di essere inghiottito e così faccio, scompare lentamente dentro la mia bocca che lo succhia avidamente. Le mani afferrano i tuoi glutei e avvicinano e allontanano il tuo bacino alla mia testa che rimane immobile. Lentamente il tuo cazzo entra ed esce dalla bocca mentre l’acqua della doccia scorre sul tuo bastone che scorre lungo la mia lingua che lo guida fino in fondo alla gola. Le mie mani perdono la presa delle tue chiappe e afferrando meglio metto le dita vicino al tuo buco e piano piano allargo e con un dito te lo solletico. Ti faccio girare e appoggi le mani al muro della doccia. L’acqua cade sulla schiena, corre e si incanala nella fessura del culo. Apro leggermente le natiche e con la lingua ti solletico il culo. Appoggio il viso al tuo morbido culo mentre le mani ti cingono la vita e ti agguantano il cazzo segandoti dolcemente. Allarghi leggermente le gambe e vedo le palle pendere. Con il dorso di una mano le sfioro e le sollevo mentre l’altra mano continua a massaggiare piano il cazzo facendo dei piccoli movimenti circolari. Mi infilo sotto alle tue gambe e sedendomi per terra riprendo di nuovo il cazzo in bocca. Lo sento pulsare ed il tuo ventre si contrae. E’ ora di prendermi. Mi alzo piano rivolgendoti la schiena e il tuo bastone ara la mia schiena fino ad arrivare al culo e a superarlo e farlo passare tra le mie gambe che chiudo come ad una morsa. Scorri avanti ed indietro mentre mi afferri il seno e mi accarezzi i capezzoli che sono duri come chiodi. Allargo le gambe e prendi in mano il cazzo e mi spennelli il culo lungo il solco… sempre più in profondità… fino ad arrivare alla meta che lo attendo voglioso. Lo appoggi e piano piano viene divorato; entri entri entri fino ad affondare. Rimani dentro mentre il mio buco pulsa e piano piano allenta la stretta. Poi lo sfili piano piano ma senza farlo mai uscire. Il tuo glande rimane sempre dentro avvolto dal buco e poi lo affondi di nuovo dolcemente. Continui così fino a quando senti che il culo è rilassato e allora sfili anche la cappella lasciandola appoggiata all’uscio semi aperta e che quando fa per chiudersi sfondi nuovamente. Prendi il ritmo sempre più veloce dentro e fuori dentro e fuori mentre ti tieni ai miei fianchi. E quando affondi mi tiri verso di te con violenza mentre i pollici allargano le mie natiche per andare ancora più a fondo. Prendi fiato abbracciandomi e tenendomi stretto a te mentre il tuo cazzo è ancora dentro di me. Sento il tuo ansimare all’orecchio, il tuo cuore che batte forte forte contro di me. Con una mano accarezzo il tuo viso e sfioro le tue labbra aperte per respirare e inizio ad accarezzare la lingua con le dita. Le succhi e le mordi. E poi mi dici che vuoi venirmi dentro. Appoggio le mani al muro e allargo bene le gambe. Tu appoggi le tue mani sulle mie e posizioni i piedi vicino ai miei. Inizia a staccare il bacino dal mio culo per poi farlo avvicinare violentemente. I nostri corpi ogni qual volta si toccano schioccano come le briglie di un cavallo. Il rumore si fa sempre più veloce e quando penso di farcela più e di perdere la presa e scivolare  sento in me la vibrazione, il pulsare, l’esplosione… ti avvinghi a me come se fossi un palo cercando di non sfilarti. Guardo i tuo piedi con le dita contratte dal piacere che stai avendo. Chiudo il getto della doccia e rimaniamo cosi, abbracciati e con il cuore a mille. Poi mi abbracci ed io abbraccio le tue mani come per tenerti sempre vicino a me. E quando ti allontani da me, sento colare il fuoco della tua passione tra le mie gambe e gocce bianche perlacee macchiano il piatto doccia azzurro come i tuoi occhi. Mi giro e ci baciamo ancora come se non ne avessimo avuto abbastanza… ed infatti e cosi.