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La mia zia


di vrgringo
14.05.2017    |    109.875    |    8 9.5
"Le prime giornate di settembre erano ancora calde..."
le prime giornate di settembre erano ancora calde. i miei genitori erano in vacanza e invitarono a casa zia ada per non farmi stare da solo anche perchè in cucina non so fare niente. la zia vive sola e quando l’invitiamo viene volentieri a casa nostra. una mattina le avevo detto che uscivo per vedere gli amici. mi accorsi d’aver dimenticato le chiavi di casa, ma non mi preoccupai, a casa c’era zia ada. tornato a casa suonai al citofono e zia aprì. apro la porta e mentre percorro il corridoio per andare nella mia camera vedo uscire dal bagno zia ada completamente nuda, aveva approfittato per farsi una doccia in tutta tranquillità. zia è una splendida donna e da ragazzo le avevo dedicato parecchie seghe. ha il viso un po’ cavallino ma la bocca è proprio da pomp… ed il corpo è quello di una puledra di razza… per una frazione di secondo rimanemmo entrambi a guardarci sconcertati. zia cercò di coprirsi alla meglio con le mani e si diresse verso la sua camera con passo svelto, ma per la premura scivolò finendo per terra. sentito il tonfo corsi verso lei. la trovai distesa sul pavimento che si lamentava dal dolore .la sollevai di forza prendendola in braccio e l’adagiai sul letto.
”Cosa fai tu qui non ti aspettavo così presto“ le chiesi se si era fatta male e lei con un tono di voce irritato disse:”Mi vai a prendere l’accappatoio nel bagno? non ho neanche il lenzuolo per coprirmi ma tu mi avevi che rientravi per l’ora di pranzo!“
”pensiamo a te ora! e se non vuoi farti vedere nuda voltati e fammi vedere dove hai battuto“ risposi. cominciò a girarsi lentamente ma muovendo il corpo in modo provocante , allargò le gambe per sorreggersi e girarsi su un fianco. questa manovra la portò quasi al centro del letto. tra le cosce si vedeva la figa ricoperta da una leggera peluria e le grandi labbra socchiuse, il suo corpo stuzzicò la mia fantasia m’inginocchiai sul letto e ”dove ti fa male?“ le chiesi “qui sulla chiappa destra“ rispose. la natica era arrossata ma sembrava una semplice botta. la baciai sul viso e “non preoccuparti, non è niente, sei solo un po’ arrossata, ti porto la borsa del ghiaccio che ti farà riassorbire la botta … ti ricordi zia? queste parole le dicevi tutte le volte che cadevo o mi facevo male ora tocca a me curarti“ le dissi con tono affettuoso accarezzandole il viso e dandole un bacio su una guancia. cominciai a massaggiare delicatamente la parte dolorante "mi spieghi come hai fatto a scivolare avevi le scarpette di gomma, e poi quando mi hai visto sei scappata avevi paura ti farti vedere nuda? di donne nude ne ho viste tante cosa pensi“ -
”cosa c’entra non me l’aspettavo ecco tutto! fosse stata tua sorella, non sarebbe successo niente, ma tu sei un maschio e farmi trovare nuda mi ha infastidito” disse lei.
”a me darebbe fastidio invece vedere papà nudo con il cazzo penzolante , mi piacciono solo le donne e tu zietta sei molto bella e desiderabile“
Continuando a massaggiarla con l’altra mano le accarezzavo la schiena. tra un massaggio e l’altro le dissi ”dovresti essere contenta se ad adularti è tuo nipote vuol dire che sei veramente una bella donna, non ho mai pensato a te come donna da letto ma nuda sei proprio bella sei sensuale e vederti così indifesa mi hai fatto tenerezza. vorrei abbracciarti e baciarti come un uomo che viene in aiuto della propria donna con tutta la dolcezza e l’amore possibile“
Mentre le parlavo ci guardavamo negli occhi, non pensavo di avere tutto quel coraggio. sapevo che a zia certi discorsi non piacevano, essendo una donna di sani principi e cresciuta in un ambiente dove la famiglia era al disopra di tutto. non ammetteva affermazioni così sfrontate, e infatti senza troppi indugi rispose
”cosa ti viene in mente tu sei mio nipote, come puoi pensare di fare certi discorsi con me! ora smettila e prendimi qualcosa per coprirmi“
ignorai le sue parole e continuai a palparle il sedere e massaggiarle delicatamente la gamba , ormai mi ero rinfrancato e le dissi
”Tu sei mia zia ed io sono tuo nipote, e allora? Per fare l’amore fino a prova contraria ci vogliono un uomo e una donna, e al momento siamo soli noi due. sappi zietta che mi piaci. tu dici sempre - chi ti vuole bene più di una zia come me? - dimostralo allora e concedimi il tuo corpo, resterà il nostro più grande segreto, nessuno lo saprà mai. tu mi piaci, sei bella ti ho dedicato decine di seghe immaginando di sborrarti sul corpo e ti desidero“; non so dove trovai il coraggio di dire tutte quelle parole. guardai il viso di zia era rosso, borbottava qualcosa poi con voce irritata ed emozionata
”e tu saresti capace di fare una cosa del genere con me? ti attraggo così tanto da desiderarmi? e non pensi alle conseguenze?“
”zia tu mi piaci e vorrei tanto fare l’amore con te, punto e basta. dalla prima volta che ti ho vista nuda non ho desiderato altro che poterti avere e poi guarda un po’ cosa c’è qui sotto“ lo dissi scoprendola tutta, sfilai il pantaloncino…il cazzo era duro, teso e la cappella guardava il cielo. a voce bassa aggiunsi
”Se non riesco a dargli libero sfogo esplode. non ce la faccio più , tu mi attiri come nessuna donna ha mai fatto, vedrai che ci divertiremo, fammi almeno un pompino il sesso non ha mai fatto male a nessuno“; con un colpo secco m scappellai il cazzo cominciando a masturbarmi e mi avvicinai a lei baciandola sulla guancia .
zia allungando un braccio mi prese per la testa dandomi un bacio sulla bocca , subito le infilai la lingua…in un primo momento si ritrasse ma poi quel bacio le fece abbassare una mano per cercare il cazzo…
”e va bene lo faccio perché tu non dica che a mio nipote non ho voluto bene, e poi tu sei uno splendido ragazzo. le tue parole mi hanno fatto venire voglia di verificare fino a che punto mi desideri. perché non sfruttare questa bella occasione?“
Mi avvicinai a lei delicatamente cominciando a baciarle e succhiarle il suo bel seno turgido. le succhiavo un seno spremendolo piano, guardavo il suo viso era ad occhi chiusi che si gustava la succhiata . una mia mano intanto era già sulla sua figa umida. Infilai un dito entrai delicatamente tra le grandi labbra, poi avanzai cominciando a sgrillettarla . in poco tempo la figa s’inumidì. zia stava godendo. “ti piace ti faccio male?“ – “nooo gioia della zia no, mi piace continua“ allora le aprii le gambe e le baciai la figa infilando la lingua leccandola e succhiandola… come con la lingua le sfiorai il clito zia ebbe un fremito prolungato e godeva sommessamente “ti piace la ciucciata?“ la sentivo respirare con affanno “chi ti ha insegnato a succhiarla così bene, sto godendo, mi stai fecondo venire ahhhh succhia, succhiamela tutta succhiala amore della zia, succhialaaa“. zia cominciava a scuotersi dolcemente la mia lingua gustava la sua linfa calda, come mi sentivo grande , mi sentivo un uomo, leccavo la figa di una bella donna una cosa inimmaginabile.
ero sudato mi alzai. mi spogliai completamente, avevo il cazzo dritto davanti a mia zia… allungò una mano accarezzandolo, se lo tirò davanti alla bocca e lo colpì con piccoli tocchi di lingua, poi lo prese decisamente in bocca …mentre se l’infilava lo scappellava, la sua bocca era esperta e pensavo a certe mie coetanee che al solo sfiorare la cappella con la lingua si ritraevano mentre succhiava spremeva leggermente i coglioni
”bambino mio sei meraviglioso, prima mi hai confusa con quelle tue parole e mi sono trovata a fare l’amore con te... adesso vieni sopra di me, ti do tutta me stessa, ora sono io a desiderarti“ con due dita si allargò le grandi labbra prese il cazzo in mano e se l’infilò con decisione. il mio cazzo impazziva nella figa calda ed ospitale era già bagnata e facemmo l’amore con tutta la passione possibile. zia m’incitava a penetrarla fino in fondo “mettimi dentro anche i coglioni, ma fammi godere come una vera troia“ pensavo alle ragazze con cui avevo chiavato poche erano state così sensuali come zia. della caduta zia pareva non ricordarsene più, il suo corpo si agitava, mentre godeva si agitava e mi sollevava, che sensazione meravigliosa. il mio cazzo nuotava negli umori caldi della zia. mi fermai un momento per rifiatare senza però sfilare il cazzo, percepivo la figa continuare a fremere attorno al cazzo.
ogni tanto ci baciavamo e poi continuai a chiavarla fino a che zia non cominciò a muoversi scompostamente iniziando a respirare con affanno, lasciandosi andare a una goduria sfrenata con parole oscene: ”dio mio sei fantastico, mi hai fatta morire, sono tutta bagnata, pompami, pompami dai spingilo dentro tutto, tutto“. chiuse gli occhi ed il suo corpo esplose in una serie di movimenti frenetici per poi rilassarsi. il mio cazzo era avvolto dai i suoi umori caldi. lo sfilai lentamente. zia si adagiò sul letto accarezzandomi con una mano finché trovò il cazzo …nonostante fosse sporco lo impugnò; “ho goduto veramente tanto“ disse zia abbandonandosi sul mio corpo baciandomi, poi aggiunse: ”ora tocca a me tesoro della zia. ora vedrai la tua zietta di cosa è capace”
si sfilò l’uccello e prese a passarmi la lingua per tutta la sua estensione, prese in bocca la cappella e la ripulì dai nostri umori e poi iniziò a spompinarmi…altro che le mie coetanee, mi faceva provare delle sensazioni indescrivibili, lavorandomi anche di mano poi con sapienti tocchi di lingua mi stuzzicò il frenulo così tanto e così bene finché non giunsi al piacere assoluto sparandole in bocca i miei lanci caldi.
Lo sperma le colava dalle labbra tanto era copioso, ma continuò a succhiare e leccare fino all’ultima goccia. Io mi contorcevo dal piacere raggiunto spingendo la testa di zia sopra il cazzo infilandoglielo fino in gola.
Ci sdraiammo esausti sul letto abbracciandoci e baciandoci; la ringraziai per quanto aveva appena fatto e della felicità e piacere che mi aveva donato.
zia girandosi pigramente si stese sul letto con le gambe socchiuse, i suoi occhi sembravano due fari da tanto era luccicanti. La baciavo, l’accarezzavo, le succhiavo i capezzoli ancora gonfi e tesi mentre con un dito le sfioravo la figa . le baciai tutto il viso, le labbra
“zia oggi non esco con gli amici però mi devi promettere di farmi fare l’amore con te tutto il giorno“ si mise in ginocchio su di me con la figa era appoggiata sul mio cazzo allungai una mano accarezzandogliela “ma zia sei ancora bagnata!". si abbassò baciandomi a lingua in bocca con una passione ed un’intensità …che in poco tempo il cazzo era ancora duro e vibrante. sorrise divertita. con un dito si divertiva a farlo oscillare e rideva felice “ tesoro della zia ma sei già pronto per un nuovo assalto e allora vieni, vieni dentro e fammi godere come prima, poi ho anche altri buchetti da soddisfare“. anch’io avevo altre voglie ma non osavo dirglielo: “zia mettiti bene a pecorina così ti gusti tutto il cazzo“. mise una gamba tra le mie , avevo tutto il suo corpo sul mio, quel discorso degli altri buchetti mi fece toccare con una falange il suo buco del culo…come lo toccai strinse le cosce
“ti ho fatto male zia?“ si appoggiò su un gomito guardandomi con uno sguardo severo “non penserai di violare il mio sfintere vero?“ mentre la baciavo le stuzzicavo il buco del culo, quel bacio voluttuoso e sensuale le fece cercare con una mano il cazzo. me lo scappellava lentamente e quel bacio era sempre più sensuale. ormai il mio dito era nello sfintere;
“zia girati, girati bene che te lo metto nel culo“. non era la prima volta perché s’inginocchiò tenendosi aperte le chiappe
”fai piano tesoro mio fai piano“ con i suoi umori vaginali le bagnai il buco del culo e tenendo le chiappe ben aperte appoggiai la cappella spingendo piano ma senza fermarmi …la cappella sparì in quello splendido culo “ohhh amore della zia me lo sento tutto dentro , che bello ma adesso fammi divertire“.
che splendida inculata... iniziai molto lentamente ma pensava zia ad arretrare, ero in estati, la pompavo fino a sbattere i coglioni contro il culo. zia reagiva alla mie penetrazioni a braccia tese, sbuffava si dimenava ed il mio cazzo era sempre più sprofondato in quel bellissimo culo. per quanto cercai di trattenere la sborra “zia vengo,vengo“
tenendola per l’addome la tenni schiacciata contro me e sborrai, sborrai, il corpo di zia era scosso da fremiti incontrollabili
“ti ho fatto male zietta?“ – “no amore della zia nooo, sei proprio un bravo stallone mi hai fatto godere ed ho goduto anche nella figa“ sollevò il lenzuolo e ci rilassammo baciandoci, parlando, coccolandoci. gli occhi di zia erano splendenti, mi baciava, mi accarezzava; “sono stanca dormiamo un po’“, si adagiò su di me e dopo poco tempo dormiva beata.
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