lei

E' un racconto di fantasia,anche se ispirato da una persona, scritto in questi giorni di quarantena di noia più totale mi scuso se c'è qualche errore ma è notte e non ho voglia di rileggere il virgolettato non c'è per scelta buona fortuna a tutti




Erano giorni che si mandavano messaggi, messaggi sempre più erotici, sempre più espliciti, finalmente l’appuntamento, è estate fa caldo, l’osserva dalla finestra del balcone gli ha dato appuntamento al civico di fronte, un civico sbagliato così può osservarlo in sicurezza e prendere l’ultima decisione, la prudenza non è mai troppa.
Si è preparata con la solita accuratezza, lavata bene profumata, la scelta del tanga delle calze a rete, la biancheria sexy , la preparazione fa parte del gioco è di per se eccitante, così l’osserva da dietro la tendina scostata mentre la chiama al cellulare, bel manzo robusto ma non grasso, ha l’aria ben piazzata e sembra un tipo a posto.
Decide per il si mentre risponde e gli da l’indirizzo esatto al terzo piano aimè senza ascensore, la porta con lo zerbino rosso, lascerà la porta accostata.
Aspetta, suona il citofono ah già bisogna aprire il portone, lo sente salire lo aspetta nel corridoio, si sbircia nello specchio, si sorride si è in tiro, ecco apre la porta. Saluta sorride, si non è niente male robusto il giusto, abbronzato capelli neri, denti bianchi una fossetta sul mento, ha un pò di fiatone, le scale e poi fa caldo, ciao gli fa, ciao però sei proprio sexy grazie fatti guardare, che gambe,si gira il tacco vertiginoso alza il culetto nudo c’è solo un tanga . Mmmmmmmmmmmm fà, si avvicina le mette le mani addosso carezza il corpo le mani sono grandi possessive. Lei gli chiede ti piaccio? Moltissimo, l’abbraccia e continua a carezzarla dappertutto si stacca e dice guarda come mi piaci, in un attimo è nudo li nel corridoio, scalcia via le scarpe da tennis rimane solo con i fantasmini addosso non è palestrato ma robusto e un gran cazzo si erge dritto e duro. Sarà che l’importante è avercelo e saperlo usare come si dice ma l’occhio vuole la sua parte e un bel cazzo è un bel cazzo, ops il caffè ti avevo promesso un caffè, sta uscendo vieni che lo verso, i pochi metri che li separano dalla cucina li fà sculettando come una diva, le piace sentirsi zoccola e godersi l’effetto che fa.
Spegne il gas e versa il caffè nelle tazzine lui la guarda fisso anche mentre beve il caffè, sei una splendida padrona di casa,grazie e non può fare a meno di sorridere mentre sbircia quel cazzo duro liscio dritto che oscilla leggermente mentre lui si muove. Si avvicina e quali la tocca con la punta, abbassa la mano e la carezza all’ interno delle cosce lui è più alto di lei ma con le scarpe compensa, addirittura è leggermente più alta. La carezza, le piace, il suo cazzo esce languidamente dal tanga troppo piccolo per trattenerlo.
L’abbraccia di nuovo e si struscia contro di lei adesso le mani sul culetto sono più decise la carezzano con forza a cerchi concentrici le stringono le chiappe mentre sente il cazzo duro contro il ventre, lo vuole, si abbassa si flette sulle ginocchia gli mette una mano sul fianco per sostenersi e lo prende in bocca lo lecca, lo succhia, lui gradisce le mani sulla testa si muove piano spingendo con il pube . Per fortuna lui resiste ma la posizione la stanca, si alza in piedi leccandosi e labbra come se avesse appena finito di leccare un gelato.
Lui sorride, adesso tocca a me, la guida con gentilezza ma con decisione la fa stendere a pancia sotto sul tavolo, il culetto è ben esposto tocca a lui inginocchiarsi, le sfila il tanga e immerge la faccia nel suo culetto, lei gradisce sentire una lingua umida che le si infila su e giù che le tintilla il buchetto, continuano un pò cosi lei non sembra stancarsi, di lui dietro che le lecca che cerca di violentarla con la punta della lingua.
A un certo punto lui si alza e le fa, arrivo subito, torna nel corridoio, lei rimane un attimo sdraiata sul tavolo quando si alza lo vede tornare, si sta infilando un profilattico sul cazzo e sa che ora la prenderà, vorrebbe andare a letto ha un bel lettone comodo, ma lui ha altre intenzioni, afferra una sedia e la poggia con lo schienale contro un muro, la invita a inginocchiarsi su, è magra leggera le belle gambe rannicchiate e il culetto esposto quasi indifeso e lo è indifeso, volutamente e deliziosamente indifeso, le scarpe col tacco vertiginoso risaltano, sotto quel culetto, è uno spettacolo . Lui si avvicina allarga leggermente le gambe per scendere un po’ con il bacino, ha preso la mira giusta, le entra dentro facile, senza difficoltà è una fica bagnata umida.
Le poggia le mani sui reni mentre lei con le mani è sul bordo della sedia e il viso sulla spalliera, entra ed esce quasi tutto e rientra quasi tutto, si interrompe quando lei si sposta, poggia una gamba a terra e l’altra rimane in ginocchio sulla sedia e lui riprende e ancora, lei cambia gamba adesso è la sinistra a terra e la destra in ginocchio sulla sedia e lui imperterrito si muove con calma, senza forzare il ritmo regolare, i suoi glutei si contraggono quando entra si rilassano quando esce,, nel movimento del sesso.
Lei gli mette la mano sul fianco mentre lui continua, gira la testa gli sussurra finiamo a letto, lui la tira a se facendola alzare, lei cammina all’indietro piegata leggermente in avanti perché lui non esce dal suo culo le rimane dentro, entrambi arretrano attaccati come granchi lui la tiene con una mano sul ventre. Finiranno di godere a letto ma il resto lo lascio all' immaginazione.