a casa di Zia (racconto di fantasia)

Avevo 13 anni, ero andato a casa di mia zia in un parse in montagna per una settimana, i miei mi ci
mandavano “perche’ un poco di aria di montagna mi faceva bene” io invece sospetto che lo facessero per
non avermi tra le scatole ma stó divagando
Quella sera dopo cena mi misi subito a letto, con il mio gameboy nuovo nuovo regalatomi dai nonni per
essere stato promosso senza insufficienze, condividevo la stanza con mia cugina Irene, anche lei sui 13 anni,
verso le 23 lei chiude il suo libro di Harry Potter e mi dice:
“faccia di pizza (l’acne non era stata clemente con il mio volto) mi metto a dormire tu vedi di ricordarti di
spengere la lampadina quando hai finito con quell’arnese”
“ok ok non ti agitare, ora vado al bagno e mi metto a dormire anch’io”
“attento che diventi cieco”
“vaffanculo secchiona”
Mentre mi dirigo al bagno noto la porta della camera di mia zia leggermente aperta, faccio per farle un
saluto di “buonanotte” quando vedo che e’ completamente nuda che si prepara per andare a dormire; mia
zia e’ una bella donna sui 45, alta un metro e settanta e ben proporzionata, mi ricordava molto le sculture
che avevo visto sui libri a scuola, ma qua era tutto diverso ora, avevo gia’ visto delle donne nude sui
calendari e qualche giornaletto che si passavano i miei compagni, ma non avevo mai visto una donna nuda
dal vivo!
Ero completamente pietrificato, non respiravo nemmeno, sentivo pulsare il cuore in gola, in tutto il corpo
un torpore, poi deglutendo abbasso lo sguardo e vedo il suo meraviglioso cespuglio nero, a quella vista non
resisto piu’ e incosciamente mi porto la mano sul pacco e inizio a strofinarlo, poi proprio quando stavo per
venire squilla il telefono fisso nel corridoio! Io scatto come una molla e corro in camera a nascondermi nel
letto.
Mentre cerco di riprendermi dall’infarto che mi sono preso ripenso a quello che ho visto, alle forme di mia
zia, non resisto piu’ devo assolutamente masturbarmi, ma come fare? Irene stara’ dormendo? Se
cominciassi a farlo sotto le coperte lo sfregare la sveglierebbe, decido di rischiare, mi scopro mi abbasso i
pantaloni e inizio a farmi una sega, chiudo gli occhi un istante cercando di richiamare lo spettacolo che
avevo visto, quando li riapro quello che vedo mi fulmina come se fossi rimasto attaccato alla corrente, Irene
è accanto al mio letto in piedi, stá fissando il mio membro turgido stretto nella mia mano, i suoi occhi
lasciano travisare un mix di curiosita’ ed imbarazzo, io cerco di dire qualcosa quando lei avvicina la mano e
sposta dolcemente la mia, faccio una leggere resistenza ma alla fine la lascio spostare, osserva
attentamente, poi lo strofina con delicatezza, guarda con attenzione la pelle che si muove e scopre il glande
infuocato, con la mano un po’ incerta stringe il mio pene e inizia ad emulare quello che aveva segretamente
visto prima, io ormai sono completamente abbandonato, non capisco piu’ nulla mezzo nudo sul letto
mentre vengo toccato per la prima volta da una mano estranea, Irene piano piano si fa’ sempre piu’ audace
il movimento da impacciato diventa piu’ fluido, sono al limite non riesco ad avvertirla, le mie mani
stringono il materasso e finalmente vengo, due schizzi di sperma mi innondano il ventre mentre il terzo
resta sulla mano di Irene che un po’ sorpresa la leva di corsa.
Mentre ansimo sdraiato sul letto la vedo allontanarsi e uscire, trovo la forza di coprirmi e mi addormento.