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Sogno cuckold (seconda parte)


di serialtrickster
02.01.2019    |    1.554    |    1 9.9
"Lo sguardo era ancora fisso su di me, seppure ad occhi socchiusi..."
Di solito mi piace spingere l'eccitazione al massimo prima di iniziare a scopare, ma quella volta stavamo andando oltre. Lo sguardo di lei, ancora fisso sui miei occhi, aveva un'intensità erotica che non avevo mai visto prima.
Continuò a spingere lentamente sul mio cazzo mentre giocavo delicatamente con i suoi capezzoli, con le braccia incrociate dietro il mio collo e gli occhi a pochi centimetri dai miei. Il suo respiro era caldo e stava ansimando sempre più profondamente. Poi socchiuse gli occhi e mi piantò le unghie tra le scapole. Sentìi distintamente le contrazioni sulle pareti vaginali, che sembravano durare in eterno, poi, gradatamente si fermò. Lo sguardo era ancora fisso su di me, seppure ad occhi socchiusi. Era venuta. Lui era fermo come una statua a mezzo metro da noi. Gli era caduto il calzino di mano, aveva gli occhi spalancati come piattini e un respiro appena meno affannoso di quello di lei.
Solo allora lui si ricordò che gli avevo fatto una domanda e rispose:" Ho finito il rammendo". Era vero. Lei si sollevò con una luce interrogativa nello sguardo: io capii che voleva sapere come doveva mettersi e la feci distendere sul divano, prona, totalmente orizzontale. Appoggiai la punta del cazzo al suo sfintere e cominciai a muoverlo con la mano, a piccoli movimenti circolari, mentre aumentavo molto lentamente la pressione. Entrò senza difficoltà, mentre lei rilassava ogni muscolo. Cominciai a penetrarla in modo più sostenuto. Guardai lui e gli dissi: Portaci un cuscino, voglio che tua moglie stia comoda mentre me la inculo,..." Ritornò dopo un minuto scarso, ma avevamo cambiato posizione, con lei che veniva chiavata nella passera nella classica posizione a pecora e, senza neppure guardarlo gli dissi, continuando a penetrarla:" Non serve più, rimettilo a posto" e lui riscomparve. La sentii ridere distintamente, mentre aveva ripreso ad ansimare. Poi lui tornò e gli dissi:" ora siediti la e rimani in silenzio.", indicandogli un punto a un metro e mezzo da noi. Lei lo guardò, lei rispose al suo sguardo e io, per loro, scomparii, diventando un puro accessorio da sesso, una specie di vibratore che ansimava. Nella loro mente stavano scopando tra di loro con pieno e assoluto coinvolgimento. Lui si stava segando con gli occhi nei suoi e lei lo guardava mentre la scopavo. lei venne di nuovo. Appena si rilassò nuovamente, misi una mano alla base dell'asta del pene e riuscii a tirarlo fuori lasciando il condom all'interno di lei. Lei si voltò con lo sguardo di chi non capisce e le strizzai l'occhio. Ora sapeva che doveva aspettarsi qualche altra idea balzana e sorrise. Lo chiamai e gli dissi:" il condom è rimasto dentro. tiralo fuori senza toccarlo con le mani" Dissi le ultime frasi sillabandole in modo piuttosto deciso. Lui non capiva e gli spiegai con voce finto-dolce e impostata: "afferralo con i denti, e tira fuori il mio condom dalla passera di tua moglie. Lei era ancora a pecora, io intanto mi ero alzato e spostato. Lui non capì le mie intenzioni e, chinato a quattro zampe mise la testa tra le chiappe di lei cercando di arrivare con i denti al condom. Fu un attimo: lui realizzò che ero alle sue spalle e, nello stesso istante, appoggiai il cazzo con un nuovo condom sul suo sfintere e spinsi senza chiedere permesso. Entrai senza provare tensione erotica, ma solo pura sottomissione. Spinsi in modo deciso, mentre lei, voltando la testa, lo guardava con un sorriso mezzo dolce e mezzo divertito. La guardai e le dissi: "mettiti a sessantanove con lui, così riesce a tirarlo fuori, e, già che ci sei, potresti succhiarglielo, così si calma un pochino" Lui, sfondato nel culo intanto che lei si dedicava al suo cazo, venne in pochissimi minuti. Lo estrassi dal suo culo, mentre era ancora a quattro zampe con l'espressione esausta e la testa rilassata e quasi "penzolante" dalle spalle. Lei, con l'intero corpo abbandonato al relax post-sesso aveva il viso sporco di sperma, con un rivoletto che partiva dal labbro superiore e scendeva fino al collo. Io lo guardai e, prendendogli con due dita il lobo dell'orecchi gli dissi: "l'hai sporcata tutta. Ora devi pulirla che voglio venirle in culo. O forse in bocca. Ancora non l'ho deciso. L'importante è che tu ti muova" Lui cominciò a ripulirle il viso con la lingua, Lei lo guardò e cominciò a baciarlo mentre lui continuava l'operazione di pulizia. Il sesso può essere un gioco impegnativo e con una gamma infinita di sfumature, ma loro avevano questi spunti che facevano emergere una tenerezza non comune. Solo che io avevo una reputazione da difendere e, dopo aver messo 'ennesimo condom lo spostai e gli dissi: "ora levati che voglio romperle ancora il culo." Mi distesi supino, invitandola a mettersi supina sopra di me. Lo sguardo di lei era incuriosito, forse la posizione le sembrava macchinosa. Entrai nel culo ormai già preparato e dissi a lui: "distenditi davanti a noi e tieni sollevate le gambe di tua moglie" Lui eseguì. era disteso col volto verso l'alto e il cranio a pochi centimetri dalle chiappe mie e di sua moglie, impegnati in un anal da favola. Inarcando il collo poteva osservarci da vicino. Sentii l'orgasmo che si avvicinava, mentre continuavo a fotterla nel culo. Un attimo prima di venire, alzai il piede destro e lo appoggiai con decisione sulla guancia di lui, premendogli la faccia a terra e gli dissi "Ora guardami mentre riempio il culo di tua moglie" e venni spingendo a fondo nel culo di lei. Lo sentìi fremere sotto il piede.Non so cosa abbia precisamente provato, ma gli era piaciuto, e lei se n'era accorta. Rimanemmo in quella posizione finchè il respiro di tutti e tre non ritornò normale, poi ci rialzammo. Lei mi guardò e guardò lui e sul suo volto si disegnò un sorriso di una dolcezza e complicità difficili da descrivere. Poi mi guardò, mi diede un bacio meraviglioso e più ricco di mille parole e disse sorridendo la prima parola dall'inizio dei giochi:"grazie, ci è piaciuto molto". Pochi minuti dopo, rivestiti, finimmo il vino chiacchierando.
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