Prime Esperienze
La mente è tutto

28.01.2025 |
368 |
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"Quanto può andare lontano una coppia senza questa libertà? Quanto possiamo tenerci tutto dentro e soffocare questi istinti primordiali?
Il vero amore è trattenersi o liberarsi insieme..."
Perché non ci diciamo tutto? Forse è più semplice infilare il pene dentro una vagina e lasciare che i propri fluidi scorrano piuttosto che esternare quel desiderio.Seduti l'uno di fronte all'altro, un pensiero intimo che rimane confinato dentro la propria mente piuttosto che uscire fuori.
La vedo gemere e dentro di me penso "ha gli occhi chiusi, in quel pensiero ci sono io? Anche io? O qualcos'altro?".
Quanto sarebbe complice, in un dato momento, sussurrare all'orecchio e dire "adesso ti guarderei mentre un altro di infila il suo cazzo dentro, sono proprio curioso di vedere come reagiresti".
E per pochi secondi la forza dei colpi aumenta, quasi da farle male, spinti da un'eccitazione che però non esce fuori, rimane confinata nella propria mente.
E così in un alternarsi di spinte interne che oscillano fra innumerevoli perversioni, che potrebbero portare la coppia ad un livello diverso, rimangono tanti interrogativi che iniziano con eppure...
Cosa ci ferma? Non lo so, a volte la paura di non essere capiti o la paura che l'altro dica di si solo per farci un piacere, senza che percepisca realmente la profondità di quello slancio.
Quanto può andare lontano una coppia senza questa libertà? Quanto possiamo tenerci tutto dentro e soffocare questi istinti primordiali?
Il vero amore è trattenersi o liberarsi insieme all'altro?
Eppure è potente quell'energia quando le dici "raccontami una volta che hai goduto ma non c'ero io" e sei lì mentre con una mano ti massaggia e con l'altra ti tiene il collo e ti sussurra all'orecchio quelle parole che sono in grado di farti provare un'eccitazione potente e diversa dal solito, che spezza la routine.
Quanto può essere strabordante vedere una cosa che ti appartiene essere, per un po', di un'altra persona che non la maltratta ma anzi le da quel brivido in più che tu non puoi dargli.
Sulla carta è tutto perfetto, tutto torna come un'equazione matematica eppure c'è un limite interiore difficile da valicare.
Poterle dire senza freno alcuno "ma sai c'è quell'amica tua lì, la pensavo mentre ti scopavo e per un po' immaginavo che il tuo corpo fosse il suo e avevo voglia di riempirla".
Come mi aspetto che reagisca? Male? Bene? Se reagisse bene avrei trovato forse il paradiso? L'amore vero dove l'accoglienza è massima e totale? Capire che di fronte ho una persona che vuole il mio godimento e null'altro.
Che poi a pensarci bene ciò che forse bramiamo così tanto è la tensione, tutto il prima, una cena, un flirt, un bacio, una carezza, un'avventura che finisce con l'argasmo. Quando vieni tutto questo teatro si chiude e rimane l'amore, l'amore per il partner e l'apprezzamento per quel dono ricevuto.
Più ci penso e più capisco che funziona, riempire degli spazi vuoti, non sostituirsi, non accontentarsi, ma unire i puntini dove di fronte a te c'è sempre il partner che ti cammina di fianco.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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