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SONO MAGGIORENNE ESCI
Prime Esperienze

La psicologa


di tardone84
30.03.2023    |    666    |    0 8.7
"Non voleva vedere il suo pene nelle sue mani, non voleva vedere il viso deluso della dottoressa, che intanto aveva già preso in mano l uccello e scrutava le dimensioni soppesando anche le palle, ..."
Sabino, era un ragazzo turbato, nella vita si era solo dedicato al lavoro, si genitori, alla casa, aveva avuto le sue prime esperienze, da bambino come tanti altri ragazzi, quando gli ormoni cominciano a girare.. era piccolo quando cominciò a spiare le cugine, e sentire le sue prime erezioni, che non portavano ancora orgasmi, se non un senso di indolenzimento al piccolo pene che si ritrovava, bianco e con le venuzze tutte in vista..
Il bambino crebbe e comincio ad essere sempre più curioso del sesso, l unica valvola di sfogo che aveva, ben presto cominciò a masturbarsi davanti alla TV nelle ore notturne, ammirando spogliarelli, e pubblicità dei 144, dove si metteva in primo piano delle fighe pazzesche, finché arrivò il primo orgasmo, una gocciolina trasparente spunto dal suo glande che ancora non si scopriva con facilità. Crescendo il ragazzo, non riusciva però ad aprirsi alle ragazze, le temeva, pensando , di non riuscire a soddisfarle, e cominciarono per lui tante fisime mentali, fino a farlo soffrire, e chiedere aiuto.

Nel frattempo cominciava ad osservare i suoi coetanei, ed ascoltare le loro prime esperienze, immaginando che tutti gli altri erano tori che sfondavano vagine, e sentendosi sempre più inadatto.. sabino allora decise che era il momento di parlarne con qualcuno, e forse un medico era meglio di un amico al quale ogni volta esponeva il problema finiva sempre col fare pompini.
Primo colloquio , lei è una donna! E questo lo disturbo sulle prime pensando, lei non mi capirà mai.. le sedute successive proseguirono su ricordi e confessioni tra pianti, e risate di convenienza, fino a un giorno
In cui lei forse scocciata dai soliti racconti e frustrazioni li si avvicinò e le disse, _ ora tu me lo fai vedere, perché sinceramente , se hai un blocco psicologico, è competenza mia, ma se hai qualche disfunzione o difetto devi andare da un medico!- sabino andò in ansia, diventò rosso e silenzio, ma realizzò che lei era cmq una persona di competenza, e quindi in modo molto passivo, lasciò che la dottoressa iniziasse la sua perlustrazione , accarezzando il pacco, morbido, nessuna reazione, sabino deglutì, e pensò, perché subire questa ennesima umiliazione.. ma la dottoressa non si scoraggiò, capendo l ansia del ragazzo.. li prese la mano destra e la porto sul suo seno, destro, sabino, senti il suo seno piccolo e duro con un reggiseno sottile che le faceva percepire il capezzolo, ma nonostante ciò il chiaro invito non strinse la presa, intanto lei dallo sfiorare il pacco era passata a stringere e stirare il pisello da sopra ai pantaloni, e tira e attira il pene si stava allungando, ma sabino era ancora troppo teso, lei li sfioro il collo con le labbra provocando in lui un forte brivido tanto da farli scuotere la testa, voleva andare via, non voleva andare oltre, e quasi si alzò dalla sedia, la dottoressa, forse per incoraggiarlo, si alterò e in modo minaccioso le disse, o resti e affronti il problema da uomo, o sei libero di andare e continuare a segarti,..allora lui disturbante rimase, e nel momento che lei stava scartando il pacco per la vergogna chiuse gli occhi.. non voleva vedere il suo pene nelle sue mani, non voleva vedere il viso deluso della dottoressa, che intanto aveva già preso in mano l uccello e scrutava le dimensioni soppesando anche le palle, sabino riaprì gli occhi, incredulo di cosa stava succer e di cosa potesse ancora succedere..ma il suo pene non ne voleva sapere di diventare duro.. allorché la dottoressa, si scanzo da lui, si aprì la camicetta li andò frontalmente abbassandosi e mettendoli il seno in faccia dicendoli ,questa è la tua occasione se vuoi divertirti sarà un nostro ricordo,,sabino capii che poteva osare e abbracciò a due mani quel magnifico culo rimise la testa tra le tette cominciò a respirare più profondamente, il suo cazzo si indurì , la prese per i capelli e la baciò,si alzarono in piedi, e lei si sedette sulla scrivania a cosce aperte con la gonna alzata una mutanda rosa in vista, la vista di tanto ben di dio però aveva di nuovo frenato la sua indole e il pene di sabino guardava a terra, ma la dottoressa con tanta esperienza, glielo prese in bocca , prese una mano di sabino e se la poggiò con forza sulla patata che era caldissima e morbida e quasi pulsante, questa nuova sensazione rinvigorì il giovane, e penso bene, di non perdere altro tempo , sposto la mutanda guardo con meraviglia quel fiore e ci tuffo dentro il suo bastoncino di un colpo, lei sospirò, e fece una smorfia di dolore insieme ad un gemito, a cosce all aria afferrò le chiappe del ragazzo e lo spinse Ancor più in profondità, dicendoli che non era niente male, e che addirittura era uno stallone, lui sorrise, e comincio a scopare avanti e dietro, avanti e dietro toccandoli il seno e tenendolo fermo alle sue spinte, baciandola di tanto e in tanto ma soprattutto guardando il suo cazzo che entrava ed usciva da quel buco sempre desiderato , la dottoressa cominciò a sborrare e il suo cazzo era tutto avvolto da una crema, e lui ignorante, le chiese cosa stesse succedendo perché lui non aveva sborrato, lei lo prese per il collo, e le disse continua non fermarti tardone, mi stai facendo godere, e allora il giovane continuo il suo avanti e dietro sempre più velocemente sempre più arrapato, cercando di capire come era fatta la figa ogni tanto si fermava la carezzava, e cercava il clitoride, quella figa , lo stava stravolgendo, era dura all esterno, ma morbida calda, e avvolgente dentro, sentiva carezzarsi dalla cappella fino alla base, quel corpo che mai aveva ne pensato ne desiderato nemmeno sfiorare era ora alla sua mercé, lo osservava lo contemplava ogni cm, mentre si dava a colpi di reni per sentire il classico ciak ciak che ne sentiva parlare sempre dagli altriachi, e mentre i ciak ciak si facevano sempre più forti un vortice colpi la dottoressa, rigettando il suo pene fuori, e sabino al suo riprenderlo in mano per ficcarlo di nuovo dentro, si venne in mano e sussurrando e ti pareva sul più bello,🤦 i suoi schizzi però arrivarono dappertutto a terra, fra la mano , sulla passera, la dottoressa non si era accorta dell' accaduto e così lui glielo ficco di nuovo dentro, facendo finta di niente ma le sue spinte erano più lente , e piene di paicare goduto.. si sfilo da lei, si rivesto e si sedde, lei più lentamente si risistemò, si aggiusto le tette nel reggiseno, si mise sulla scrivania a cosce a cavalletto, si stiro i capelli, e lo guardò, dicendo c'è l hai fatta finalmente, e lui pieno di domande le chiese, allora la terapia è finita? La dottoressa, le rispose, abbiamo appena avuto un riscontro positivo, ci vediamo settimana ...prossima ...

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