Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > tradimenti > tra due .....10 Lo specchio
tradimenti

tra due .....10 Lo specchio


di iltiralatte
01.06.2025    |    564    |    4 7.6
"Aveva imparato la lezione: fiducia massima nella sua donna e disposizione a riaccoglierla tra le sue mura in caso di emergenza..."
Lo specchio

Da quindici giorni Mila viveva con Bruno, ma ogni notte il pensiero di Leo tornava a tormentarla.
Aveva scelto questa strada, ma dentro di lei sapeva che essa era sbagliata
Un desiderio inesauribile le bruciava anima e corpo e non bastava ignorarlo per farlo svanire.
Bruno si dava da fare ma neppure lui bastava a soddisfare quella necessità, sempre crescente, che attanagliava le sue viscere.
Come se questa non fosse di per se stessa una punizione sufficiente le giunse una lettera da parte di un avvocato.
Mila non si aspettava quella lettera.
“Studio Legale Avvocato ********
[Indirizzo dello studio]
[CAP, Città]
[Telefono] [Email]
Alla cortese attenzione di:
Sig.ra Mila ******
[Indirizzo
[CAP, Città]
Oggetto: Comunicazione avvio pratiche di divorzio
Gentile Sig.ra ******,
Con la presente, desidero informarLa che il **Sig. Leo ******** mi ha incaricato di assisterlo nelle pratiche legali relative al suo divorzio.
In allegato, Le trasmetto la dichiarazione di accettazione, tramite la quale Lei potrà formalizzare la sua accettazione del divorzio e dichiarare di non avere nulla a pretendere nei confronti del Sig. Leo ******.
La invito cortesemente a esaminare il documento e, qualora fosse conforme alla Sua volontà, firmarlo e restituirlo al nostro studio legale.
Resto a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità relativa alla procedura.
In attesa di un Suo riscontro, porgo cordiali saluti.
In fede,
Avv. ******
Studio Legale ******
Mila firmò senza neppure pensarci,
Ora sapeva di aver sposato Leo non perché fosse benestante, ma perché conquistata da quella splendida persona.
Peccato che oramai fosse troppo tardi: solo a lei doveva essere attribuito il motivo del fallimento del suo matrimonio.
A breve seguì una seconda lettera con cui l’avvocato le comunicava che ora il divorzio era ufficiale. E che lei ora era del tutto libera dal matrimonio precedente.
Non c’era rabbia, non c’era vendetta: solo la certificazione della fine di ciò che era stato.
Con un peso sul cuore, Mila firmò, sapendo che questo chiudeva un capitolo definitivo della sua vita.
La sua mano premeva sul suo seno quasi a cercare conforto in quel biglietto, ultimo atto di Leo, che ormai aveva trovato rifugio stabile nel suo reggiseno.
Bruno viceversa non seppe trattenere la sua esaltazione.
— Finalmente!
Esclamò con un sorriso che non riusciva a trattenere.
— Ora potremo sposarci, e tu ti scorderai per sempre di quel bacchettone!
Mila, sempre con la mano al seno , quasi in cerca di consiglio, accettò.
Mila e Bruno costruirono una vita insieme, una realtà che aveva tutte le caratteristiche della stabilità.
La casa era perfetta, ogni angolo parlava di loro.
Le abitudini erano consolidate, ogni gesto rifletteva la sicurezza di un amore costruito nel tempo.
Dall’esterno, sembravano una famiglia felice.
Ma c’era un’ombra.
Un frammento di passato che non si era mai dissolto
Un nome che Mila non pronunciava, ma che non riusciva a dimenticare.
Mila viveva la sua nuova realtà, convinta di aver chiuso il passato per sempre.
Il matrimonio con Bruno era una certezza: una storia che ormai aveva preso la sua forma definitiva.
Il lavoro era lo stesso, la routine era stabile, un rifugio che le permetteva di ignorare ciò che era successo.
Ma Leo tornò: fu inevitabile.
Non aveva bisogno di cercarla: lei era sempre stata presente.
Nessuno dei due aveva mai pensato a farle cambiare lavoro.
Ora, faccia a faccia, la verità sarebbe riemersa senza possibilità di fuga.
Mila non era pronta.
Leo era lì, davanti a lei, come se il tempo non fosse mai passato.
Non un’illusione, non un ricordo, ma reale, tangibile, presente.
Eppure, nulla in lei era preparato ad affrontarlo.
Il mondo sembrò congelarsi.
Le mani le tremarono appena, impercettibilmente.
Il respiro si fece più lento, controllato, ma non il cuore.
Per un attimo, fu come se tutto il resto fosse scomparso.

Leo non sorrise.
Il suo sguardo era duro, carico di un peso che non era mai stato alleggerito.
C’era amarezza nei suoi occhi, ma anche qualcosa di più profondo: qualcosa che Mila riconobbe all’istante.
Sentimenti contrastanti, una guerra silenziosa tra ciò che aveva perso e ciò che ora voleva riprendersi.
Non disse nulla.
Il modo in cui la guardava parlava più di qualsiasi parola.
Non c’era rabbia, né odio: solo una ferita mai chiusa, una resa mai accettata.
A Mila mancò il respiro per un istante.
Leo e Mila rimasero immobili per un istante.
Nessuno abbassò lo sguardo.
Nessuno volle concedere all’altro la vittoria di una reazione visibile.
La tensione era ovunque.
Non c’era bisogno di parole per avvertirla.
Essa era nei respiri trattenuti, negli sguardi fermi, nel silenzio che pesava più di qualsiasi accusa.
Leo fu il primo a parlare.
La sua voce era calma, misurata, quasi troppo controllata.
Un confine preciso, un equilibrio perfetto tra amarezza e autocontrollo.
— Non pensavo di rincontrarti tanto presto-
Mila strinse le dita attorno al bordo della scrivania. Il legno era freddo sotto le mani, ma non abbastanza da spegnere il fuoco dentro di lei.
— Sei stravolto Leo.
— Noi dobbiamo parlare, ma prima consentimi di correre a prenderti un caffè.
— Ora il medico lo faccio io e te lo prescrivo,
Quindi si allontanò senza dargli il tempo di replicare.
Fu di ritorno pochi attimi dopo recando un bicchierino contenente l0aromatica bevanda che porse a Leo.
— Grazie Milla, sei sempre premurosa e sollecita.
Leo lasciò cadere ogni maschera.
— Come te la passi?
— Ho saputo che ti sei risposata.
La sua voce era bassa, ferma, ma carica di una tensione invisibile.
— Si Leo: sono nuovamente una donna sposata ma questo non significa che io non rimpianga il mio primo marito.

— Sai?
— Non mi ha distrutto il tradimento.
— Mi ha annientato il fatto che tu abbia scelto di farlo.
Mila sentì le parole arrivare come un colpo preciso, impossibile da schivare.
Non era rabbia.
Non era vendetta.
Era il dolore di una ferita mai chiusa che si manifestava.
Era l’amarezza di un uomo che non aveva mai smesso di amarla, anche quando avrebbe dovuto farlo.
Mila abbassò lo sguardo per un istante, ma non perché volesse evitare Leo.
Era perché dentro di sé non aveva più nulla da nascondere.
Non aveva più scuse, più giustificazioni, più bugie da raccontarsi.
Inspirò profondamente,prima di riprendere la parola:
— Bruno è una certezza.
— Tu invece sei l’unica verità che non posso negare.
Le parole uscirono senza esitazione.
Era confusa, questo sì, ma non abbastanza da mentire ancora.
— Ho cercato di costruire qualcosa con lui.
— Ci ho provato davvero.
— Ma dentro di me … sei sempre stato tu.
— Bruno?
— Lui è un patito del sesso e solo0 questo ha saputo darmi.
— Mi sono accorta in ritardo di quanto dolci fossero le tue carezze e le tue coccole che poi, magari, restavano fini a se stesse.
— Dei complimenti alla donna che amavi,
Leo non rispose subito, e Mila capì che lui lo aveva sempre saputo.

Bruno non avrebbe saputo dire esattamente quando fosse iniziato, ma lo sentiva.
Mila era presente, ma non del tutto.
Il suo sguardo si perdeva nei pensieri più spesso.
La sua voce, seppur dolce, sembrava sempre trattenere qualcosa.
Era sottile.
Quasi impercettibile.
Bruno non era uno sciocco.
Le notti sembravano più lunghe.
Le parole non avevano più lo stesso peso.
Soprattutto, Mila non sembrava più sua.

Non fu un semplice incontro. Fu un riconoscersi.
Non era solo attrazione, non solo nostalgia
Era qualcosa di più profondo, come un filo mai spezzato, solo allentato nel tempo.
Leo la guardò come se sapesse già cosa sarebbe successo.
Non era sorpresa, era certezza.
Come se il destino avesse sempre avuto lo stesso piano per loro.
Mila non riuscì a distogliere lo sguardo.
La sua non era esitazione, bensì accettazione.
Non era un errore: sapeva che era inevitabile.
Mila si fermò a pensare, e per la prima volta si concesse la domanda che aveva evitato fino a quel momento.
“Se tutto fosse stato diverso, sarebbe mai finita con Bruno?!
“Se Leo non fosse mai uscito dalla sua vita, avrebbe mai considerato un'altra possibilità?”
Le risposte non erano chiare.
Leo le aveva dato stabilità, sicurezza, una vita ordinata.
Bruno le stava offrendo passione, caos, un amore che non poteva essere domato.
Ora ella si trovava tra due mondi, senza sapere quale fosse quello reale.
Leo non si oppose.
Non fece domande, non cercò di negare il destino.
Conosceva già la risposta prima ancora che Mila la pronunciasse.
Era inevitabile.
Non c’era altro modo per continuare a esistere nella sua vita.
Non c’era altra forma per salvare quell’amore che non voleva morire.
Mila lo guardò con la consapevolezza di chi aveva già scelto.
— Non posso lasciarti andare
— E non lo farò."
Leo annuì, perché anche lui sapeva che non c'era più nessuna via di fuga.
Bruno non era un ostacolo, ma non era più centrale nelle loro vite.
Non rappresentava il nemico della loro storia.
Non era la causa di un cambiamento di cui non aveva colpe.
Era semplicemente una presenza che stava scivolando ai margini.
Mila non lo odiava e forse, nemmeno Leo ma certamente nessuno dei due lo rispettava..
Il loro legame era più forte di qualsiasi costruzione artificiale.
Bruno era parte della vita di Mila, questo sì, ma non del suo cuore.
Lentamente Bruno smise di essere importante.
Mila viveva due esistenze, eppure non si sentiva divisa.
Di giorno, era l’amante perfetta.
L’intimità dello studio medico offriva in proposito ogni più ampia garanzia Leo era la sua verità nascosta, il cuore pulsante che non poteva abbandonare..
Di notte, era viva.
Il matrimonio con Bruno era solido, fatto di gesti consueti, di una routine che non lasciava spazio a dubbi.
La facciata era impeccabile.
Bruno non sospettava nulla. Il loro mondo era ordinato, prevedibile, costruito con cura. Ma lui stesso trasse beneficio dal continuo buonumore della moglie.
Qualsiasi dubbio avesse osato anche solo sfiorarlo ora sarebbe giaciuto sotto una montagna di incredulità
Non era una scelta presa d’impulso.
Era il destino che Mila aveva sempre avvertito per sé.
Bruno era suo marito, ma Leo l’uomo a cui apparteneva il suo cuore.
La decisione che aveva preso non era un tradimento, certamente non maggiore di quello perpetrato da Bruno stesso quando la aveva sottratta a Leo.
Questo era un atto di verità: un riconoscimento del legame che nessun matrimonio poteva spezzare.
Il futuro che immaginava era chiaro.
Leo non ebbe esitazioni.
— Voglio un bambino Leo, e lo voglio da te.

— Vuoi tornare a casa allora Mila?
— Il mio letto ti attende da tempo.
— No Leo
— Non volermene ma il mio posto non è più a casa tua,
— Tornassi tu torneresti ad essere l stesso vecchio Leo di prima,
— Un chirurgo a tempo pieno sempre diviso tra la camera operatoria e la necessità di prepararti per le operazioni; quell’uomo, forse, che mi ha spinto a cercare altrove quanto lui non poteva darmi.
— Ma non per sua volontà, bensì per l’assoluta incapacità di vedere il mondo attorno a sé.
— Bruno in questo senso è il tuo esatto opposto.
— Egli + talmente aperto alla vita da non vedere praticamente altro.
— È tanto esuberante che le sue nani, sul tuo corpo, giungono a darti fastidio,
— Ti riempie di coccole e, ad una coccola, segue un rapporto.
— Lui è quell’uomo che, quando avrà un figlio si dedicherà totalmente a lui lasciando forse me libera di respirare un po’
Fece una carezza a Leo e proseguì:
— Tu sei un uomo da ospedale: su questo non ci sono dubbi.
— Qui ti trovo molto più realizzato ed affettuoso di quando la sera convivevamo lo stessi letto.
— Ecco quindi la nostra soluzione:
— Io non avrò bisogno di essere tua moglie per essere tua.
— Mi basterà essere la tua amante e lo sarò proprio qui, all’interno di questo studio che è tutta la tua vita,
— La sra tornerò a casa: io da Bruno e controllerò che egli realmente sia il padre perfetto per nostro figlio o per altri che dovessero seguire.
— Io avrò i figli più belli, generosi ed attraenti che ci siano in circolazione; cosa evidente dato che proverranno da te.
Leo non protestò.
Non c’era bisogno.
Aveva capito, senza troppe parole, che Mila aveva tracciato una linea invisibile, un confine che nessuno avrebbe mai osato attraversare.
Leo sarebbe stato il fuoco
Bruno sarebbe stato la casa.
Il bambino avrebbe avuto entrambi.
Se questo era il ruolo che il loro amore gli imponeva, Leo lo avrebbe accettato senza discutere.
Non come un compromesso, ma come l’unico modo per non perderla mai più.
Bruno viveva ora in una illusione perfetta.
Ogni mattina, ogni cena insieme, ogni gesto quotidiano lo rassicuravano.
La sua famiglia era solida, vera, costruita su basi che sapeva incrollabili.
Quel cornuto di ex marito di Mila era diventato ora il principale di sua moglie ma ella non tardava un minuto nei suoi rientri a casa.
In queste condizioni: tutto doveva essere reale.
Ma la verità non era quella che lui vedeva.
La sua presenza era solo facciata.
Il cuore di Mila era impegnato altrove.
Ora che gli aveva annunciato di essere incinta viaggiava su una nuvola, vedendosi anticipatamente seguire e istruire il figlioletto in tutte le cose che a lui piacevano.
Quel bambino sarebbe stato aperto alla vita e la Vita avrebbe avuto per lui un occhio di riguardo.
Leo non aveva illusioni.
Sapeva che nessun segreto poteva durare per sempre.
Sapeva che ogni verità nascosta, prima o poi, avrebbe trovato il modo di venire alla luce
Sapeva infine che il loro gioco aveva un limite invisibile: un confine che poteva spezzarsi in qualsiasi momento.
Ma non poteva fermarsi.
Era troppo tardi per tornare indietro.
Era troppo tardi per fingere che Mila non fosse più sua
Forse. in fondo, non voleva nemmeno farlo.
Aveva imparato la lezione: fiducia massima nella sua donna e disposizione a riaccoglierla tra le sue mura in caso di emergenza.
Seguire i figli di Mila non sarebbe stato un sacrificio straordinario; sarebbe stato lo stesso di infiniti altri uomini che seguono personalmente la propria famiglia.

👍
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
7.6
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per tra due .....10 Lo specchio:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni