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La figlia di Chiara


di Membro VIP di Annunci69.it TheWonderbull
07.03.2013    |    34.204    |    3 5.9
"Nel ripassare per andare in bagno mi prese pero' una strana curiosita' quasi paterna e protettiva di sapere chi era il ragazzo, se lo conoscevo, se fosse mai..."
L'amico Alex, per altro mio omonimo, si confessa e riporto integralmente il suo racconto dalla rete.
Bella Ale, che dire: porco dentro!

Dopo sei mesi ,durante i quali io e Chiara ci eravamo frequentati in maniera sempre piu' intensa e coinvolgente,era arrivata la decisione di andare a vivere insieme,anche se per me quella scelta era stata veramente difficile e sofferta visto il mio carattere indomito e poco incline ai legami duraturi.
Avevamo deciso di stabilirci momentaneamente da lei per motivi affettivi,poiche' ancora viveva in casa sua figlia poco piu' che ventenne e che ancora non era pronta ad affrontare da sola i problemi quotidiani.
Chiara era una donna molto dolce e sensuale,intelligente e colta,la classica donna da sposare e tenere accanto per tutta la vita,forse per questo avevo esitato tanto prima di decidermi alla convivenza,avevo paura di deluderla con la mia insofferenza verso i legami troppo stretti.
Valeria detta Vale,sua figlia,aveva ereditato da lei la sensualita' e i tratti vagamente orientali del viso su un fantastico corpo da teenager,mi piaceva per la sua sfacciata intraprendenza nei confronti della vita ed avevo instaurato con lei uno splendido rapporto di confidenza e cordialita', la consideravo un po' come la sorellina piccola che non avevo mai avuto e questo creava in casa un clima decisamente armonioso e sereno che rafforzava in me sempre piu' l'idea di aver finalmente trovato la vera storia della mia vita.
Chiara era infermiera al Policlinico,quindi spesso era fuori di notte per i turni, notti che io avevo imparato ad apprezzare visto che mi restituivano un po' della liberta' a cui avevo rinunciato felicemente devo dire.Di solito quelle serate in cui lei lavorava io le dedicavo ai vecchi amici o restavo fino a tardi in ufficio a finire qualche lavoretto che avevo rimandato,e anche quella sera avrei dovuto restare in ufficio per una riunione che invece era stata annullata all'ultimo momento per improvvisi impegni del capo.
"Meglio così" mi dissi,passo da casa, prendo Vale e la porto a mangiare una pizza.Non sapevo,e nemmeno immaginavo che il mio ritorno avrebbe cambiato la mia vita.Aprii la porta come al solito,pronto a trovare Valeria in salone davanti alla tivvu',invece stranamente era tutto spento,quindi posai le chiavi di casa e mi dirressi verso la mia camera per spogliarmi e andarmi a fare una doccia,ma qualcosa mi blocco' mentre passavo davanti alla stanza di Vale.Dalla porta accostata ma non chiusa filtrava una luce fioca e si sentivano dei gemiti soffocati, accostai appena l'orecchio e mi resi conto che la mia figlioccia non era sola visto che si sentiva piu'di una voce.Mi vergognai di aver origliato e mi dissi che ne aveva diritto anche lei,non era piu' una bambina e del resto era convinta di avere casa libera,nessun rompiscatole tra i piedi per fare del sano sesso.
Quindi con un sorrisino compiaciuto mi diressi verso la mia stanza per infilarmi in un accappatoio.Nel ripassare per andare in bagno mi prese pero' una strana curiosita' quasi paterna e protettiva di sapere chi era il ragazzo,se lo conoscevo,se fosse mai stato tra gli amici che frequentavano casa nostra cosi' attaccai un occhio al buco della serratura e quello che vidi mi provoco' la piu' grossa erezione che abbia mai avuto nella mia vita. Valeria,la piccola Vale,era piegata a pecora sul letto mentre un ragazzone nero dal fisico statuario le scopava il culo come una bestia in calore,lei gemeva di goduria sul cazzo di un altro ragazzo che glielo mandava avanti e indietro in bocca fino alla gola tenendola per i capelli e tutti e tre erano in estasi godendo come animali arrapati.Sentii di botto il mio cazzo duro come il legno e le palle gonfiarsi di borra calda,avevo voglia di entrare e farmi una gran sega davanti a loro;per sborrare sulla faccia di Vale;o per prendere il posto di quello che le stava perforando il culo come un ossesso,ma non lo feci;scappai in bagno senza emettere un fiato.Ero matido di sudore,il viso rosso e sentivo i coglioni talmente gonfi che mi facevano male;quasi senza accorgermene tirai fuori dal cesto della biancheria sporca uno slip di Vale e dopo averne aspirato con la bocca l'odore me lo poggiai sulla cappella sul lato che le era stato poggiato sull'apertura della sua;fica:la sborrata fu immediata...eterna,...intensa come mai prima di allora.
Restai per non so quanto tempo seduto sul gabinetto senza fiato con il cazzo ancora duro e un torpore caldo,il piu' bell'orgasmo mai avuto senza aver nemmeno sfiorato la fica di una donna.Da quel momento tutta la mia esistenza cambio'. Ero sempre eccitato e mi facevo delle seghe continue o scopavo Chiara come un'infoiato,non senza averne un piacere immediato,ma continuavo a pensare a quella sborrata:se avevo avuto un'orgasmo cosi' meraviglioso solo appoggiandomi sul cazzo le sue mutandine cosa avrei provato appoggiandole il glande sulla fica?
Questo pensiero non mi dava pace,e continuavo a rivevere quell'eccitazione in ogni momento in cui ero da solo,elaboravo di continuo piani che potessero darmi quella che ormai definivo la sborrata perfetta.
Una sera che Chiara era al lavoro decisi che sarebbe stata quella la serata in cui avrei appagato la mia fantasia.Cenai con Valeria,cercando di mantenermi il piu' calmo e normale possibile,anche se sentivo gonfiarsi il cazzo tra le gambe ogni minuto di piu',avevo intavolato una conversazione stupida solo per cercare di distrarmi ma non vedevo l'ora che i sonniferi che le avevo sciolto nella pasta al sugo facessero effetto,non pensavo altro che a quello che avrei provato quando lei si sarebbe addormentata.
Finalmente quel momento arrivo' ed io mi sentivo scoppiare dall'eccitazione nel guardarla profondamente addormentata avvolta in una corta camicina di seta nella sua stanza.Mi misi nudo e mi sentivo pervaso da una frenesia che sembrava un continuo orgasmo,le aprii la camicia e le sfiorai il seno,i suoi capezzoli diventarono sodi e duri sotto le mie dita e sentii il mio cazzo che pulsava di desiderio,tutta la borra che avevo pulsava per esplodere in un orgasmo favoloso sapevo che appena le avrei appoggiato la cappella all'ingresso della fica sarei venuto,quindi ritardavo il piu' possibile quel momento cercando di godere anche il prima e non solo il mentre.Fu una cosa favolosa,le inondai la fica di sperma bollente e rimasi col cazzo appoggiato alla sua fica per un tempo che mi parve eterno finche' anche la piu' piccola goccia del mio godimento non fosse colata sul suo ventre.Mai avevo goduto tanto senza penetrare una donna.
Passai il resto della notte a pulirla affinche' nessuna traccia del mio passaggio e di quello che avevo fatto potesse mettermi nei guai.Nel mio letto gia' pregustavo la prossima volta che lo avrei fatto........
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