Tutta la notte

È raro che posso passare una notte a dormire fuori casa, dato che non vivo sola. Raro ma non impossibile. Così una volta mi è capitato di poter organizzare una notte fuori con un uomo. L'avevo già incontrato un paio di volte per incontri fugaci, quindi sapevo che potevo fidarmi. Lui, come me, non poteva ospitare, quindi decidemmo per un hotel. Ovviamente prenotó lui, si avvió prima e mi fece sapere il numero della camera. Così non dovevo fare altro che raggiungerlo e dare il via a quella notte che desideravo da tempo. Avevo indossato lingerie tutta bianca, da sposa quasi, autoreggenti, mutandine e reggiseno in pizzo. Sopra infilai tuta e giubbino, in borsa la parrucca. Non mi serviva altro. Mi presentai alla reception, diedi il numero della camera e mi fecero salire, già ero attesa come ospite.
Avviso il mio uomo con un messaggio, così mi fa trovare la porta già aperta. Entro in silenzio, la stanza è semibuia, ma già intravedo lui nudo coperto in parte dal lenzuolo. Vado nel bagno, mi spoglio velocemente ed indosso la parrucca.
Esco dal bagno in intimo e delicatamente mi infilo nel suo letto sotto le lenzuola. Accarezzo il suo corpo, mi accovaccio vicino le sue gambe e faccio scivolare il suo cazzo già abbastanza duro nella mia bocca. Questo sarà il mio compito per tutta la notte. Tenere il suo cazzo al caldo dentro la mia boccuccia. Entrambi fingiamo di dormire, come avevamo stabilito. Ma ovviamente nessuno dei due aveva le minima voglia di addormentarsi. Le mie gambe velate si strofinavano sulle sue gambe nude e le sue mani mi premevano la testa sul suo cazzo o mi accarezzavano dalla schiena al culo. Tengo delicatamente le sue palle tra le mie dita. Il suo cazzo ora è davvero duro e lo sento già ansimare, nonostante io non stia succhiando sempre, solo ogni tanto, ma per la maggior parte del tempo tengo semplicemente il suo cazzo al calore della mia bocca e della mia lingua. Dopo un po' di tempo così lui si gira sul fianco e la mia testa sta schiacciata tra il letto e la sua gamba, col cazzo tutto infilato dentro fin quasi alle palle, impedendomi di muovermi. Lo sento spingere avanti e indietro col bacino, ormai sta per venire. E infatti le prima scaricata di sborra arriva, tutta direttamente in gola per la mia gioia. Sembra una cosa così naturale, dal suo cazzo mi disseta fino all'ultima goccia senza mai uscire dalla mia bocca. Mi sento nata per questo scopo. Lui si rilassa, anche se il cazzo è ancora duro. Forse ora si addormenta, penso. Allora mi rilasso anch'io, lentamente scivolo nel sonno, ovviamente sempre col suo cazzo tutto in bocca. Ma era un falso allarme. Sento la bocca riempirsi di un liquido caldo e aspro. Sta pisciando. Meraviglioso. Quindi il mio compito ora è bere tutto, non voglio certo che il letto si macchi. Per fortuna lui sa che deve pisciare un po' alla volta, per permettermi di svolgere al meglio la mia funzione di cesso notturno. Dopo essersi svuotato anche la vescica si mette a dormire sul serio. E dopo poco anch'io. Passiamo tutta la notte così, il suo cazzo e la mia bocca sono tutt'uno. Se lui si muove anch'io devo muovermi e seguire il suo cazzo. Durante la notte a volte gli torna duro e quando succede lo assecondo succhiando o prendendolo ancora più a fondo fino a riuscire a leccargli le palle. Ogni tanto una breve pisciata notturna mi sveglia e mi disseta. Io sono al settimo cielo, è quello che ho sempre desiderato nella vita. Essere usata con l'unico scopo di far svuotare un uomo. È solo al primo mattino che mi arriverà in premio una seconda scarica di sborra calda. Seguita ovviamente da un'abbondante pisciata. Come da accordi alle 8:00 devo alzarmi e lasciare la stanza. Durante il giorno ha altri impegni e non può usarmi come cesso, purtroppo.