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Max e Dany story: Cap. 15 - GIORNATA DI SHOPPING


di XMX
13.09.2022    |    832    |    2 9.4
"Cercò un taxi, non voleva prendere il bus per evitare quello che le era successo le volte precedenti con tutte le mani addosso, ma dopo 20 minuti di attesa..."
Un pomeriggio Dany decise di andare a fare un po’ di shopping e telefonò a Max, lui rispose che doveva lavorare e non poteva accompagnarla, come faceva sempre, e le disse di andare da sola, lei rispose che avrebbe preferito uscire con lui, ma dato che era una splendida giornata di sole non voleva rimanere in casa e decise di andare.
Si preparò vestendosi come al suo solito, nonostante doveva uscire da sola, in maniera provocante, minigonna rossa, camicetta bianca legata in vita, senza intimo, scarpe rosse con tacchi a spillo, capelli biondi sciolti e trucco ben marcato con il solito rossetto rosso fuoco.
Cercò un taxi, non voleva prendere il bus per evitare quello che le era successo le volte precedenti con tutte le mani addosso, ma dopo 20 minuti di attesa non ne trovo uno a disposizione e a malincuore si recò alla fermata dell’autobus.
Mentre aspettava molte auto di passaggio si fermavano davanti a lei dicendole che era bona, che bella figa, quando me la dai e le fischiavano appresso, lei faceva finta di nulla fumava nervosamente una sigaretta.
Salita sul bus notò che per fortuna era abbastanza vuoto, non c’erano posti a sedere, ma il corridoio era libero e lei si posizionò in fondo dove c’era più spazio.
Dopo tre fermate salirono sul bus un gruppo di cinque ragazzi che vedendola non persero tempo per mettersi vicino a lei e pian piano si stringevano sempre di più vicino al suo corpo.
Uno di loro le disse in un orecchio che era molto bella, lei lo guardò facendogli un sorrisino, in tutta risposta il ragazzo le mise una mano sulla vita e la tirò a se stringendola forte, gli altri ragazzi subito si accostarono e aderirono al suo corpo, non poteva più muoversi, le mani dei ragazzi cominciarono a toccarla ovunque, sul culo, sul seno, sulle gambe, lei non poteva far altro che subire quei palpamenti, che tutto sommato le facevano piacere, fino a che uno dei ragazzi non andò oltre, infilò la mano sotto la minigonna e con suo stupore sentì che era senza slip, comincio a toccarle la figa, poi infilò un dito dentro e iniziò a masturbarla, lei guardò fissa negli occhi del ragazzo e iniziò a mugugnare, si era eccitata, il suo sguardo si faceva sempre più smielato come per ringraziarlo, le dita nella figa e i palpeggiamenti sul seno e sul culo fecero il loro effetto, venne nella mano del ragazzo che tirò via la mano e si mise le dita in bocca per gustare i suoi umori.
Poi alzò gli occhi e vide che era arrivata alla sua fermata, con fatica si svincolò dall’accerchiamento e scese dal bus allontanandosi velocemente, mente i ragazzi la guardavano dispiaciuti dai finestrini.
Guardando le vetrine decise di comprare un nuovo paio di scarpe per aumentare la sua innumerevole collezione e le venne in mente di un negozio in cui era già stata con Max dove aveva comprato uno stivale bianco e nella prova il commesso allungava la mano per toccarle la figa, si diresse la ed entrata cominciò a guardare le scarpe in esposizione, il commesso la riconobbe subito e si affrettò a servire un’altra cliente per recarsi da lei.
Scelto un paio di scarpe nere lucide con tacco alto le provò, ma non era contenta della sua scelta, non le vedeva bene ai piedi, il commesso le disse che quel tipo di scarpe vanno con le calze e non a gambe nude, lei rispose che non le aveva con se, ma lui replicò che ne aveva un paio a disposizione per le prove, si recò al bancone e le diede a Dany dicendole di recarsi nel camerino per infilarle.
Così fece, ma non riusciva a metterle perché non essendo nuove non scivolavano sulla gamba un po’ sudata, chiamò il commesso e gli chiese se la poteva aiutare, subito accolse la richiesta dicendo di aspettare un momento perché doveva chiudere la porta del negozio per aiutarla.
Entrò nel camerino, che era appartato e non a vista delle vetrine, e disse a Dany di sedersi su di un piccolo divanetto così avrebbe potuto infilarle le calze, lei ubbidì e alzò una gamba, il commesso sbarrò gli occhi, la sua figa depilata era a vista, a quel punto si ricordò che anche la volta passata aveva avuto quella visione celestiale, ma questa volta voleva approfittare della situazione, iniziò a mettere la prima calza, ma la sua mano continuò la corsa arrivando direttamente alla figa e le disse che stavolta non gli scappava.
Dany lo guardò indecisa, non c’era Max e non voleva fargli uno sgarbo, ma il commesso ormai era partito, le infilò due dita in figa, le slacciò la camicetta e cominciò a succhiarle i seni, lei non fece niente per rifiutare quell’assalto, ma nel tempo stesso pensava che non era giusto quando non c’era il marito.
L’uomo tirò fuori il cazzo e lo avvicinò alla sua bocca, lei cercava di evitare di prenderlo, ma lo struscio vicino alle labbra le accesero l’eccitazione, aprì la bocca e lo ingoiò fino alla gola, gli fece un gigantesco pompino, l’uomo stava quasi per venire allora lo tirò fuori e lo infilò nella figa scopandola con vigore, lei finalmente si abbandonò e cominciò a godere.
Bussarono alla porta del negozio, ma il sapere che qualcuno poteva entrare eccitò ancora di più i due, lui come un forsennato pompava sempre più forte, lei godendo continuava a dire di sfondarla tutta, vennero tutte e due insieme, lui le sborrò copiosamente nella figa e lei con la mano raccolse quella che fuoriusciva per mettersela in bocca e inghiottirla.
Dany si riassestò e uscì dal negozio dicendo che le scarpe le avrebbe comprate un’altra volta, prese un taxi e tornò a casa.
Quando Max arrivò lei lo abbracciò quasi piangendo chiedendogli di perdonarla perché aveva fatto una cosa che non doveva senza di lui e raccontò l’accaduto, Max l’accarezzò, la strinse a lui, la baciò e le disse che non aveva importanza, se la cosa le era piaciuta lui era contento lo stesso.
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