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L'amico di gioventù di mio marito!


di martan
11.02.2022    |    20.990    |    14 9.6
"Si misero sui fianchi posizionandosi a sessantanove e cominciarono a sbocchinarsi contemporaneamente, con una abilità che a volte hanno gli uomini quando lo..."
Era un tardo mattino di una piacevole estate e senza fretta scendevamo verso la spiaggia di una delle nostre accoglienti marine cilentane.
Arrivati alla bouvette del Lido dove avevamo i lettini e l’ombrellone, affittati per quella breve vacanza di fine stagione, per degustare un buonissimo caffè prima di fare il bagno in quella trasparente e fresca acqua del Mar Tirreno, vidi mio marito piantarsi di colpo frenando il mio passo.
Il suo volto si era trasfigurato e l’espressione diventava sempre più estasiata.
Lo guardai preoccupata. Era come se avesse visto un Santo.
Dopo diversi secondi gli sentì proferire una parola che poteva essere un soprannome d’uomo e una persona che stava consumando qualcosa al banco si girò di scatto. Lo sguardo sbalordito di entrambi si incrociò e dopo un attimo si abbracciarono come due commilitoni sfuggiti ad una sanguinosa battaglia i cui superstiti erano solo loro due.
Calmatosi ebbe anche il tempo di presentarmelo non senza avermi ignorata per un bel po’.
L’amico di gioventù di mio marito era pure lui castano chiaro ma più alto di qualche centimetro, aveva un fisico ben strutturato pur senza nessuna parvenza da palestrato. Quello che colpiva di più era il suo viso d’angelo che avrebbe tranquillamente potuto essere anche quello di una donna. Al contrario il suo carattere era quello di un maschio forte e deciso, come mi precisò dopo mio marito, quando iniziò a raccontarmi di loro due. Loro due erano assolutamente complementari. Il viso di mio marito era quello di un maschio deciso dai lineamenti marcati ma il suo carattere era estremamente dolce e tranquillo.
Loro avevano vissuto adolescenza e gioventù praticamente in simbiosi, attraversando tutte le fasi di crescita e di educazione sentimentale, di esperienza di vita e di maturazione, di studio e di lavoro.
Ora eravamo tutti ben oltre i trent’anni e loro avevano vissuto insieme oltre quindici anni di vita nella fase che vede ogni giorno scoperte ed avventure che plasmeranno il carattere ed il futuro delle persone.
E loro ne hanno visto e fatte di cose…
Quel giorno fu proprio un ottimo inizio di un intrigante periodo della nostra vita erotica.
Mio marito e l’amico avevano avuto moltissime esperienze sentimentali e sessuali con donne e uomini ed anche tra di loro. Ma quelle che vi racconterò saranno le storie che abbiamo vissuto noi tre in quel periodo a cominciare da quel giorno.
L’amico era da solo in vacanza dai genitori anziani, che avevano casa in paese, perché si era separato dalla moglie già da tempo. La sera lo invitammo a cena da noi e per i trascorsi che c’erano stati tra loro fu semplice e naturale trasformare la serata in una battaglia erotica. Bastò che mio marito aggiornasse il suo intimo amico di gioventù sulle nostre tendenze di coppia, felicemente praticate.
Appena lo seppe, poco prima della cena, fu anche difficile portarla a termine. Il carattere maschio e deciso di viso d’angelo volle subito dare un impronta alla nostra serata. Aveva anche una urgente necessità fisiologica in quando non faceva sesso da un paio di settimane per la sua situazione familiare ed il suo membro lo dimostrava in pieno. Me lo strusciò continuamente sul culo nel mentre mi aiutava a sparecchiare e lo sentivo così duro che dissi a mio marito che il suo amico con quell’arnese che portava addosso ci avrebbe fatto male. Allora mio marito mi prese le mani e mi fece toccare le patte dei pantaloni di entrambi. Ero ancora indecisa con quale dei due cazzi iniziare perché a tastarli mi sembravano entrambi pronti all’uso. Mi tolsero dall’imbarazzo cominciando a baciarsi e spogliarsi tra di loro facendomi fremere dal desiderio. Si tolsero velocemente i pochi indumenti indossati ed iniziarono a limonare come due veri gay. Non ero sorpresa più di tanto perché conoscevo bene mio marito ma vederli così appassionati mi turbava da un lato e mi eccitava dall’altro. Si misero sui fianchi posizionandosi a sessantanove e cominciarono a sbocchinarsi contemporaneamente, con una abilità che a volte hanno gli uomini quando lo prendono in bocca. Il cazzo di viso d’angelo era diverso da quello di mio marito. Era quasi della stessa lunghezza ma visibilmente più grosso in circonferenza. Dritto con la cappella leggermente ricurva scompariva nella bocca di mio marito per oltre metà facendomi venir voglia di sfilarlo e farmelo scivolare in gola tutto intero. Anche lui succhiava la mazza di mio marito ingoiandola completamente e lasciandomi solo la possibilità di carezzare le palle. Cercavo di trattenere il mio desiderio e lasciarli portare a termine il loro sessantanove, ma mi venne voglia di chiedere a faccia d’angelo se quel magnifico cazzone l’avesse infilato nel culo di mio marito durante qualche loro avventura e fu come una scintilla vicino ad un serbatoio di benzina. Iniziò a sussultare di piacere e rispondermi che lo aveva fatto un sacco di volte ed era sempre stato una goduria infinita e nel dire ciò cominciò a sborrare in bocca, sulla faccia e sulle labbra di mio marito costringendolo per l’abbondanza di sperma a fermarlo e sfilare il suo cazzo dalla bocca dell’amico. Era veramente un fiume in piena quella prima sborrata ed io ne ero stata la catalizzatrice con la mia domanda intima.
Mio marito si pulì velocemente il viso e le mani e mi chiese se volevo cominciare il gioco pure io. Non aspettavo altro e subito mi misi a pecora per essere chiavata da dietro. Lui mi penetrò dolcemente ed il suo cazzo mi scivolò dentro senza problemi in quanto ero molto lubrificata. Col suo membro carezzava la mia vagina dandomi sensazioni piacevoli e pensavo volesse godere inondandomi la fica. Ma con delicatezza lo sfilò e cominciò a lavorarmi il buchetto del culo e dopo qualche minuto mi chiese di sedermi sul suo cazzo facendolo entrare nel mio culo dandogli le spalle. Lo feci volentieri tanto ero eccitata e mentre cominciavo ad abituarmi alla penetrazione chiese al suo amico di lavorare di lingua la mia fica. L’amico non se lo fece ripetere due volte che si distese subito davanti a me per poter gustare i miei succhi di desiderio. Lavorandomi di lingua mi spingeva sul cazzo di mio marito che godeva visibilmente ad imbottirmi il culo ed io ero in estasi di goduria per il trattamento riservatomi dai due “maschiacci”. Stavo lentamente raggiungendo un orgasmo e chiesi all’amico di smettere con la lingua e di cercare di infilarmi il cazzo in fica. Non appena riuscì a posizionarsi ed ad infilarlo nella fica mi sentì tutta piena che non entrava neanche più uno spillo. Si muovevano all’unisono, chissà quante volte lo avevano fatto con altre femmine, e mi fecero provare sensazioni così intense con quei cazzi duri e grossi che sentivo tutti dentro, che dopo pochi minuti di sesso così intenso cominciai a sbrodolare anche con la bocca e non solo col culo e la fica, raggiungendo un orgasmo lunghissimo anticipando anche la loro venuta che però non si fece attendere e li vide sfilarsi dai miei buchi per spruzzare la loro sborra sul mio corpo sussultante di piacere!
Quello fu solo l’inizio.
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