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Gaia, bellissima Gaia


di Enrico1972
06.11.2017    |    27.700    |    6 8.9
"Io avevo già cominciato a farmi fantasie, le solite fantasie..."
Gaia. La mia fantastica collega Gaia. A causa del lavoro impegnativo che ci accomuna passo più tempo con lei che con mia moglie. Niente di eccezionale, si tratta di una situazione abbastanza comune, ma con lei è diverso. Nonostante la differenza di età esiste un feeling particolare fra di noi, una specie di telepatia. Gaia è bella, molto bella, ha 28 anni, è fidanzata da alcuni anni con un uomo di 36 anni. E' magra, soda, alta 1,75 capelli cortissimi, quasi rasati, seno piccolo, figura leggermente androgina, ma estremamente sexy.

Io la conosco da 8 anni, ci ho provato fin da subito ma, fino a qualche settimana fa, non ho ottenuto nulla. Zero.

Lei è molto aperta, indipendente, l'ho invitata spesso ad uscire in pausa pranzo. In questi anni ho provato di tutto. Metodo soft....niente. Metodo esplicito...ancora peggio. Metodo paziente, adulandola, corteggiandola, aiutandola e ascoltandola: risultato....sono diventato il suo migliore amico. Ma non era questo il mio obiettivo. L'obiettivo era fare sesso in tutti i modi possibili

Come dicevo sono diventato il suo migliore amico. Usciamo, andiamo a pranzo e in trasferte di lavoro assieme, mi racconta i problemi e le incomprensioni col suo fidanzato, mi racconta che gli piace il commesso di un negozio che frequenta....e altre cose da amici.....

Siamo andati spesso anche in piscina assieme, e vederla con il perizoma ridottissimo è sempre per me un'emozione.

Ebbene, dopo aver fatto un veloce quadro della situazione, voglio raccontare cos'è successo il mese scorso.

Era una mattina autunnale, un po' bigia, mi scrive su skype che avrebbe voglia di sole, di mare, di caldo. Le rispondo “Andiamo alle terme? Abbiamo bisogno di rilassarci un po', cosa dici di domani pomeriggio?” “Mmm....non so...vorrei cambiare questa volta, ho letto che l'Hotel Bellavista, a neanche 1 km da casa mia, consente a gruppi, famiglie o coppie di riservare per 2 o 4 ore la zona wellnes....guarda ti giro le foto.....” Mi girò le foto dove si vedeva la zona benessere costituita da un'ampia sala con vasca idromassaggio, zona bagno turco, zona relax, zona sauna e zona docce emozionali “Bellissimo” risposi “ e per solo 40 euro l'ora” “beh, solo, non è proprio pochissimo” mi rispose “ma una volta mi piacerebbe provare. Andrea non ho speranze di trascinarcelo. andiamo noi?” “Va bene, prenota, domani pranziamo assieme e poi facciamo dalle 14 alle 16, fammi sapere se hanno disponibilità”. Dieci minuti dopo mi inviò la conferma.

Il solo pensiero di andare in un centro benessere io e lei da soli, mi faceva venire un'erezione. A Francesca, mia moglie, avrei raccontato che sarei andato in piscina. Non era un problema, il mio lavoro non ha orari precisi, ma obiettivi da raggiungere, pertanto era abbastanza abituata a vedermi andare alle terme o in piscina, anche con Gaia. Di lei si fidava, erano diventate buone amiche. Spesso la ragazza si fermava a cenare con noi, era ormai di casa. Francesca lavorava con il classico orario delle otto ore giornaliere, quindi non poteva accompagnarmi in questi momenti di svago. Era contenta che andassi con Gaia “così ti rilassi” mi diceva.

Il giorno dopo ci trovammo a pranzo in una piccola trattoria che frequentavamo spesso. Facemmo un pranzo leggero e parlammo delle solite cose. Io avevo già cominciato a farmi fantasie, le solite fantasie....vederla nuda, accarezzarla, leccarla......ormai però, dopo tutti gli anni di tentativi andati male, erano fantasie tranquille, poco concrete e poco speranzose.

“Andiamo con la mia macchina” mi disse all'uscita ” passiamo da casa mia che prendo lo zaino col costume e le ciabatte” “ok, il mio zaino ce l'ho in auto, lo prendo”. Andammo a casa sua, e poi all'Hotel Bellavista, che era nei pressi della sua abitazione. Ricordo ogni istante di quel pomeriggio. Parcheggiammo, ci dirigemmo alla reception dove ci fecero firmare un modulo, lasciammo le nostre carte di identità e ci furono date alcune istruzioni e raccomandazioni. La ragazza della reception ci accompagnò nel piano interrato. Ci fece vedere dove si trovava la sauna, la zona relax, le vasche idromassaggio, la zona bagno turco e infine ci condusse allo spogliatoio. Con grande piacere vidi che era una stanza unica, ci saremmo spogliati assieme. “se vuoi esco finchè ti metti il bikini” “ma va, dai, girati dall'altra parte, ormai ci conosciamo da anni” Eravamo completamente soli nell'interrato, e adesso, anche se vedevo solo il muro, anche nudi. Avrei voluto girarmi, un po' per scherzo un po' seriamente e farle vedere il mio cazzo in tiro. Non lo feci, non volevo rischiare di rovinare la cosa. Avevo due ore davanti....puntavo sulla sauna, le avrei raccontato che bisogna farla senza costume, altrimenti, data la temperatura, i tessuti avrebbero rilasciato tossine dannose.

Uscimmo e ci dirigemmo nella vasca idromassaggio “che belloooo!!!” gridò Gaia “tutta per noi” Vista stupenda, aveva un costume nuovo, super ridottissimo. Perizomino e reggiseno ridottissimi. Corpo sodo che me lo faceva indurire alla sola vista. Iniziai ad accarezzarle una gamba, sopra il ginocchio, salendo lentamente “Smettila deficiente, non cominciare, voglio rilassarmi...” Niente, speravo che l'ambiente, il fatto di essere soli, di essere seminudi e la vcinanza dei nostri corpi avrebbe fatto crollare qualche sua inibizione, invece nulla. In tutti questi anni non sono riuscito a capire se lei provasse qualche forma di attrazione per me. Siamo sempre in contatto su Skype, su Whatsapp, non passano 3 giorni senza che ci vediamo....tutte cose che sembrerebbero far pensare che io le piaccia. Ma quando tocco il tasto sesso, la cosa che più vorrei fare con lei, mi sfugge.

“Andiamo alla sauna Gaia?” “Si dai, va bene, tienimi d'occhio, ho la pressione bassa, non vorrei svenire” “va bene, sarà fatto...ahaha...se svieni potrei però approffittare di te” “ma allora hai il chiodo fisso”. Le disse che la sauna andava fatta senza costume, tanto eravamo da soli e io non lo avrei raccontato in giro. “No, io me lo tengo, tanto resto dentro 5 minuti” “io lo tolgo, spero non ti imbarazzi” “no, figurati, non sono pervertita come te”. Mi tolsi i boxer e rimasi nudo. Entrammo, il cazzo mi stava diventando sempre più duro e voluminoso. Decisi di non impedire la cosa, mi eccitava pensare di far vedere alla ragazza il mio uccello in piena erezione. Avevo la cappella durissima e mi alzai in piedi per aggiungere acqua nel bracere. Feci in modo di passare a 10 cm dalla sua faccia col mio cazzo duro e pulsante. Lo guardò. Non disse niente. Mi sarei aspettato che si fosse incazzata....o messa a ridere dicendomi di tenere a freno le voglie...lei era fatta così. Invece zero, nessuna reazione, rimase distesa nella panca bassa. Per salire sulla panca alta glielo misi ancora praticamente in faccia....nessuna reazione. “Usciamo, facciamo la doccia fredda” “Ok, Gaia arrivo, resto senza costume, mi sento più libero, vedo che non ti da fastidio. “Io lo tengo invece, tu fai quello che vuoi”.

Dopo aver fatto docce fredde, calde e bagno turco, facemmo un altro bagno nell'idromassaggio. Qui successe una cosa inaspettata. Le stavo vicino in mezzo agli spruzzi e alle bolle, quando una sua mano, si, proprio una sua mano, si appoggiò sul mio cazzo. Non so se la cosa era premeditata o se fosse stata una cosa nata così, per vedere la mia reazione. Non dissi nulla. Non disse nulla neppure lei. Ma la mano me lo prese e iniziò lentissimamente a farmi una sega. Lo teneva bene, lo massaggiava perfettamente, lo fece diventare durissimo e pulsante, mi mancava il fiato ….respiravo a fatica.....procedeva sempre più velocemente con mano esperta....dopo 5/6 minuti ero già sul punto di sborrare, accompagnavo i suoi movimenti inarcando e spingendo “ah..mmm..aa..mmm....ahhh.aahh” ero capace solo di fare versi, non capivo più nulla. L'idromassaggio nel frattempo si era spento, e lei non lo aveva riacceso, si sentivano solamente i miei versi strozzati e si vedeva nitidamente nell'acqua il mio cazzone stretto nella sua mano che lo stava segando velocemente, pronto ad esplodere. Venni. Tirai due urla abbastanza forti, mi inarcai avanti e indietro “AAAAAAAAGH!!.....AAAAAAAAAAAA!” vidi gli schizzi di sborra un po' in acqua un po' sulle sue braccia “Sei contento adesso?” mi disse senza scomporsi più di troppo “forse adesso la smetterai per un po' di stressarmi” Avevo il fiatone, non riuscii a risponderle, lei si diresse verso lo spogliatoio. La raggiunsi 5 minuti dopo, ci cambiammo e ce ne andammo. Come nulla fosse. Non abbiamo più parlato della cosa. Se ci saranno altri sviluppi (spero vivamente) vi terrò informati scrivendo un altro racconto.
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