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Io e mio fratello alla nostra prima orgia


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
26.05.2025    |    819    |    0 9.5
"Qualcuno mi solleva una gamba, e una bocca calda si posa sul mio sesso, facendomi tremare..."
PASSIONE a IBIZA Capitolo 8 di 13

--- Gaia ---

Oggi è il nono giorno della nostra vacanza a Ibiza. Mancano solo due giorni prima di tornare alla normalità, ma oggi è diverso: è il giorno della follia, l’ultimo momento per abbandonarci completamente prima che tutto finisca. Alessio, mio fratello, cammina accanto a me, e c’è una tensione elettrica tra noi, un misto di attesa e desiderio. Elena, la nostra guida in questa avventura selvaggia, ci ha promesso qualcosa di unico: una festa esclusiva su una spiaggia privata, un evento riservato a pochi eletti. I suoi occhi brillano mentre ci conduce verso una maestosa villa, e il solo pensiero di ciò che ci aspetta mi fa tremare di eccitazione.

La villa si erge davanti a noi come un sogno di marmo e lusso, con colonne bianche che riflettono il sole al tramonto e giardini curati che profumano di fiori esotici. È un palazzo che trasuda opulenza, un luogo dove ogni regola sembra dissolversi. La servitù ci accoglie all’ingresso: uomini e donne in uniformi impeccabili, con sguardi neutri ma penetranti. Elena porge gli inviti con un sorriso sicuro, e dopo un rapido controllo, una cameriera ci fissa con voce calma: “Spogliatevi completamente. Alla festa, tutti devono essere nudi.”

Il cuore mi batte forte. Guardo Alessio, che esita per un istante prima di togliersi la camicia, rivelando il suo corpo scolpito. Elena, con un gesto fluido, lascia cadere il suo vestito leggero, il tessuto che scivola sulla sua pelle come una carezza.

“Forza, Gaia,” mi sussurra, il tono malizioso e provocante. Con mani tremanti, mi libero dei vestiti, sentendo l’aria calda accarezzarmi i seni, il ventre, le cosce. Siamo nudi, vulnerabili, e incredibilmente vivi. La servitù ci indica un sentiero di ciottoli che conduce alla spiaggia, e mentre camminiamo, il suono delle onde si mescola a risate e gemiti lontani.

Quando raggiungiamo la spiaggia, il mondo sembra esplodere in un caos di piacere. Cinquanta persone, metà uomini e metà donne, si muovono nude sulla sabbia bianca, i corpi illuminati dalle torce che ardono lungo la riva e dal riflesso dorato del tramonto.
È un’orgia in pieno svolgimento: corpi di ogni forma, età e colore si intrecciano senza pudore. L’aria è densa di odori - sudore, sesso, il salmastro del mare - e i suoni mi travolgono: gemiti, risate, il ritmo della carne che si scontra. Una donna dai capelli scuri è sdraiata sulla sabbia, un uomo tra le sue gambe mentre un altro le bacia il collo; poco più in là, un gruppo di tre si contorce in un groviglio di mani e bocche.

Elena ci guarda, un sorriso selvaggio sul volto. “Benvenuti,” dice, prendendomi per mano e trascinandomi verso la folla. Alessio ci segue, il respiro corto. All’inizio sono sopraffatta, ma poi Elena si avvicina, il suo corpo nudo contro il mio, e mi bacia. Le sue labbra sono morbide, calde, e il suo sapore mi inebria.

“Lasciati andare,” sussurra, le sue mani che scivolano sui miei fianchi, accendendo ogni nervo. Chiudo gli occhi e mi abbandono, il calore della sua pelle che si fonde con il mio. Quando li riapro, vedo Alessio catturato da una donna dalle curve generose, i capelli biondi che ondeggiano mentre lo bacia con foga. Un altro uomo le accarezza i seni, e Alessio si lascia travolgere, le mani che esplorano. Elena mi guida verso un gruppo: due uomini e una donna, tutti splendidi, con sguardi che promettono estasi.

“Lei è Gaia,” dice Elena, “è nuova.”

Un uomo dalla pelle scura, i muscoli tesi, mi sorride e mi tende la mano. “Piacere,” mormora, la voce profonda. Mi lascio condurre, e in un istante sono avvolta da loro: mani che mi sfiorano, bocche che mi assaggiano, corpi che si strusciano contro il mio.

Una lingua scivola lungo il mio collo, un’altra sulle mie cosce. Gemo, incapace di trattenermi. Qualcuno mi solleva una gamba, e una bocca calda si posa sul mio sesso, facendomi tremare. Guardo Elena, che geme mentre un uomo la prende da dietro, i suoi occhi fissi nei miei, pieni di eccitazione. Alessio è vicino, sdraiato sulla sabbia, la donna bionda che lo cavalca con un ritmo selvaggio, i suoi fianchi che si muovono in sincronia con i suoi gemiti. I nostri sguardi si incrociano, e sento un brivido proibito: siamo qui, insieme, immersi in questa follia.

Il mio corpo si tende sotto le attenzioni di queste mani sconosciute. L'uomo dalla pelle scura si inginocchia davanti a me, la sua lingua traccia cerchi sempre più stretti attorno alla figa. Chiudo gli occhi, abbandonandomi completamente alle sensazioni che mi travolgono.

"Guardami puta, " sussurra la donna accanto a me, i suoi capelli rossi che sfiorano il mio viso mentre si china a baciarmi. Le sue labbra sono diverse da quelle di Elena: più piene, più esigenti. Mi mordicchia il labbro inferiore mentre le sue dita scivolano sui miei capezzoli, pizzicandoli delicatamente.

Il piacere si accumula dentro di me come un'onda che cresce. Sento un gemito familiare e, aprendo gli occhi, vedo Alessio che mi osserva mentre la bionda continua a muoversi sopra di lui. C'è qualcosa nel suo sguardo, un misto di desiderio e proibizione – che mi eccita ancora di più.

"Vieni qui," dice l'uomo dalla pelle scura, sollevandomi. Mi ritrovo a cavalcioni su di lui, il suo sesso preme contro le mie grandi labbra pronte ad accoglierlo. Mi abbasso lentamente, sentendolo scivolare dentro me con una facilità che mi sorprende. Sono così bagnata che la mia figa è diventata un autostrada. Il suo calore mi riempie, facendomi gemere di piacere mentre mi adatto alla sua dimensione.

La donna dai capelli rossi si posiziona dietro di me, le sue mani mi accarezzano la schiena mentre inizio a muovermi. Sento i suoi seni premere contro di me, i suoi capezzoli duri sfiorano la mia pelle sensibile. Il ritmo diventa più intenso, più selvaggio.

"Più veloce," mormora l'uomo sotto di me, le sue mani che mi guidano i fianchi. "Cazzo che sguardo da troia hai!"

Elena si avvicina, il suo corpo lucido di sudore e desiderio. Si inginocchia accanto a noi e mi bacia appassionatamente, la sua lingua mi profana la bocca, senza pietà mentre continuo a cavalcare l'uomo. Le sue dita scivolano tra i miei seni, poi più giù, dove i nostri corpi si uniscono, e inizia a massaggiare il mio clitoride con movimenti circolari.

"Ti piace?" mi sussurra all'orecchio. "Ti piace essere posseduta da uno sconosciuto?"

Seguo il suo sguardo e vedo che Alessio si è liberato dalla bionda e ora ci osserva, il suo cazzo ancora eretto, gli occhi fissi su di me mentre mi muovo sul corpo dell'uomo dalla pelle scura. Un brivido mi attraversa la schiena; è sbagliato, proibito, ma non riesco a fermarmi. Anzi, la sua presenza mi eccita ancora di più.

"Sì," ansimo, rispondendo a Elena. "Mi piace essere scopata e abusata... da tutti."

L'uomo sotto di me accelera il ritmo, spingendo più forte dentro di me. La donna dai capelli rossi si sposta, posizionandosi accanto a lui, e inizia a baciargli il collo mentre le sue mani continuano a esplorare il mio corpo. Elena si abbassa, la sua lingua che si unisce alle dita sul mio clitoride, creando un vortice di sensazioni che mi fa tremare.
Alessio si avvicina lentamente, come ipnotizzato. Si inginocchia accanto a noi, gli occhi fissi nei miei. C'è esitazione nel suo sguardo, ma anche un desiderio inconfondibile.

"Vieni qui," mormoro, tendendo una mano verso di lui.

Elena sorride maliziosamente e si sposta per fargli spazio. Alessio si avvicina e, con mia sorpresa, sono le sue labbra che cercano le mie, esitanti all'inizio, poi con una passione che non avevo mai immaginato. Il sapore del suo bacio è diverso, proibito, eccitante. Mentre l'uomo sotto di me continua a penetrarmi con spinte sempre più profonde, la mano di Alessio scivola sul mio seno, lo accarezza con una familiarità che mi sorprende.

Mi aggrappo alle spalle di Alessio mentre l'orgasmo inizia a costruirsi dentro di me, un'onda di calore parte dalla mia vagina e si espande in tutto il corpo. La donna dai capelli rossi si unisce a noi, le sue labbra trovano quelle di Alessio mentre la sua mano si intreccia con quella di lui sul mio seno.

"Voglio vederti godere," mormora Alessio contro il mio orecchio, la voce roca di desiderio.

Queste parole mi spingono oltre il limite. Getto indietro la testa e grido, il corpo scosso da tremiti incontrollabili mentre l'orgasmo mi travolge. L'uomo sotto di me accelera il ritmo, i suoi gemiti si uniscono ai miei mentre si svuota dentro di me.
Cado in avanti, esausta e soddisfatta, il respiro affannoso. Ma Elena ha altri piani. Mi aiuta ad alzarmi dalle braccia dell'uomo e mi guida verso un divano di vimini poco distante, dove altri corpi si intrecciano in figure impossibili.

"Alzati e seguimi," sussurra Elena, guidandomi attraverso il tappeto di corpi sulla sabbia. Le mie gambe sono ancora tremanti per l'orgasmo appena vissuto, il mio corpo ipersensibile. Alessio ci segue, il suo sguardo non lascia mai il mio.

Sul divano di vimini, una donna dalla pelle ambrata geme mentre due uomini la penetrano simultaneamente. I loro corpi si muovono in un ritmo ipnotico, come un'antica danza tribale. Elena mi fa sedere su un cuscino accanto a loro, le sue mani scivolano lungo la mia schiena.

"Guardali," mi sussurra all'orecchio. "Guarda come la donna gode, senza limiti o paure e ora tu sarai come lei. Ti farò scopare da tre uomini, tutti i tuoi buchi riempiti e ti faranno impazzire dal piacere."

Alessio mi guarda con un profondo desiderio, ma una donna sulla cinquantina gli afferra il cazzo e una più giovane lo bacia, portandolo lontano da me. La donna più matura inizia a succhiare Alessio con passione mentre la più giovane continua a baciarlo. Lo vedo perdersi nei loro tocchi esperti, i suoi gemiti mi raggiungono attraverso la distanza che ci separa.

Elena mi sorride maliziosamente. "Non preoccuparti di lui," sussurra al mio orecchio. "Concentrati su ciò che sta per succederti."

Come evocati dalle sue parole, tre uomini si avvicinano a noi. Uno è alto e atletico, con capelli castani e occhi verdi penetranti; il secondo è più massiccio, con la barba corta e tatuaggi che decorano il suo corpo muscoloso; il terzo è più giovane, snello, con un'espressione quasi timida che contrasta con il suo sesso già eretto.

"Questa è Giulio, Marco e Davide," presenta Elena, accarezzandomi i capelli. "Saranno loro a mostrarti cosa significa essere trattata come una troia che sei, presa completamente."

Giulio, quello più alto, si inginocchia davanti a me, le sue mani scivolano sulle mie cosce aprendole delicatamente. La sua lingua trova subito il mio clitoride ancora sensibile, facendomi gemere. Marco si posiziona dietro di me, le sue mani forti mi massaggiano le spalle prima di scendere a coppare i miei seni. Davide resta in piedi accanto a me, il suo cazzo all'altezza del mio viso.

"Prendilo in bocca," mi ordina Elena dolcemente, guidando la mia testa verso di lui.

Ubbidisco, aprendo le labbra per accoglierlo. Il suo sapore si mescola con quello salato dell'aria marina. Mentre la lingua di Giulio continua a torturarmi deliziosamente, sento le dita di Marco scivolare lungo la mia schiena, verso il solco tra le mie natiche. Un brivido mi percorre quando un dito lubrificato inizia a massaggiare la mia apertura posteriore.

"Rilassati," mi sussurra Elena, accarezzandomi i capelli mentre continuo a succhiare Davide. "Lasciati guidare dal tuo corpo e dalle sensazioni."

Il dito di Marco preme gentilmente, penetrandomi lentamente. La sensazione è strana, un misto di disagio e piacere proibito. Gemo attorno al cazzo di Davide, che risponde con un sussulto di piacere.

Giulio solleva la testa dal mio sesso. "È pronta, ora è bella larga e lubrificata," dice con voce roca. Si alza, sostituendo la sua lingua con il suo cazzo duro. Lo sento premere contro la mia apertura bagnata, entrando lentamente, riempiendomi completamente.

"Oh Dio," gemo, il cazzo di Davide scivola fuori dalla mia bocca. Marco continua a preparare il mio ano, aggiungendo un secondo dito, mentre Giulio inizia a spingersi dentro di me con movimenti profondi e misurati.

Elena mi osserva, gli occhi lucidi di eccitazione. "Ti piace, vero? Ti piace essere riempita così."

Non è una domanda, ma rispondo comunque con un gemito di assenso. Davide mi prende delicatamente la testa tra le mani, guidandomi di nuovo verso il suo cazzo. Lo prendo in bocca, succhiandolo con più foga mentre il piacere di Giulio che mi scopa si intensifica.

"È ora, anche il tuo culo è pronto per essere violato" dice Marco, rimuovendo le dita. Sento qualcosa di freddo e scivoloso versato tra le mie natiche, poi la pressione del suo glande contro la mia apertura posteriore. Il dolore iniziale si trasforma rapidamente in una sensazione di pienezza mai provata prima quando inizia a penetrarmi lentamente.

"Respira," mi incoraggia Elena, baciandomi la guancia. "Lasciati andare. Ricordati come è stato bello essere inculata da tuo fratello!"

I due uomini trovano un ritmo, uno entra mentre l'altro esce, creando un'onda di piacere che mi attraversa completamente. Davide geme mentre accelero il ritmo della mia bocca sul suo sesso, la mia lingua che gioca con la punta sensibile.

Alzo lo sguardo e vedo Alessio che mi osserva da lontano, ipnotizzato, mentre le due donne continuano a occuparsi di lui. I nostri occhi si incontrano in mezzo a questa follia di corpi e piacere. C'è qualcosa di primordiale nel suo sguardo, un desiderio che va oltre i tabù, oltre le regole del mondo che abbiamo lasciato alle spalle.

"Guarda tuo fratello," sussurra Elena al mio orecchio. "Guarda come ti desidera mentre vieni scopata da questi uomini."

Queste parole mi spingono verso un nuovo livello di eccitazione. I movimenti dei tre uomini si intensificano, i loro respiri diventano più pesanti. Sento l'orgasmo costruirsi dentro di me, più potente di qualsiasi cosa abbia mai provato. È come se ogni cellula del mio corpo fosse carica di elettricità, pronta a esplodere.

Davide è il primo a cedere, i suoi fianchi scattano in avanti mentre affonda più profondamente nella mia bocca. Il suo liquido caldo mi inonda la gola, e deglutisco istintivamente, sentendo il suo sapore salato scivolare dentro di me. Questo scatena una reazione a catena: Marco aumenta la velocità delle sue spinte nel mio ano, le sue dita affondano nella carne morbida dei miei fianchi mentre geme il mio nome.

Giulio continua a muoversi dentro di me, il suo ritmo diventa frenetico mentre sente le contrazioni del mio corpo intorno al suo sesso. I suoi occhi si fissano nei miei, pieni di lussuria e ammirazione.

"Godi, puttana," mi ordina, la voce roca di desiderio.

E io obbedisco. L'orgasmo mi travolge come un'onda tsunami, facendomi tremare dalla testa ai piedi. Grido, incapace di trattenermi, mentre il piacere esplode dal mio centro e si irradia in ogni angolo del mio essere. Giulio si unisce a me nell'estasi, riempiendomi del suo calore.
Cado in avanti, esausta, il corpo lucido di sudore e fluidi. Elena mi accarezza i capelli, un sorriso compiaciuto sul volto.

Con la coda dell'occhio, vedo Alessio che si libera dalle due donne e si avvicina lentamente. Il suo corpo è teso, il suo sesso ancora eretto. C'è qualcosa nel suo sguardo che mi fa rabbrividire, un misto di desiderio inconfessabile e possessività che non gli avevo mai visto prima.

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Il mio amico(utente di A69) che rimarrà sconosciuto a voi, visto che desidera rimanere anonimo mi ha chiesto di scrivere una nuova storia incentrata sulla relazione che ha con la sorella. Mi ha raccontato brevemente di una loro vacanza ad Ibiza e io ho iniziato a tessere una ragnatela di immagini e situazioni che sono diventate alla fine un romanzo. Troppo lungo per essere rinchiuso in una sola storia. Quindi ho deciso di pubblicare ogni settimana 3 capitoli per rendere la lettura più piacevole e scorrevole. Vi ricordo che esistono altre due storie con Alessio e Gaia: Un gioco Proibito e il Segreto di Alessio e Gaia. Ho impiegato quasi un mese a scrivere questa storia e spero che vi possa piacere e soprattutto eccitare. Se poi riceverò tanti commenti positivi e tante letture, come normalmente accade, trasformerò questa storia in un romanzo vero e proprio che verrà pubblicato. Dimenticavo di dirvi che tutto quello che leggerete è tutto frutto della mia fantasia, che ha attinto a qualche mia esperienza reale del passato. Spero possa piacervi ed eccitarvi così tanto da scrivermi e propormi un’avventura tra di noi …
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Eccoci qua: tocca a voi decidere se sono un genio incompreso o solo un tizio che si illude di saper scrivere. Dai, un votino non me lo potete negare, non siate tirchi! E se vi va, buttate lì un commento: anche uno di quelli che strappa una risata, che male non fa.

Scrivo queste storie perché mi piace farvi viaggiare con la fantasia, ma, lo ammetto, anche per mettermi un po’ in vetrina. Sono tipo un venditore di sogni proibiti, di quelli che piazzano la bancarella all’angolo della strada. E sì, ho un debole per le donne, non lo nego, ma non ho un “tipo” fisso. Mi piace variare, sperimentare, buttarmi nel caos delle possibilità.

Se vi va di entrare nel mio club di fan (o meglio, di complici), fatevi avanti. Chissà, magari insieme possiamo inventare , o vivere, ancora meglio, una storia ancora più folle. Io sono un maestro della pubblicità subliminale, mi vendo tra le righe, ma il modo migliore per capirmi è conoscermi di persona. Poi si vedrà dove ci porta la corrente!

Potete contattarmi qui su A69 o su Te. le. gr. am, stesso nick: giorgal73. Proposte, idee, commenti, o magari un invito a una serata o un club per scrivere insieme il prossimo capitolo – sono tutto orecchi e anche qualcosina di ...
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