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Prime Esperienze
LE FANTASIE DELLA “MIA” SINGOLA: VORREBBE ANDARE AD UNA FESTA PRIVATA!!! LA PORTO?

29.10.2020 |
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"Urlo ancora di più, lo sai che sei troppo grosso per la mia fica e ti sento tutto, mi riempi tutta fino alla pancia, sono in fiamme, la mia mente va via, ..."
Con te mi piace conoscere, scoprire, sperimentare ... ho voglia ... di indossare un mini vestitino con autoreggenti, guanti in pizzo, tacchi a spillo e una mascherina sugli occhi. Niente slip e reggiseno. Tu al mio fianco, la tua mano che stringe la mia, pantaloni eleganti e camicia bianca, ed il tuo profumo di maschio. Entriamo in questa stanza un po’ buia, ci sono altre persone e mi accorgo che ci guardano ma non ho paura, anzi, sono eccitata. Molto eccitata. C'è musica in sottofondo, mi porti al centro della stanza e così, in piedi, iniziamo a muoverci lentamente. Mi stringi. I miei capezzoli premono contro il tuo torace, li sento indurirsi e farmi male. Alzo il viso e cerco il tuo, sei così alto, e con la lingua inizio a leccarti leggermente gli occhi, le guance, il naso ... le labbra ... entro nella tua bocca e le nostre lingue si cercano e si trovano, si attorcigliano, si frugano, si riconoscono, non si staccano più.
Non è un bacio, è un’esperienza erotica sconvolgente, è qualcosa che mi sconvolge totalmente, sento un calore enorme crescermi dentro, la mia pancia è contro la tua, e inizio a sentire il tuo cazzo indurirsi e premere contro la mia pelle ... brucio, capisco che non posso resisterti, la mia fica è in fiamme e di colpo mi sciolgo, il mio liquido caldo mi cola sulle cosce, sulle calze, per terra, sto godendo e non riesco a smettere, sono un fiume, un lago, non so bene cosa sono, ma non ho mai goduto così e mi sento la troia più troia di tutte e mi piace sentire gli sguardi di tutti sulla mia pelle.
Mi piace che mi guardino arrivare, godere, sborrare, che mi sentano urlare e mugolare come una cagna. Mi accorgo. che ci sono solo uomini e che tutti, ma proprio tutti, sono intorno a noi e ci osservano. Sono nudi, i loro cazzi in erezione, siamo un grande spettacolo, non ci staccano gli occhi di dosso, qualcuno inizia a masturbarsi.
Mi prendi per mano e cosi, mentre sto ancora arrivando mi fai fare un giro nella stanza, sono la tua puttana personale, la tua troia e vuoi che gli altri lo sappiano, vuoi che vedano quanto sei stato capace di farmi godere solamente toccando la mia pelle.
Ma non ti basta. C'è un letto, ci sono lenzuola di seta nere. Mi fai sdraiare. Mi allarghi le gambe. Vuoi che tutti vedano la mia fica aperta e bagnata. La tua mano percorre il mio corpo, le tue dita entrano nella mia bocca e io le succhio, disperatamente. Mi strizzi i capezzoli, urlo, mi fai male. Ma allargo ancora di più le gambe, la voglia che ho di essere presa, penetrata, sbattuta, mi fa impazzire. Le tue dita sono dentro la mia fica e le muovi su e giù, dentro e fuori, prima piano, poi sempre più forte, io colo, sborro, ti bagno e urlo, mi sento urlare e gemere, mi sento arrivare senza una fine, non capisco più niente. Ti voglio. Ti voglio. Ti voglio così tanto, che mi metto a piangere, non puoi farmi questo, non puoi farmi aspettare ancora.
Ti guardo. Sei bellissimo, sei ... grande, il tuo cazzo è gonfio, durissimo, enorme e io non ne posso più. Sei sopra di me e me lo metti in bocca. Comincio a succhiarlo. Diventa sempre più grosso, turgido, pieno. Ti prego, io ti voglio dentro. Non ci riesco di resistere. Finalmente ti impietosisci. Con un unico movimento me lo spingi forte nella fica. Urlo ancora di più, lo sai che sei troppo grosso per la mia fica e ti sento tutto, mi riempi tutta fino alla pancia, sono in fiamme, la mia mente va via, da un'altra parte.
Sento il peso del tuo corpo, sento il tuo odore, le mie gambe allacciate alle tue. Ti stai muovendo, mi stai scopando, sbattendo, ti sto allagando, ci stanno guardando, sono intorno a noi, non me ne frega un cazzo, voglio che ci guardino, che vedano come sto godendo, sborrando, urlando, piangendo.
Continui a scoparmi, a sbattermi, e spingi, tu spingi dentro di me, sempre più in fondo, sempre più forte, mi fai quasi male e io non so più se urlo per il dolore o per il piacere.
Ti guardo. Sei come un animale. Uno splendido, magnifico animale da monta, un toro, uno stallone pazzo. Gli altri ti guardano e io lo so che ti invidiano. Perché sei bello, potente, e porco ... Bello come la notte e bello come il sole, davvero.
E poi ... arrivi. Ti sento. Arrivi così tanto che il mio liquido e il tuo diventano un fiume, e ci laviamo, ci bagniamo tutti, siamo pieni delle nostre sborre, siamo una cosa sola. Ti sento urlare così forte che la mia mente e il mio corpo vanno in frantumi e arrivo con te, ancora e poi ancora e ancora. Si può godere così? Si. Con te. Per te. Capisco di avere raggiunto il massimo, o forse no. Forse posso godere ancora di più, arrivare in modo ancora più coinvolgente, non ci sono limiti con te.
Mi dispiace. Mi dispiace per non averlo mai saputo, mai provato. Mi chiedo per quanto durerà, non importa. Ti guardo e ti riguardo, adesso sei abbandonato su di me, gli occhi chiusi, i capelli un po' scomposti, il profumo del tuo sudore ... quanto mi piace. So che fra poco ricomincerò. Sei troppo sesso, troppo tutto, non riesco a lasciarti stare. Non ci riesco proprio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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