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Io e Lucia, la ragazza del mio amico Claudio


di rick82
05.08.2015    |    38.223    |    4 9.3
"Arrivammo sotto il portone di casa mia, Entrammo in ascensore e le tirai un po' su il vestito, lei si appoggió con le braccia alla parete e allargó poco le..."
Era una sera d'estate, ed io Claudio e la sua fidanzata Lucia dovevamo andare in una not località di mare ad una trentina di km da casa nostra. Io e Claudio siamo grandi amici, da anni, e lui aveva organizzato questa uscita per salutare dei suoi ex colleghi di università che venivano dall'altra parte dell'italia. Con Lucia erano fidanzati da qualche anno, la conoscevo molto bene, una ragazza dalla compagnia piacevole e carina, con due belle gambe, un bel sedere ed un semo proporzionato, forse una seconda abbondante, ed un viso sorridente. A causa di un imprevisto a casa dei suoi, Claudio dovette rinunciare, ma chiese con insistenza a me e Lucia di andare per non fare una brutta figura con i suoi ex colleghi, e passare la serata con loro. Alla fine accettammo e ci mettemmo in macchina.
Chiacchierando con Lucia, ogni tanto buttavo uno sguardo sulle sue gambe, infatti erano belle abbronzate e sedendosi il vestitino si era alzato un po' scoprendole, ma niente di che. Arrivammo nel luogo dell'appuntamento e ci incamminammo per raggiungere questi ragazzi, che lei conosceva già ma io no. A tratti, a seconda del flusso dei passanti, mi camminava davanti, e notavo come le stesse bene quel vestito, le fasciava molto bene le cosce e soprattutto il suo sedere un po a mandolino, e decisi di dirglielo "Luci complimenti, questo vestito ti sta davvero bene!" e lei fece un gran sorriso e mi ringrazió.
Raggiungemmo i ragazzi in un bar affollatissimo, erano due ragazzi ed una ragazza, saluti presentazioni e iniziammo a bere, nel frattempo ci raggiunsero altri due nostri amici, Marco e Pietro, e proseguimmo il preserata. Si creó una situazione strana, per la quale io un po' ero geloso se qualcuno la guardava, e lei cercava in me quasi l'autorizzazione per fare tutto, andare in bagno fare un giro e cose simili. Nel frattempo l'alcool stava scorrendo abbastanza velocemente, si fece una certa ora e decidemmo di andare in discoteca. Andando via vidi Marco e Pietro indugiare un po troppo sul sedere di Lucia, e un po alterato gli dissi di vergognarsi, perchè era la ragazza di un amico, e loro un po ridendo mi diedero ragione. In realtà ero io ad essere un po geloso, ed avvicinandoci alla macchina Lucia mi prese sotto braccio un po per scherzare. In mattina si sedette un po scomposta, forse anche a causa dei tre cuba libre bevuti troppo in fretta, ed il vestito salì ancora più di prima, fortunatamente la discoteca era abbastanza vicina quindi il mio calvario finí presto! Arrivati davanti all'ingresso del locale, con una fila spaventosa, entrammo subito perchè il locale veniva gestito da un mio amico, e per passare in mezzo alla gente presi Lucia per mano; una volta entrati le cinsi un fianco e poi feci scendere la mano quasi fino al sedere, senza che lei mi dicesse niente. Chiesi al mio amico di darci un tavolo con un paio di bottiglie di rum e ci fecero accomodare. Il nostro tavolo si affacciava sulla pista quindi potevamo andare a ballare e risalire quando volevamo. Dopo un altro paio di bicchieri Lucia e l'altra ragazza iniziarono a ballare alla grande, prima in mezzo al tavolo e poi in pista, non prima che io cingessi un paio di volte Lucia e ci strusciammo un po'. In pista dopo qualche minuto vidi un po troppi maschi per i miei gusti e infatti poco dopo un paio provarono a strusciarsi su di lei, con uno che addirittura le palpó il sedere a due mani scatenando la sua reazione; a quel punti scesi in pista, la tirai via e dissi ai due di girare al largo, sempre tenendola per il polso. La presi da parte e le dissi che se doveva fare la troia in assenza del mio amico era pregata di non farlo davanti a me. Si incazzò con me per averle dato della troia e si offese, sedendosi in un angolo. Dopo un po' mi venne vicina e mi disse quasi abbracciandomi da dietro "scusa per prima" e poco dopo riprendemmo tutti a ballare dentro il nostro tavolo, dove un paio di volte notai delle mani di Marco e Pietro troppo vicine al suo sedere... Ci spostammo io e lei per fare un giro dentro il locale, io la tenevo per mano e lei mi stava incollata, poi ci fermammo a ballare un po ed io iniziai a strusciarmi su di lei, e lei che spingeva il suo culo su di me, le avrei voluto sollevare il vestito davanti a tutti, mi stava facendo perdere la bussola.
Dopo un po tornammo dagli altri per dirgli che a breve saremmo andati via, e Pietro mi disse che sarebbe dovuto tornare con me perchè Marco era andato via assonnato. I miei piani stavano andando in fumo, e vidi un po di delusione anche sul volto di Lucia. Da lí a mezz'ora andammo via tutti, salutammo gli amici di Claudio e ci incamminammo verso la macchina; ad un tratto Lucia mi disse all'orecchio "poco fa quando mi si sono strusciati addosso eri geloso per te, non per Claudio!" e facendo cosí mi diede una leccata all'orecchio. Il mio cazzo rischiava di esplodere, maledetto Pietro! Dopo qualche minuto Pietro si addormentó sul sedile posteriore, ed io feci scivolare la mano sull'interno coscia di Lucia, che inizialmente si irrigidì ma poi allargò le gambe. Arrivai al suo perizoma, era umido quasi bagnato, segno che anche la troietta si era eccitata molto... Feci in tempo a mettere un dito dentro le mutande che Pietro si sveglió ed il gioco finí. Arrivati in città accomoagnai prima lui a casa, poi mi girai da Lucia e le dissi "sei stanca, non è il caso che ti metti in macchina" (abitava in un paesino distante pochi km) , e lei mi rispose "ma scherzi, e dove dormo?!" e io ribattei subito "a casa mia, tranquilla io posso dormire sul divano"... Era il mio tutto per tutto, o la va o la spacca, e lei dopo qualche secondo, mi disse "ok, chiaramente non dovrà saperlo nessuno, tantomeno Claudio"... Arrivammo sotto il portone di casa mia, Entrammo in ascensore e le tirai un po' su il vestito, lei si appoggió con le braccia alla parete e allargó poco le gambe, le diedi uno schiaffo sul culo e le morsicai il collo; uscimmo dall'ascensore e ci buttammo dentro casa, la baciai e le nostre lingue iniziarono a darci dentro, così come le mia mani che iniziavano ad esplorare la sua figa; era rasata, bagnatissima e lei aveva una voglia di cazzo incredibile, infatti si divincoló e si inginocchió sbottonandomi i pantaloni, ed esclamó "siii, lo sapevo!" stringendolo in mano... Avevo rimosso che Claudio avesse il pisellino (lo sapevamo tutti) e quindi lei trovando un cazzo di tutto rispetto anche se niente di mostruoso era ben felice! Il pompino duró poco perchè la voglia di scopare era troppa, quindi le sfilai il vestito ma le feci tenere le zeppe, e facendola appoggiare al muro con le mani ed il culo in fuori la penetrai, con lei che fece degli urli come se stesse venendo, la differenza tra il mio cazzo e quello di Claudio era troppa, e lei godeva già. Iniziai a scoparla forte e sculacciarla,
R "ti piace il mio cazzo eh?"
L "siii, nemmemo a paragone con quello di Claudio, mi stai aprendo è grossissimo!"
R "stasera ti avrei alzato il vestito davanti a tutti, eri proprio da scopare!"
L "e infatti sono qui che mi faccio scopare da te, ti ho visto come mi guardavi e avevo voglia di farmi sbattere da te, lo vedevo che avevi un bel cazzo, mi cade sempre l'occhio"
R "eccotelo qua allora!" e le diedi un colpo secco...
L "ahhhh siii, pensa che una volta mi ha anche vista Claudio mentre ti guardavo il pacco"
R "si, e tu cosa gli hai detto??"
L "che aveva visto male! E invece io fantasticavo sulla tua cappella!"
Dopo qualche minuto di scopata selvaggia lei venne poggiandosi totalmente al muro, io la feci infinocchiare e poco dopo le spruzzai in faccia "bevi tutto troia!"
L "siii, spruzzami tutta!!" ...

Ci ricomponemmo un po, lei si sciacquó e la aspettai a letto, dove inizia a leccarle un po' la figa e lei si contorceva tutta, fino a quando la girai pancia in giù, ed iniziai a leccarle il buco del culo, entrai fin dentro, e poi iniziai a strusciarmi sopra con il cazzo duro...
L "tu sei pazzo, mi fai troppo male no Rick"
R "stai serena faccio piano" e tolsi l'olio da un cassetto mostrandoglielo
L "no no davvero, è anni che non lo faccio e poi Claudio è lontano dalle tue misure!"
R "fidati di me, è tutta la sera che sogno di sfondarti il culo e tu non me lo dai??" le allargai un po le natiche e buttai un po di olio, iniziai a massaggiarle il buchetto, emtrai con uno poi due dita, poi poco a poco poggiai la cappella ed iniziai a spingere piano, nel frattempo continuavo ad allargarle un po le natiche, fino a quando la cappella non si inserii poco a poco e lei inizió a lamentarsi, allora le dissi di stare tranquilla e dopo un secondo di pausa le girai giú dalle spalle e infilai tutto il cazzo di colpo, con le sue urla che si sentirono penso fino all'ultimo piano
"aaaahhh cazzo mi hai fatto malissimo, sei uno stronzo!" , ma io iniziai a fare avanti e indietro ed il suo culo si abituó, ed inizió a prenderci gusto e mugolare come una gatta in calore, la tiravo per i capelli e la sculacciavo, e lei continuava a godere... Dopo qualche minuto sfilai il cazzo dal suo culo, salii sul suo petto, mi feci spompinare e presi il telefono, le dissi che le avrei fatto una foto che sarebbe stata il nostro segreto, allora lei sorridendomi lo tolse da bocca ed inizió a segarmi davanti al suo viso, finchè non le venni nuovamente in faccia, e le feci alcune foto... Ci sciacquammo, tornammo a letto e ci addormentammo... La mattina seguente avevo di nuovo il cazzo duro e una maiala da scopare accanto a me...

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