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Una sorella terribile


di Membro VIP di Annunci69.it TheWonderbull
26.06.2013    |    48.064    |    1 8.7
"Avvicino il mio volto al suo petto e comincio a succhiare la dolce protuberanza, la mia lingua percorre tutta l'area del seno e si sofferma per baciarlo..."
Dal web: La storia deliziosa dell'amico Giuliano.
Buona lettura a tutti

Era una settimana che studiavo architettura per prepararmi all'esame che dovevo sostenere la settimana successiva, ero stressato snervato, non uscivo da giorni, mangiavo poco e dulcis in fondo la mia ragazza mi aveva mollato due settimane fa.

Nella stanza accanto mia sorella Melissa sta preparando un esame di matematica, io e lei viviamo in simbiosi, siamo “gemelli”nati lo stesso giorno con una differenza di 2 minuti l'uno dall'altra quello che io faccio lei lo sente e la stessa cosa capita a me siamo due persone diverse ma uguali in tutto per tutto su quasi tutte le cose.

Madre natura ci ha fornito della stessa sensibilità e della stessa forza, tutto quello che desideriamo l'otteniamo con l'intelligenza e la cooperazione, amo mia sorella e ultimamente ho sentito il desiderio d'averla sessualmente, l'unica cosa che attualmente mi frena è la paura che lei non sia ancora pronta a questa nuova avventura.

La mia mano nel frattempo si posa sulla cerniera lampo dei miei jeans la fa scorrere verso il basso afferro il mio pene ed accenno ad una masturbazione i miei pensieri si accavallano su tante ragazze, amiche mie, amiche di mia madre, amiche di mia sorella, ma poi come sempre più frequentemente capita su mia sorella.

La mia mano scorre veloce in un movimento meccanico e cadenzato il mio pene s'inturgidisce arrossando la cappella il desiderio sale, vampate di calore partono dal mio viso, percorrono il mio corpo per poi trasformarsi in vibrazioni che tendono i muscoli delle gambe e le dita dei piedi, con sensazioni dolcissime che partono dal mio stomaco e preludono all'imminente eiaculazione liberatoria.

Un leggero bussare alla porta interrompe tutto questo, mi ricompongo e domando chi è?.... la voce delicata e dolce di Melissa chiede se può entrare, l'invito ad entrare rallegra il suo volto, come sempre Melissa sebbene sia in casa, veste elegantemente, cosi le è stato insegnato da nostra madre.

“Cosa stai facendo” mi chiede, senza usare mezzi termini le rispondo che mi stavo masturbando, un sorrisino di sorpresa compare sul suo volto, “ti piaceva?” un attimo di silenzio frena il dialogo ma poi senza dover sottostare a vergogne gli rispondo di SI e concludo dicendo che il fulcro delle mie immaginazioni erotiche era lei.

Le chiedo di avvicinarsi Melissa senza alcuna remora si pone davanti a me, io seduto sulla sedia lei in piedi, accetta che le mie mani si posino sui suoi fianchi e non recrimina quando scendono lungo le gambe e si fermano sulla parte coperta dal collant sotto la gonna all'altezza del pube, i suoi occhi mi fissano e scrutano ogni mia minima variazione.

Con curiosità mi chiede che intenzioni ho, le rispondo che voglio vederla nuda e toccarla, mi guarda e mi dice” vuoi entrare dentro me?” le rispondo “No Melissa per ora non ti voglio scopare voglio spogliarti e vedere il tuo corpo nudo e toccarti nelle parti intime, lei mi consiglia di chiudere la porta per evitare di essere scoperti dai nostri genitori qualora rientrassero.

Il consiglio è ottimo e lo metto subito in pratica, poi la sollevo da terra, lei è leggera come una piuma l'adagio sul mio letto, avvicino il mio volto alla sua faccia la bacio dolcemente lei risponde al mio bacio,la mia lingua entra nella sua bocca, s'incontra con la sua ed iniziano un balletto sensuale ed altamente erotico.

La mia mano scende sulla sua pancia piatta, s'insinua sotto la gonna sente il nylon e le cuciture del tassello del collant si sofferma sul leggero promontorio del monte di venere e il dito medio scorre premendo fra i solchi delle grandi labbra separandole, dalla bocca di Melissa esce un leggero gemito e i suoi occhi si chiudono in un sogno sicuramente erotico.

Ora la mia attenzione si sposta sul piccolo seno, sebbene Melissa abbia 21 anni il suo corpo e minuto e delicato come una ceramica di capodimonte, le apro la camicetta e le scopro il bianco virgineo reggiseno, la mia mano s'insinua fra la stoffa e la carne e ne fa fuoriuscire un seno dal capezzolo turgido con un aureola piccola.

Avvicino il mio volto al suo petto e comincio a succhiare la dolce protuberanza, la mia lingua percorre tutta l'area del seno e si sofferma per baciarlo dolcemente le faccio alzare il busto le sfilo il reggiseno e rimango estasiato dalla perfezione delle piccole mammelle dalla perfezione dei capezzoli, quest'opera della natura, va preservata e curata come una reliquia perciò evito di morderlo e lasciarle segni sulla candida pelle.

Ora la mia attenzione si sposta sulla parte inferiore del suo corpo le sollevo la gonna, Melissa inarca il corpo e mi chiede dolcemente di baciarla, le mie labbra si posano sulle sue un leggero sapore di fragola pervade la mia bocca sento la sua mano che sfiora il mio pene, la sua voce si fa sensuale e dice “Giuliano facciamo l'amore”.

Con fermezza le dico “No tesoro, oggi ti voglio vedere nuda, domenica saremo soli perché mamma e papà vanno dalla nonna ed avremo tutto il pomeriggio libero per noi” poi riprendo nel mio intento di spogliarla le tolgo la gonna, lasciandola con i collant e un perizoma nero di pizzo, la vista di quell'indumento cosi particolare e insospettabile fra i capi d'abbigliamento classici di Melissa mi sorprende e mi eccita, sono costretto a liberarmi dalla stretta dei jeans e dei Boxer per evitare il dolore dovuto dalla costrizione di parti cosi delicate.

Le faccio scorrere i collant verso il basso, la mia mano tra le sue gambe si fa audace e temeraria, risale le gambe ed accarezza il suo sedere, soffermandosi sulle piegoline dell'orifizio anale, con maggiore determinazione infilo le dita sotto l’elastico del perizoma e con un dito entro dentro la fonte del suo piacere, noto che il suo sesso abbonda di umori vaginali e i peli biondi che fanno da stupenda cornice alla fessura ne sono fradici.

La voglia di odorare questa meraviglia, che volgarmente chiamiamo FIGA si fa prepotentemente strada dentro me, affondo il mio volto fra le sue gambe, l'odore del sesso di Melissa è pungente ed aspro sa di aceto e pipi, il suo perizoma ne è impregnato di questo meraviglioso profumo, tutto ciò mi crea una seconda erezione, ora i miei testicoli mi fanno male, Melissa allunga le braccia vuole che la cinga con le mie, mi prega di entrare dentro di lei, sta diventando implorante il suo grido di liberare la sua sessualità.

Sperando che i nostri genitori non rientrino anticipatamente, le strappo il perizoma di pizzo, lei è felice, ha capito che ho deciso di violare la sua femminilità, il mio pene e duro e grosso, entro con delicatezza dentro la sua pancia il suo canale d'ingresso e molto stretto delicatamente apro le sue pareti vaginali ora la lubrificazione rende più facile l'amplesso lei si stringe a me e mi sussurra frasi dolci e tenere “ Ti amo amore mio, ti ho sempre amato e ti amerò sempre, vita mia”.

Il mio cadenzare ritmato raggiunge l'apice quando sento una maggiore quantità di liquido irrorare le pareti vaginali, e la voce di Melissa urlare “Vengo Giuliano vengo amore mio” non riesco a trattenere il mio piacere, riempio la pancia di mia sorella di sperma.

La bacio teneramente le mie mani la toccano e le mie dita s'insinuano sotto il suo fondo schiena, la metto prona e le metto tre cuscini sotto la pancia per fare in modo che il suo sedere sia posizionato nel migliore dei modi, affinché io possa affondare il mio pene dentro il suo orifizio anale.

Con il suo perizoma ormai inservibile le pulisco le ultime gocce di sperma che continuano ad uscire dalla sua vagina lei si raccomanda che faccia piano perché è la prima volta che fa “questa cosa” per stemperare l'atmosfera le chiedo con quante persone fosse stata prima di me, la sua risposta è sconcertante il numero è uno.

Rimango allibito le ripeto la domanda convinto che non l'abbia capita bene, la sua risposta e sempre la stessa, le chiedo chi l'avesse sverginata si ammutolisce e non mi risponde accenna a un nome Pa.. poi si ferma.

Sono pronto il mio pene è di nuovo duro e vitale con lentezza un po per volta l'affondo dentro il suo sedere, vado pianissimo lei si lamenta e comincia a piangere dal dolore, incurante delle sue rimostranze continuo ma il dolore per lei diventa troppo forte esco a malincuore da quel tenebroso e caldo rifugio.

Lei mi guarda e mi chiede se sono rimasto deluso gli rispondo di no e la bacio teneramente sulla bocca, poi l'invito a rivestirsi perché i nostri genitori potrebbero tornare da un momento all'altro, mi chiede se voglio tenere come ricordo il suo perizoma.

Sconcertato le chiedo “Scusa perché non lo facciamo più “ lei mi guarda sorride e mi dice “No!! amore mio l'altro sarebbe geloso” incuriosito più che mai le chiedo “ L'altro chi?” lei mi guarda e ridendo ripete di nuovo “L'altro”.

Nello stesso momento sento la porta d'ingresso aprirsi la voce squillante di mia madre avverte “Siamo qui” io e Melissa usciamo dalla mia camera e lei come un passerotto saltella verso nostra madre la bacia e poi rivolta a mio padre le dice ciao Pa......pà poi guardando verso me mi strizza l'occhio, in quel momento capisco tutto e una risata fragorosa mi esce dalla bocca, fra me e me, penso “Cazzo che puttana che sei Melissa, e bravo il paparino che si è sverginato la figlia”.

Sono passati due mesi da quella giornata io e Melissa ci amiamo sempre, ma l'amore lei continua a farlo con nostro padre di nascosto da mia madre, la cosa mi disturba perché mi sono accorto che mi sono innamorato di lei, e la desidero follemente e sono intenzionato a dirglielo pur sapendo che sarà un battaglia forse persa in partenza, però provare non mi costa nulla a volte chissà..................

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