Prime Esperienze
Anal un po' imbarazzante (Storia Vera)

12.12.2023 |
4.193 |
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"Non ne abbiamo mai più parlato, per me però, rimane un bellissimo ricordo delle avventure di quella storia..."
Premessa: ogni storia che scriverò su questo profilo è frutto di avventure vissute, buona lettura ❤️Frequentavo questa ragazza (23enne come me) da qualche mese.
Si era trasferita da poco a Bruxelles per l'Erasmus e io ero la con lei per farmi una settimana di vacanza.
Non viveva da sola, era ospitata da una signora francese insieme alla figlia e ad altre 3 ragazze italiane, pure loro là per studio.
Avevamo passato tutto il giorno in giro a visitare musei, eravamo appena tornati a casa, stanchissimi, ci eravamo lavati e ci stavamo rivestendo in camera da letto per prepararci alla cena.
La guardo nuda di spalle ed era stupenda, una Dea.
Aveva un corpo ben formato da anni e anni di nuoto, il suo culetto piccolo e muscoloso era sempre dannatamente invitante per la mia faccia.
Lo guardo e non resisto, mi inginocchio dietro di lei e, senza dirle nulla, le fiondo il viso tra le natiche e incomincio a leccare l'ano.
Lei fece uno scattino perché non se lo aspettava, ma dopo poco mi spinge in dietro il sedere.
La mia lingua lecca in profondità.
Leccata dopo leccata sento il suo sfintere rilassarli, i muscoli stendersi, diventava tutto molto più umido e morbido, il suo sapore di culetto pulito era indescrivibile, la mia droga.
La leccavo come se non potessi controllarmi, come se il mio fosse un istinto primordiale, come se fosse la mia natura stessa a chiedermi, anzi, a impormi di farlo.
Lei che poco per volta si piegava sulla scrivania per farmi accedere meglio in profondità.
Ansimava mentre io mi nutrivo cercando di non farci sentire dalle sue coinquiline.
Ma poi mi stacco, mi alzo, mi abbasso i pantaloni e le appoggio la mia punta.
Era gonfissimo, pulsava, attendeva da troppo tempo, ricordo che avevo la cappella fradicia.
Gliela strofino sull’ano facendo leggera pressione.
Ma il suo ano era troppo rilassato e la mia cappella era troppo sbavata, è scivolato dentro al suo culetto in una botta di piacere intenso.
Quella sensazione della cappella che penetra l’ano, schiacciata dai suoi muscoli, la mia asta che continua da andare in profondità aprendo sempre di più il suo culo.
Lei che si lascia andare sulla scrivania, io che incomincio a muovermi avanti e indietro, ricordo che fece cadere diverse cose per terra mentre la inculavo.
Non era la prima volta che le penetravo l'ano ma era la prima volta che lo facevo senza preservativo.
Tempo pochi secondi e la sposto sul letto, dietro di noi, piegata a 90 a bordo del materasso con le ginocchia per terra.
La scopo con forza come se non volessi in nessun modo che lei potessi spostarsi, avevo bisogno di godere, avevo bisogno di venire.
Il mio membro duro scorreva velocemente come se fosse fatto apposta per il suo culo, godevo talmente tanto che non riuscivo a controllarmi, avevo solo bisogno di tenerla ferma e di usarla.
La stringevo dietro il collo, schiacciandola sul materasso, doveva stare ferma, era mia cazzo.
Ricordo che ci guardammo negli occhi, mentre glielo sbattevo e ricordo che era tutta rossa sulle guance, godeva più di me, lei impazziva proprio per il sesso anale.
Dopo un po' mi sento al limite e le chiedo se potevo venire.
Mi rispose: "Si.."
Io: "Ma sono senza preservativo.."
E lei: "Ma sei dietro.."
Lo spinsi il più a fondo possibile, in modo che tra di noi non ci fosse aria, la mia asta era completamente dentro il suo culo, le mie palle schiacciate contro la sua vagina, mi fermai.. ed esplosi.. tutto.. in profondità..
Fu il paradiso, lo sentii pulsare a ogni orgasmo.. quasi tremavo anch'io..
Mi avvinghiai ai sui fianchi e al suo seno, non so se la stessi stringendo troppo forte ma non mi importava, la lasciai solo ad orgasmo finito, morto della mia dolce morte.
Un pezzo della mia anima era finito del suo corpo.
Poi mi ripresi un attimo, le chiesi se stava bene (visto il palo che aveva appena preso).
Presi un fazzoletto e, mentre lo tiravo fuori, glielo appoggia contro l'ano per evitare che il mio seme colasse sulla sua vagina.
A quel punto, come al solito, volevo ricambiare l'orgasmo, la presi e, mezza accovacciata per terra, la inizia a sditalinare forte, conoscevo il suo corpo e sapevo come fare.
Lei, porella, già non capiva più niente per la scopata che aveva appena ricevuto, in più, masturbandola così, le feci perdere completamente il controllo del suo corpo e si mise a schizzare per terra fiumi di squirt.
Acqua santa che di solito finiva sul mio viso sta volta era finita ovunque.
Il problema che, presa dal momento, dimenticò il fazzoletto che fece cadere e il suo ano (ancora aperto) fece colare tutta il mio seme caldo sul pavimento.
Immaginatevi la scena: io che la masturbo veloce, lei che squirta mentre le cola il mio orgasmo caldo dal culo.
Fu fantastico, ma qui arriva la domanda: "Perché fu imbarazzante?"
Perché appena finì di venire si accorse che il colore del mio orgasmo, non era bianco.. diciamo che si era un po' scurito visto il posto in cui era finito..
Lei imbarazzatissima, io che le dicevo di non preoccuparsi, ero ancora sconvolto dall'orgasmo che avevo avuto, sudato e stremato.
Avevo il braccio tutto schizzato e il dorso della mano sporca del mio seme che mi era colato addosso e le dita che mi tremavano.
Era imbarazzata perché si sentiva responsabile, ma il responsabile ero io ahah
Mi mise un fazzoletto sulla mano per asciugarmi, siamo andati a lavarci e abbiamo pulito tutto da liquidi vari.
Poi niente, bacini, cena e come se nulla fosse.
Non ne abbiamo mai più parlato, per me però, rimane un bellissimo ricordo delle avventure di quella storia.
(se ti è piaciuto il racconto lasciami un pollice in su o un commento, se ricevo supporto ne scriverò altri ♥)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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