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La mia prima volta con una coppia


di Jack_Wolf
04.12.2017    |    18.982    |    3 8.1
"Si faceva sempre più insaziabile, sempre più frenetico, tant'è che in più di un occasione non risparmiò di farmi sentire i denti..."
Il racconto che segue narra di un'esperienza personale realmente avvenuta.
Per tutelare la privacy delle persone coinvolte, e per evitare che eventuali "curiosi" vadano a importunare le persone ivi descritte, non racconterò mai incontri avvenuti mediante l'utilizzo di questo specifico sito, o raggiungibili attraverso il mio profilo a causa dei feedback e delle amicizie visibili a tutti i visitatori.
Buona lettura...

Sono passati oramai 2 anni da allora, dalla prima volta che mi sono addentrato in questo "mondo parallelo". Un incontro che oggi non saprei come definire, forse mediocre o forse no... ma che nonostante tutto, proprio per la novità che ha rappresentato, non dimenticherò mai...
Era da diverso tempo che meditavo sull'eventualità di incontrare una coppia, da quella volta che leggendo per puro caso un articolo su internet riguardante il cuckoldismo, ne rimasi subito affascinato.
Iniziai quindi a cercare annunci su un noto sito internet, e risposi a molti di questi senza mai ricevere risposta, cominciando a pensare che trovare del sesso occasionale su internet fosse un impresa assai difficile (e a ripensarci oggi, quasi mi viene da ridere all'idea che allora ritenessi difficile fare sesso su internet...).
Un pomeriggio di fine estate, trovai risposta da una coppia di Livorno, in poco tempo tempo ci scambiammo i numeri di telefono, e via whatsapp alcune foto.
Erano una coppia abbastanza giovane, lui sui 40 anni e lei sulla 35ina, bionda, un pochino sciupata in viso, si vedeva che era una fumatrice piuttosto accanita, e anche un pochino fuori forma, non era proprio il mio tipo, ma nonostante tutto accettai comunque, in fin dei conti per quanto ne sapevo al tempo, poteva essere la mia unica occasione.
L'appuntamento era fissato a casa loro a Livorno in tarda nottata, mi ricordo che per tutto il giorno stetti in ansia all'idea di ciò che mi attendeva, domandandomi continuamente se farlo davvero oppure no; tanto più si avvicinava l'ora fatidica tanto più l'ansia cresceva e il tarlo nella mia testa si faceva pedante.
Non sapevo bene che tipo di gioco avessero in mente, al tempo un po per inesperienza mia e un po per distrazione non feci troppe domande, pertanto non chiesi nulla; non sapevo dove dovevo andare, né come intendessero giocare, sapevo solo che ad una certa ora mi avrebbero mandato un messaggio per indicarmi quando partire e in seguito la destinazione.
Si fece mezzanotte, e arrivato il messaggio partii immediatamente, nel giro di un'ora e mezzo arrivai sul posto indicatomi: un complesso di case popolari che di notte, a dire il vero, non facevano proprio un bell'effetto... cercai dalle finestre eventuali segnali che mi facessero capire dove recarmi, ma niente... mando un messaggio per chiedere informazioni e devo attendere diversi minuti prima di vedere le spunte diventare blu, ad un tratto, da una finestra su uno dei piani più alti di una palazzina vedo una testa fare capolino, e col braccio farmi segno di salire.
Mentre salivo le scale sentivo l'ansia crescere dentro di me, il mio cuore stava battendo in maniera sempre più forte tanto che potevo riuscire a prendermi il battito senza nemmeno toccarmi il collo, e durante la salita continuavo ad interrogarmi su cosa accidenti stessi facendo, ma soprattutto sul "perché" lo stessi facendo.

Mi apre la porta la lei, la stessa donna bionda della foto, mi saluta e mi dice di chiamarsi "E."; era vestita in maniera normale con un abitino estivo da cui si intravede la silhouette non proprio esile, ma neanche grassa, che avevo visto nella foto. Mi invita ad entrare e a sedermi, offrendomi un bicchiere d'acqua; dopo poco esce anche il marito da una delle stanze dell'appartamento, mi saluta e si presenta come "G.", ci mettemmo tutti a sedere nel salotto-cucina, e il silenzio iniziò a regnare sovrano... un silenzio talmente imbarazzante da risultare quasi anomalo; pensai che evidentemente anche loro fossero alle prime esperienze di questo tipo, ed iniziai a pensare a qualcosa da dire per rompere il ghiaccio, ma niente, in testa avevo il vuoto totale.
Passarono alcuni minuti, che a me parvero quasi delle ore, e ancora nessuno diceva niente, iniziai a ticchettare con le dita sul tavolo in maniera nervosa, e a schiarirmi in maniera rumorosa la gola, i rumori da me prodotti rimbombavano nell'appartamento semi-vuoto, facendo risultare il tutto quasi comico e surreale, imbarazzandomi ancora di più! Potevo riuscire a sentire il sangue affluire ai vasi sanguigni del viso per l'imbarazzo, in faccia ero letteralmente rosso come un peperone, e a ripensarci oggi, mi fa ancora ridere questa scena.
Mi alzo per chiedere di andare in bagno e subito mi viene indicata la porta e consegnato un asciugamano, finite le mie abluzioni li sento parlare di "altri" che sarebbero dovuti arrivare, ma che oramai vista l'ora probabilmente non si sarebbero fatti vivi... capisco subito che non ero l'unico invitato, e realizzo ben presto la prima vera grande delusione della serata: loro non erano una coppia cuckold di cui tanto avevo letto.
"Va beh... poco male" -penso io- "da qualche parte si dovrà pure iniziare..." non conoscevo ancora questo ambiente, e -ripeto- non mi era neanche venuto in mente di fare troppe domande al riguardo.
Entrammo in camera da letto, inizialmente solo io ed E. mentre G. finiva di fumare alla finestra del salotto; in quella stanza, illuminata solo dalla luce del piccolo corridoio io ed E. ci apprestavamo ad esplorare vicendevolmente i nostri corpi, quasi subito lei prese a farmi un pompino in maniera vorace e rumorosa, mentre io sondavo le sua cavità... dopo poco arrivò anche il lui della coppia, che si sdraiò sul letto a guardare lo spettacolo. Lei iniziò a prendere i nostri cazzi in bocca, prima il mio e poi il suo, poi tornando sul mio e via così per diverso tempo... abbiamo fatto qualche cambio, dove io le leccavo la figa a 69, mentre G. stava sdraiato di fianco a me, con lei che continuava il suo lavoro su entrambi; devo riconoscere che nonostante la situazione non fosse esattamente quello che speravo, ero comunque molto eccitato.
Il succhiare di E. si faceva sempre più insaziabile, sempre più frenetico, tant'è che in più di un occasione non risparmiò di farmi sentire i denti... io ero sdraiato su quel letto, in penombra, a godermi il tutto, ad un certo punto si ferma e sento che sta per montarmi sopra, sento il contatto delle sue grandi labbra sul mio glande, ma subito la fermo un secondo per mettermi il profilattico (sebbene su tanti aspetti sia un tipo piuttosto ipocondriaco, paradossalmente non sono uno "fissato" con le malattie sessualmente trasmissibili, ma trovo comunque assai irresponsabile fare sesso non protetto con persone totalmente sconosciute, di cui non si ha certezza dello status sierologico).
Messo il preservativo inizio subito a darmi da fare, la penetrai vigorosamente alla missionaria con la mia virilità, dando potenti colpi fino a fondo corsa, immediatamente potevo avvertire il suo eccitamento dai gemiti che emetteva e dai copiosi fluidi vaginali che lubrificavano la penetrazione, continuai a darci dentro come un forsennato, non volevo fare brutta figura e cambiammo diverse posizioni, alternando quelle in cui potevo esprimere tutta la mia potenza a quelle più passive che normalmente utilizzo per "riposarmi" ed evitare di venire troppo presto, la sentivo mugugnare e contorcersi infilzata dal mio palo, avvertivo spasmi e contrazioni, seguiti da profondi gemiti di piacere, fino al punto in cui si inarcò e venne rumorosamente. In tutto questo tempo G. è stato sdraiato sul letto a guardare (devo dire in maniera anche molto educata e rispettoso dei miei spazi, a differenza di tanti mariti che ho incontrato in seguito...), la sua unica interazione era stata il sesso orale ricevuto durante la fase iniziale dell'amplesso, al che gli chiedo se volesse fare a cambio (mi sembrava una cosa carina, in fin dei conti quella era sua moglie, e sapevo che comunque il suo intento era quello di partecipare...), mi risponde che vorrebbe provare una "doppia", accetto di buon grado pensando si trattasse di una doppia penetrazione ano-vaginale, e invece no...
lui si sdraiò di schiena, lei gli stava sopra, io dietro che la prendevo a pecorina, ma a causa del buio generale mi tornava difficile penetrarla in quelle condizioni, più di una volta erroneamente sbagliai buco e finii per "punzecchiarle" l'ano (dalla risposta fisiologica capii che non praticava sesso anale), riuscii ad infilarlo finalmente nel'orifizio giusto, ma per poco tempo; decidemmo quindi di cambiare posizione, sta volta io stavo sotto sdraiato sulla schiena, lei stava sopra di me dandomi le spalle, mentre G. la penetrava da davanti, la cosa sembrò andare per un po, ma fare una doppia vaginale è molto più difficile di come lo fanno sembrare nei porno, e a causa della nostra dotazione (sia io che lui eravamo piuttosto dotati) tornava difficile riuscire a far stare i nostri peni dentro uno spazio così ristretto e scivoloso, tant'è che dopo qualche minuto decidemmo di interrompere. Ripresi quindi a montarla solo io, prima la presi a pecora, in seguito la feci sdraiare e presi a darle colpi da dietro, colpi sempre più veloci, vigorosi e profondi, fino a non resistere più... un secondo prima di venire, tirai fuori il mio pene tolsi il preservativo ed eiaculai copiosamente sulla schiena di E. con grande piacere da parte di entrambi.
Lei andò subito a lavarsi, mentre io e G. rimanemmo sul letto, dove abbiamo avuto modo di scambiare qualche chiacchiera, le prime della serata in effetti... parlammo del più e del meno, e di come iniziarono a giocare, e li compresi che, contrariamente a quanto pensassi, non erano affatto dei novellini... poi E. tornò dal bagno e si diede il cambio con G. parlai un po anche con lei sempre del più e del meno, mi dissero che avevano figli e che era un modo per evadere dalla routine quotidiana, anche lei mi fece alcune domande, alcune delle quali di natura personale a cui risposi tranquillamente, in fin dei conti non ho mai avuto niente da nascondere, e non vedevo motivo di tutta questa segretezza... paradossalmente considero questo frangente il momento migliore dell'incontro, dove non mi sono limitato a scopare, ma ho potuto CONOSCERE delle persone.
Passarono alcuni minuti così, il tempo necessario a ricomporsi, e mi fu offerto di continuare, accettai.
E. prese a succhiarci come aveva fatto all'inizio, inizialmente avevo un pochino di difficoltà a raggiungere una piena erezione a causa del fatto che avevo appena eiaculato, ma con un po di costanza e pazienza da parte di sua, la situazione prese presto la giusta "rigidità".
G. prese a scopare sua moglie alla missionaria, mentre io le sbattevo il mio pene sulle labbra, lei lo leccava e quando riusciva a prenderlo tra le labbra lo succhiava avida, le piaceva farlo in maniera un po rude e si vedeva, ed io non mi risparmiavo di certo dal dargli ciò che voleva, spingerglielo a fondo nella gola di tanto in tanto. In seguito ci scambiammo di posto con G. mi infilai veloce un nuovo profilattico, e presi a scoparla, forte del fatto che essendo venuto da poco sarei potuto durare potenzialmente all'infinito. Cambiammo varie posizioni, e potei gustarmela un po in tutti i modi volessi, diedi per diversi minuti potentissimi colpi fino a "toccare" il fondo della vagina; essere scopata forte le piaceva, ed è li che credo sia venuta una seconda volta... alla fine però, buttando un occhio sull'orologio digitale che indossavo, vidi che erano passate le 4, e la stanchezza generale iniziava a farsi sentire, cercai quindi di venire velocemente, ma senza successo purtroppo... decisi quindi di concludere così, in fin dei conti non era stata una brutta esperienza fino a quel momento.
Dissi loro che si era fatta una certa ora, e che dovevo andare, feci un veloce salto in bagno, mi rivestii e li salutai.

Fu un'esperienza molto strana per me, non posso classificarla né buona né cattiva, totalmente neutro; il che è strano dato che ad oggi non avrei problemi ad identificare quali siano state esperienze buone e quali cattive. Probabilmente solo perché è stata la mia prima volta in assoluto in un contesto del genere, chi lo sa...
Anche se più di una volta mi è capitato di ritrovato in giro i loro annunci, non ho mai più incontrato E. e G. non perché non volessi, semplicemente non sentivo la necessità di ripetere... ciononostante furono molto gentili, carini e comprensivi con me, difficile potersi lamentare di persone così corrette (a differenza di molti altri cafoni che ho incontrato in seguito), e per questo li ringrazio. Anche se devo riconoscere a mani basse che gli incontri davvero davvero belli sono venuti solo in seguito...
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