il negozio delle stoffe (prima parte)

dopo alcuni racconti di esperienze da "adulto", voglio raccontare la mia prima esperienza con una donna …
" all'epoca abitavo ancora a Firenze, città nella quale sono nato, vicino a casa c'era un piccolo negozio di merceria che vendeva anche stoffe dove mia madre e sua sorella maggiore, entrambe bravissime sarte da donna, acquistavano volentieri gli "scampoli", tagli di stoffa a fine pezza, da cui con grande bravura ricavavano gli abiti per le clienti.
La titolare, la signora Rosetta, mi aveva visto crescere, da bambino ero sempre io che facevo i 4 piani di scale con i fagotti delle stoffe. Non avevo mai considerato Rosetta (una bella signora mora con i capelli ricci e una pelle bianchissima) come una femmina, un po' per la mia età e un po' per la conoscenza, ma quando tra noi adolescenti con gli ormoni in fermento iniziarono a girare storie su quello che accadeva nel retrobottega della merceria iniziai a vedere tutto con occhi diversi.
Ho sempre dimostrato una età inferiore a quella reale, e questo all'epoca mi crucciava, poca barba e pochi peli, un fisico snello e leggero ma molto atletico perché plasmato dalla ginnastica ortopedica volta a contenere un principio di scoliosi. Incuriosito dai racconti iniziai a transitare davanti al negozio tutte le volte che potevo, quando Rosetta era sulla porta mi fermavo a parlare, mi chiedeva degli studi (frequentavo la quarta superiore) e parlavamo del più e del meno. Un giorno, mentre camminavo sul marciapiede opposto, esce dal negozio e mi chiama, attraverso la strada e mi avvicino ...
- Buongiorno signora Rosetta, mi dica ...
- Non mi hai detto come è andata a scuola, con la mamma siete partiti per il mare, quindi penso che sei stato promosso ...
- Si, le rispondo, per fortuna è andata bene ma tutto si decide il prossimo anno con la Maturità ...
- La Maturità ... ? Allora stai crescendo, mi dice squadrandomi dai piedi alla punta dei capelli ...
- Si, il prossimo anno il Diploma e poi mi voglio iscrivere all'Università ...
- Bravo, come tuo fratello e i tuoi cugini, e tutti studiosi ... tu sei il più piccolo di tutta la famiglia, e sei anche il più carino ...
- Un senso di imbarazzo mi fece arrossire ... " la ringrazio Rosetta " risposi guardando in terra, avevo omesso il signora ma le davo rispettosamente del lei ...
- La ragazza ce l'hai .... ?
- La domanda mi manda KO ... "al mare si usciva in compagnia...", rispondo cercando di celare tutto il mio imbarazzo
- Sono sicura che non ti accorgi di tutte le donne che ti guardano con interesse, mi dice sorridendo e mi accarezza dolcemente una guancia, si sente anche la barba ... stai proprio crescendo. Vieni a trovarmi quando passi, magari di pomeriggio che non viene nessuno in negozio e parliamo un po' ... e così dicendo appoggia le sue labbra sulle mie ... adesso chiudo e vado a casa, voglio fare una doccia e poi mi metto nuda davanti al ventilatore per asciugarmi ...
- A quelle parole il mio arnese cominciò a crescere come impazzito, la salutai balbettando e corsi a casa, non c'era nessuno, mi infilai nel bagno per masturbarmi ... pensando a Rosetta nuda davanti al ventilatore.
Da quel momento non riuscivo a pensare ad altro, l'immagine si materializzava nei momenti più disparati e l'effetto era sempre lo stesso .... Preso il coraggio a due mani, dopo alcuni giorni passai davanti al negozio, era aperto ma con la porta chiusa e le luci spente, stavo per andarmene quando mi sento chiama a gran voce ...
- Cosimo, Cosimo, è Rosetta, stavo andando a casa, devo fare alcune cose e poi ritorno, mi dice ridendo, vuoi venire con me ? ti offro qualcosa di fresco ... se non hai impegni.
- Impegni no, oggi sono solo, ma non vorrei disturbare ...
- Nessun disturbo, mi tranquillizza Rosetta, mi prende per la mano e ci avviamo verso casa sua ...