tradimenti
Quando la vicina di casa provoca....

06.06.2016 |
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"Non l’avrei mai pensato, ma le riempii la bocca di sborra, e lei la bevve tutta, e raccolse pure quella che le usciva dal culo e dalla figa..."
Capitò un periodo che, per motivi di famiglia, rimasi da solo a casa per circa un mese, ero appena uscito dalla doccia e suonò il campanello, mi affacciai ed era Chiara, la moglie del mio vicino di casa, mi chiese se potevo passare da loro perché avevano bisogno di una cortesia, risposi che l’avrei fatto appena finito di sistemarmi, notai che la signora non mi guardava proprio in faccia e poco dopo capii che stava guardando sotto l’accappatoio, ovviamente guardava in mezzo alle mie gambe, volevo chiuderlo ma per non metterla in imbarazzo lasciai il tutto come se nulla fosse; mentre mi vestivo pensavo a come mi aveva fissato quella donna e il solo pensiero mi eccitava, tutto sommato ha un bel corpo, ben fatto e molto sensuale, anche se in viso mi sa di una che si da arie o di schifata, nella mia mente pensavo che sarebbe stato fantastico potersela scopare.Appena fui pronto, andai da loro, c’era anche il marito, salii tranquillamente ormai ero di casa, come del resto anche loro da me, mi disse che avevano un guasto e se potevo dargli una mano a sistemarlo alla meno peggio, visto che il tecnico ci sarebbe andato fra una settimana circa, così un po’ annoiato e un po’ contento diedi una mano al marito nella riparazione fai da te; mentre sistemavamo notavo che Chiara spesso fissava il mio pacco, il che non mi dispiaceva affatto, era passata quasi tutta la mezza giornata della domenica e ancora non avevamo completato, verso le 18 il marito mi chiede se avrei potuto completare da solo in quanto lui doveva partire per prendere servizio ed accompagnare anche le figlie all’università. Ad essere sincero mi seccava, ma mi sembrò male e dissi di si, quando stavano per andarsene mi abbracciò fraternamente, poi anche la figlia più piccola venne a salutarmi, mi guardò sorridente fissando anche lei la mia patta e poi mi diede un bacio quasi sul labbro leccandolo con la punta della lingua; poi salutò la madre strizzandole l’occhio.
Mentre cercavo di sistemare quel maledetto tubo, pensai a quella magnifica ragazza diciannovenne e al suo atteggiamento, sicuramente sua madre gli avrà detto qualcosa, dopo dissi a Chiara di chiudere il rubinetto e di aprirlo solo quando l’avrei detto io. Stavo quasi per finire, quando Chiara aprì il rubinetto facendomi bagnare tutto compresi i calzini, mi sembrava di essere entrato in piscina con tutti i vestiti; lei mi chiese scusa e subito si premurò di farmi asciugare, io dissi “dai tranquilla, ormai fammi finire manca solo qualche minuto, forse è il caso che asciughi prima l’acqua che c’è per terra” appena pochi minuti e finalmente completai quella maledetta riparazione fai da te. La chiamai e dissi “ok Chiara, credo che così possa reggere, io ho finito, vado a cambiarmi” e lei “grazie tanto, ma voglio farmi perdonare per averti bagnato” ed io “ ma no dai non è successo nulla, sono cose che capitano” lei “ma neanche per scherzo, togliti quei vestiti che te li asciugo nell’asciugatoio, dai ci vogliono solo 10 minuti” cercai di dissuaderla ma non ci fu verso, non potevo che togliermi i vestiti.
Andai in bagno, tolsi la camicia, pantaloni e calzini e glieli diedi e misi l’accappatoio che mi aveva dato, mi stava un po’ piccolo visto che era quello della figlia, passai in cucina e mi sedetti sul divano, al suo ritorno vidi che anche lei era in accappatoio, poi ridendo mi disse “scusa se ti ho dato l’accappatoio di mia figlia, ma mio marito il suo se l’è portato quindi…” e dopo qualche secondo mi dice “scusa, ma credo che ti sei dimenticato di darmi le mutandine, a giudicare dai jeans saranno bagnatissimi anche loro” un po’ imbarazzato dissi “veramente non indosso mutandine” lei si mise a ridere e disse “ma dai scusa, i boxer, non ti vergognare, e poi hai addosso l’accappatoio” io “non indosso nemmeno i boxer, giuro” lei “dai non ci credo” e infila la mano sotto l’accappatoio, sento la sua mano che arriva direttamente sul mio membro, io rimango immobile per quella sua mossa e non so cosa fare, anche lei rimane immobile per qualche attimo, poi ritira la mano.
Per rompere quell’attimo di imbarazzo mi dice “si vede che fai palestra, hai dei bei pettorali e degli addominali perfetti, complimenti… non pensavo che avessi un fisico statuario” ringrazio e ricambio il complimento dopo un po’ mi guarda e mi dice che è incredula al fatto che non porti l’intimo, e come se volesse ricontrollare nuovamente rimette la mano sotto l’accappatoio, stavolta però si sofferma di più, io mi sistemo un po’ più comodo per agevolarle la manovra; capisce subito il mio movimento e a bassa voce dice “noto che sei già eccitato da come ti si è gonfiato” con tranquillità rispondo “veramente è ancora moscio, sta dormendo, ma se continui così lo sveglierai” e lei “moscio? Dorme? Ma quanto c’è l’hai grande? Non mi dire che ancora deve crescere!!!” apre l’accappatoio e con meraviglia lo guarda ed esclama “wow ma è meraviglioso, saranno 16 cm” intervengo precisando “prego 19 a riposo 22 in tiro” non finisco la precisazione che lei inizia a masturbarlo, a quel punto le tolgo l’accappatoio inizio a leccarle i seni e i capezzoli già duri, mentre con le mani stuzzico la figa, è tutta bagnata, i suoi umori colano in continuazione, se lo prende in bocca ed inizia a fare un bel pompino, dopo un po’ la metto su di me a 69 e mentre lei mi spompina io lecco la figa, bevo quel dolce liquido in continuazione, fino a che esplode in un potente orgasmo, la faccio alzare e con la faccia rivolta verso di me, la faccio sedere sul mio cazzo a smorza candele, ne entra appena un quarto di tutta la lunghezza che lei sembra già morire, credo che tuo marito abbia un cazzo piccolo e che non la apra a dovere.
La stringo a me, la bacio con foga, lei si dimena tutta e quanto meno se l’aspettava le assesto un colpo secco facendo entrare tutto il cazzo fino ai coglioni, la sento ferma quasi morta, e subito sento bagnarmi tutto del suo liquido orgasmico, sembrava di aver scassato un serbatoio, appena si riprende mi dice che non aveva mai provato una sensazione simile, si sentiva il cazzo arrivare al cuore, stava godendo magnificamente, la scopai in tutte le posizioni allargandole la figa a dovere e nel frattempo con le dita le scopavo il culo, quando la vidi abbastanza infuocata le chiesi se voleva sentirlo nel culo, non capii bene la risposta e la considerai come un si; la girai a pancia in aria le alzai le gambe portandole le ginocchia al viso, così avevo due buchi a disposizione, rimisi il cazzo in figa e dopo un paio di colpi lo tirai fuori e lo puntai nel culo, i suoi umori l’avevano bagnato, ma notai che lì era strettissima, feci entrare la cappella mi fermai e dopo continuai ad entrare lentamente senza fermarmi fino a che il mio cazzo non scomparve dentro il suo culo, e mi fermai un attimo.
Lei mi guardò e disse “cazzo, sei meraviglioso, non credevo che fossi così, e non immaginavo che esistessero cazzi del genere, sto godendo a meraviglia, sono quasi due ore che mi stai scopando… magnifico” la guardai risi e iniziai a stantuffarle il culo, ad ogni colpo la sua figa spruzzava liquido, e lei gemeva in continuazione, quando sentii la sborra salirmi, affondai un colpo secco ed iniziai a sborrare nel culo, poi lo tirai fuori e facendo entrare appena la cappella nella figa mollai un paio di schizzi dentro, per dargli gli ultimi schizzi di sborra in bocca e in faccia.
Non l’avrei mai pensato, ma le riempii la bocca di sborra, e lei la bevve tutta, e raccolse pure quella che le usciva dal culo e dalla figa. Mi alzai, presi i vestiti e mentre mi vestivo la osservavo, era uno spettacolo, culo e figa allargati che colavano sborra, le gambe, seno e bocca bagnati di sborra, lei si toccava tutta, poi si alzò mi guardò e mi disse “è stato bellissimo, grazie, spero che verrai quando ne ho di bisogno”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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