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La prima uscita pubblica


di JessyBo
20.12.2022    |    4.120    |    4 9.4
"Dentro la musica il caos e un paio di cocktail alcolici mi fecero rilassare e notai degli sguardi che facevano capolino su di me, subito non capivo ma quando..."
I primi tempi di Jessica e le sue uscite erano rigorosamente in privato finchè non cominciò ad insinuarsi in noi l'idea di uscire pubblicamente, prima fantasticando della cosa poi decidendo di realizzarla.
Nella fantasia la cosa mi eccitava moltissimo ma quando si cominciò a parlare di realizzarla e la data si avvicinava sempre di più il panico mi prese.
La sera designata, l'idea era di andae in un locale con serata a tema, ero paralizzata dalla paura.
La mia compagna per fortuna seppe tranquillizzarmi e rassicurandomi uscimmo di casa per andare prima nel suo negozio di estetica a prepararmi poi direttamente alla festa.
Ci volle un'ora perchè Jessica fosse pronta ma il risultato era stupefacente ai miei occhi, non riuscivo a riconoscermi nell'immagine allo specchio.
Sandali con le zeppe autoreggenti un vestitino nero elastico che arrivava a fatica a metà coscia, perizoma nero che sul davanti aveva grossi problemi a contenere la mia eccitazione, seno finto morbido con reggiseno nero.
La bocca era contornata di un bel rossetto rosso fuoco che mi rendeva le labbra più carnose e invitanti, trucco ciglia unghie finte e la mia parrucca preferita rossa con i capelli a spaghetto completavano l'opera.
Che bella puttanella disse la mia ragazza dandomi un lieve bacetto sulle labbra, stasera farai e ti lascierai fare tutto quello che ti dico, ma non esagerare perchè sono molto gelosa.
Rimasi interdetta ma annuii ora ero la remissiva Jessica, anche se non capivo cosa avevesse in mente.
Arrivammo al locale fortunatamente fuori mano e dal parcheggio ci avviammo verso i rumori, avevo il cuore in gola sarei voluta scappare ma non lo feci.
Dentro la musica il caos e un paio di cocktail alcolici mi fecero rilassare e notai degli sguardi che facevano capolino su di me, subito non capivo ma quando la mia ragazza mi spinse a muovermi sola che lei mi avrebbe tenuto d'occhio da lontano mi fu tutto più chiaro.
Nel fare il giro della pista fui strusciata e palpata varie volte, un paio di ragazzi mi bloccarono contro una colonna facendomi complimenti carezzandomi mani e gambe e facendo proposte osè.
Io avvampavo balbettavo e rispondevo imbarazzata, spiegai che era la mia prima volta enfemme e la cosa sembrò eccitarli tanto che uno mi prese la mano e se la portò sul pene.
Lo sentivo fuori dai pantaloni era durissimo mentre la mano dell'altro lesta finì sotto il vestito tra le mie chiappe commentando che meraviglia di culo.
Mi divincolai ero troppo imbarazzata e avevo il cuore in gola, cercavo la mia compagna con lo sguardo ma non vedendola nella confusione mi stava prendendo il panico.
Una coppia gentilissima mi fermò e mi chiese se era tutto ok, saranno stati tra i 40 e 50... piuttosto maturi (avevo 24 anni ai tempi) ma con voce ferma e rassicurante mi fecero calmare.
Parlammo e anche a loro raccontai la mia storia, che apprezzarono particolarmente, sia lei che lui mi carezzavano il viso le spalle il corpo.
Mi stavo eccitando nuovamente, la lei disse che le sarebbe piaciuto moltissimo avere una bella ragazza come in mezzo a loro per giocare lui annuiva e aveva un sguardo come se mi mi volesse mangiare, sguardo che quella sera mi ero sentita addosso spesso peraltro...
Io accennai al fatto che la mia compagna ci stava guardando ed era molto gelosa, ma lì in quell'angolino le loro mani erano fuori dalla vista mi fece notare lei mentre maliziosamente aveva allungato una mano per massaggiarmi sotto.
Mi stava scoppiando lei fece un commento malizioso su quanto le sarebbe piaciuto dentro quel cazzone, lui le sorrise e fece scivolare una mano tra le mie natiche.
Mano che si spostò anche sul mio pene toccandolo con delicatezza che però lo fece sussultare.
Ero congelato, vedendolo ricominciarono a parlarmi rilassati, e il mio cuore rallentò i battiti.
Lei una biondina tutto pepe formosetta e non tanto alta ma con un seno che rimaneva impresso, lui più distindo ben piazzato ma non grasso stavano cercando di sedurmi.
La cosa mi faceva impazzire avrei voluto seguirli a casa loro ma la mia compagna non avrebbe gradito, spiegai quasi balbettando la cosa poi lei mi diede un cartoncino era un biglietto da visita mi disse di chiamarla quando mi sarei sentita pronta.
Rimasi basita, scherzammo ancora un pò poi andarono la mia compagna mi raggiunse visto che non mi muovevo più da lì, avevo fatto sparire il biglietto nella borsetta.
Vedo che sei donna da poco e sei già una puttanella mi apostrofò ironica, poi mi chiese cosa volevano e si fece raccontare di loro dei ragazzi e di tutte le toccate che avevo subito.
Omisi solo il dettaglio del biglietto da visita ma lei si stava eccitando, e cominciammo a baciarci e toccarci li ero veramente arrapata.
Andammo sui divanetti con lei che si mise su di me con la gente che ci guardava, volevo farlo ero eccitatissima, ma lei si stacco e si alzò aveva sete e non potevamo esagerare in mezzo a tutti.
Seduto al nostro fianco c'era un signore brizzolato distinto sulla 50ina o più, posso offrire io da bere a due così belle fanciulle per ringraziarle del magnifico spettacolo?
La mia compagna rise e annui e lui dopo averci chiesto cosa prendevamo sparì nella folla.
Tornò qualche minuto dopo e ci porse i bicchieri, brindammo assieme e la mia compagna lo fece sedere in mezzo a noi.
Cominciammo a chiaccherare e ci fece tantissimi complimenti, la mia compagna annuiva e dava corda io facevo molta fatica ad essere civettuola e disinvolta come lei.
Disse con lui che era molto gelosa e non cercavamo gente da aggiungere al nostro menage, ma aggiunse anche non ci dispiace essere toccate e così dicendo prese la mano destra di lui e la mise sulla mia gamba e sulla sua mise la sinistra.
La situazione si scaldavale sue mani salivano, arrivando inevitabilmente li ad entrambi, però disse con me sembra un arnese interessante poi rimase interdetto guardò la mia ragazza e disse anche tu hai il cazzo, incredibile.
Ridemmo tutti e tre assieme, anche lui era caduto nell'equivoco nel quale ero finito io quando avevo conosciuto la mia compagna.
Parlammo ancora ma io e lei eravamo sempre più eccitati anche grazie alle discrete toccatine di lui, infatti lei si alzò e disse, ho voglia di scopare con questa troietta ma qui non si può fare se ti va di guardarci a noi non dispiace.
Il signore rise di gusto e disse non mancherei per nulla al mondo, e così dicendo in pochi minuti eravamo fuori dal locale, non avevo idea di dove volesse andare o dove l'avemmo fatto ma ero piuttosto eccitata e il vestito non nascondeva più l'erezione.
Andammo nell'angolo più buio e fuorimando del parcheggio e la mia lei mi si avvinghiò addosso, ci baciammo con grande trasporto dimenticai per un attimo il tizio di fianco a noi che ci guardava.
Avevo una voglia matta di scoparla ma mi mise una mano sulla spalla dicendo stasera sei la mia troietta, mi fece abbassare mi chinai davanti a lei e le aprii gli short con foga sfilando il suo uccello già barzotto e cominciando a divorarglielo rapidamente.
Nella mia bocca accogliente divenne di marmo in un secondo, mi teneva la testa e mugolava mentre la succhiavo con grande foga, alzati adesso disse con la voce eccitata sapevo cosa voleva da me.
Mi appoggiai all'auto con il culo per aria in posizione, quasi non feci a tempo che lei mi aveva sollevato il vestito scostato il perizoma e cominciato a leccarmi il buchetto.
Ero in estasi voltai leggermente il viso e vidi il tipo che si masturbava lentamente, un bel cazzo, e mentre al mia lei entrava in me pensavo che sarebbe stato bene nella mia bocca.
Lei cominciò a scoparmi con ritmo, disse al tipo che poteva toccarmi mentre mi sbatteva, non se lo fece ripetere mi trovai con la mia compagna che mi pompava e il porco che mi metteva le mani ovunque.
Mi trastullava l'uccello mentre lo prendevo ero ogni minuto che passava più vicino all'orgasmo ma la mia lei mi precedette godendomi nel culo, diede ancora qualche colpo e si sfilò da me.
Io mi buttai su di lei per ripulirla e le presi al volo il cazzo in bocca, senti il tipo chiedere se poteve pulire anche me alla mia compagna e anche se non sentii la risposta mi trovai la sua lingua in mezzo alle chiappe che si insinuava nel buchetto e leccava tutto.
Ero eccitatissimo la mia compagna mugolava io avevo il suo cazzo in bocca e una lingua tra le chiappe ma ancora una volta prima dell'orgasmo la mia lei fermò i giochi.
Chiese al tipo se lo spettacolo gli era piaciuto, e lui ringraziò facendoci lodi sperticate, poi gli chiese se era venuto.
A suo cenno negativo mi ordinò di fargli una sega, rimasi impietrita, su troietta è stato così gentile da ripulirti forza segalo.
Il tono e la situazione mi procurarono una vertigine presi in mano il bastone pulsante e cominciai una lenta sega, avrei voluto ingoiarlo ma non erano questi gli ordini e la situazione mi eccitava di brutto.
Non ci volle poi molto e mi sborrò in mano, sentivo il suo liquido caldo che mi colava tra le dita.
Ci pulimmo entrambi con dei fazzoletini e si congedò da noi sempre riempendoci di complimenti ma esprimendo il desiderio di rivederci, la mia compagna si fece dare un recapito e promise che in caso ci fosse venuta voglia lo avremmo chiamato.
Tornando verso il negozio della mia compagna tremavo di eccitazione, un pò perchè ero stata due volte sul punto di venire senza concludere un pò perchè lei continuava a parlarmi e trattarmi da troietta.
Arrivati al suo negozio per riportarmi allo stato maschile non ho resistito e le sono saltata addosso, prendendola con decisione finchè il piacere tanto trattenuno non mi ha sopraffatta come un'onda.
A casa successivamente abbiamo passato quello che restava della notte a fare l'amore.
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