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trio

Marica prima Seconda


di SperelliAndrea
15.01.2025    |    25    |    0 6.0
"Vicina con marito: Buongiorno signorina Marica ha coperto il karada ma ha ancora il viso col trucco sfatto..."
Domenica 02.30 stiamo preparando il set per lo scempio di Clelia, Marica è super attrezzata ha anche un faretto a led, il lampadario di camera da letto nasconde un gancio in grado di reggere oltre 100kg, Marica ci fa passare le corde nautiche legandole agli angoli del letto e ricoprendole poi con drappi di pizzo rosa formando una specie di baldacchino. Accende dei bastoncini di incenso e svariate candele profumate nere e rosa; collega il laptop al televisore e fa partire una playlist ambient. Compaiono anche uno stativo e una videocamera digitale che viene collegata al laptop e sul televisore acceso viene riprodotto lo schermo della videocamera. Clelia girella nuda con la coda ancora inserita a curiosare, anche Marica ha ancora il plug ma non ha avuto il tempo di mettersi in libertà.
Clelia: e queste cosa sono!?!?!?
Marica: sono le orecchiette da volpe abbinate alla tua coda, dove le hai trovate sono mesi che le cerco...
Clelia: sotto al letto, al centro vicine al muro.
Andrea: e tu cosa ci facevi sotto al letto al centro vicino al muro
Marica: Andrea, si fanno solo domande di cui si vuole conoscere la risposta!
Clelia: voi occupate il passaggio io devo andare in bagno, sembravate impegnati non volevo disturbarvi e siccome stavo già gattonando sono strisciata sotto, semplice
Andrea: e perché stavi gatt
Marica: Andrea le domande di cui non vuoi avere le risposte!!!
Andrea: vero.
Marica: Vai con lei in bagno aiutala a togliere la coda prima che ci pisci sopra e poi le fai la doccia dato che ha GATTONATO e STRISCIATO!!!
Andrea: Ma perché devo aiutarla non può arrangiarsi da sola?
Marica si interrompe un attimo e mi affronta iniziando a spogliarsi
Marica: Andrea segui il mio ragionamento: tu stai per passare la notte con due strafighe, una di loro ha deciso di CONCEDERTI di sfondarle il culo durante un treesome in cui potrai usare ENTRAMBE come sex toy, ti viene chiesto di accudire e fare la doccia con quella che ti inculerai a sangue e TU ti lamenti!?!?!?! adesso per favore riprenditi, fai pace con il cervello e vai a fare quello che ti ho chiesto. Io finisco in camera e vengo a darti una mano, così non ti sciupi troppo!
Marica è nuda col trucco sfatto e un cuneo in culo da diverse ore ma quello che si sente privo della dignità sono io.
Andrea: Hai ragione, scusate
Inizio a spogliarmi anche io, mi avvicino a Marica le do un bacino in fronte poi faccio lo stesso con Clelia.
Prendo in braccio la volpina che sporgendosi sopra la mia spalla guardando l'amica
Clelia: non mi uscirà il sangue vero? hai promesso!
Marica: No io ho promesso che non sarebbe stata una passeggiata ma che avresti urlato di piacere e tu hai accettato.
Clelia: la tua punizione sarà esemplare!!!
Adagio Clelia sul tappeto in bagno, finisco di spogliarmi e mi stendo su di lei, la bacio delicatamente poi inizio a scendere alternando baci, leccatine, morsetti e coccole. Quando arrivo alla sua passerina la trovo bagnata, mi dedico con la lingua alla clitoride, Clelia inizia a gemere e con le mani mi spinge la testa contro il suo pube; inizio a penetrarla con le dita. La porto all'orgasmo e quando si rilassa lentamente estraggo il plug che esce senza sforzo.
Clelia: Che bravo non ho sentito quasi niente
Si mette a sedere e mi bacia teneramente, poi si guarda la fighetta e ci passa dentro due dita raccogliendo il suo piacere e portandolo alla bocca
Clelia: Sono buonissima
Marica: Attenta che ad essere così buone ci si ritrova in un forno su un letto di patate con una mela in bocca e una carota in culo. Ora entriamo in doccia.
Mi avvicino all'orecchio di Clelia
Andrea: ti scappa ancora la pipi?
Clelia: Si perché? Pensavo di farla in doccia...
Marica: Non vi azzardate neanche a pensarci
Andrea: E invece si, devi, sono le regole
Marica entra in doccia e si mette in ginocchio, sorridendo soddisfatta. Clelia scoppia a ridere
Clelia: Ora ho capito... Voi due siete proprio dei bei maialini!
Clelia prende posizione accostando il pube al viso di Marica, io mi metto dietro di Clelia che gira la testa e inizia a baciarmi portando le mani al mio viso. Dopo breve il bacio si interrompe, il getto di urina impatta il viso e la lingua di Marica, la bocca si riempie, il getto si interrompe.
Clelia: Ingoia
Marica chiude la bocca e la riapre vuota. Lo spettacolo si ripete altre due volte, io ho un'erezione quasi dolorosa. Marica si rialza e apre di colpo l'acqua della doccia, urliamo tutti, è freddissima.
Marica approfitta della distrazione per afferrare il viso di Clelia con le mani ad artigli e tenendole la bocca aperta la bacia oscenamente.
Marica: è vero sei buonissima.
Ci laviamo carezziamo baciamo e coccoliamo a lungo sotto l'acqua ormai calda. Ci asciughiamo ridiamo e scherziamo. Tornati in camera da letto notiamo che Marica è una straordinaria designer di interni: la stanza è irriconoscibile.
Marica: Sono brava vero, era un sacco che stavo preparandola, aspettavo un'occasione speciale ed ero convinta che voi avreste saputo apprezzarla, a giudicare dalle vostre facce non sbagliavo. È ispirata al castello di Roissy.
Clelia: Appena avrò una casa mia te la faccio arredare, e stupefantastica!!!! Grazie grazie grazie
Inizia a saltellare sul letto.
Marica: Grazie Clelia, ne sarò onorata. Signor fotografo, lei controlli che tutto il camera setting sia corretto.
Mi avvicino a stativo e laptop per controllare, mi accorgo che le videocamere sono due e il video diviso a metà trasmette le immagini riprese da entrambe; durante il gioco guardando nel monitor potremo vedere sia il viso che il sedere di Clelia!
Andrea: è tutto perfetto Marica, inquadratura, luci, profondità di campo e composizione. Sei la migliore!
Marica fa un profondo inchino.
Marica: ora venite qui che dobbiamo finire di prepararci: trucco parrucco e styling. Per Clelia questo abitino bianco semitrasparente anch'esso ispirato a Roissy con bracciali, cavigliere e collare abbinati. L'abito lascia scoperte le parti più interessanti, per te Andrea Pantaloni da equitazione, camicia con jabot e jilet damascato stile tardo ottocento, io vestirò un semplice karada per il quale mi servirò del vostro ausilio. Ma prima trucco e parrucco.
Clelia: Cos'è un Karada e cos'è Roissy
Marica: Meglio che tu non lo sappia e molto meglio che tu non lo sappia.
Andrea: Concordo
Per trucco e parrucco impieghiamo un'ora, io mi sento un deficiente ma loro sono stupende!
Clelia: A giudicare da come ci mangia con gli occhi Andrea siamo STRATOPE
Forza ora che siete vestiti aiutatemi con questa corda
Clelia: A cosa serve?
Andrea: è il suo abito, il karada è un particolare tipo di legatura dello shibari chiamato anche abito di corda.
Marica: Baravo Andrea, hai studiato.
Andrea: Marica capisco il karada e l'abito di Roissy ma mi spieghi da dove vengono i vestiti che indosso io?
Marica: LARP, erano del mio ex, i suoi mi facevano sfigurare così gliene ho comprati di adeguati e quando mi ha lasciata mi li sono tenuti.
Impieghiamo ancora trenta minuti a creare il vestito di Marica ma alla fine è uno spettacolo. Guardandosi allo specchio.
Marica: Mi rimarranno i segni fino a settimana prossima ma ne vale la pena.
Marica tira fuori da un baule fantasy delle catene in alluminio leggero con dei moschettoni
Marica: Clelia forza sali sul letto e mettiti a quattro zampette.
Appena Clelia è nella posizione giusta Marica assicura le catene da caviglie e polsi agli angoli del letto, conclude agganciando un guinzaglietto al collare.
Clelia: Marica non riesco a muovermi
Marica: allora ho fatto un buon lavoro, be' quasi, andresti battuta per verificare e segnarti ma eviteremo altrimenti rovineresti il trucco, e quello voglio che telo rovini Andrea durante il video...
Clelia si dibatte tentando di liberarsi ma inutilmente. Marica la guarda con evidente orgoglio.
Marica: Andrea non azzardarti ad aprire bocca, bracciali e cavigliere sono imbottite in vellutino non le lasceranno segni. Clelia ascoltami bene, attenta non scherzo, è molto importante. Se in un qualunque momento, per una qualsiasi ragione tu volessi interrompere il gioco ti basterà dire la parola “red” e se per qualsiasi ragione non fossi in grado di parlare ti basterà scuotere la testa tre volte facendo “gn gn gn”. È importante se non mi convinci che hai capito smettiamo subito.
Clelia: Se in un qualunque momento, per una qualsiasi ragione io volessi interrompere il gioco mi basterà dire la parola “red” e se per qualsiasi ragione non fossi in grado di parlare mi basterà scuotere la testa tre volte facendo “gn gn gn”.
Marica: perfetto si comincia. Andrea tu entri da qui io ti vengo incontro e da quel momento mi segui e fai tutto quello che ti dico quando e come te lo dico senza proferir parola. Mi raccomando vi voglio naturali e spontanei.
Io e Clelia scoppiamo a ridere
Clelia: naturale e spontanea, sembro un maialino in rosticceria!!!
Andrea: e io ho così tanta ansia da prestazione che probabilmente non avrò una erezione per il prossimo mese.
Marica: allora tu Clelia non potrai che essere perfetta; Andrea il tuo problema lo risolvo io, mal che vada chimicamente, mi sono rimaste anche un paio di pilloline blu, sempre del mio ex... Si comincia 3, 2, 1, Azione!

Domenica 04.00 Faccio il mio ingresso, non penso di essere naturale, non l'ho mai fatto in video e ho veramente ansia da prestazione. Marica mi incontra dove ci eravamo accordati, è molto dolce e sembra rilassata ma conoscendola è tesa come una corda di violino: Clelia è forse la sua migliore amica e si sta fidando completamente di lei, questa è una enorme pressione. In silenzio Marica mi accompagna davanti al volto di Clelia e inizia a spogliarmi, lentamente. Capisco ora a che gioco stiamo partecipando: lo scopo e quello di rallentare abbastanza le cose da far crescere il più possibile l'eccitazione soprattutto per Clelia che è oscenamente esposta e nell'impossibilità di muoversi, quindi di darsi piacere autonomamente. Afferro Marica alla nuca e lentamente la porto in ginocchio davanti al mio pene ancora completamente rilassato. Attendo cercando nei suoi occhi l'assenso a continuare, lo trovo ma non è quello che mi aspettavo: invece della solita malizia vi trovo dolce complicità. Il mio amichetto si risveglia e Marica approfitta delle, ancora ridotte, dimensioni per farlo sparire completamente nelle sue fauci, Porta le mani dietro la schiena e mantiene il suo sguardo fisso nel mio. Ora fa fatica a tenere tutto il cazzo in bocca, non sono un superdotato ma nessuna ha mai avuto a lamentarsi. Lo sfilo e mi chino per baciarla, contemporaneamente inizio a toccarla e quando mi accorgo che è eccitata quanto me, le infilo due dita nella patatina e inizio a sgrillettarla, Marica geme per il piacere e la sorpresa. Smetto di baciarla, la appoggio con le spalle al letto e le inclino il collo appoggiandole la testa sul materasso. Ora Marica e Clelia si guardano negli occhi a soli pochi centimetri di distanza. Clelia ha la bocca aperta e occhi spalancati, come previsto, sta per baciare Marica. Complicità. Marica mi ha appena passato il guinzaglio legato al collare di Clelia; non lo strattono mi limito ad impedire a Clelia di raggiungere le labbra dell'amica. Della saliva cola dalla bocca di Clelia in quella di Marica. Usando il guinzaglio costringo Clelia a guardarmi negli occhi e inizio a scopare la gola di Marica. Clelia non potendo più neanche vedere quello che sta succedendo così vicino a lei inizia a dimenarsi. Devo smettere di tenere teso il guinzaglio o si potrebbe fare male. Marica interviene in mio soccorso mi spinge indietro rialzandosi mi prende di mano il guinzaglio e mi costringe con la schiena sul letto, appena fuori dalla portata dell'amica. Clelia è rossa in volto, la bocca socchiusa e il fuoco dell'eccitazione negli occhi. Marica avvicina il viso a quello dell'amica e soffia come se volesse rinfrescarla. Clelia socchiude gli occhi in attesa di essere baciata ma Marica torna ad occuparsi di me, Monta a cavalcioni e spostando la corda dalle sue grandi labbra inizia a strusciarsi sul mio cazzo, allungo le braccia e le afferro il seno stimolandole i capezzoli. Marica porta indietro il busto e si appoggia con le mani sulle mie cosce inarcando la schiena in modo da aumentare la pressione sul pube. Ora alza il bacino, si erge su di me restando in ginocchio; con una mano afferra il mio sesso e con l'altra scosta le sue grandi labbra iniziando a sditalinarsi e segarmi. Clelia ci guarda con bramosia, vorrebbe partecipare, ha la bocca socchiusa e un rivolo di saliva le scende dall'angolo delle labbra, e stupenda. Marica inizia a lubrificarsi il buchino con i propri umori e quando si sente pronta, smettendo di segarmi, accompagna il mio pene alla sua entrata posteriore. Continuando a sgrillettarsi e sditalinarsi, scende sul mio cazzo impalandosi completamente poi si accascia su di me baciandomi e leccandomi su tutto il viso, arrivata all'orecchio sussurra
Marica: ora devi muoverti tu, non posso rischiare di farti venire.
Detto questo si rialza riprendendo a toccarsi passerina e seno, io le afferro i fianchi e inizio a incularla. Comincio molto piano e delicatamente, lasciandole il tempo di abituarsi, per aumentare progressivamente ampiezza, ritmo e forza degli affondi. Marica geme platealmente esibendosi, Clelia emette dei sommessi gemiti di sofferenza. Improvvisamente Marica smette di masturbarsi e si appoggia nuovamente con le mani alle mie cosce per assumere la posizione arcuata di prima, capisco che sta per venire e porto all'estremo le pompate. Marica grida quasi tremante il suo orgasmo, incurante del vicinato, si riaccascia su di me e le nostre bocche si cercano.

Domenica 05.00 Marica si è infilata il mio pene in figa e si muove lentamente al fine di mantenere la mia erezione mentre ci baciamo. Con voce piagnucolante
Clelia: Non ce la faccio più, Inculatemi a secco se volete ma fatemi godere! Voglio essere toccata
Con i riflessi di un gatto Marica da una sberla fortissima a Clelia.
Marica: Schifosa cagnetta, te la sei proprio cercata, adesso esaudiamo il tuo desiderio!
La reazione di Clelia alla sberla è impressionante trema e le viene la pelle d'oca: il solo contatto fisico, anche se violento, le ha dato piacere.
Marica: Andrea Soffoca col cazzo la troietta intanto che la posiziono per la punizione!
Mi avvicino col cazzo al volto di Clelia che ci si soffoca sopra in modo quasi famelico, come se ne necessitasse quanto dell'ossigeno. Nel frattempo Marica Le stacca le catene dai bracciali e li unisce dietro la schiena, sgancia una cavigliera liberandole la gamba e si tuffa nelle intimità di Clelia, non so come ma vedo che ha recuperato il flacone di lubrificante che usa copiosamente. Io continuo a lavorarmi la bocca di Clelia che sbava e arriva a procurarsi conati rallentando solo per riprendere fiato boccheggiando; io le tengo la testa solo per alleviare lo sforzo muscolare della posizione in cui è costretta. Il trucco di Clelia in breve inizia a colare in una maschera di piacere e sulla guancia è comparsa in modo nitido l'impronta della mano di Marica.
Marica: La cagnetta è pronta, sfondala come merita!
Dicendo questo spinge Clelia su un fianco e si posiziona con la testa in mezzo alle gambe dell'amica.
Ora si stanno letteralmente mangiando la figa a vicenda, ho il cazzo che fa male per l'eccitazione...
Prendo posto dietro Clelia e con delicatezza inizio ad incularla. Quando entra la cappella Clelia lancia un urletto di dolore, mi fermo per lasciare che si abitui, quando si rilassa riprendo ad affondare lentamente. Ripeto l'inculata come con Marica con la differenza che in questa posizione faccio molta meno fatica e posso spingermi oltre. In tempo estremamente breve Clelia viene urlando a squarcia gola. Giro Clelia a pecora e Marica le si stende sotto, ora voglio raggiungere il mio piacere e inizio ad incularla furiosamente fino a venire. Marica mi estrae rapidamente il cazzo se lo infila in bocca per ripulirlo e mentre io tengo dilatate le chiappe dell'amica
Marica: Lo sapevo, sei proprio una cagnetta anale guarda qui che gape, ora ti ripulisco poi vengo a baciarti!
Effettivamente il culo di Clelia rimane, a lungo, oscenamente dilatato e palpitante. Marica Finisce di ripulire l'amica e si sposta a baciarla condividendo lo sperma e gli umori raccolti.
Siamo troppo stanchi per parlare o fare altro se non crollare abbracciati, abbandonandoci ad un sonno ristoratore.

Domenica 17.30 Il suono del campanello ci desta dai nostri sogni.
Come un automa Marica Scivola giù dal letto
Marica: arrivo.
Passa in bagno e indossa un accappatoio, veste ancora il karada, e va ad aprire la porta.
Vicina con marito: Buongiorno signorina
Marica ha coperto il karada ma ha ancora il viso col trucco sfatto.
Io mi sposto ancia sotto sull'angolo del letto più vicina all'ingresso tentando di vedere meglio o almeno sentire meglio. Clelia mi striscia sopra furtiva mi da un bacino e dice
Clelia: chi è cosa vuole
Andrea: SHHHHHHHH
La Vicina si è interrotta fissando il volto di Marica. Interviene il marito:
Vicino: Noi non giudichiamo ma certe pratiche dovrebbero rimanere private e non tener sveglio tutto il palazzo.
Marica: Avete ragione, per questa volta non baderò al mancato rispetto della mia privacy e del mio sonno, buonanotte.
Marica chiude la porta, e torna a letto. Clelia ridacchia poi si abbarbica a Marica e dice
Clelia: Scusa ho gridato troppo forte
Marta: tranquilla abbiamo gridato tutti e nessuno dei vicini farà davvero qualcosa in più il marito mi ha guardata in un modo che mi ha fatta bagnare.
Ridacchia e ci guarda.
Clelia: Nanne
Andrea: Sonno
Marica: ma io ho fame e ormai sono sveglia
Clelia: allora ordina cinese al telefono e facci le coccole
Marica: forza muovetevi pigroni!!!!!
Clelia: Andrea ordinaglielo
Andrea: te lo ordino, pero poi Marica può dare un ordine a te.
Marica esegue felice. Si alza cerca il numero di un cinese, chiama e inizia ad ordinare, sembra non finire mai, credo abbia ordinato metà del menu. Poi torna a letto e inizia a coccolarci.
Clelia: Marica è un sacco brava a coccolare!
Andrea: Hai proprio ragione
Marica: quando arriva il fattorino ti occuperai tu di accoglierlo e sarà il suo giorno fortunato: dovrai cercare di convincerlo a lasciarti pagare in natura, questo è un ordine.
Andrea: Marica no questo è da stronzi, Clelia puoi rifiutarti senza temere conseguenze
Clelia resta zitta. Ma si rannicchia in posizione fetale cercando in mio abbraccio. La abbraccio.
Marica: Sei tu a comandare, comunque il fattorino arriverà verso le 20, Clelia ha ancora un paio di ore per decidere se accettare.
Mi è passato il sonno, do un bacino a Clelia la stringo ancora qualche minuto e mi alzo per fare la doccia. L'acqua si è appena scaldata e Marica mi raggiunge sotto la doccia. Mi sorride e inizia a lavarmi in silenzio poi mi passa la spugna vuole che ricambi. Quando finisco faccio per uscire ma Marica mi ferma abbracciandomi.
Marica: Quanto sei arrabbiato?
Non so rispondere a questa domanda.
Andrea: Sarò sincero: non lo so. Marica è la tua migliore amica cazzo non ci si comporta così.
Marica: Hai ragione è la mia migliore amica. Secondo te non ci siamo accordate prima su quali fossero i limiti?
Mi sorride e mi lascia uscire.
Tornato in camera
Clelia: non è giusto avete fatto la doccia senza di me uffa, adesso la rifate
Marica: ma quanto sei appiccicosa Clelia!!! forza Andrea andiamo a a servire la principessina per le sue abluzioni serali.
Clelia: se sono la principessina allora Andrea mi porta in braccio!
Mi chino facendola salire in spalla e torno in doccia. La laviamo e coccoliamo a lungo poi usciamo dalla doccia e la asciughiamo
Clelia: ho deciso, accetto ma non mi offrirò io, sarete voi ad offrirmi in alternativa ai soldi.
Marica: a me sta bene
Andrea: il mio potere è stato sempre solo formale, quindi la mia opinione non conta.
Marica: per quanto il tuo potere sia solo formale il nostro intento resta quello di compiacerti in tutto
Clelia: quindi accetti?
Resto in silenzio.
Marica: Non può accettare, si farebbe troppo male. La scelta deve essere tua ma il rischio e quello di ferirlo.
Clelia: uffa, allora prendo altro tempo.
Marica: allora prepariamoti che se per caso decidi di accettare e lo sfigato ti rifiutasse mi cadresti in depressione.
Andrea: ipotesi immaginaria quanto la radice quadrata di un numero negativo
Marica: immaginaria o meno dammi una mano a prepararla.
È Clelia a prendermi sotto braccio e a portarmi all'angolo del trucco.
In un quarto d'ora Clelia è pronta indossa ancora l'abito del video con collare bracciali e cavigliere, anche il trucco è lo stesso, è incantevole. Appena in tempo. Il campanello suona.
Clelia: Scusa Andrea, accetto
Marica: ottimo allora si va in scena. Andrea tratti tu?
Resto in silenzio. Ancora il campanello.
Marica: Silenzio assenso, tratti tu.

Domenica 19.50 Apro la porta e vedo il fattorino: è un uomo di circa cinquant'anni probabilmente di origine slava dall'aspetto sgradevole, sovrappeso, sciatto e trasandato. Marica è al mio fianco, sorride divertita, Clelia è in camera da letto. Io resto impietrito.
Marica: prego non stia sulla porta si accomodi.
Chiudendo la porta
Marica: Dia pure a me, Andrea paga e lascia la mancia. Io vado a poggiare i sacchetti in cucina
Fattorino: Sono 116 euro
Andrea: vede mi spiace ma non ho quella somma con me ma c'è una soluzione, Clelia vini qui.
Il fattorino è confuso ma comincia a fissare Clelia in modo inquietante.
Fattorino: è uno scherzo vero!?!?
Andrea: Assolutamente no, sarà a tua completa disposizione per quindici minuti.
Il fattorino capisce che faccio sul serio
Fattorino: sono 116 euro la voglio per un'ora
Andrea: non scherziamo, facciamo 20 minuti e te ne sto già regalando 5
Fattorino: 30
Andrea: 25 ma se raggiungi l'orgasmo prima interrompiamo comunque e se non lo raggiungi è un problema tuo.
Fattorino: Andata
Marica: Questi sono 150 euro tieni pure il resto e vattene, altrimenti...
Marica porge al fattorino i soldi con la mano sinistra e con la destra lo minaccia facendo crepitare un taser.
Il fattorino prende i soldi
Fattorino: voi siete malati, fate schifo.
Il fattorino esce dalla porta.
Restiamo in silenzio per più di un minuto nel quale Marica ripone in borsa il taser. Raggiungo Marica e abbracciandola
Andrea: Sei una stronza di merda
Marica: sai che abbracciarmi e insultarmi è un comportamento schizofrenico? Ma davvero avete pensato che avrei concesso la MIA Clelia a uno qualunque, in pochissimi la meritano!
Raggiungo Clelia e la abbraccio, quasi stritolandola.
Andrea: scusa Volpina scusa
Clelia: non c'è nulla di cui scusarsi
La tensione è sparita. Passiamo il resto della serata a mangiare e montare il video svaccati sul letto di Marica.

Lunedì 02.30
Andrea: Fatto il video è pronto, ora lo sposto sulla pendrive di Clelia e cancello i file dal Laptop.
Clelia: Marica ma anche tu sei bagnata fradicia?
Marica: questa volta non sei la sola troietta
Le due troiette mi spingono con la schiena sul letto e...

Fine
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