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Lui & Lei

il consenso informato (seconda e ultima parte)


di ilcartomante
25.05.2022    |    166    |    2 9.2
"Mi prende la testa tra le mani ed inizia a baciarmi, lecca il suo umore dal mio viso..."
ho scritto la prima parte di questo racconto quando ero in isolamento per Covid, adesso sono nuovamente positivo e di nuovo in isolamento, scrivo la seconda parte.

Mi reco all'appuntamento con Cristina con grande emozione, mi capita sempre quando incontro un possibile partner per la prima volta, la fantasia corre di pari passo con il desiderio.
Lei è in ritardo, non la vedo, poi all'improvviso mi sento chiamare.
Mi giro e al colpo d'occhio non la riconosco, senza gli occhiali e con un delizioso vestito a fiori, non indossa il reggiseno ed il busto è fasciato dal corpetto del vestito.
- Non mi riconosci, sono Cristina.
Con la faccia stupita riesco a balbettare "non ti avevo riconosciuta con l'abito della libera uscita", lei scoppia in una risata che mette in risalto una bella bocca e due occhi veramente bellissimi.
- Dove mi porti a prendere il caffè ?
Ci avviamo verso la zona della "Movida" che non dista molto dal luogo del nostro incontro, parliamo amabilmente e mi racconta della sua vita (è divorziata e non ha figli) non avendo fratelli vive con la madre anziana nella casa paterna.
Non è l'ora del caffè e optiamo per una birra. Tra passeggiare e chiacchierare siamo arrivati all'ora di cena, l'atmosfera si è fatta interessante, decido di tentare la sorte. Propongo di mangiare qualcosa assieme, magari al vicino chiosco che prepara un'eccellente fritto di pesce. In alternativa alle panchine e i pochi tavoli del "chioschetto" propongo di mangiarlo nel giardino di casa mia. Cristina è entusiasta della proposta, mi dice che non ama la confusione e la scomodità di mangiare par strada.
Arriviamo a casa, 5 minuti a piedi dal chiosco, entriamo dal giardino (lontano da occhi indiscreti), lei appoggia i box del cibo sul tavolo e io porto in tavola una bottiglia di vino bianco.
Non ci sono sedie, ma solo un divanetto a due posti e un tavolo da "fumo" sul quale è sistemato il cibo. Il vino scende e la mia eccitazione sale.
Cristina ride, mangia con gusto e sembra apprezzare l'atmosfera, mi chiede di andare in bagno, la faccio entrare in casa.
- E non guardare dal buco della serratura, mi dice ridendo.
-Impossibile, le rispondo, la porta è di quelle a scomparsa è non ha la serratura con la chiave ma solo la chiusura dall'interno, quindi nessun buco da cui spiare.
- E poi per guardare devi solo chiedere, mi dice appoggiando le sue labbra sulle mie.
Mi siedo sul divano del soggiorno, sento la porta che si apre e la sua voce.
- Dove sei, mi chiede Cristina, allora vuoi guardare ?
- Si, ti voglio vedere, sono seduto nel divano.
- Ok, preparati che arrivo.
Entra a piedi nudi e inizia a camminare sul tappeto avanti e indietro alcune volte facendo scivolare il vestito, rimane solamente con un perizoma nero e mostra il suo corpo in tutto lo splendore. E' bella, il corpo ancora tonico e un seno veramente stupendo. Poi si gira e sfila il perizoma, si piega in avanti e mi mostra il sedere, la fica che intuisco bagnata e si allarga le natiche.
- Vuoi guardare da vicino, mi chiede ridendo, è un po' brilla ma perfettamente consapevole di quello che sta facendo.
Non rispondo, mi alzo, mi inginocchio dietro di lei e comincio a leccare.
Le lecco il buchetto e le grandi labbra, non riesco a raggiungere il suo clitoride, le cingo le cosce e inizio a stimolarla con le dita. Dopo un paio di minuti sento che comincia ad ansimare e si irrigidisce, con le mani mi spinge la faccia verso di se e contemporaneamente vengo inondato dal suo umore.
Si rialza e si volta verso di me, sono ancora inginocchiato e mi prende le mani per farmi rialzare. Mi prende la testa tra le mani ed inizia a baciarmi, lecca il suo umore dal mio viso. Mi spinge verso il divano, mi siedo e lei si inginocchia tra le mie gambe, mi slaccia i pantaloni.
- Adesso è il mio turno" mi dice mentre mi guarda negli occhi, io chiudo i miei e sento le sue labbra e la sua lingua che iniziano a giocare.
E' stata una bellissima serata
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