Il mio nuovo amico

Ero in città per lavoro e come a volte accade, se posso, ne approfitto per ritagliare del tempo per incontrare qualche “ vecchio” amico…,se non riesco a combinare, pur di non sprecare l’occasione, mi faccio un giro in chat sperando di beccare qualcuno. Purtroppo, non sempre va come vorrei e capita di doversene tornare a casa con le palle piene.
Oggi era andata bene, il mio amichetto di sesso, in città, mi aveva detto che sarebbe stato possibile incontrarsi e quindi sono andato all’appuntamento di lavoro ben pulito e pronto per l’incontro che avevamo concordato in prima serata.
Purtroppo, prima che finissi di lavorare mi arriva un suo messaggio che mi avvisa di un imprevisto e che l’appuntamento è da rimandare. Porcaccia…che cazzo! E adesso? Continuo a lavorare con la testa al pensiero di come fare a recuperare uno svuota palle, così, all’improvviso, ma dovendo lavorare non avevo possibilità di fare nulla.
Finalmente libero, in auto, apro la pagina di A69 per vedere se c’è in linea qualche conoscente o comunque qualcuno disponibile a divertirsi con il mio cazzo ma senza risultati…, apro anche un sito di chat ma anche qui non incontro niente di concreto e quindi, demoralizzato, inizio a guidare verso casa. Mi rendo conto che dovrò passare vicino ad un parcheggio dove qualche volta ho avuto incontri fruttuosi e mi ci dirigo con nuova speranza. Entrando vedo che c’è un’auto ferma in un angolo del grande spazio e mi avvicino per vedere chi c’è ma l’uomo dentro pare non essere interessato e continuo il mio giro finché mi fermo ad un lato e riapro la pagina di annunci. Nel mentre, entra nel parcheggio una nuova auto che mi passa molto vicino, il tipo dentro mi guarda ma passa oltre, andando in fondo, dove inverte la direzione e si riavvicina alla mia auto fermandosi quando arriva all’altezza del mio finestrino che io apro tutto e lo guardo con curiosità.
“Cosa cerchi?” mi chiede.
Divertimento, gli rispondo e aggiungo: io sono attivo.
“Ok, sali che ci spostiamo”
Cavolo, che bello, ho trovato chi mi svuota anche oggi, penso tra me e me, mentre scendo dall’auto e salgo sulla sua.
Lo guardo bene, mi sorride e si presenta: Marco
Piacere, Giovanni.
Marco è un uomo di circa 48 anni, normale di corporatura e completamente pelato.
Partiamo e dopo pochi chilometri si ferma in un posticino riparato, vicino al mare, e mi invita a scendere per stare più comodi che in auto.
Ok, scendiamo e subito mi mette una mano sul pacco e dal sorriso sembra piacergli. Due secondi dopo era in ginocchio davanti a me e si tuffa con la faccia sui pantaloni sniffando il mio odore.
Visto che gli sembra piacere, lo aiuto ad avvicinarlo alla meta slacciando la cintura…, lui continua sbottonando il pantalone e tirandolo giù, insieme alle mutande, si ritrova, già abbastanza barzotto, il mio pezzo di carne che dona piacere davanti alla faccia.
Marco lo afferra con una mano, lo guarda rapito, lo scappella piano e bacia la cappella… inutile dire che anch’io inizio a provare piacere e prima che diventi duro del tutto, apre la bocca ed avvolge la cappella con le labbra, slinguandola contemporaneamente.
Lo fa uscire, lo guarda soddisfatto per lo stato di eccitazione in cui lo ha fatto arrivare e con la lingua aperta, da due leccate alla punta della cappella dove spuntavano delle gocce di piacere… Geme soddisfatto dal sapore e lo rimette tra le labbra ma, ora, lo ingoia pian piano fino a farlo sparire del tutto. Si ferma, sento che sta contraendo la gola, e grazie anche a queste sollecitazioni, credo di averlo duro duro. Mi piace questa sensazione, sembra di essere in fondo ad un culetto stretto…ha un accenno di conato e lo fa uscire nuovamente, ma in meno di un secondo, riprende aria e di nuovo lo ingoia fino in gola…, adoro questo pompino e glielo dico. Un nuovo accenno di un conato e lo ritira fuori a metà per poi riportarlo in fondo. Qui io ho iniziato, tenendogli ferma la testa, a scoparlo lentamente, muovendomi con il bacino. Marco mi ferma, riprende lui il gioco ed inizia egli stesso a succhiare e pompare, muovendo la testa avanti e indietro, fermandosi ogni tanto per poter leccare tutta l’asta e succhiare delicatamente i coglioni. È bravo, cazzo mi sta facendo godere molto e lo avviso che se continua, a breve, gli avrei riempito la bocca. Sembrava aspettare questo mio avviso, tant’è che inizia a succhiare e pompare con foga, era impossibile per me resistere oltre e dopo poche altre pompate gli afferro la testa e mentre mi si piegano le gambe, gli scarico in bocca quello che mi sembra un fiume di sborra, 5, 6, 7 schizzate che Marco accoglie tutte con soddisfazione.
Cazzo Marco, sei bravo! Dobbiamo approfondire, gli dico, mentre cerco di appoggiarmi all’auto vicina, sfatto dalla forte goduta.
Mmmm, mi piace il tuo cazzo, mi dice lui, approfondiamo volentieri…la prossima volta però andiamo in un posto dove possiamo stare più comodi.
Gli rispondo che va benissimo e mi fa piacere se riusciamo ad approfondire la conoscenza, meglio ancora se in un posto comodo… mi sorride mentre mi ricompongo, saliamo in macchina e mi riporta alla mia, dove ci salutiamo confermando di volerci rincontrare e a tale scopo ci scambiamo i numeri di cellulare.
Questa è una conoscenza dello scorso anno, Marco è bravo, sa come fare godere un maschio. Abbiamo avuto un paio d’incontri in un suo locale, poi c’è stato un problemino che ci ha fatto allontanare, ma poi è successo altro…vi racconterò, se vorrete leggere il seguito del mio nuovo amico…