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Il bacio della trav


di gio56
19.11.2021    |    8.759    |    12 9.9
"“Ciao, sono Giovanni” “Ciaoooo, mi dice languido mentre mi porge la mano delicatamente, sono Paoletta (non è il suo vero nome), scusami se ti accolgo..."
Storia vera…

Era un giorno di quelli che ti alzi con la voglia di scopare e dovevo andare a lavorare fuori regione, quindi potevo stare mezza giornata da solo e poter gestire il tempo in maniera “produttiva” e, quando capita quest’occasione, cerco di concretizzare un incontro di sesso.
Avevo provato a contattare qualche mio conoscente che potevo raggiungere e, già dal giorno prima, chattando con Francesco (vedi racconti di Francesco), eravamo d’accordo che avremmo fatto in modo di incontrarci. Purtroppo, un'ora dopo che ero già uscito da casa, Francesco mi comunica che ha avuto un contrattempo e che quindi è impossibile per noi incontrarsi…. Porca miseriaccia! Chiudo la telefonata molto contrariato, mi accosto alla prima area di sosta e comincio a vagare sul sito di annunci in cerca di possibili incontri. Vago per un po’nei last o comunque online per cercare di combinare un incontro, avevo troppa voglia e le palle piene. In chat trovavo solo gente inconcludente, segaioli che volevano solo masturbarsi guardando il mio cazzo in cam e basta, ma io avevo la necessità di svuotarmi le palle con qualcuno in carne e che magari ci sapesse fare. Niente, non trovo nessuno, riprendo a guidare per avvicinarmi alla meta ed a circa 30 chilometri da essa decido di fermarmi nuovamente e dare un’ultima occhiata ad utenti on line. Ritorno sul sito di A 69 e avvio il radar per vedere se c’era qualcuno vicino disponibile… mi compare online solo il profilo di un travestito… c'erano poche foto sul profilo e però quelle poche foto erano abbastanza invitanti. Non sono mai stato con un trav, ma mi dico, che problemi ci sono, magari sarà più bravo di tutti quelli con cui ho avuto il piacere d’incontrarmi. Gli mando un saluto e li chiedo se è disponibile ad un incontro, gli spiego che ho le palle piene e che non sono mai stato con un travestito, ma spero che lui sia il primo.
Pochi minuti dopo mi risponde con “Ciao sono XXX mi piace il tuo profilo cerchiamo di combinare a che ora puoi venire da me?”
Cavolo, la risposta mi prende di sorpresa e dopo un primo momento di confusione li propongo un orario da lì a un'oretta giusto dopo il pranzo. Paolo (lo chiamerò così da adesso in poi) accetta e mi manda il suo contatto skipe e mi scrive di chiamarla quando sto per arrivare nel suo paese e che mi avrebbe dato le indicazioni per arrivare a casa sua.
Perfetto, gli rispondo e lo saluto. Sono un po’ titubante, non so cosa aspettarmi, non sono mai stato con un trav e la cosa mi mette un pochino d’ansia ma poi mi dico che magari ti eccita pure, a me interessa poco che uno sia vestito da femmina per me l'importante che mi faccia scopare e mi faccia godere come una femmina anzi meglio di una femmina. Mancava un’oretta per l’incontro ed ero ormai a 10 minuti dal suo paese quindi mi fermo in un posto tranquillo a riposare un attimo anche se il pensiero d’incontrare questa novità non mi fa riposare molto, anzi mi eccita sempre di più l'idea e cerco d’immaginare ciò che mi spetta…sarà un maschiaccio brutto con la barba e si mette la gonnellina della sorella o della moglie? Boh, va bene, confido nel mio spirito di adattabilità pur di godere e il tempo quindi passa finché non mi devo muovere per raggiungere Paolo al quale telefono per avere indicazioni precise della meta. 10 minuti dopo sono da lui, busso al portoncino indicatomi che si apre elettronicamente. Sposto delicatamente l’anta e mi affaccio all'interno di un appartamento nel quale intravedo una figura che viene verso di me in accappatoio: sì, era un ragazzo rossiccio non alto ma neanche basso e si apre l'accappatoio mentre si avvicina a me, mi tende la mano e ci presentiamo.
“Ciao, sono Giovanni”
“Ciaoooo, mi dice languido mentre mi porge la mano delicatamente, sono Paoletta (non è il suo vero nome), scusami se ti accolgo così, al maschile, ma non avevo molto tempo perché devo tornare al lavoro, ma prego, accomodati…”
Neanche il tempo di chiudere il portoncino e si lascia cadere l’accappatoio da dosso mostrando il corpo nudo, completamente senza un pelo…istintivamente lo palpo ad una chiappa, tastandone la tonicità ed esclamo “ che bel culo!”
Mi guarda languida e si scusa nuovamente per non essersi presentata en femme ma, ripete, non avrebbe fatto in tempo e mi chiede se volevo il caffè che si sentiva gorgogliare in cucina. “Mi dispiace un pochino, avrei voluto vederti in veste femminile ma non è un problema, tranquillo…non prendo il caffè da anni, non ti preoccupare, prendilo pure tu” mentre mi avvicino al suo culetto e ricomincio a tastarlo.
“Ti prego, rivolgiti a me come la femmina che mi sento"
Annuisco, sorrido ed inizio a slacciarmi la cintura…. Paoletta, inizia a riempire la tazzina, mette lo zucchero e lo mescola, mentre io ormai con i pantaloni e mutande sulle ginocchia, inizio a strusciargli il cazzo già duro tra le natiche… è vero che non mi si era presentata en femme ma il suo corpo glabro ed il profumo di pulito che emanava, mi stavano eccitando come in poche alte occasioni…si gira verso di me ed inizia a sorseggiare il caffè e con la mano libera mi afferra il cazzo carezzandolo dal basso verso l’alto, tutto questo con i suoi occhi da gattina fissi nei miei….appoggia la tazzina vuota, si avvicina di più al mio viso ed in una frazione di secondo mi si incolla con le labbra alle mie che si schiudono e danno lo spazio alla sua lingua di infilarsi sulla mia, che inaspettatamente ricambia intrecciandosi in un bacio passionale.
Non avrei mai creduto di poter baciare un uomo, il solo pensiero mi fa schifo ma Paoletta mi ha stregato…sarà stato per la sua dolcezza, per l’odore del caffè ed il suo sapore (non consumo caffè da svariati anni), non so come sia successo, ma l’ho baciata con trasporto e passione e mi è piaciuto un sacco!
La cosa mi ha però provocato un innalzamento dell’eccitazione tale che mi si è offuscata la vista ed ho iniziato a mandare le mie dita in esplorazione tra le chiappe che ho trovato umide vicino al buchetto.
Paola, sempre con il mio cazzo in mano mi spinge sulla sedia che avevo a pochi centimetri e mi ci ritrovo seduto, mentre lei si gira di spalle ed in un secondo si siede sul mio cazzo svettante ed inizia a muoversi per goderselo in varie direzioni…. Non resisto, sento il viso che mi va a fuoco, contraggo la zona pelvica per cercare di trattanere la sborrata che preme ma non ce la faccio, l’eccitazione è davvero troppa e pochi secondi dopo ho spruzzato apparentemente una quantità enorme di sborra bollente nel suo intestino…. È stata un’esperienza esplosiva, forte, dove il sangue ha preso il sopravvento, un amplesso che ricorderò per ancora tanto tempo. Mi scuso, per non essermi trattenuto e non aver provveduto ad indossare il preservativo che avevo comunque adagiato nei pressi, pronto per essere utilizzato…
“Tranquillo, anche io ho goduto tantissimo, nonostante il poco tempo… e per il preservativo, pazienza, siamo sani, non ti preoccupare”
“Beh, è vero che ho goduto tantissimo ma in troppo breve tempo, mi spiace"
“Tranquillo, poi non devi mica andare via subito, no? Dammi 10 minuti e vedrai che ne facciamo una seconda"
Sorrido, alzo gli occhi aggrottando la fronte, lo guardo e… “credi davvero di riuscire a farlo rizzare di nuovo? Sai che ho quasi 60 anni?”
“Lascia fare a me" e mi porta tenendomi per mano nel salone dove mi fa adagiare su un soffice e grande divano “rilassati, ci penso io a lui, vedrai che riprenderà presto" ed inizia un lento e profondo pompino inghiottendo interamente il mio cazzo moscio ed alternando, di tanto in tanto, la lingua sulle palle, perineo e buchetto.
Che dire? Brava sicuramente, dopo meno di 10 minuti il mio cazzo ha ripreso vigore, magari non duro come avrebbe dovuto ma abbastanza rigido per invogliare Paoletta a mettersi a pecorina sul divano e chiedermi languidamente di scoparla.
Mi sistemo dietro di lei, le appoggio la cappella sul buchetto che trovo molto umido ed inizio a spingere, guidando la cappella con un dito su di essa…. Con mia meraviglia il cazzo le scivola dentro come un coltello caldo in un panetto di burro!
L’afferro sui fianchi e comincio ad entrare ed uscire quasi del tutto, fermarmi in tempo per non far uscire la cappella e vai, di nuovo dentro in profondità, dapprima lentamente per poi, via via, aumentare il ritmo. Nel salone si sentiva bene il tipico rumore del mio corpo che sbatteva sulle sue natiche, i suoi gemiti di goduria ed il mio respiro sempre più pesante e veloce, quanto il ritmo della scopata.
“SIIII, gemeva lei, DAIII, COSÌ, PIÙ FORTE" ed io cercavo di impegnarmi per farla godere di più ma ormai ero al limite delle mie forze, le assesto un sonoro ceffone su una chiappa ed inizio la cavalcata finale che arriva presto al traguardo, tra le mie e le sue urla di godimento…
“Hai visto che si è ripreso, che ti avevo detto?” mi dice sorridendo mentre si gira e prende a leccarmelo, gustandosi gli avanzi di sborra che non erano finiti nel suo culo.
“Wowwww, le dico, sei stata grande, brava, meriti un altro incontro con più calma, devo farti recuperare la mia defaillance… le do una carezza in viso mentre si lecca le labbra e mi allontano verso il bagno…
Ci rivedremo!

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