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Una dark room... fatta in casa


di Luke74Fe
15.01.2019    |    8.000    |    3 6.4
"Dopo dieci minuti chiamai la seconda coppia, sempre facendoli avvicinare sotto casa..."
Un mio amico organizzava spesso, a casa sua, festini erotici. Aveva contatti con alcune coppie scambiste alle quali univa qualche singolo e, raramente, qualche "amichetta" (secondo me a pagamento, ma lui ha sempre negato e forse sono io il malizioso).

Ho partecipato spesso a questi festini, sempre offerti da questo mio amico per il semplice gusto di fare qualcosa di diverso. Lo aiutavo nell'organizzazione, per avere sempre una perfetta riuscita. Quando le coppie hanno iniziato a legare (e scambiare esclusivamente) tra di loro, per i singoli è iniziato un periodo duro di competizione, in cui sovente qualcuno tornava a casa dopo aver solo guardato senza fare nulla (a parte masturbarsi). Venivano "premiati" solo i più fisicamente prestanti.

Come fare per ravvivare un po' la situazione, senza impazzire a cercare nuove coppie? Che poi, queste nuove coppie avrebbero sicuramente iniziato a legare tra di loro ritornando al punto di prima.

Un lampo di genio mi ha attraversato il cervello. Sì, quello che ho tra le orecchie e non quello tra le gambe. La casa era anche grande a sufficienza per attuare l'idea che poi si è rivelata azzeccatissima.

Per quella sera abbiamo organizzato in maniera diversa: tre coppie, due singoli (io ed il mio amico). Nessuna delle coppie sapeva chi sarebbero state le altre due (abbiamo scelto due coppie che non avevano mai giocato tra loro ed una era nuova anche per noi). Ma tutte erano avvisate del nuovo gioco. Ognuna delle tre doveva trovarsi ad un punto preciso nella zona intorno alla casa del mio amico, poi le avremmo contattate noi al momento opportuno.

All'ora X, chiamai la prima coppia (quella nuova): "venite in via tal dei tali numero ecc". Sono arrivati in casa, quattro chiacchiere conoscitive, li abbiamo fatti accomodare in una stanzina in cui si sarebbero poi spogliati completamente, chiusi dentro.
Dopo dieci minuti chiamai la seconda coppia, sempre facendoli avvicinare sotto casa. Qui la situazione è stata più breve, perché già ci si conosceva. Anzi, sarebbero dovuti stare in silenzio per non farsi sentire dagli altri. Anche loro li abbiamo fatti accomodare in un'altra stanza, sempre chiusi dentro, dalla quale sarebbero usciti completamente nudi.
Altri dieci minuti e chiamai la terza coppia, stessa situazione.

Entrai nelle tre stanze una alla volta, dopo aver controllato che si fossero spogliati del tutto consegnai agli uomini dei braccialetti luminescenti verdi, mentre erano arancioni per le donne. Una alla volta accompagnai le donne in camera da letto, completamente buia. Chi era dentro non vedeva chi fosse ad entrare, e chi entrava non vedeva chi fosse dentro, grazie al corridoio anch'esso non illuminato. Una vera e propria dark room fatta in casa.

Poi fu la volta degli uomini: portai anche loro. In ordine sparso, per non fare riconoscere i rispettivi partner, almeno non subito. Raccomandai le regole del gioco: si bisbiglia solo per non farsi riconoscere, tutti devono divertirsi, se si riconosce subito il proprio partner cercare di cambiare per favorire lo scambio, i maschi devono indossare un preservativo per ogni penetrazione, ricordarsi che oltre a loro sei c'eravamo anche noi due. Era consentito urlare solo se si godeva (e lì naturalmente si riconosceva il proprio partner).

Fu una serata indimenticabile. Alla fine chiamai all'appello le tre coppie, una alla volta, e le riaccompagniai nelle rispettive stanze in cui si erano spogliati, per rivestirsi. Poi le congedammo una alla volta, in modo che non si potessero incontrare e riconoscere alla luce. Solo io e il mio amico siamo a conoscenza di chi fossero.

Visto il successo dell'esperimento, la volta dopo oltre a tre coppie invitammo anche un altro single, quello che più spesso rimaneva col cazzo in mano nelle precedenti feste. Lui fu l'ultimo ad entrare in casa ed il primo ad uscire, non doveva sapere chi fossero le tre coppie. Anche questa volta, divertimento all'estremo. Idem per il ragazzo che questa volta era tornato a casa soddisfatto e ci ha tanto ringraziati.

Con la scusa del buio, abbiamo esaltato tutti gli altri sensi e si trombava senza pregiudizi. Ognuno ha avuto il suo ritaglio di piacere.

Abbiamo ripetuto altre volte l'esperienza, le coppie più di tre non potevano essere, perché va bene la casa grande, ma non era una reggia. Anche i singoli più di due oltre a noi non li abbiamo mai accettati, proprio perché sennò ci toccava fare un trenino.

Poi il mio amico si è fidanzato e la pacchia è finita. Per ora...
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