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Un arrivo insperato (parte seconda)


di martan
14.11.2019    |    9.307    |    12 9.5
"Di nuovo capezzoli succhiati e piccoli morsetti stimolanti mentre affogava tra quelle due collinette svettanti, le chiappe strette tra le mani per infilarlo..."
Dopo averla ammirata per un lungo istante l’abbracciò da dietro e la pose davanti allo specchio iniziando a sottolineare quelle carnali grazie a lungo trascurate: un volto ovale e malizioso con delle labbra carnose e ben disegnate, un collo teso che si sosteneva su due colline lussureggianti che sembravano non dovessero mai franare, un addome sensuale per nulla segnato dalla prima gravidanza, un bacino largo e accogliente con al centro una calda tana ricoperta da un pelo curato, due cosce tornite e robuste che sprizzavano forza e freschezza, due gambe delineate e diritte che poggiavano su due piedini che sembravano bomboniere di bisquit, dietro, sotto due spalle ben formate la schiena finiva in un fondo che avrebbe meritato la descrizione da parte di un sommo poeta! Tutte le classiche frasi fatte apposta per descrivere un culo erano insufficienti a rendere l’idea! La definizione che scelse Tanio fu: “un campo di battaglia sul quale perdere volentieri la vita”!
Lei sorrideva maliziosamente a quei complimenti come se volesse sfidare il partner a misurarsi in qualsiasi attività erotica, anche se probabilmente Lei non aveva mai avuto un incontro sessuale in una stanza d’albergo a ore. Tanio la fece distendere sul letto e la liberò da qualsiasi indumento rimasto e così fece lui. Cominciò a baciarla e leccarla dal viso fino ai piedi sentendola fremere in alcuni passaggi, poi si soffermò sulla calda tana e con la lingua la esplorò in tutte le direzioni trovandola bagnata e reattiva. Si distese sul letto e le chiese di mettersi carponi su di lui ma con la testa in direzione opposta in modo da trovarsi in posizione di 69 e di potersi scambiare piacere con le bocche, Lei prendendo un turgido cazzo in bocca e lui succhiando una fica fresca e saporita! Continuarono per lunghi momenti a tormentarsi con le loro bocche mugulando e implorando vanamente e intanto le loro mani contribuivano a dare ulteriori sensazioni palpeggiando, carezzando e penetrando dappertutto. Proprio aiutandosi con le mani si diedero entrambi il piacere, Lei segandosi letteralmente il cazzo di Tanio in bocca e lui succhiando la clito di Lei mentre con due dita le sbatteva la fica fino a farla godere! Spossati da questa prima battaglia ma certamente non stanchi della guerra che volevano ancora combattere attesero, coccolandosi, che l’ingordigia sessuale risalisse per avviarsi ad un'altra sfida. Nuovi orizzonti mentali si aprivano come le sue cosce e un po’ alla volta la portavano in questo mondo erotico sconosciuto.
C’era una posizione tra tutte che avrebbe potuto farle prendere coscienza delle sue possibilità sessuali e che Le avrebbe fatto compiere un “salto” di qualità nell’affrontare il mondo dell’eros: la spegni moccolo! E Tanio conosceva bene l’effetto di questa posizione poiché è una delle mie preferite. Accoccolandoti su un bel tronchetto di carne viva e pulsante puoi procurarti e gestire in prima persona tutte le sensazioni sessuali che vuoi provare gestendo quasi autonomamente tempi e intensità. Se riusciva a farle fare una chiavata a spegni moccolo come Eros comanda avrebbe sicuramente fatto un passo avanti sulla strada dello svezzamento sessuale di questa giovane femmina. Fu così che continuando a giocare la fece sedere sul suo bacino e le chiese di impalarsi da sola sul cazzo di nuovo in tiro mentre lui l’avrebbe eccitata tormentandole i capezzoli e tenendo tra le mani le sue chiappe sode. Lentamente scese, atletica e forte com’era, sul cilindro infuocato di Tanio e alla fine se lo portò fino all’utero. Ora bisognava resistere, per entrambi, prima di scoppiare in un nuovo orgasmo. Convincendola a gestire le sensazioni che provava ed a prolungarle il più possibile Lei si portò più volte sull’orlo del piacere dimostrandosi un ottima allieva nell’interrompere il gioco un attimo prima e riprendere poi a godersi la carnale imbottitura del cazzo di Tanio nel suo ventre. Dal suo canto lui cercava di non alterare la partita seguendola in questa tempistica che Lei sceglieva e quando si sfilava il tronco dalla fica anche lui interrompeva i giochi sui capezzoli evitando di mordicchiarli come a volte Lei chiedeva, o di sbatterla di suo come gli veniva naturale per l’eccitazione che s’impennava. Si limitava a carezzarle il culo, fonte continua di eccitazione, le cosce tornite provandone la consistenza con decise strizzate che nulla incidevano sui quei tonici muscoli, slinguate in bocca a sancire una profonda intimità. Naturalmente non potevano resistere ad oltranza e dopo svariate soste iniziarono una prolungata corsa verso l’orgasmo liberatorio. Di nuovo capezzoli succhiati e piccoli morsetti stimolanti mentre affogava tra quelle due collinette svettanti, le chiappe strette tra le mani per infilarlo quando più dentro poteva intervallando amorevoli pacche sul culo accogliente e Lei sulla strada dell’estasi si crogiolava su quel cazzo che diventava sempre più incandescente roteandoci attorno e facendo un movimento di salita e discesa per sentirselo in tutta la superficie della sua fica. Cominciò a mugolare spezzettando le parole tanto da renderle incomprensibili, affondò le sue unghie laccate appoggiandosi sul torace e sulle spalle di Tanio e si concentrò sul piacere che stava arrivando reiterando il movimento della fica sul punto che evidentemente la eccitava di più, ecco il vantaggio di stare sopra, e con gli occhi chiusi confessò il traguardo raggiunto in un liberatorio gridolino, sospirato con una voce dal tono gutturale, che portò anche Tanio all’apice del piacere per la estrema sensualità di quella espressione. Lei sussultava travolta dall’orgasmo e imponeva le ultime spinte della sua fica su quel cazzo duro che pochi secondi dopo di Lei aveva anch’esso raggiunto l’apice ed a sua volta finiva di eruttare schizzi di sborra che favoriti dai sussulti di entrambi cominciavano a colare. Si assopirono abbracciati completamente storditi dall’amplesso ma le conseguenze di quella spegni moccolo sarebbero maturate in seguito.
La giornata non era finita ma del prosieguo racconteremo prossimamente.
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