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mia madre entra nella vita universitaria


di stichus
18.10.2011    |    30.672    |    4 8.5
"Mamma al ssupermercato era strana, sembrava assorta in qualche strano pensiero..."
Il mio adattamento alla vita universitaria non era stato dei migliori, anzi dopo un paio di mesi, non avendo socializzato particolarmente con nessuno, le mie telefonate a casa in tono quasi disperato aumentavano. Non che non conoscessi nessuno, però l'unica persona con la quale uscivo e parlavo era la mia compaesana Tiziana, quando questa si fidanzò i miei genitori mi suggerirono di legare di pìù con un gruppetto di miei ex compagni di liceo,Pasquale, Luigi e Luca. Tra di noi non c'era stato parecchio feelng durante 5 anni, essendo stato soltanto il loro strumento per passare l'anno; nè questo si creò: la mia indole timida e pacata mi rendeva vittima di scherzi e insulti. Dopo l'ennesima telefonata in lacrime, mia madre decise, approfittando dell'assenza del ragazzo con cui dividevo la casa, di raggiungermi e accertarsi della situazione.

La sua visita mi faceva piacere, mia madre Ilaria è una bella donna di 44 anni, per nulla in carne, ancora piacente, non nascondo di essermi tirato le migliori seghe pensando al suo culo o al nero tra le sue gambe. Sono particolarmente legato e non potevo che essere contento della sua presenza.

Appena mi raggiunse provai un senso di affetto profondissimo, tuttavia sprofondai nella vergogna quando mi rimproverò dei miei lamenti e si propose di parlare con i miei ex compagni di cclasse per essersi comportati male nei miei confronti. Non volevo assolutamente che facesse una cosa del genere, ma lei è una donna forte e nel pomeriggio bussammo alla casa dei tre.

Luigi, il piu timido dei tre, vedendola si spaventò e ci apri titubante. Mamma non affrontò direttamente la questione, anche perche sembrava da solo e quasi spaventato. Devo ammettere che l'atteggiamento del mio compagno era diverso dal solito, gentilissimo ci offì anche il caffè.

Mamma aveva appena appoggiato la tazzina alla labbra, quando

-Dai Luigi quante volte te l'ho detto ri rimettere gli asciugamani in bagno dopo che li hai usati.

Improvvisamente irruppe pasquale nella stanza completamente nudo, sventolando un uccello che da moscio sembrava immenso. Solo allora accorgendosi della presenza mia e di mia madre, tentando di nascondere il grosso pacco si scusò uscendo lentamente dalla stanza. provai una strana sensazione qunado mi accorsi dello sguardo che mia madre gettò sul mio amico.

Il pomeriggio prosegui serenamente, Pasquale e Luigi furono molto cortesi tanto che mamma li invitò a casa per la cena. mamma al ssupermercato era strana, sembrava assorta in qualche strano pensiero.

-Prendiamo l'insalata mammina?

_eh? si la salsiccia... cioè l'isalata si...

imbarazzatissima si avviò alla cassa. Non riuscivo a credere al pensiero che la vista di quell'uccello l'avesse turbata.

La cena tuttavia andò bene, anche Luca che ci raggiunse più tardi fu cortese e gentile. Certo non mancavano i complimenti alla cucina e alle mani che l'avevano preparata. Alla fine mamma declinò l'invito a farsi un giro con noi nonostante le avances dei miei compagni sostenedo l'inadeguatezza della sua età per tale combriccola, che per lei era meglio mettersi a letto. Volevo farle compagnia ma mi esortò ad uscire, dicendo che dovevo socializzare con quei bravi ragazzi, che ero sempre io il solito a non voler fare amicizia e via dicendo, fino a che non mi convinse ad allontanarmi.

Dopo un quarto d'ora che eravamo usciti Pasquale si ricordò d'aver lasciato chiavi e portafogli a casa mia e quasi forzatamente mi spinse a tornare indietro, rompendo la mia illusione che per un attimo fossi trattato da loro alla pari.

le luci erano spente, probabilmente mamma dormiva, probabilmente. Fatto il meno rumore possibile io e Pasquale entrammo dentro senza nemmeno accndere la luce. con grande stupore ci accorgemmo che mamma era ancora sveglia e per di più parlava al cellulare.

stavo per entrare da lei quando io e pasquale rimannemmo di ghiaccio

-Donatella dovevi esserci, un bastone di carnedi almeno 15 cm a riposo, non immagino quanto duro possa diventare tra le mie fauci... no che non ho fatto niente, c'era mio figlio e poi lo sai che non sono così sfacciata...

avvicinandoci alla porta socchiusa, scorgemmo mia madre distesa e con le mutandine abbassate intenta ad armeggiare con la sua figona pelosa.

-se non fosse un amico di mio figlio... macché mica solo lì, quando mi ricapiterebbe di farmi sfondare il culo da una salsiccia di quelle dimensioni? comunque ora sono tutta in calore, non ci voleva proprio... si lo so passerà... però... lo immagino già dentro di me... - continuando a trstullarsi la figa e con sorpresa inserendo anche un dito nel culo cominciò a godere...
-dovevi vedere come si pavoneggiava con quell'arnese davanti al mio bambino... no che non gli diceva niente... e lo so... Pasquale avrebbe potuto sbattermelo in faccia e lui niente...
la sua mano armeggiava esperta tra il nero dell'aiuola e il rosa delle sue labbra carnose. Ero arrabbiato, imbarazzato, ma anche un pò eccitato...

Stavo per entrare quando Pasquale mia afferrò per un braccio e mi tiro fuori di forza, sorridendo con uno strano ghigno

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