il negozio delle stoffe (seconda parte)

Rosetta aprì la porta, la casa era in penombra, stranamente fresca e accogliente, entrammo in cucina e mi fece sedere, ero stranamente tranquillo, le paure dei giorni precedenti erano scomparse …
Era bellissima, con i sandali neri, con il tacco alto e le unghie smaltate di rosso, un vestito leggero abbottonato sul davanti (forse cucito da mia mamma) ma con una bella vista sul suo decolté …
- cosa vuoi da bere ? mi domandò sorridendo, adesso sei grande, lo vuoi un goccio di vino bianco fresco … ? riempi due bicchieri e mi disse, adesso mi voglio fare una doccia è troppo caldo e mi devo cambiare prima di tornare in negozio … entro nel bagno (accanto alla cucina come in uso nelle case del dopoguerra) e chiuse la porta …
Dopo 2 o 3 minuti sento che mi chiama … "Cosimino... mi puoi aiutare, sopra al letto c'è il telo da bagno, portamelo … "
- mi avvicino alla porta del bagno " … Rosetta, ho preso il telo posso entrare …? "
.la porta si apri lentamente e mi apparve tutta bagnata e nuda … non avevo mai visto dal vero una donna nuda, era bellissima …
mi prese per mano e mi condusse in camera da letto, si copri le spalle con il telo si girò e mi chiese di aiutarla ad asciugarsi … appena appoggiate le mani inizio nuovamente la paura, la mani mi tremavano, lei lo capi e mi disse " non avevi mai visto una donna nuda ? ti piaccio ? "
La mia voce usci un po' strozzata … "tanto tanto", le risposi abbassando lo sguardo … mi accarezzò la testa e il telo cadde nuovamente lasciandola nuda …
mi prese la testa tra le mani, la sollevò e dolcemente avvicinò le sue labbra alle mie, questa volta la sua lingua iniziò a giocare con la mia … era la prima volta che baciavo così una donna …
poi si staccò e mi fece stendere sul letto, inizio a spogliarmi mi tolse le scarpe, i pantaloni e la camicia, poi iniziò a baciarmi il collo, poi il petto fino all'inguine. mi tolse gli slip e la sua bocca mi avvolse il cazzo, iniziò a succhiare e giocare con la lingua non avevo mai provato una cosa simile e provai una sensazione che è rimasta indelebile nella mia mente … venni quasi subito, eruttando tutta la mia gioventù … lei non si staccò e ingoiò il mio seme, poi mi ripulì con la bocca leccando e succhiando fino quasi al dolore …
Poi si rialzò, "adesso dobbiamo andare, mi disse mentre iniziava a rivestirsi senza neanche asciugarsi completamente, però ti voglio dire tu sei un'altra cosa rispetto ai ragazzi sono passati e che passano dal retrobottega del mio negozio, io ti voglio a casa mia … domani ti aspetto alle 14 che abbiamo tempo fino alle 17 che devo riaprire il negozio … ti insegnerò molte cose …
Io mi rivestii in fretta e corsi via pensando al giorno dopo, ma questa è un'altra storia ...