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io, Giulia e Mario (CAPITOLO 2)


di macchiettadiseta
15.10.2015    |    16.103    |    6 8.8
"Dopo neanche 5 minuti di scopata, Giulia se ne esce dicendo: - Cavolo sono già venuta 2 volte, sei fantastico..."
RACCONTO CUCKOLD, BISEX

CAPITOLO 2


Mario era seduto al mio fianco, e battendosi la mano sulla coscia gli fece capire che si doveva sedere sopra la sua gamba, lei gli si è avvicinata, mi ha dato uno sguardo fugace e si è seduta sopra la sua coscia sinistra dandomi la schiena. Come si è seduta, Mario gli ha cinto la vita con il suo braccio e gli ha iniziato a solleticare il fianco.
Giulia rivolgendosi a Mario gli dice:
- Gliele hai fatte vedere?
- Sì, certo. Appena sono sceso.
- E cosa ha detto?
- Niente se ne è semplicemente venuto nei pantaloni senza nemmeno toccarsi.
Lei si gira e mi guarda con un’aria un po’ schifata. Io non reggo il suo sguardo abbasso gli occhi.
Fa una piccola risata, e dice – Bah!
Poi si gira verso Mario, si guardano negli occhi e lei si abbassa, e per la prima volta davanti a me, bacia un uomo che non sono io.
Se non avessi sborratto pochi minuti prima, me ne sarei venuto un’altra volta sicuramente. Il bacio è stato dolce e appassionato allo stesso tempo.
Ho scordato di dire che io per Giulia sono stato il primo e unico ragazzo della sua vita, fino a quel momento. A me ha dato il suo primo bacio, la verginità di fica e del culo.

Mario tempo dopo mi disse quello che era successo quando ha accompagnato Giulia in bagno: mentre salivano le scale lui le era dietro e dal vestitino corto si intravedevano le chiappette di Giulia, così in modo giocoso lui le disse:
- Sai che da qua dietro si gode proprio un bel panorama?
- Ah sì?! mi fa piacere che apprezzi…in fondo l’abito è stato messo proprio per questo motivo!
- Ne sono lusingato, ma questo ben di dio si può solo vedere o anche toccare con mano?
Alchè Giulia che era ormai arrivata al secondo piano si gira e gli dice:- Bè , ma scusa secondo te perché ti ho chiesto di accompagnarmi al bagno?
Allora Mario, arrivato all’ultimo gradino, le cinge la vita, le si avvicina e guardandola negli occhi la bacia e lei, che non aspettava altro, ricambia. Il bacio è molto passionale, le lingue si toccano e si intrecciano tra loro, lui le infila una mano sotto la gonnellina e le pastrugna la fica, ormai grondande di umori, le scansa il perizona e gli infila prima uno , poi due e infine tre delle sue dita, finchè lei non ha un potente orgasmo proprio là, in piedi, alla fine della scala a pochi metri da me.
Finito l’orgasmo, Mario le sfila il perizoma e se lo mette in tasca dicendogli che se lo terrà per ricordo.
Lei si riprende un attimo e si va a dare una rinfrescata in bagno mentre Mario scende giù.

Mentre si baciavano Mario ha infilato la mano sotto il vestito di Giulia andandogli a toccare la fica. E dopo un paio di minuti di toccamenti si sono staccati, mi hanno guardato e Mario mi ha detto:
- Noi andiamo in camera da letto, tu che fai? Vieni con noi o rimani qua?
- No, no, vengo anche io. Gli rispondo con un filo di voce.
Mano nella mano loro mi fanno strada fino in camera da letto. Appena entrati si avvicinano al letto e si ribaciano di nuovo. Io invece mi metto sopra un pouf in un angolo della stanza. Mentre si baciano Mario tira la cerniera del vestito di Giulia e glielo lascia cadere lungo i fianchi. Così lei adesso è completamente nuda tranne che per le autoreggenti e le scarpe con il tacco. Lui gli passa un dito sulle labbra, lei lo accoglie e glielo succhia, allora Mario glielo toglie di bocca e va a cercare il culetto di lei, e mentre ancora si baciano capisco da un movimento brusco di Giulia che Mario gli ha messo il suo ditone nel culetto. Vedo la sua mano che si muove e il suo dito spingere e riuscire per un po’ di volte. Poi si staccano e lui le fa capire che è ora di abbassarsi e liberargli il cazzo.
Lei si abbassa e ripete pressappoco gli stessi gesti che avevo fatto io in motel, quando finalmente lo libera dalle mutande con una faccia frastornata dice:
- Ma è vero? Oh, mio Dio è enorme!
Lui mi guarda e ride sornione e compiaciuto del complimento.
Giulia rimane un po’ lì a fissarlo poi si avvicina e lo incomincia a baciare, a leccare e a ciucciare. Nelle sue manine, ancora più piccole delle mie, quel cazzo sembra ancora più grande.
Mentre lei ha il cazzo in bocca, Mario intanto si toglie la camicia e si slaccia la cintura.
Gli fa un cenno e lei si stacca e si sdraia sul letto pronta a riceverlo. Lui si siede e si toglie scarpe e pantaloni e gli si mette sopra iniziandola a baciare appassionatamente. Giulia allarga le gambe e lo cinge in vita, al contrario di me e per sua fortuna ha un fica che è un brodo e non appena Mario gli appoggia la cappella questa scivola subito giù. Lei è tutta un lamento di goduria.
- Ahhh, sììì. Ma fai piano che non sono abituata, è troppo grosso per me.
E intanto lui avanza, lentamente, ma inesorabilmente. Fino ad arrivare ai coglioni. A questo punto lei dice:
- MMM, non mi ero mai sentita così piena, mi sembra di sentirlo in gola, è bellissimo.
Io in tutto questo tempo mi sono spogliato nudo e mi sto gustando la scena sempre seduto sul pouf.
Vedere quel cazzone gigante scomparire dentro la micetta di Giulia è un emozione indescrivibile, sento eccitazione, rabbia, gelosia, orgoglio eanche invidia per non essere al suo posto. Insomma un vortice di emozioni che solo chi ha provato una cosa del genere può capire.
Dopo neanche 5 minuti di scopata, Giulia se ne esce dicendo:
- Cavolo sono già venuta 2 volte, sei fantastico. Continua così.
Dopo un po’ lui inizia a fare come faceva con me per vedere come mi aveva allargato il culo ed inizia ad entrare ed uscire completamente da lei. Bè la fica di Giulia così aperta non l’aveva mai vista!
Cambiano posizione e lei gli si mette di sopra, vedo che prende il cazzone di Mario e se lo punta all’ingresso della vagina per poi scendere e farselo sparire tutto dentro. Lui la fa avvicinare a se e iniziano a baciarsi, il ritmo aumenta ed ogni tanto il cazzo esce fuori e lei è costretta a riprenderlo e rimetterselo dentro.
Ad un certo punto Mario mi chiama e mi dice:
- Andrea, vieni sul letto anche tu e inizia a stuzzicarle il culetto.
Io non me lo faccio ripetere 2 volte e mi metto dietro di lei ad accarezzargli e leccargli l’ano, ogni tanto ne approfitto, essendo non visto da lei, per toccare le palle e il cazzo di Mario. Ad un certo punto mentre sto piegato a leccare il culo di Giulia, il cazzo di Mario gli scivola fuori e io velocemente gli do una ciucciata veloce e lo spingo di nuovo verso la fica di Giulia.
A questo punto il culetto di Giulia è abbastanza dilatato, gli riesco a mettere facilmente 3 dita dentro e credo sia pronta per la sua prima doppia penetrazione.
- Mario, secondo me è pronta.
Allunga un braccio e infila con decisione un dito nel culo di Giulia, ne mette un altro, ma gia fa fatica ad entrare. È logico, io avevo fatto i conti con la misura del mio cazzo e non del suo.
- No, è stretta, ha bisogno di essere allenata bene per prendere il mio… Non trovi?
Mi dice guardandomi in faccia sorridendo.
- Se ce la fai mettici il tuo.
Loro si fermano e io cerco di infilarglielo, la cosa è sì complicata, ma comunque più semplice di quanto credessi. Il mio cazzo entra tutto e Mario mi dice di stare fermo e farla abituare. Giulia intanto gradisce molto il trattamento e viene un’altra volta.
Il ritmo lo fa solo Mario io mi limito a stare quasi fermo, a lei piace molto, però dopo pochissimi minuti io non ce la faccio più e gli sborro direttamente in culo. A questo punto Mario, un po’ arrabbiato, mi dice:
- Come? Hai già finito? Non gli hai dato neanche il tempo di farla abituare.
E poi rivolto a Giulia:
- Ma davvero tu hai resistito tutti questi anni facendo sesso solo con lui.
E lei ridendo gli dice:
- E che dovevo fare? sono innamorata, ma da oggi che ho visto il paradiso credo che inizierò a recuperare il tempo perso.
Mi guarda e mi fa un occhiolino da zoccola per poi buttarsi giù a baciare Mario.
Dopo un po’ cambiano ancora posizione e lui gli si rimette sopra. Ormai la pompa come un toro, lei mi dirà poi che avrà goduto una decina di volte e che ad un certo punto gli orgasmi sono diventati lunghissimi. Mario, come fece con me, anche a lei gli chiede dove voleva che venisse, se in bocca o in fica:
- Piccola, dove vuoi che vengo? Ti riempio la figa o preferisci in bocca.
Dato che era il giorno della sua ovulazione Giulia gli dice:
- No, in bocca, oggi ho l’ovulazione.
- Va bene, ti vengo in bocca, ma solo se ingoi fino all’ultima goccia.
Gli dice Mario, sapendo che con me non ha mai ingoiato.
- Sì, sì , va bene, vienimi in bocca.
- Sei sicura?
- Sì.
- Ma sicura, sicura?
- Sì
- Non vuoi che ti riempi per bene il pancino? Lo sai che quando sto per venire mi si fa ancora più grosso e duro e godresti ancora di più? Allora sei proprio sicura? Il tutto dandogli colpi sempre più potenti e profondi.
A questo punto lei non ha risposto e anzi lo ha guardato dritto negli occhi e mettendogli le mani intorno al collo se lo è tirato a se baciandolo con passione e aspettando che lui gli venisse dentro.
Allora la pompa, già potente e veloce, ha aumento ancora di più il ritmo. Io stavo con il cazzo tesissimo e stavo vedendo molto probabilmente l’ingravidamento della mia ragazza e futura moglie.
Ma Mario, proprio all’ultimo gli si sfila e la tira su puntandogli il cazzo davanti alla bocca spalancata e iniziando praticamente a pisciargli sborra direttamente in gola. Lei che fino allora non aveva mai bevuto la sborra inizia ad ingoiare, ma la quantità è troppa e qualche schizzo gli finisce sul viso. Quando ormai esce a lava e non più a schizzi glielo prende in bocca ed inizia a deglutire tutto quanto. Alla fine Mario con le dita raccoglie la sborra che aveva in faccia Giulia e gliela infila in bocca facendosele ripulire. Dopo di che gli ha rinfila il cazzo in bocca per farselo pulire bene. Inutile dire che io stavo sborrando nuovamente, o meglio stavo venendo e non sborrando visto che ormai la mia piccola riserva di sperma era finita già al secondo orgasmo.
Mario si butta di fianco a Giulia per riposare e mi chiede di andargli a prendere un bicchiere d’acqua perché ha sete, io ubbidisco e mi alzo subito. Al mio ritorno vedo Giulia che messa su di un fianco se lo sta baciando amorevolmente sul torace e sul cazzo. Penso di non contare più nulla per lei e mi viene su molta rabbia e gelosia. Gli porgo i bicchieri con l’acqua ad entrambi e mi dirigo verso il bagno. Mentre gli do le spalle li sento ridere.
Giulia dopo, a casa, non mi vorrà dire cosa gli ha detto Mario per farla ridere, invece Mario il giorno seguente, quando ci sentiamo per scambiarci le opinioni sulla serata, mi dice di avergli detto che avevo un bel culetto e che gli sarebbe piaciuto tanto farselo e che Giulia, invece, gli abbia risposto - Ma dai, poverino. Gli faresti troppo male. Non vorrai farmelo diventare anche un frocetto oltre che un gran cornuto?...e poi io ne sarei anche un po’ gelosa, se vuoi fare il culo a qualcuno fallo a me!
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