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io, Giulia e Mario (CAPITOLO 10)


di macchiettadiseta
27.11.2015    |    14.857    |    3 6.9
"Anche Giulia dopo poco mi fa alzare l’altra gamba e si fa lasciare il plug da Mario per giocarci lei..."
CAPITOLO 10

Salire su quelle scale non è stato affatto semplice, era tutto ovattato, da una parte c’era l’eccitazione del momento, per la realizzazione di un piccolo sogno, poi il fatto di vedere Giulia così motivata, convinta di quello che stava per accadere, determinata nel farmi fare una cosa che poteva pure essere pericolosa e sicuramente molto dolora per me la rendeva molto diversa da quella ragazza dolce acqua e sapone che era solo poche settimane prima. Percepivo chiaramente il suo desiderio e la sua eccitazione per quello che mi stava per accadere… aveva l’aria di una bambina che stava andando al luna park.

Mentre salivamo Giulia era davanti a me, completamente nuda se non per le autoreggenti, avevo il suo culo davanti, potevo vedere le striature che avevano lasciato sulla pelle i suoi umori all’interno delle cosce. Non so perché, forse per curiosità, ma ho allungato una mano e di taglio gliel’ho passata sulla fica, era fradicia, me la sono portata al naso e annusandola è stato come una botta di vita, di eccitazione, mi ha dato coraggio e mi ha riportato alla realtà.

Mario era seduto sul letto, ci siamo aggiunti a lui, io nel mezzo. Mi ha fatto sdraiare e ha iniziato a baciarmi languidamente, dolcemente, poi si è staccato e ha fatto cenno a Giulia di fare altrettanto, era bellissimo, ogni tanto si cambiavano, si baciavano pure tra di loro, ma ero al centro delle loro attenzioni, mi accarezzavano ovunque, sul pisellino, nell’interno cosce. Poi Mario, mi fa alzare una gamba, me la piega portandomi il ginocchio vicino al petto e inizia a giocare con il plug che ho nel culetto, lo fa andare avanti e indietro, piano piano, senza farlo mai uscire, ma solo per farmi rilassare i muscoli dello sfintere. Anche Giulia dopo poco mi fa alzare l’altra gamba e si fa lasciare il plug da Mario per giocarci lei. È più rude nei movimenti, mi forza di più, cerca di toglierlo fuori, evidentemente non vede l’ora di assistere al mio primo fisting. O forse… Un pensiero mi attraversa la mente. Lei vuole farmelo per prima. D'altronde sarebbe anche logico, lei ha una mano piccola. Forse lo fa per farmi arrivare per gradi alla mano di Mario, chissà.
Comunque ad un certo punto Mario mi dice:
- dai è ora di toglierlo. Mettiti accucciato come in ufficio e spingi fuori… vediamo se esce da solo.
Io mi metto accucciato e spingo, ma non ce la faccio, provo e riprovo ma il plug è grande ed è incastrato bene intorno all’anello del culetto. Allora Giulia per darmi una mano, prende la parte esterna del plug e cerca di tirarmelo fuori. All’inizio non ci sincronizziamo, io non spingo quando lei tira.
- dai amore, adesso, spingi forte mentre te lo tiro e via.
E quasi subito esce il plug, l’enorme plug anale che avevo dentro di me.
Mentre io sto ancora respirando e spingendo con il culo, beandomi della sensazione, Giulia mette le mano a cuneo e me la spinge con forza dentro il culo. Riesco solo a dire:
- Amò , ma che stai facendo?
Che lei sta forzando per far passare le nocche dentro il culetto, spinge per un lasso di tempo di tempo brevissimo e la mano di Giulia è dentro di me. Non mi ha fatto male per nulla.
Mario mi spinge in basso, per farmi mettere a pecorina, mentre Giulia, ancora dentro di me si posiziona dietro. Sento che sta muovendo la mano dentro di meno, la apre e la chiude a pugno, la sensazione è stupenda, paradisiaca. Poi la gira e mi massaggia la prostata. Fa avanti e indietro e poi fa uscire la mano per rimetterla immediatamente dopo. Il gioco le piace, ed anche a me. La toglie e la rimette ed entrambi si divertono a vedere quanto mi rimane aperto il culo. Mario si alza e prende la crema lubrificante. Mentre Giulia continua a fare questo mettere e togliere la sua mano dal culo, Mario si spalma bene la crema sulla mano, la fa scaldare bene, si posiziona dietro di me, affianco a Giulia e quando lei per l’ennesima volta fa uscire la mano da me, lui la ferma e appoggia la sua al mio culetto, la mette a forma di cuneo, inizia ad infilarla. Quando non entra più, vicino le nocche, inizia a fare avanti e indietro velocemente, quasi una vibrazione, e spinge sempre di più, fino a quando non mi dice:
- tieniti pronto, ora o entra e ti si rompe…
E la infila tutta…

Al contrario di quanto pensassi il dolore non è stato eccesivo, anzi, direi piuttosto lieve. Evidentemente l’allenamento fatto aveva funzionato alla grande. Mario mi da il tempo di abituarmi, la tiene ferma dentro di me. Giulia:
- bravo amore, ce l’hai tutta dentro… ti ha fatto male?
- no, non tanto…
- com’è? Ti piace?
- mi sento pienissimo, è una bella sensazione però.
Mario: - mettiti giù, rilassati…sei stato bravissimo. Hai visto che non hai sentito tanto male? Bravo.
E mi bacia sulla schiena. Io mi abbasso e mi sdraio.
Mario e Giulia si mettono affianco al mio culo e mi baciano le chiappette, mi accarezzano, mi coccolano un po’, poi Mario inizia a muovere piano piano la mano, la inizia a ruotare, la allarga, la fa a pugno, mi sta facendo impazzire, è troppo bello. Mentre la ruota inzia anche a fare un su e giù, è come se mi avvitasse la mano nel culo. Cerca di farla uscire piano piano mentre ruota, si ferma un attimo quando arriva alle nocche e poi la tira fuori, per rinfilarla subito dopo. Giulia mi tiene le chiappe allargate mentre Mario si diverte a far entrare e uscire la mano dal mio culetto. Aumenta il ritmo, la infila a cuneo e quando è dentro la apre e la tira ritira fuori. Non ce la faccio più e godo come non mai, mentre vengo inizio a tremare tutto, ho un orgasmo anale fortissimo, sento un calore e pulsazioni che mi partono dal culo e mi pervadono tutto. Mario per fortuna fa in tempo a togliere la mano giusto in tempo prima che l’orgasmo finisse, altrimenti il culetto mi si sarebbe chiuso con la sua mano dentro e poi chissà dopo quanto avrebbe potuto tirarla fuori… e chi ha provato sa di cosa parlo.
Mentre sono sdraiato a riprendermi ogni tanto ho ancora qualche brivido di piacere, con la mano vado a toccarmi il buchetto, sento che è tutto bagnato e scivoloso non faccio fatica a far entrare subito 4 dita, lo sento veramente aperto, elastico, sembra volerti risucchiare dentro. Giulia, che mi sta accanto, mentre ho la mia mano con 4 dita dentro di meno, me la spinge dal polso e mi aiuta a infilarmela tutta dentro. Penso a quanto sia troia. Sia io che lei e ridendo gli dico:
- che troie che siamo…
E scoppiamo a ridere forte.
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